Ciao lettor*!
Rieccoci per un altro recap mensile delle nostre letture. Come sarà andato questo mese a cavallo tra l'estate e l'autunno?
Non vi resta che continuare a leggere 💙
CAMILLA
- MONSTER TRILOGY di Rina Kent - 4.25 stelle!
Avevo alte aspettative per questa trilogia di Rina Kent e per una volta in vita mia sono state ripagate. Questa per me è la miglior trilogia dell'autrice. Le sue storie sono sempre interessanti e ha anche delle trame accattivanti, ma si perde sempre lasciando fin troppo spazio all'aspetto spicy del rapporto tra i protagonisti. Qui non è successo. La trama, sui tre volumi, è centrale e il rapporto tra i personaggi ha il giusto tempo per evolve senza fretta o sembrando incentrato solo sull'aspetto sessuale della loro relazione. Kirill è un personaggio morally grey come piacciono alla Kent, ma l'ho trovato il più normale tra tutti quelli che ha scritto, decisamente il migliore e meno tossico (un pochino lo è anche lui, non vi preoccupate). Sasha l'ho amata come protagonista, forte e scaltra, non si arrende davanti a niente ed è la giusta controparte per un personaggio come Kirill. Parlando un po' più nel dettaglio per i vari volumi:
BLOOD OF MY MONSTER: Il primo libro è un military romance dove l'aspetto militare è centrale alla narrazione. Un problema durante una missione permette ai personaggi di avvicinarsi e instaurare un rapporto che ha tempo di evolvere senza ricadere immediatamente sull'aspetto sessuale. La storia di Sasha è veramente interessante e triste. I sotterfugi e segreti rendono la storia accattivante e ti spinge a voler continuare subito con la trilogia.
LIES OF MY MONSTER: Questo secondo volume riprende vari eventi di altri romanzi del Rinaverse per poi portarci al presente. L'autrice, ancora una volta, ha tenuto una buona divisione tra le scene di trama e quelle più spicy, che non sono eccessive. Sasha e Kirill sono una coppia meravigliosa, pronta a tutto l'uno per l'altro. Ci sono state a volte che avrei voluto vedere alcune scene dal pov di lui, ma la Kent si lascia sempre scappare alcune occasioni. Il finale è illegale e ti porta a voler immediatamente iniziare il prossimo libro.
HEART OF MY MONSTER: Il terzo e ultimo volume è quello che mi ha convinto un pochino di meno. La trama inizia a bomba, non riesci a staccarti, ma poi rallenta e diventa un po' più piatta. C'erano mille argomenti da affrontare e questa parte in certi punti poteva essere tagliata. Il finale, come sempre per i libri dell'autrice, è troppo veloce e quasi semplicistico nella sua risoluzione. Ma questa rimane comunque la trilogia migliore della Kent e ho amato la relazione tra Kirill e Sasha.
Questo libro sfortunatamente mi ha un po’ deluso. Come finale di serie mi aspettavo un romanzo più adrenalinico e invece la Armentrout mi è sembrato che abbia allungato troppo il brodo, senza farci vedere le scene che io aspettavo da una vita di poter leggere. È un libro che doveva essere così lungo? Si e no.
Sì, se avesse voluto esplorare la fine della storia di Sera e Nyktos e come fossimo arrivati nella situazione iniziale di FBAA. No, per il libro che abbiamo avuto.
Della prima parte del romanzo (il primo volume italiano) avrei salvato 4/5 capitoli che erano necessari, tutti gli altri potevano essere riassunti in una pagina. Mi aspettavo che la seconda parte fosse più movimentata, ma ancora una volta la Armentrout ha portato avanti la storia con il freno a mano tirato. Arrivata alla fine della serie prequel mi duole dire che penso che tutta questa parte di storia sia stata trascinata dall’autrice per allungare il brodo, senza però arrivare a darci le scene veramente fondamentali.
