Wednesday, 26 August 2020

Recensione: "BLOOD & HONEY" di Shelby Mahurin

Buongiorno amici lettori!                                                                                                                       
Spero che abbiate trascorso una piacevole estate e che siate pronti per tutte le magnifiche letture che ci accompagneranno in questa seconda metà del 2020. Una tra le più attese è decisamente il sequel di Serpent & Dove, cioè Blood & Honey che uscirà in America il 1° settembre. Sono stata fortunata perché ho avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima e quindi ho l'occasione di parlarvene.

Prima di passare al sequel vi ricordo che Serpent & Dove uscirà in italiano il 10 Settembre e qui potete trovare la mia recensione del primo romanzo. 


Titolo:
Blood & Honey 
Autore: Shelby Mahurin 
Data di uscita: 1 Settembre 2020                          
Editore: Harper Teen                                                             
Pagine: 532

Trama: After narrowly escaping death at the hands of the Dames Blanches, Lou, