Buongiorno amic* lettor*!
Se pensate che non ci vediamo da molto tempo... avete ragione, ma siamo tornate portando con noi tante piccole recensioni. Grazie alla scusa del wrap-up di novembre vi parliamo sia dei libri letti nel mese scorso, che di qualche altra lettura del 2025 che ci ha colpito, ma che non abbiamo avuto la possibilità di recensire precedentemente.
CAMILLA
- HEATED RIVALRY di Rachel Reid - 5 stelle! Ho rimandato la lettura di questo libro per un intero mese perché non riuscivo a decidermi se iniziare la serie in ordine cronologico o buttarmi a capofitto sul secondo volume, che era quello che mi interessava di più. Alla fine mi sono detta che sono lenta a leggere e non ho tempo, e quindi ho iniziato Heated Rivalry e ne sono rimasta OSSESSIONATA. Non so se è stato per il fatto che è uscita anche la serie tv o altro, ma è da quattro giorni che vivo e respiro solo grazie alla lettura di questo libro e agli edit. È una storia che mi ha completante coinvolto fin dalla prima pagina e vi giuro che se lo avessi iniziato a scatola chiusa, senza sapere niente, al prologo la mia mascella sarebbe finita a terra. È pieno di angst, di momenti che vi faranno venire voglia di gridare in un cuscino o addirittura alle parole sulla carta perché volete che questi due idioti del vostro cuore si decidano a parlarsi e ad aprirsi l’uno con l’altro. È un libro perfetto? No. Lo stile dell’autrice è molto asciutto, non si perde in grandi descrizioni o elaborazioni sui sentimenti dei personaggi. Lascia che sia chi legge a completare gli spazi bianchi. È anche una narrazione che percorre otto anni della vita di questi personaggi e ovviamente non potendo seguirli sempre, la Reid ci mostra quasi dei flash dei momenti fondamentali per la loro relazione. Vorresti avere molto di più, sia approfondimenti sulle scene che hai avuto o su altre scene che vengono solo raccontate a posteriori dai due protagonisti. Anche i personaggi secondari avrebbero potuto avere più spazio all’interno della storia. Di solito un elenco di questo genere mi porterebbe a voler abbassare la valutazione (sapete che sono tirchissima con le 5 stelle), ma mentre io pensavo tutto quello che potevamo avere di più, la parte del mio cervello che assegna le valutazioni stava gridando a squarciagola “i don’t care, I LOVE IT!” È stato il primo libro a farmi piangere di gioia per quanto ero felice per dei personaggi e solo per questo le 5 stelle sono super meritate!
- NIGHTSHADE di Autumn Woods - 2 stelle! Nightshade era uno dei libri che attendevo di più quest’anno. Ero sicura che avrei amato questa storia mystery romance, ma sfortunatamente non è successo. Fin dalle prime pagine ho percepito un attrito tra me e lo stile dell’autrice. Ci sono volte in cui “a pelle” qualcosa non convince nel modo in cui una persona scrive e per me questa è stata una di quelle occasioni. Non mi ha convinto come descriveva le scene, soprattutto a livello spaziale, e questo, lo devo ammettere, mi ha reso ultra critica su tutto il resto. Il libro è scorrevole e l’idea di base mi piace molto, ma l’esecuzione non mi ha convinto. La parte mystery è interessante, però non sono riuscita a farmi coinvolgere appieno perché ho trovato la protagonista abbastanza sciocca. Non sembra coinvolta al cento per cento nel piano da lei ideato e a volte non ho capito le motivazioni che la spingono a svelare qualcosa a qualcuno o prendere una scelta che è chiaramente avventata. Ci sono dei punti o delle svolte accattivanti, ma tutte le volte che Ophelia compieva un’azione nel mio cervello scattava direttamente la domanda “perché?”. A livello più di trama generale penso che certi argomenti dovevano essere approfonditi e alcune scene mi sono sembrate buttate all’interno del libro tanto per, senza nessun sviluppo successivo. Non sono riuscita a legarmi al personaggio di Ophelia perché non sono riuscita a capirla. La sua personalità sembra costantemente variare tra diverse idee che l’autrice aveva e questo mi ha particolarmente frustrato. Alex, invece, l’ho apprezzato leggermente di più, soprattutto per il suo legame con le sorelle, ma neanche lui è riuscito a stregarmi. La relazione tra i due è troppo insta-attraction per i miei gusti e personalmente non la trovo sviluppata a dovere. Molte scene che potevano servire a spiegare meglio il loro rapporto avvengono off-screen e quello che ci è stato mostrato per me è stato troppo poco e troppo veloce per poter costruire una relazione che faccia mettere in dubbio alla protagonista tutti i suoi piani di vendetta. Ci sono alcune scene in cui mi sono piaciuti, ma sono state veramente poche. È un primo volume che risponde ad alcune domande, ma tante rimangono ancora in sospeso. Ammetto che alla fine un minimo di curiosità per il prossimo e ultimo volume ce l’ho, ma non sono sicura se lo leggerò o meno.
- KATABASIS di R.F. Kuang - 3 stelle! Nelle scorse settimane ho recuperato il nuovo fantasy di R.F. Kuang, Katabasis. Dopo aver apprezzato le storie precedenti dell’autrice ero sicura che sarebbe riuscita a conquistarmi anche questa volta, ma sfortunatamente non mi ha pienamente convinta. All’inizio il romanzo mi ha incantato per la sua storia e tutte le varie informazioni che vengono date sulle diverse rappresentazioni dell’Inferno che possiamo trovare nella letteratura. Si vedono le ricerche che la Kuang ha fatto e se da una parte penso che chi studi questa materia potrà trovare poco stimolante l’impostazione del romanzo, che sembra strato su strato di ipotesi e idee altrui commentate dalla Huang attraverso i suoi personaggi, dall’altra, chi magari come me non ha una conoscenza così approfondita di questo argomento, ne rimarrà piacevolmente incantato.