Da questo ultimo volume mi aspettavo i pezzi di puzzle che avrebbero legato la storia di Sera a quella di Poppy, facendoci vedere, magari in maniera non troppo dettagliata, tutti quei punti fondamentali della narrazione che hanno portato ad essere la base della storia che abbiano inizialmente amato. Verso la fine del libro la Armentrout intraprende questo “corridoio di passaggio”, se mi permette il termine, ma dopo neanche tre passaggi interrompe tutto, senza darci niente se non un misero capitolo finale, che ho amato, ma che ha riassunto tutto in praticamente due righe, quando quella era la parte fondamentale della narrazione. Altra cosa che avrei tagliato sono le scene spicy. Troppe. Troppe e TROPPEEEE. Erano necessarie? Solo alcune, ma per un volume finale con altri mille e duecento problemi più della metà potevano essere tagliate. Soprattutto perché sembrava che le uniche scene di significato tra Sera e Nyktos avvenissero nella camera da letto. All’inizio non mi era dispiaciuto che la scrittrice si fosse presa il suo tempo. Avendo più di 800 pagine di storia pensavo che avesse spazio per parlare di tanti argomenti, ma arrivata alla fine con un pugno di mosche in mano penso che tutto quello spazio che si sia presa non sia stato per sviluppare meglio degli argomenti, ma solo e unicamente per allungare il brodo.
Non l’ho trovato un libro totalmente brutto. Abbiamo avuto delle risposte, ci sono stati dei capitoli veramente belli e ho adorato tutte le interazioni tra Sera e Reaver/Jadis (datemene altre mille). Ma come volume conclusivo di questa parte prequel è stata un po’ una delusione. Io ho grandi speranze per gli ultimi due volumi della storia di Poppy, ma ammetto che adesso un po’ d’ansia mi è venuta.
Devo ammettere che ho recuperato questo secondo volume della dilogia di Oak solo perché era in audiolibro. Il primo volume non mi aveva convinto come speravo ed ero quasi andata in reading slump, quindi non volevo che la cosa si ripetesse. Ascoltandolo non ho percepito i capitoli lunghi e anche le parti un pelino più noiose sono passate più velocemente. La prima metà del romanzo non mi ha entusiasmato, ma la seconda mi ha convinto di più grazie anche alla presenza di Jude e Cardan.
È stato interessante essere nella testa di Oak e capisco perché l’autrice abbia messo solo il suo pov, ma penso che mettere Suren in secondo piano non abbia giovato alla conoscenza che il lettore potrebbe fare della ragazza. Proprio per questo la parte romance non mi ha colpito, visto che Suren si vede veramente poco e non c’è un vero e proprio sviluppo nella loro relazione.
La trama è sempre politica, con un finale più d’azione. Tutto sommato è un libro gradevole, ma non siamo ai livello de Il principe crudele.
Tenevo d’occhio questo libro da mesi ed ero sicura che sarebbe stato un romanzo che mi avrebbe tenuto incollata alle pagine, ma questo sfortunatamente non è accaduto. Entro la prima metà della storia avevo già capito il mistero e anche se ho sperato che alla fine ci fosse un plot twist o qualcosa che non avevo considerato, questo non è avvenuto. Credo che l’autrice abbia voluto dare fin troppi indizi ai suoi lettori e soprattuto li ha resi abbastanza evidenti. Leggiamo questa tipologia di libri per essere sorpresi e se arrivi al finale senza nessuno scatto di adrenalina allora quello che il romanzo voleva trasmettere non è arrivato. I capitoli lunghi non mi hanno invogliato a leggere, anzi più volte hanno creato scene noiose che hanno rallentato il ritmo di narrazione. Il conoscimento che facciamo dei personaggi è abbastanza superficiale e le relazioni tra di loro sembrano più qualcosa di necessario per la trama che di sentito. Questo non è un brutto romanzo e quando entri nel vivo della storia riesce a intrattenerti. La trama di base era molto interessante e arrivata alla fine non mi pento di averlo letto, ma ci sono altri libri dello stesso genere che mi hanno colpito di più.
