Tuesday, 4 February 2020

Recensione: 'NAMELESS QUEEN' di Rebecca McLaughlin

Buongiorno amici lettori,
iniziamo questo Febbraio con una recensione, cioè quella di Nameless Queen di Rebecca McLaughlin. Il libro è stato scelto da voi a Gennaio per ricevere una recensione e ancora una volta sono stata soddisfatta dalla mia lettura.

Titolo: Nameless Queen
Autore: Rebecca McLaughlin
Data d'uscita: 7 Gennaio 2020
Editore: Crown Pub
Pagine: 340
Serie: Autoconclusivo
Prezzo di copertina: 13,76€

Trama: Everyone expected the king's daughter would inherit the throne. No one expected me. 

It shouldn't even be possible. I'm Nameless, a class of citizens so disrespected, we don't even get names. Heck, dozens of us have been going missing for months and no one seems to care.

But there's no denying the tattoo emblazoned on my arm. I am queen. In a palace where the corridors are more dangerous the streets, though, how could I possibly rule? And what will become of the Nameless if I don't?






Recensione:

Voto: 3.5 stelle!

"My entire life is just a single sentence in someone else's story"

Nameless Queen è l'esordio di Rebecca McLaughlin nella nostra libreria e credo fermamente che sentiremo ancora parlare di questa scrittrice in futuro. 
Il libro nel complesso è molto buono, ma ci sono stati alcuni dettagli che potevano essere approfonditi meglio.

Il primo punto a favore è lo stile di scrittura che è riuscito a coinvolgermi completamente nella storia, senza essere troppo pesante o riflessivo. Unica pecca sono alcune scene d'azione che anche se il filo del discorso si comprende benissimo, alcuni dettagli sono un po' confusionari. 

I personaggi principali sono strutturati molto bene e riescono a conquistare il lettore, sopratutto la protagonista Coin, che con la sua simpatia e il modo di essere sembra la figlia illegittima di Kaz (Sei di Corvi) e Capitan Uncino (OUAT). 
Se i personaggi principali mi hanno convinto, ho trovato la caratterizzazione dei secondari un po' claudicante, soprattutto per la loro presenza a singhiozzi durante il libro. Alcuni personaggi che sembravano fondamentali a inizio narrazione andando avanti hanno cominciato a diventare insignificanti fino al loro completo smarrimento all'interno della storia.

Quello che, però, mi ha sorpreso di più è la totale assenza di storie d'amore nella narrazione. Ho trovato davvero interessante che la scrittrice si sia voluta concentrare di più sul sentimento di amore familiare rispetto a quello passionale, che caratterizza la maggior parte degli YA. E' un fatto davvero rinfrescante da leggere, ma allo stesso tempo sono un po' una romanticona e mi sarebbe piaciuto leggere anche di una storia d'amore.

I plot twist sono interessanti e non me li aspettavo.
A lettura conclusa ammetto che forse sono un po' semplici e proprio per questo motivo sono scartati dal lettore a priori. 

"You really just have to know what you want to do with that power and what it means to you"

Ora passiamo ai punti che secondo me potevano essere migliorati. Piccola premessa doverosa da dire è che niente di questo libro non mi abbia convinto, ma allo stesso tempo alcuni punti sono un po' deboli e potevano essere ampliati, sistemati meglio.

Il primo punto è sicuramente il mondo. La faccenda delle caste e delle persone divise per nome è molto interessante, ma anche molto confusionaria all'interno del libro. La scrittrice avrebbe potuto spendere una pagina in più per approfondire tutta la faccenda e così non lasciare il lettore molto confuso sulla politica e vita dei personaggi. 
Però punto assolutamente a favore del libro è il fatto che nelle cariche più importanti del regno (erede, generale e medico reale) ci siano delle donne, infatti la maggior parte del cast è femminile ed è stato molto interessante da leggere.

Altro punto che era assolutamente da ampliare è il sistema magico. Troppe poche informazioni che non riescono a dare al lettore una visione completa della situazione. Anche qui una pagina di spiegazione in più non avrebbe fatto male.

Terzo e ultimo punto è il finale, che mi è piaciuto anche se l'ho trovato un pochino debole.
Questo libro è un autoconclusivo, ma mi sembra che ci siano molti spunti sia per ampliare il mondo sia per raccontare altre storie. 
Inoltre la scrittrice poteva benissimo spingersi ed essere un pochino più dark, cosa che non avrebbe stonato nella storia, ma ha deciso di tenersi sulla retta via, andando ad unirsi a tanti altri libri YA dove non si è voluto osare. 

"You have to know what kind of person you want to be, because power won't change you. Power only allows you to change yourself."

Infine Nameless Queen è un buon primo libro per la scrittrice; pieno di buoni spunti, ma anche di punti che potevano essere migliorati senza problemi. Leggerò molto probabilmente un suo prossimo romanzo.

- Camilla 

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