Il problema, però, è che a lungo andare la narrazione inizia a stancare perché il fascino iniziale scema e sembra sempre di più di leggere un compito o una tesi di laurea in cui l’autrice deve dimostrare di conoscere più cose possibili rispetto a chi sta leggendo. Sono arrivata all’ultima parte del romanzo trascinata dall’audiolibro e con solo la voglia di poter passare a leggere altro. Ho sempre trovato i personaggi della Kuang un po’ il suo punto debole. Sono estremamente complessi e si fanno portatori di grandi messaggi. Se negli altri volumi li avevo apprezzati anche per le loro qualità non totalmente gradevoli, in questo libro ho trovato la protagonista, Alice, veramente poco piacevole. Ha le classiche caratteristiche di una dottoranda con la puzza sotto il naso, ma quello che non me l’ha fatta apprezzare è la sua totale mancanza di empatia nei confronti degli altri. Ci sono vari pensieri o scene che mi hanno toccato, ma non ho visto una vera e propria crescita personale che l’abbia potuta redimere ai miei occhi. È un personaggio simile a quello di Juniper (la protagonista di Yellowface), ma se Juniper deve essere antipatica al lettore in quanto è la villain, Alice dovrebbe essere il personaggio positivo della storia, ma non lo è mai sembrata. Un’altra cosa che non mi ha particolarmente convinto è la storia d’amore. Se leggete i libri della Kuang sapete che questo aspetto non è mai centrale nelle sue storie, quindi ero rimasta molto sorpresa, e devo dire anche curiosa, quando il libro è stato massivamente pubblicizzato come il “più romantico” dell’autrice. Questo mi ha portato ad alzare le mie aspettative su questo aspetto, che invece alla fine non ha un così grande spazio all’interno della narrazione. Alice e Peter hanno dei mei momenti, mi è piaciuto soprattutto il capitolo concentrato sul personaggio di lui, ma non definirei il loro rapporto una grande storia d’amore, probabilmente anche perché Alice sembra invaghita di molti altri personaggi. La critica al sistema universitario è ben chiara all’interno del libro e più volte mi sono ritrovata in alcuni pensieri di Alice, ma il costante inserimento di blocchi di spiegazione ha tolto un po’ il lato più umano ed emozionante che la storia poteva avere.
- NOT QUITE DEAD YET di Holly Jackson - 4 stelle! Not Quite Dead Yet è il nuovo mystery thriller firmato da Holly Jackson e lasciatemi dire che anche stavolta l’autrice ha creato una storia originale, accattivante, emozionante e da cui non riesci a staccarti. La nostra protagonista, Jet, viene attaccata la sera di Halloween e anche se si sveglia dal coma indotto dall’aggressione, sfortunatamente la sua condizione fisica è destinata a deteriorarsi. Infatti alla ragazza vengono dati solo 7 giorni di vita e lei decide di utilizzarli per risolvere il suo omicidio. Tra ricerche, segreti e drammi familiari la Jackson ha creato una storia originale e particolare, dimostrandoci ancora una volta di come lei sia nata per scrivere questo genere di libri. La trama è ben costruita e la scrittrice lascia i giusti indizi per portarti a sospettare del colpevole, riuscendo comunque a tenersi qualche asso nella manica per la rivelazione finale. Jet è una protagonista complicata, in cui per certi aspetti mi sono rivista e la sua storia mi ha spezzato il cuore. Ventisette anni e mille sogni alle spalle, la ragazza è convinta che un domani riuscirà a raggiungere tutti i suoi obiettivi, che la serie di momenti no che ha vissuto può giungere a termine nel futuro. E poi arriva la sera dell’aggressione con la sua condanna a m0rte e quel futuro ipotetico, quei “dopo”, “domani” e “tanto prima o poi succederà”, le vengono strappati dalle mani. Da un momento all’altro si trova a vivere sapendo che non lo sta facendo davvero e con un orologio sopra la testa che le indica quanto le manca per andarsene per sempre. Sceglie così di utilizzare il tempo che le rimane per portare finalmente a termine una cosa nella sua vita: trovare il suo assassino. Jet non è una protagonista facile da amare, fin dal primo capitolo la vediamo fin troppo scontrosa e saccente anche nei confronti di chi le vuole bene, ma poi pian piano si mostra con tutte le sue debolezze, riuscendo a toccare il cuore di chi legge. I personaggi secondari sono ben strutturati e riescono a creare una bacheca dei sospettati interessante con i segreti e le bugie bianche che nascondono. Sono tutti colpevoli di qualcosa e i vari rapporti che Jet ha con loro sono disfunzionali o dolci. Nessun personaggio ne esce completamente pulito da questa storia e le ripercussioni di quello che è venuto a galla grazie alle indagini di Jet sarà qualcosa che molti di loro non riusciranno a lasciare nel passato. Tra tutti i personaggi il mio preferito è stato decisamente Billy, un cucciolo che riesce a conquistarti e a farti emozionare per la dolcezza e la purezza che lo contraddistinguono. Con questo libro la Jackson è tornata un po’ alle origini, mettendo in primo piano le indagini che Jet compie per poter trovare il suo assassin0. La trama è travagliata e solo dopo le varie rivelazioni riesci a capire l’importanza di certi dettagli. Come Jet sono stata combattuta sull’identità del colpevole fino all’ultimo, perché c’erano veramente troppe persone che avevano una motivazione per voler far male alla protagonista. Il gioco intricato di segreti creato dall’autrice si sgarbuglia pian piano, andando infine a completare un puzzle complesso e drammatico dove ancora una volta le redini del gioco sono state manovrate abilmente dalla Jackson. I libri che ti distruggono anche quando il finale ti viene praticamente detto fin dall’inizio sono quelli che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore e la storia di Jet è riuscita a conquistami in un periodo abbastanza mediocre di letture. Non riesco però a dare al romanzo le cinque stelle perché alla Jackson, oltre alla sua avversione per gli happy ending, piacciono molto anche i finali aperti e a me, personalmente, un po’ meno. Sono una persona curiosa e arrivata alla fine della lettura sono stata lasciata con altre mille domande su cosa sarebbe successo in seguito. Not Quite Dead Yet è un mystery thriller avvincente, con una trama originale a cui vengono intrecciai i segreti e i drammi dei personaggi, andando così a costruire una storia che ti tiene fino all’ultimo con il fiato sospeso, sperando in un finale diverso da quello annunciato.
- THE KNIGHT AND THE MOTH di Rachel Gillig - 4 stelle! Durante le ultime settimane di reading slump il tempo per leggere è stato veramente poco, ma perseverando sono riuscita a concludere The Knight and the Moth, il primo volume delle nuova dilogia dell’autrice di One Dark Window, Rachel Gillig. Lasciatemi dire che è passato un bel po’ di tempo da quando un fantasy romance mi era piaciuto così tanto.