Mi sto dedicando a smaltire la TBR cartacea e quindi dopo Il Trono del Prigioniero ho iniziato l’ascolto dell’altro libro della Black che mi mancava all’appello, Libro della notte. Ho questo romanzo in libreria da quando è uscito, ma non ero convinta che mi sarebbe piaciuto; le recensioni iniziali un po’ tiepide non sono mai riuscite a invogliarmi… invece vi devo dire che questa è una storia d’avvero interessante!
La trama è originale e ha le vibes da “La nona casa” (infatti ve lo consiglio assolutamente se avete apprezzato il libro della Bardugo). Ci sono furti, omicidi, misteri, segreti e ombre che possono essere manipolate. La protagonista, Charlie, è molto interessante e ho adorato sia il rapporto con la sorella che con Vince. La storia d’amore mi è piaciuta tantissimo, cosa che di solito non accade per le storie della Black (unica eccezione Jude e Cardan). Non vedo l’ora di leggere il prossimo volume e vedere cosa succederà .
- THE SOULMATE EQUATION di Christina Lauren - 4 stelle!
Questo libro ha una delle trame più originali e interessanti che ho letto negli ultimi anni per un romance. Un'app in grado di identificare la tua anima gemella dal tuo DNA, non è qualcosa che si sente tutti i giorni, ma è decisamente qualcosa di interessante da leggere. Le autrici danno anche un tocco di veridicità al tutto parlando molto nel dettaglio del DNA e i suoi vari marcatori... ci ho capito qualcosa? Assolutamente no, quindi non posso dirvi quanto è vero quello detto, ma posso assicurarvi che mi hanno convinto. La storia d'amore tra i protagonisti è dolcissima e il loro rapporto ha il giusto spazio per evolversi in modo molto naturale. Ho adorato tutte le scene con la figlia di lei, anche se potevano essercene alcune in più. L'unica pecca è sul finale, dove la risoluzione del diverbio tra i due avviene troppo velocemente. Ho trovato che risolvano i loro problemi con troppa facilità , senza aver avuto veramente una discussione approfondita. Comunque la storia è veramente dolce e la consiglio assolutamente!
Questo libro ha una delle trame più originali e interessanti che ho letto negli ultimi anni per un romance. Un'app in grado di identificare la tua anima gemella dal tuo DNA, non è qualcosa che si sente tutti i giorni, ma è decisamente qualcosa di interessante da leggere. Le autrici danno anche un tocco di veridicità al tutto parlando molto nel dettaglio del DNA e i suoi vari marcatori... ci ho capito qualcosa? Assolutamente no, quindi non posso dirvi quanto è vero quello detto, ma posso assicurarvi che mi hanno convinto. La storia d'amore tra i protagonisti è dolcissima e il loro rapporto ha il giusto spazio per evolversi in modo molto naturale. Ho adorato tutte le scene con la figlia di lei, anche se potevano essercene alcune in più. L'unica pecca è sul finale, dove la risoluzione del diverbio tra i due avviene troppo velocemente. Ho trovato che risolvano i loro problemi con troppa facilità , senza aver avuto veramente una discussione approfondita. Comunque la storia è veramente dolce e la consiglio assolutamente!
- REWIND IT BACK di Liz Tomforde - 4 stelle!
