Tuesday, 3 September 2019

Recensione: "NEVERNIGHT" di Jay Kristoff


Ciao lettrici e lettori!
Come la maggior parte di voi saprà, oggi esce in italiano l’intera trilogia di Nevernight e quindi abbiamo pensato di lasciarvi la recensione del primo libro. Prima di procedere vi lascio qualche informazione in più.



Titolo: Mai Dimenticare. Nevernight (Libro primo degli accadimenti di Illuminotte)
Autore: Jay Kristoff
Editore: Mondadori
Pagine: 480
Prezzo di copertina: 20,00

Trama
Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

La serie
1. Mai Dimenticare. Nevernight
2. I Grandi Giochi. Nevernight
3. Alba Oscura. Nevernight

Recensione


"Spesso le persone si cagano addosso quando muoiono. I muscoli si rilassano, l’anima svolazza via e tutto il resto… viene evacuato. Malgrado l’amore che il loro pubblico nutre per la morte, i commediografi di rado ne fanno cenno. Quando l’eroe spira tra le braccia dell’eroina, non richiamano l’attenzione sulla macchia che gocciola lungo le cosce o sul fatto che la puzza le fa venire le lacrime agli occhi mentre si china per dargli il bacio d’addio.”

Cominciamo con il botto con questa citazione presa del prologo!
La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stata la sua originalità. È vero che non è la prima volta che sentiamo parlare di assassini in un libro, ma il modo in cui è strutturato, il mondo, la scrittura, è completamente diverso da quello che abbiamo già letto e la prima frase lo dimostra.



“I cieli sopra la Repubblica di Itreya sono illuminati da tre soli, comunemente ritenuti gli occhi di Aa, il dio della luce. Non è una coincidenza che Aa sia spesso denominato dal volgo il Semprevigile.”


 Nevernight è ambientato in un mondo fantastico, la Repubblica di Itreya, che si rifà all'antica Roma con un tocco 'veneziano'. Ho trovato molto interessante la struttura politica ma soprattutto la religione, che rende l'atmosfera più cupa. Infatti ci vengono presentate due principali divinità: Aa, dio del sole e Niah, dea della notte che viene venerata dalla Chiesa Rossa.


“Quando tutto è sangue, il sangue è tutto.”

La protagonista nel corso della storia, affronterà diverse prove per poter diventare una lama, ovvero una specie di sicario, per questo culto. 

Avremo molto sangue, morti e tantissima azione. Può sembrare una cosa scontata ma, questo è uno dei rarissimi casi in cui quello detto a parole viene rispettato anche ad azioni: quello che viene promesso ci viene dato.




«Cazzo» sospirò Jessamine. «Già» concordò Mia. «Cazzo è la parola giusta.»


Elemento complementare alla trama è lo stile di scrittura, molto in linea con l'idea di base: ci sono molte imprecazioni e volgarità che rendono ancora più realistico il contesto in cui ci troviamo.
Inoltre, ho trovato molto particolare l'inserimento di note a piè di pagina all'interno del libro, che ci aiutano a capire meglio il mondo in cui ci stiamo addentrando.



“Ferro o vetro?” avevano chiesto. Mia serrò la mascella e scosse il capo. Non era nessuno dei due. Lei era acciaio.



Parlando di personaggi, li ho trovati tutti molto interessanti e caratterizzati al punto giusto. In particolare la protagonista, Mia è uno dei miei personaggi preferiti di sempre. È cazzuta ed è disposta a fare il necessario per arrivare al suo obiettivo, ma ha anche i suoi difetti, il che la rende ancora più realistica.


“I libri che amiamo, ci amano a loro volta. E proprio come noi segniamo certi passi sulle pagine, quelle pagine lasciano il loro segno su di noi. Lo posso vedere in te, come sicuramente tu lo vedi in me. Tu sei una figlia delle parole. Una ragazza con una storia da raccontare.”



Volevo dedicare anche un piccolo spazio per parlare della traduzione. Non sono in nessun modo un'esperta, ma avendo letto il libro anche in lingua vi posso dire che il traduttore ha fatto veramente un buon lavoro. È riuscito a mantenere lo stile di scrittura dell'autore intatto e ha scelto termini molto 'azzeccati'.


Voto
Non potevo dargli meno di 5 stelline perché a mio parere questo è uno dei titoli più validi degli ultimi anni per quanto riguarda il fantasy.
Se lo leggerete o se lo avete già letto fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto,
Erika

2 comments:

  1. Sto leggendo questo libro proprio adesso, e per ora condivido tutto ciò che hai scritto!
    Inizialmente avevo un po’ di timore a causa dell’hype creatosi, ma direi che se lo è proprio meritato.

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    1. Eh si, l'hype è una brutta bestia! Sono molto contenta che ti stia piacendo!

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