Lo stile di scrittura della Gillig riesce a incantarti fin dalla prima pagina, trasportandoti in un mondo originale fatto di segreti ultracentenari, una ragazza che cerca di trovare se stessa, un cavaliere eretico che deve trovare la sua strada e un gargoyle come compagno di avvenuta che tra consigli non richiesti e un cuore grande come una casa riesce a conquistare facilmente l’affetto del lettore. Quello che mi ha colpito maggiormente del libro è come anche nella semplicità la Gillig riesca a creare una storia che ti coinvolge con la sua dolcezza narrativa e personaggi ben caratterizzati che riescono a rimanere impressi. Sybil è un personaggio forte, che sorprende chi legge per la sua determinazione. Ha sempre pensato agli altri, sacrificandosi più volte per le persone che ama e non si arrenderà finché non scoprirà cos’è successo alle sue amiche. Rory è il personaggio maschile con le classiche vibes da cattivo ragazzo (in questo caso cavaliere), ma che si rivela avere un cuore d’oro ed essere un sottone (cosa che approvo sempre!). Li ho apprezzati moltissimo entrambi, soprattutto per il loro rapporto fatto di battutine e grandi verità, ma il mio personaggio preferito è stato il gargoyle. A volte comic relief della storia, altre consigliere o amico fidato, mi ha commosso per il grande cuore di pietra che ha e l’affetto che prova per Sybil. Sono un duo eccellente e le loro storie meritavano di essere raccontate. L’autrice ha fatto un lavoro meraviglioso anche con i personaggi secondari, caratterizzandoli a dovere e rendendoli parte fondamentale per il proseguimento della storia. La storia d’amore tra Sybil e Rory mi è piaciuta molto. Mi sono trovata più volte a sorridere o a dovermi fermare dal leggere per gridare nel vuoto da quanto mi stava piacendo leggere del loro rapporto. La tensione costruita dalle battutine sagaci che utilizzano sempre per comunicare è stata sublime e sapete quanto io sia fan dei sottoni, quindi con Rory mi sono trovata davanti a tutto quello che potevo desiderare in un protagonista maschile. Ho apprezzato anche il tempo che è stato dato per far evolvere il loro rapporto, che non inizia subito a mille, ma verso la fine del libro alcuni passaggi della loro relazioni sono stati un po’ troppo veloci per i miei gusti. Mi piace sempre quando in un libro vengono utilizzati i temi della religione e delle credenze, sono argomenti che mi interessano e penso che l’autrice abbia fatto un buon lavoro nella costruzione della storia riguardante gli Omen. Come si può intendere dalla sinossi Sybil dovrà intraprendere un viaggio per ritrovare le sue amiche scomparse, ammetto che ero un po’ reticente su questa trama perché di solito il tema del “viaggio dell’eroe” non è qualcosa che riesce ad appassionarmi. Ma devo dare atto all’autrice perché per una volta questa tipologia di narrazione non mi ha annoiato, ma anzi il contrario. Alternando la storia del viaggio a quella degli Omen e alla scomparsa delle ragazze, più ovviamente allo spazio che viene lasciato all’approfondimento dei vari rapporti tra i personaggi, quello che ne esce è una narrazione movimentata che anche se magari non riesce a coinvolgerti su un aspetto ce ne sono altri che possono essere più di tuo gradimento. Ho molto apprezzato pure i vari colpi di scena. Anche se alcuni sembrano facilmente capibili, l’autrice riesce comunque a prenderti contro piede con una sfaccettatura ulteriore che oltre che sorprendere rende più profonda la storia. La Gillig è stata veramente brava a celare sotto gli occhi di tutti l’intera storia fin dall’inizio. Il libro mi è molto piaciuto, ma su certi argomenti avrei preferito un approfondimento maggiore, perché mi sono rimasti dei dubbi o delle spiegazioni che a mio avviso non sono state totalmente esaustive. Comunque il libro rientra sicuramente tra i fantasy migliori che ho letto quest’anno e dopo un finale del genere non vedo l’ora di avere tra le mie mani il sequel! The Knight and the Moth è un libro evocativo, che coinvolge il lettore nella storia della ricerca di identità di tre personaggi che lotteranno fino al loro ultimo respiro l’uno per l’altro.
- THE THRASHERS di Julie Soto - 5 stelle! Uno dei libri migliori che ho recuperato per il RARE quest’anno è stato assolutamente The Thrashers, il primo romanzo YA mystery di Julie Soto. Racconta la storia di un gruppo di ragazzi popolari del liceo, i Thrashers, che vengono accusati di aver portato una ragazza che cercava di essere loro amica al su1cidio.
Tra diari ricomparsi, video incriminati e segreti, sembra che Emily non abbia ancora finito con loro.
È un romanzo che parla di amicizia, amore e la fatica di sentirsi accettati. È messy nel miglior modo possibile. Un momento starete piangendo ricordandovi la vostra adolescenza, quello dopo vorreste sbattere la testa contro il muro e per finire sarete anche ossessionati da una relazione complicata tra due adolescenti. Oltre ai migliori temi da teen dramma, quello che rende il libro veramente particolare è l’elemento paranormale. Emily sta davvero comunicando con loro o è il senso di colpa a parlare? Questa domanda vi terrà compagnia per tutta la durata della storia, portandovi a volte a pensarla in un modo e altre nell’altro. Le amicizie tra i personaggi sono sia tossiche, che vere. E tutti loro, anche i più perfetti, si sentono in dovere di interpretare un ruolo all’interno del gruppo. Preparatevi a un sacco di dramma, che vi farà venire voglia di avere dei popcorn per gustarvi tutto al meglio.
Tra le varie indagini e cercare di capire se un fantasma li sta perseguitando c’è anche tempo per un po’ di romance. Parola d’ordine: è complicato. Ma a noi va bene comunque. Non pensavo che mi sarebbero piaciuti così tanto, ma la ragazza complessa e il bad boy un po’ tossichello avranno sempre un posto speciale nel mio cuore. Il colpo di perfezione avviene alla fine del libro. Una conclusione PAZZESCA. A casa mia sta ancora ricevendo la standing ovation. Ti lascia con l’adrenalina a mille e la necessità di pregare Julie Soto di scrivere un altro libro in questo universo… cosa che ho fatto! E lei ha risposto che la storia dei Thrashers non finisce qui.
Grazie Julie!