Questo libro sembra che Liz Tomforde lo abbia scritto apposta per me: second chance romance, childhood friends to lovers e dramma familiare. L'ho DI-VO-RA-TO! Ho amato poter vedere come i due protagonisti si sono innamorati la prima volta, come sono sempre rimasti innamorati l'uno dell'altra anche quando erano separati e come si sono ritrovati successivamente lottando per tornare ad avere il rapporto di una volta. Ho trovato entrambi i personaggi dolcissimi e si sono presi decisamente un pezzo del mio cuore. Ho amato anche tutte le scene con i personaggi degli scorsi volumi e quelle con i bambini, di cui ne avrei volute decisamente di più, sono state un colpo al cuore... troppo tenere! Non ho dato cinque stelle perché l'autrice mi ha un po' perso quando sono arrivate le scene spicy. Ci tengo a dire che non sono troppe, ma troppo lunge per i mie gusti personali. Inoltre la parte del dramma familiare doveva essere ampliata. Ho trovato che alcune situazioni non siano state spiegate esaustivamente e mi sono rimasti dei dubbi su alcune faccende. Anche alcuni rapporti tra i vari personaggi penso che siano stati messi da parte troppo velocemente. Io sono una persona super curiosa e quindi avrei voluto sapere molto di più rispetto a quello che ci è stato detto. Comunque questo libro è un'ottima conclusione per la serie, un'ultima coccola e un saluto più che dignitoso ai personaggi e alla found family di Chicago.
Questo libro sembra che Liz Tomforde lo abbia scritto apposta per me: second chance romance, childhood friends to lovers e dramma familiare. L'ho DI-VO-RA-TO! Ho amato poter vedere come i due protagonisti si sono innamorati la prima volta, come sono sempre rimasti innamorati l'uno dell'altra anche quando erano separati e come si sono ritrovati successivamente lottando per tornare ad avere il rapporto di una volta. Ho trovato entrambi i personaggi dolcissimi e si sono presi decisamente un pezzo del mio cuore. Ho amato anche tutte le scene con i personaggi degli scorsi volumi e quelle con i bambini, di cui ne avrei volute decisamente di più, sono state un colpo al cuore... troppo tenere! Non ho dato cinque stelle perché l'autrice mi ha un po' perso quando sono arrivate le scene spicy. Ci tengo a dire che non sono troppe, ma troppo lunge per i mie gusti personali. Inoltre la parte del dramma familiare doveva essere ampliata. Ho trovato che alcune situazioni non siano state spiegate esaustivamente e mi sono rimasti dei dubbi su alcune faccende. Anche alcuni rapporti tra i vari personaggi penso che siano stati messi da parte troppo velocemente. Io sono una persona super curiosa e quindi avrei voluto sapere molto di più rispetto a quello che ci è stato detto. Comunque questo libro è un'ottima conclusione per la serie, un'ultima coccola e un saluto più che dignitoso ai personaggi e alla found family di Chicago.
CHIARA
Era da anni che rimandavo la lettura di questa serie, e alla fine l'occasione è stata una buddy reading con una mia cara amica. Che dire... Sono molto combattuta riguardo questa lettura. Da una parte è stato eterno. Mi sono ritrovata ad andare avanti arrancando e a godermi molto poco la storia, in cui tra l'altro viene tanto paventato questo fantomatico strabiliante torneo, riguardo cui si promettono meraviglie, ma stringi stringi la gara arriva oltre la metà del libro e di scene ce ne sono poche e non particolarmente dettagliate. Certo, ci sono dei momenti, degli scambi in cui ho riconosciuto la Schwab che amo, per cui sono riuscita a non abbandonare la nave, anche solo per poter rivedere Kell e Lila assieme... e anche per Alucard, lo ammetto. Credo sia uno di quei personaggi che basta entri in scena per catturare l'attenzione di tutti ( i reali di Red London invece incommentabili. Ci sono rimasta malissimo per come trattano Kell). Detto ciò, la sensazione finale rimane che A Gathering of Shadows sia un lunghissimo preludio all'ultimo libro, in cui i pezzi sulla scacchiera si muovono fin troppo lentamente per potermi far appassionare totalmente al viaggio, nonostante mi rimanga la curiosità di sapere come andrà a finire.