- KING OF GREED di Ana Huang - 4 stelle! King of Greed è il terzo volume della serie billionaire romance King of Sin di Ana Huang e racconta del matrimonio in crisi di Alessandra e Dominic. Il second chance è una delle mie tipologie di romance preferito e quindi ero entusiasta di leggere questo romanzo, anche se alcune recensioni non proprio positive mi avevano fatto abbassare le aspettative. Arrivata alla fine della lettura devo dire di essere contenta di averlo fatto, perché non aspettandomi niente il libro mi ha sorpreso ancora di più e mi è piaciuto così tanto che credo che sia diventato il mio preferito della serie. Alessandra e Dominic sono due personaggi che avevamo avuto il piacere di incontrare nella serie e nei volumi precedenti era già chiaro il filo sottile su cui si trovava il loro matrimonio. Il libro inizia, infatti, con Dominic che dà l’ennesima delusione alla moglie, portandola così a decidere di lasciarlo. Ed è proprio quando lei vuole mettere un punto alla loro relazione, che lui si rimbocca le maniche per dimostrarle che è ancora il ragazzo di cui si era innamorata anni prima. La storia è molto concentrata sul presente, con poche scene che riprendono il passato dei due. Penso che la scrittrice abbia fatto una buona scelta, mostrandoci comunque come si sono conosciuti e le loro prime interazioni, ma dando spazio alla parte veramente importante della loro relazione: il futuro. Il passato è andato, non si può cambiare quello che è successo, ma si può sempre migliorare e impegnarsi per un futuro migliore. A dover fare, giustamente, tutto il lavoro è Dominic. È lui che ha creato la voragine tra sé e la moglie e alla fine si trova con una porta in faccia e l’unica persona importante per lui che pensa di non aver valore ai suoi occhi. Anche se intraprende un percorso per riconquistare la moglie, mi è piaciuto come non l’ha asfissiata costantemente, ma è riuscito a lasciarle lo spazio che le serviva per capire chi voleva essere lei da sola, mostrandole però allo stesso tempo che può essere presente per lei. Soprattutto all’inizio sembra a volte che lui rinunci troppo alla svelta al suo matrimonio, ma leggendo poi i capitoli dal suo punto di vista è chiaro come lui abbia preso tutte le sue decisioni mettendo al primo posto Alessandra e i suoi desideri. I due mi sono piaciuti veramente tanto insieme, soprattutto per la maturità che è stata dimostrata nella loro relazione. Può darsi che alcune volte chi legge storcerà il naso ad alcune scelte che i due intraprendono o che lasciano prendere all’altro, ma le ho trovate realistiche e che servivano per mettere le basi per una nuova relazione più solida e duratura nel futuro. Con uno stile semplice e scorrevole Ana Huang ci dà un’altra storia d’amore che ci fa sorridere, riflettere e anche scendere una lacrimuccia. Non mancano alcuni colpi di scena che vi lasceranno con il fiato sospeso e i cameo di alcuni dei personaggi che abbiamo già amato (e no, non mi riferisco solo a quelli di questa serie 👀).
- KING OF SLOTH di Ana Huang - 3 stelle! King of Sloth è il quarto volume della serie billionaire romance King of Sin di Ana Huang e vede come protagonista l’addetta stampa Sloane e uno dei suoi clienti più impegnativi, Xavier. Ho molto apprezzato gli altri libri della serie, quindi ero veramente entusiasta di leggere questo, soprattutto per le bellissime recensioni che avevo visto, ma sfortunatamente non mi ha pienamente convinto. È una bella storia, anche molto dolce, ma mi è mancata quella spinta in più che mi facesse ossessionare alla coppia. L’autrice mi sembra che non sia mai andata veramente affondo nella vita dei protagonisti, non riuscendo quindi a metterli a nudo davanti al lettore, che li apprezza, ma allo stesso tempo non riesce a conoscerli fino in fondo. Ci sono vari argomenti nel passato dei personaggi che necessitavano un approfondimento maggiore. Mi è mancata anche quella vena drammatica che avevo trovato nei precedenti romanzi. In certi punti c’è qualcosa, ma viene solo accennato per poi passare oltre o fare intendere che se ne parlerà in un altro libro. Infatti, la sensazione che mi ha trasmesso questo volume è di un momento di passaggio all’interno della serie. Un modo per collegare i primi tre libri ai restanti, introducendo nuovi personaggi che poi prenderanno il timone della narrazione. Questo ha portato a dei cameo dei personaggi del passato, anche dell’altra serie dell’autrice, ma ci ha privato di avere delle vere e proprio scene di gruppo, che mi sono mancate. Xavier dagli altri libri me lo aspettavo molto più cocky e invece si presenta già da inizio storia come un cuore di panna, molto dolce e attendo al benessere di Sloane. Lei mi è piaciuta, è una protagonista diversa dal solito per il suo carattere freddo, ma che sotto-sotto è dolce, mi sarebbe però piaciuto approfondire di più la sua infanzia. La loro relazione fatta di battibecchi, diventa subito molto dolce e carina quando iniziano a conoscersi meglio. Mi sono piaciuti, ma mi è sembrato che una volta che i due si sono messi insieme non c’era più niente da raccontare e la trama è diventata abbastanza soporifera. King of Sloth è un libro carino, ma un po’ insipido. Oggettivamente non ha niente di male, ma non è riuscito a conquistarmi e a coinvolgermi come mi aspetto da un romanzo di questo genere.
- AVVENTURA D'AMORE di Elle Kennedy - 3.75 stelle! Se sentite di già la mancanza di Belly, lasciate che allora vi presenti Abbey, la protagonista del nuovo romanzo standalone di Elle Kennedy. Abbey ha 19 anni, è la figlia di una ex-rockstar e ha bisogno di trovare se stessa al di fuori dall’ombra protettiva del padre. Per questo parte per un anno all’estero a Londra. Tra coinquiline che si rivelano essere in realtà coinquilini, un triangolo amoroso tra un giocatore di rugby e un bassista, e un mistero secolare da svelare, Abbey avrà tutte le possibilità per vivere nuove avventure e capire chi vuole essere. Il tema principale del romanzo è proprio la ricerca di sé da parte della protagonista. Abbey ha passato una vita in cui si è sempre sentita più un’appendice del padre, che una vera persona. Sempre costretta a raccontare le storie di altri, senza averne di sue da narrare proprio per la campana di vetro in cui il padre l’ha messa pur di proteggerla dagli errori che lui stesso ha commesso in gioventù. Il viaggio a Londra è la sua chance di liberarsi da questo ruolo che ha ricoperto e cominciare a vivere senza avere la costante paura di sbagliare. Se certe volte è lei stessa che si rimette nell’ombra del padre, pian piano nella capitale inglese riesce finalmente a fare le esperienze che ha sempre sognato. Alcune dolci, altre folli, alcune sbagliate e altre giuste, che alla fine la portano a capire che forse chi pensava di dover essere non era chi lei voglia veramente essere. Importantissimi per la sua crescita personale sono anche le relazioni che intraprende a Londra soprattutto con i suoi coinquilini. Ho adorato il loro rapporto e le vibes da Friends che trasmettono. I ragazzi l’accolgono subito nella loro famiglia allargata e la aiutano ad aprire le sue ali in questo nuovo ambiente. Mi è un po’ dispiaciuto che nella seconda metà del romanzo i suoi amici siano andati in secondo piano, per dare più spazio al triangolo amoroso. La parte romance della storia è quella che mi ha convinto di meno e che soprattutto non mi ha fatto particolarmente appezzare la prima metà del romanzo. Abbey sviluppa immediatamente una cotta per i due personaggi maschili, ma questa attrazione iniziale non viene mai sviluppata per far capire come mai anche dopo settimane lei sia ancora così attratta da entrami, se non per il loro aspetto fisico. Nella prima parte del libro i due non hanno neanche spazio nella storia, ma arrivati a metà finalmente l’autrice ha cominciato ad approfondirli con le loro backstory. Sono comunque rimasti fino alla fine dei personaggi non così incisivi, ma uno dei due è riuscito a convincermi di più e vi dico solo che sono arrivata agli ultimi capitoli pronta a lanciare il libro in caso di necessità. Per quanto riguarda la vera e propria gestione del triangolo amoroso bisogna dire che la Kennedy ha reso la situazione il più grigia possibile. Penso che alcune persone non apprezzeranno come la scrittrice abbia voluto gestire la cosa, ma tecnicamente parlando a livello morale non è successo niente di sbagliato 😂. Nel libro è presente anche una sottotrama semi-mystery, data dalla ricerca di Abbey deve fare per un progetto universitario. Un compito di storia diventa pian piano una ricerca attraverso il tempo di una donna misteriosa legata a una famiglia di lord inglesi. Questa è stata decisamente la mia parte preferita del romanzo. Mi sono molto piaciute le indagini svolte dalla protagonista e più di una volta sono stata più interessata alla storia della donna misteriosa che di Abbey. Se Elle Kennedy sceglierà mai di scrivere un libro su di lei, sarò la prima persona a comprarlo. Avventura d’amore non è il mio romanzo preferito dall’autrice e devo ammettere che all’inizio ho fatto anche un po’ fatica a provare empatia per i personaggi, ma dopo un po’ i vari drammi e le situazioni in cui Abbey si è infilata mi hanno appassionato e non sono più riuscita a staccarmi. Se dovessi descriverlo in breve direi che questo è il libro perfetto per il periodo estivo (o anche il primo autunno), in cui The Summer I Turned Pretty incontra Magnolia Parks. Drammi al massimo, ma so chi li amate anche voi!
- AMORE A CONTRATTO di Catharina Maura - 4 stelle! Con Amore a contratto torniamo nel pazzo mondo dei matrimoni combinati dei Windsor, questa volta per conoscere Dion e Faye. A differenza dei libri precedenti i due sono promessi sposi fin da piccoli, in quanto la madre di Dion era migliore amica di quella di Faye. Complice il fatto che hanno dieci anni di differenza Dion non ha mai considerato tanto la ragazza crescendo; ma dopo aver accasato i suoi fratelli maggiori la nonna Windsor è concentrata su di lui e dichiara che è il momento di un altro matrimonio. A complicare la faccenda già non semplice ci potrebbe essere nella vita di Faye una persona speciale, cosa che Dion non apprezza per niente.
Dopo un secondo volume un po’ piatto, con questo terzo libro torna in pieno regime la vena da soap opera alla Beautiful della Mura, che ci regala una storia piene di drammi, gelosia, ma anche passione. Scorrevole e accattivante è una lettura che vi terrà incollat* dalla prima all’ultima pagina.
Dion è un personaggio che negli altri libri sembrava il fratello tenebroso, di cui tutti dovrebbero avere paura, ma qui ci viene mostrato più come un orsetto coccoloso che cerca di fare il misterioso, non riuscendo però a incutere un vero terrore per i gesti che fa. Mi è comunque piaciuta l’attenzione che è stata messa sul suo rapporto con la madre e come la sua m0rte lo abbia portato ad avere dei traumi che ne hanno caratterizzato la crescita e i rapporti che ha con gli altri. Se Dion ha potuto vivere la sua vita normalmente, non pensando alla fidanzata che era stata scelta per lui, Faye non ha avuto questa fortuna. Tutta la sua vita è stata modellata per poter essere chiunque voglia Dion, spinta dalla famiglia che necessita del matrimonio con i Windsor per problemi economici. Questo ha portato la ragazza a una vita di soprusi sia psicologici che fisici, che le hanno impedito di poter veramente comprendere cosa le piaccia o chi voglia essere. I due presi singolarmente mi sono molto piaciuti, soprattutto per le loro debolezze e per come vengono rappresentate. A livello di relazione sentimentale penso che l’interesse sembri un po’ sbocciato dal nulla e in certi momenti potevano essere spiegati meglio i sentimenti di entrambi, ma ho particolarmente apprezzato come i due si siano aiutati a vicenda a superare i loro traumi e a trovare una serenità prima di tutto personale e poi di coppia. Sono anche veramente carini insieme, cosa che non mi aspettavo per come era stato presentato Dion precedentemente. Verso la fine la narrazione sembra andare un po’ in stallo, perché dei problemi che sembravano risolti vengono riaperti senza una giusta motivazione e serviva decisamente una spiegazione psicologica in più, come in altri punti, per capire meglio il tutto. Amore a contratto è una di quelle letture che divori solo per sapere quale altro colpo drammatico ti riserverà l’autrice. Super scorrevole e interessante non riuscirai a staccarti dalla dolce storia d’amore di Dion e Faye.