Preparatevi perchè lo dirò spesso ma: quanto è bello questo libro! Ho AMATO immensamente ogni singola pagina di Addicted After All, sia perchè finalmente tornavano protagonisti i miei adorati Lilo (anche se per fortuna si era già tornati a casa con Thrive), sia perchè è stato stupendo ed emozionante vedere andare in qualche modo a concludersi tutto il loro viaggio per non solo sconfiggere le loro dipendenze, riuscendo finalmente a tenerle a bada, ma anche per arrivare a un punto tale in cui poter davvero prendere in mano la loro vita e iniziare a viverla.
Questo vuol dire che è un libro semplice? Assolutamente no. Ogni volta che apro un libro delle Ritchie ormai so che non avrò mai l'effettiva idea di cosa diamine andrà a succedere. Anche qui ho sofferto per come la stampa e il gossip hanno trattato Lily, Ryke e Lo, incuranti del fatto che le loro relazioni tutto avessero tranne qualcosa di ambiguo, ma di fatto questa crudeltà , questa indifferenza sono specchio di una società attuale dove fare notizia vale di più di dire la verità . Cosa importa agli altri che così facendo feriscono delle persone?
E se mi si è stretto il cuore nel vedere come Lily volesse fare di tutto, anche rinunciare eventualmente all'amicizia con Ryke per evitare di ferire sua sorella, ho apprezzato tantissimo come il fratello di Lo in più occasioni le abbia ricordato che ci tiene a lei e che non voleva perdere il loro rapporto. Tenendo conto di com'è iniziata tra loro, pensare di essere arrivati fin qui è magnifico.
Questo vuol dire che è un libro semplice? Assolutamente no. Ogni volta che apro un libro delle Ritchie ormai so che non avrò mai l'effettiva idea di cosa diamine andrà a succedere. Anche qui ho sofferto per come la stampa e il gossip hanno trattato Lily, Ryke e Lo, incuranti del fatto che le loro relazioni tutto avessero tranne qualcosa di ambiguo, ma di fatto questa crudeltà , questa indifferenza sono specchio di una società attuale dove fare notizia vale di più di dire la verità . Cosa importa agli altri che così facendo feriscono delle persone?
E se mi si è stretto il cuore nel vedere come Lily volesse fare di tutto, anche rinunciare eventualmente all'amicizia con Ryke per evitare di ferire sua sorella, ho apprezzato tantissimo come il fratello di Lo in più occasioni le abbia ricordato che ci tiene a lei e che non voleva perdere il loro rapporto. Tenendo conto di com'è iniziata tra loro, pensare di essere arrivati fin qui è magnifico.
A ciò si aggiunge anche la "richiesta" di Jonathan, che diciamo che non vincerà il ruolo di padre dell'anno nemmeno in questa occasione: anche in questo caso non avevo idea di come sarebbe finita, ma non mi immaginavo che tutto ciò sarebbe stato un nuovo pezzo del puzzle legato alla vita di Lo. Vederlo prendere confidenza con un nuovo possibile ruolo senza vederlo come una condanna è stato stupendo.
E poi abbiamo Lily che finalmente ha il suo chiarimento con Samantha e la nascita di Moffy e Jane. Non avete idea di quante lacrime ho versato, ma sono tutte meritate. Sono così fiera e innamorata di questi personaggi, e il mio unico problema - e vale anche per i prossimi libri - è sapere che questo è il loro ultimo libro come main characters. Lilo nel cuore.