- STORIA NATURALE DEI DRAGHI di Marie Brennan - 4 stelle! Storia naturale dei draghi è il primo volume della saga dedicata al personaggio immaginario di Lady Trent. La mia è stata una lettura un po’ tormentata, tra la reading slump che ha bussato alla mia porta e la storia che è, almeno inizialmente, diversa da quelle che prediligo normalmente, ho impiegato ben quattro settimane per raggiungere l’ultimo capitolo. Di solito quando il mio periodo di lettura è così ampio comincio a perdere man mano interesse e se questo, devo ammettere, che è avvenuto nella prima parte della narrazione, quando sono arrivata alla seconda, che ha un ritmo diverso e più adrenalinico, la mia attenzione è ritornata a farsi presente portandomi alla fine ad apprezzare il romanzo. In questo primo volume seguiamo l’allora Isabella Hendemore durante i suoi primi interessamenti nei draghi e come questa sua passione sia stata messa da parte per potere accontentare i genitori e mostrarsi come una signorina dell’alta società. È solo in età adulta e sposata con un uomo che condivide la sua stessa passione, che la giovane può finalmente dare sfogo alla sua intelligenza e voglia di sapere. È sempre comunque una donna in un mondo di uomini e per questo anche se viene accettata, è solo per lavori minori e di accompagnamento, che però le permettono di poter viaggiare e approfondire i suoi tanto amati draghi. L’inizio mi ha ricordato i libri di Heather Fawcett con protagonista Emily Wilde, una storia se vogliamo più cozy per gli anni di formazione di Isabella, tra l’amore per i draghi e la sconsideratezza che le fa prendere anche terribili decisioni riguardanti la sua salvaguardia, per poi passare i primi passi nel mondo degli adulti con la scelta di un marito che le permette finalmente di poter studiare gli animali da cui è affascinata e l’inizio di una missione scientifica. Questa parte l’ho apprezzata oggettivamente parlando: si percepisce il lavoro pregresso dell’autrice come antropologa nella descrizione dei paesaggi e l’approccio al nuovo mondo. Ma soggettivamente mi serviva qualcosa di più, che fortunatamente mi è stato dato nella seconda parte. Tanti dubbi e situazioni pericolose in cui si trovano i nostri personaggi danno vita a un mistero ben costruito e che tiene sulle spine chi legge fino alla fine, dove l’autrice è riuscita anche a farmi scendere una lacrimuccia. L’approccio da ex-antropologa della Brennan si mostra sia nelle descrizioni dei luoghi, sia negli approcci della nostra protagonista con le popolazioni che incontra. Ci sono situazioni ben lontane dal political correct che ci aspettiamo oggi e se questo da una parte è un richiamo alla società in cui si trovano, dall’altro penso che possa essere un buon modo per far vedere l’evoluzione che avrà la protagonista, che molto probabilmente si troverà a vivere situazioni simili anche negli altri volumi. Infatti con questo libro noi osserviamo l’inizio della carriera di Lady Trent, quando ancora non era conosciuta come tale. La incontriamo come ragazza appassionata dai draghi, che si trova a essere stretta nella vita da signorina di alta società. Si nota di già la sua vena anticonformista, ma è ancora sepolta dalle regole dell’epoca che le hanno inculcato fin da piccola. Ma è proprio la voce narrate della ormai vecchia Lady Trent che intervenendo e giudicando anche a volte le scelte della giovane sé, che ci fa capire la donna che diventerà. Storia naturale dei draghi non è il solito libro sui draghi. Al momento nel panorama fantasy siamo abituati a vederli come amici-compagni dei protagonisti o mostri spaventosi che provocano paura. Qui la situazione è quasi a metà tra le due scelte, ma anche molto di più. I draghi sono esseri spaventosi, che incutono terrore, ma li vediamo dagli occhi di Isabella, che fin da piccola ne è affascinata e vuole conoscerli meglio attraverso delle ricerche scientifiche. I draghi vengono trattati come una qualsiasi specie all’interno del mondo, di cui l’essere umano è curioso, ma che deve studiare per poter capire appieno. Questo porta il romanzo ad avere anche scene, se vogliamo, più crude in cui vengono trattati come delle vere e proprie cavia da laboratorio. Anche se ha un inizio un po’ più lento, il libro si riprende andando avanti, riuscendo a interessare per il mistero che segue le avventure della protagonista e il punto di vista sui draghi diverso rispetto ai titoli del momento.
- IL CUORE DELLA REGINA di Nisha J. Tuli - 4 stelle! Dopo la conclusione del volume precedente non avevo idea di come sarebbe proseguita la narrazione e infatti durante l’inizio di questo libro avevo un po’ paura che la storia si perdesse troppo e l’autrice non riuscisse a concludere tutte le questioni in sospeso e invece mi ha piacevolmente sorpreso. La Tuli è riuscita a incastrare perfettamente tutti i tasselli del puzzle, creando un ultimo volume di serie che riesce ad essere movimentato, ma anche riflessivo. Tra scene d’azione e quelle d’amore, la saga giunge a una conclusione degna, sia per la storia che per i personaggi. Gli archi narrativi vengono chiusi e tutti riescono ad avere il finale che si meritavano.
L’unica pecca è che avrei messo all’inizio del libro una lista con i nomi dei personaggi e i vari ruoli, perché ammetto che alcuni dei secondari non me li ricordavo benissimo dai libri precedenti.
Non posso parlare troppo nel dettaglio di questo volume per non fare spoiler, ma lasciatemi dire che questa saga, anche se non è la più originale in circolazione, riesce comunque a essere molto valida. Intrattiene e ha anche i suoi momenti in cui stupisce, coinvolgendoti nelle avventure di Lor e i suoi amici. Apprezzerete molto il viaggio della protagonista e la storia d’amore enemies to lover tra Lor e Nadir.
CHIARA
- REVOLVE by Bal Khabra (Off the Ice, #3) - voto 3.75 stelle!Non avevo mai letto nulla di questa autrice, e nonostante fosse il terzo volume di una serie di autoconclusivi, devo dire che non ho sentito la mancanza dei romanzi precedenti(che sicuramente recupererò in futuro). Revolve mostra una buona unione dell'elemento sportivo e del romance, per cui chi come me ama che lo sport sia parte della storia potrà essere piuttosto soddisfatto. Più che l'hockey qui è il pattinaggio sul ghiaccio che fa da padrone, e devo dire che è stato molto interessante. Certo, non ai livelli di From Lukov With Love, ma ci andiamo abbastanza vicino. Anzi, appunto, secondo me la Kabhra aveva le capacità per approfondire di più, ed è stato un peccato non averci provato. Questo vale anche per le tematiche toccate dalla storia. La complessa situazione familiare di Dylan meritava più spazio e attenzione, visto soprattutto tutto quello che c'era in ballo, invece è rimasta sullo sfondo del romanzo nonostante l'influenza che aveva sullo stato emotivo del nostro protagonista.
Nonostante questo ho apprezzato tantissimo la relazione sana creatasi tra lui e Sierra sin da subito, e il modo in cui si è preso cura di lei come partner di pattinaggio, come amico e poi qualcosa di più. Anzi, quello che mi è piaciuto di più è stato proprio vedere che invece del solito capitano di hockey spaccone c'era un protagonista capace di "disinnescare" le reazioni avverse o di chiusura di Sierra con grande pacatezza. Di fatto è Dylan la chiave per la sua maturazione personale, aiutandola a comprendere il tipo di relazione tossica in cui si trovava col proprio vecchio partner, ma anche il suo valore come persona, idee comprese. Così facendo, riesce a mettere Sierra nella condizione di battersi per lui a sua volta nel dimostrargli che anche lui è degno di essere amato e di avere una persona che vuole davvero costruire qualcosa con lui.
Nonostante la trama semplice e alcune risoluzioni fin troppo veloci, quelle due o tre sorprese qua e là (e qualche scena open door che non dispiace) hanno reso la lettura piacevole e non piatta.
*Grazie a @valentine_pr per la copia ebook.

- FIRST di Ali Hazelwood - voto 3.5 stelle!Le novelle di Ali hanno tutte lo stesso problema: sono troppo interessanti per essere storie così corte. Qui l'ho sentito ancora di più del solito, perchè c'è un mondo di curiosità e punti lasciati mezzi sviluppati e la chiusura data risulta essere fin troppo semplicistica... Insomma, così non va bene!😭Prende comunque 3.5 stelline perchè la storia mi ha presa tantissimo, ho amato i personaggi principali e c'era davvero TANTO potenziale, però più di così non mi sento proprio di dare. Almeno si poteva provare a fare una scena d'azione che non durasse due righe.. Per riassumere in poche parole: sono intrigata quanto delusa, soprattutto se penso che queste novelle sono state inserite in un kickstarter che proprio poco non costava. A maggior ragione ci si poteva lavorare un po' di più.
- MATE (Bride#2) di Ali Hazelwood - voto 4.25 stelle!Bello, molto molto bello. Però devo dire che sul fantasy la Hazelwood ha ancora un po' da lavorare. L'idea c'è, mi è piaciuto anche tutto il mistero che ha creato attorno a Serena, così come il suo gestire questa convivenza "forzata" con Koen e il suo diventare man mano parte del branco. Sicuramente se c'è una regina delle mated pair e del romance fatto bene quella è Ali, perchè riesce a inserire momenti più divertenti ad altri più seri, condendoli con quella giusta dose di attesa e aspettative in crescendo che funziona sempre e non ti permette di staccarti dalla lettura. Se però appunto parliamo di fantasy, che sia anche solo paranormal, un po' più di attenzione e ampliamento al worldbuilding oltre che il dare spazio alle scene d'azione mi parrebbero il minimo. Non si può arrivare verso la conclusione e gettare un po' tutto a scene brevi e poco dettagliate. Prima di tutto smorza l'hype creato fino a quel momento e in secondo luogo lascia l'idea di poca cura (almeno per me) a una parte che però per me rimane fondamentale, se ci si addentra in quel genere, e secondo me Ali Hazelwood ha le capacità di fare tanto, l'ha sempre dimostrato in ogni suo romance. Bisogna capire se forse il fantasy non sia (ancora) totalmente per lei o meno. Se però mi regala un terzo libro, così da rivedere tutti e quattro i protagonisti - e la presenza di Misery qui è stata meravigliosa - io sarò una lettrice molto felice.

- GOOD SPIRITS di B.K. Borison - voto 4.25 stelle!Un cozy fantasy che ho adorato dalla prima all'ultima pagina. Di certo è un libro che consiglio da leggere sotto le feste, nonostante quell'aria di malinconia per la perdita di persone care che questa storia porta con sé. E' stato bello vedere Nolan e Harriet innamorarsi e in qualche modo riempire entrambi un vuoto che in maniera diversa caratterizzava entrambi. Certo, è un romanzo da prendere così com'è, perchè anche qui di grandi approfondimenti riguardo all'"aspetto magico" del mondo non ce ne sono, e secondo me ci sono alcuni buchi di trama che invece sarebbe stato carino riempire, anche solo dando qualche piccolo imput aggiuntivo. Ad esempio credo fosse logico che Nolan pensasse anche verso la fine ai suoi genitori, che non potrà più rivedere, magari andando sulla loro tomba. Di fatto hanno perso un figlio in giovane età, salvo non fossero morti prima. E per quanto riguarda Harriet, avrei preferito un confronto più deciso con sua madre, alla quale se vogliamo dirla tutta è andata anche fin troppo bene. Queste mancanze mi hanno però rovinato la lettura? No; non lo considero perfetto ma è una storia che rileggerei ancora. Anzi, spero proprio in un companion novel!

- THE FALLEN AND THE KISS OF DUSK (The Crowns of Nyaxia, #4) - voto 4.5 stelle!Uno dei libri che più aspettavo di leggere e che per quanto sia stata felice di leggere ancora di Asar e Mische mi ha lasciata con un grande amaro in bocca. La storia di per sé è appassionante, complessa e intricata come poche, però secondo me ricalca troppo il primo libro come dinamiche di trama, nell'ulteriore ricerca di qualcosa così da evitare la fine del mondo, ma anche tra i personaggi. C'è un continuo cercarsi, ritrovarsi, perdersi con annesso il sacrificio di uno o dell'altra che alla lunga risulta troppo ripetitivo per non essere notato. Gli stessi nemici dei protagonisti risultano non totalmente chiari, ma in questo caso si potrebbe dare la colpa al fatto che in questa serie di personaggi moralmente ambigui ce ne sono fin troppi. Ho amato il fatto di vedere più di un personaggio dei libri precedenti a cui mi ero affezionata (stand-alones compresi) ma le loro parti sono risultate fin troppo corte o laterali per soddisfacermi come speravo. Tenendo conto poi che abbiamo di nuovo un cambio di protagonisti nei prossimi volumi al momento mi chiedo: esattamente quando riusciremo a vederli di nuovo tutti assieme? Insomma, come buona parte delle letture di questo mese, l'ho amato ma non mi ha convinta del tutto.

- GREAT BIG BEAUTIFUL LIFE di Emily Henry - 5 stelle!
Credo non ci sia libro della Henry che non mi stupisca in qualche modo. Devo dire però che Great Big Beautiful Life è quello più peculiare tra tutte le storie raccontate finora. Non solo per avere di fatto due storie in una sola, ma anche per avere l'aspetto romance trattato in maniera leggermente diversa. Non mi viene da considerarlo secondario, perchè secondo me il modo in cui vivere ed esprimere gli affetti rimane centrale, ma è anche vero che c'è una sorta di mistero (o più di uno) da scoprire, per cui determinati passaggi risultano più veloci o meno "scavati a fondo" di quanto sarebbe normale. Anzi, qui forse ci stava di dare anche più spazio ad elementi o momenti appena accennati, di cui sarebbe stato davvero bello leggere.
Inoltre, credo che questo sia il libro più triste di Emily, con quella nota agrodolce che non si stempera nemmeno nel finale e forse una riflessione in più su quanto a volte l'ambizione e l'eccessiva esposizione possano rovinare la vita. Detto questo, ho amato sia Alice che Hayden immensamente. La loro evoluzione, seppur un po' sullo sfondo, mi ha davvero commossa - non parliamo di Margaret e Cosmo perchè si riaprono i rubinetti. Detto questo, consigliatissimo.