Non potrei mai scegliere tra lui e Loren Hale, ma Connor Cobalt mi ha rubato il cuore. Non credo di aver mai trovato un personaggio parimenti carismatico, con un magnetismo degno di uno Xaden Riorson o un Rhysand, abbinato a un'eleganza e una nonchalance di un livello tale da essere ineguagliabile. Se poi ci aggiungiamo la sua capacità di dominare la scena nel libro e anche fuori, potete capire come non avrei mai voluto finire questo libro. Detto questo, anche qui non avevo la minima idea di tutto il cataclisma in cui Rose e Connor si trovano invischiati, il primo in cui si vede Connor veramente in difficoltà . E qui vediamo una parte di lui diversa dai romanzi precedenti, con dubbi, insicurezze, che riesce però a superare grazie al supporto di Rose, che risulta essere il suo punto fisso nella tempesta. Certo, questi due ci mettono comunque del loro per complicare le cose, infilandosi in più situazioni scomode e dai risvolti a doppio taglio, ma tra tutti rimangono sempre i migliori a saperle superare, e forse finalmente li vediamo anche appoggiarsi al supporto di Lily, Lo, Daisy e Ryke. Più si va avanti più è così chiaro che siano una sorta di entità sola da non poterne fare a meno. Il legame tra le sorelle, così come quello tra i ragazzi è talmente bello che al finale ho pianto come tutti loro. Davvero, sfido chiunque a non farsi coinvolgere emotivamente da questi meravigliosi personaggi.
- LONG WAY DOWN (Addicted series, #9) di Krista&Becca Ritchie - voto 5++ stelle!
Sinceramente? Non riesco a capacitarmi di essere arrivata ormai alla fine di questa serie. Chiudere questo libro, con tutto il carico emotivo che si porta dietro, è stato tutto tranne che facile, perchè arrivata a questo punto la Addicted è diventata casa e non posso pensare di poter smettere di leggere di questi personaggi. Allo stesso tempo, credo che Long Way Down sia uno dei pochi libri caratterizzati da una conclusione degna di questo nome. E' stato perfetto. Sì perchè per quanto abbiamo appunto Daisy e Ryke come ultimi protagonisti, ci sono momenti e passaggi in cui si continua comunque a vedere il percorso di Lily, Lo, Connor e Rose, e in piccola parte anche di Garrison e Willow (che sono una delle cose più carine di questo mondo da leggere).
Questo è stato uno dei libri più difficili da leggere, perchè per quanto Daisy e Ryke diano un po' quest'idea dei personaggi più liberi e wild, aggettivi che sono spesso abbinati all'essere leggeri e felice, senza troppi problemi, la loro storia risulta tutt'altro che semplice. Anzi, sotto certi aspetti è una di quelle che mi ha fatta soffrire di più per tutto quello che devono affrontare. Non posso che ammirare la forza di volontà di Ryke nel sostenere Daisy, quanto quella del mio raggio di sole dei Calloway nel voler perseguire i propri sogni nonostante tutte le sofferenze che deve sopportare, tenendo soprattutto conto del suo essere affetta da depressione.
Qui non c'è da poter stare tranquilli un secondo, in questa sorta di mare in cui i momenti di gioia vengono quasi sempre spazzati via da altri più tristi, cupi, frastagliati, ma alla fine, come dice Ryke, bisogna aspettare sempre che sorga il sole.
Questo è stato uno dei libri più difficili da leggere, perchè per quanto Daisy e Ryke diano un po' quest'idea dei personaggi più liberi e wild, aggettivi che sono spesso abbinati all'essere leggeri e felice, senza troppi problemi, la loro storia risulta tutt'altro che semplice. Anzi, sotto certi aspetti è una di quelle che mi ha fatta soffrire di più per tutto quello che devono affrontare. Non posso che ammirare la forza di volontà di Ryke nel sostenere Daisy, quanto quella del mio raggio di sole dei Calloway nel voler perseguire i propri sogni nonostante tutte le sofferenze che deve sopportare, tenendo soprattutto conto del suo essere affetta da depressione.
Qui non c'è da poter stare tranquilli un secondo, in questa sorta di mare in cui i momenti di gioia vengono quasi sempre spazzati via da altri più tristi, cupi, frastagliati, ma alla fine, come dice Ryke, bisogna aspettare sempre che sorga il sole.
Sinceramente non so che dirvi se non: leggete questa serie perché merita tanto, tanto amore.
E voi cosa avete letto questo mese?
Qualche nuovo libro preferito?
Qualche nuovo libro preferito?
Fateci sapere!
- Team Spill the Book
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