- THE IRRESISTIBLE URGE TO FALL FOR YOUR ENEMY (Dearly Belothed, #1) di Brigitte Knightley - 3.75 stelle! (ARC)
Sono largamente combattuta su cosa pensare di questo libro, ma sicuramente vince per originalità! Lo stile di scrittura ondeggia tra lo scanzonato e il sarcastico, che pur trattando di tematiche anche realmente serie non si prende troppo sul serio. Ci sono certe scene che mi hanno fatta morire dal ridere, anche proprio per l'intelligenza con cui sono state perfettamente orchestrate. Detto questo, il punto dolente è un po' tutto il resto: non ho trovato un worldbuilding spiegato in maniera chiara e precisa, per cui sono rimasta abbastanza confusa di tutto questo contorno semirealistico, tra riferimenti reali e cose inventate. E poi c'è la trama, che secondo me inizia ad ingranare proprio sul finale, solo che appunto ormai non c'erano più pagine per continuare. Credo leggerò comunque il secondo volume, però penso che per la potenzialità presente si potesse davvero lavorare un po' di più per portare un prodotto migliore.
- FAN SERVICE di Rosie Danan - 3.75 stelle!
Anche questo libro ha dalla sua una grande originalità, per cui la prima pecca che trovo è proprio il fatto di non avere un seguito o companion novel annunciati, perchè proprio il pensare di lasciare la storia così, senza nient'altro attorno le fa perdere un po' di concretezza. Detto questo, l'idea che un attore possa ritrovarsi nella stessa condizione e super poteri del personaggio interpretato è geniale. Ho anche apprezzato il fatto che tutto ciò si intrecci a una riscoperta della normalità e dei rapporti umani, da parte di una persona che in certo qual modo è stata "alienata" dalla vita vera a causa del proprio successo. Anche per questo ho adorato il rapporto tra il padre di Alex e Devin, perchè nella sua semplicità l'ho trovato autentico e onesto. Vogliamo parlare poi del romance? Grande chimica, davvero. Potevamo aggiungere anche qualche scena in più e non mi sarebbe affatto dispiaciuto.
Cosa stona? Forse un po' la trama. Mi spiego meglio: il climax di eventi è risultato piuttosto fiacco e facilmente risolvibile. Non so, mi è mancato qualcosa di un po' più complesso, forse anche legato all'aspetto paranormal del libro. Anche perchè poi non viene spiegato nemmeno come viene "risolta" o mantenuta la cosa, che di fatto era il fulcro del libro. Molto strano, ma sicuramente una lettura carina.

- ORIGINS OF AN ACADEMY BULLY (Zodiac Academy #0.5) di Catherine Peckham & Susanne Valenti - 2.75 stelle!
Sinceramente? Non ho capito se mi possa piacere o meno questa serie. Lo stile di scrittura è eccessivamente drammatico tenendo conto che si tratta di una novella che dovrebbe (dovrebbe? aiutatemi voi) essere introduttiva a una storia ben complessa, visti i tanti volumi di cui è composta. Mi aspettavo più contorno, un background solito rel Comprendo ovviamente che visto ciò che accade non si potesse certo trattare tutto a tarallucci e vino, però è stato davvero molto pesante da leggere. Certo, ho subito empatizzato per Orion e Darius, e mi si è stretto il cuore per quello che hanno subito... però tutto il resto? Al momento è un grande "meh". Sono ancora indecisa se provare comunque a leggere il primo volume o meno.
- IMMORTAL CONSEQUENCES (The Souls of Blackwood Academy,#1) di I.V. Marie - 4.5 stelle! (ARC)
Una storia cupa, davvero interessante sia per l'idea di base, che per l'utilizzare fin da subito un gran numero di punti di vista con personaggi ben definiti e differenti uno dall'altro. Speranze, paure, problemi, segreti... vorrei dire che se ne salva almeno uno dal mainagioia, ma non è questo il caso. Anche l'idea del torneo si distanza da quelli che si è soliti leggere negli ultimi anni (ma che ci piacciono comunque tanto), e secondo me rende bene. Forse in alcuni momenti è un po' confuso, ma devo dire che ha saputo tenermi attaccata alle pagine fino alla fine, e non per una sola coppia. Non vedo l'ora di leggere il seguito, dove spero si approfondirà di più il worldbuilding e le varie "fazioni" presenti, perchè altrimenti si rischia ogni tanto di essere fin troppo disorientati.
- NIGHTSHADE (Sorrowsong University duology,#1) di Autumn Woods - 4.5 stelle! (ARC)
Se nelle prime pagine non ero molto convinta se mi avesse presa o meno, devo dire che rapidamente questo sentimento è svanito e la storia di Nightshade mi ha completamente divorata. Adrenalinico, dolceamaro e sensuale, ne avrei lette altre mille pagine. Certo, ci sono un po' di stereotipi qua e là, l'elemento mafioso inserito è forse reso fin troppo semplicistico, e la rivelazione del mistero su cui Ophelia indaga per tutto il libro risulta fin troppo veloce e nemmeno spiegato del tutto. Suppongo ci sia una motivazione all'oscuramento di determinati momenti che per ora non sono stati mostrati, ma la loro assenza mi ha comunque lasciato un senso di insoddisfazione tale per cui non mi sento di dargli 5 stelle. Ho comunque apprezzato il colpo di scena all'ultimo secondo e ancora di più Alex, che si prende a carico le donne della propria famiglia con l'intento di raggiungere una posizione tale da poterle togliere dal controllo e dagli abusi del padre. Non vedo l'ora che si esplori ancora di più questo aspetto, ma soprattutto di avere un seguito, perchè quel finale è illegale e ci sono alcuni personaggi ambigui su cui indagare.
ERIKA
- BRIDE di Ali Halzewood - 4.25 stelle!
Primo della mia maratona Ali Halzewood questo mese. Devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso! Ho rimandato questo libro per parecchio tempo prima di iniziarlo perché pensavo non fosse nelle mie corde, invece si è rivelato avere quella giusta 'leggerezza' che mi ha permesso di farmelo apprezzare. Mi di sono ritrovata completamente immersa nella storia ed entusiasta di andare avanti. Non vedo l'ora di poter avere tra le mani anche Mate!
- PROBLEMATIC SUMER ROMANCE di Ali Halzewood - 4 stelle!
Anche questa grande sorpresa del mese dopo il flop di Not in Love, lo scorso anno, che non mi era piaciuto per niente. In più non pensavo avrei apprezzato una storia di due protagonisti con una differenza di età così grande (si lo so sempre prevenuta) e invece sono riusciti a farmere battere il cuore. L'ambientazione italiana poi ho contribuito a rendere il tutto più magico e divertente!
- DEEP END di Ali Halzewood - 3.25 stelle!
Tra i tre che ho letto questo mese Deep End è sicuramente il mio meno preferito. Ironia della sorte è quello in cui riponevo di più la mia fiducia, dato che mi attirava molto la componente sportiva. Non che sia una lettura terribile ma purtroppo mi è mancata quella scintilla in più che gli altri libri mi hanno invece dato.
E voi cosa avete letto in questo periodo? Qualche nuovo preferito?
- Team Spill the Book
0 comments:
Post a Comment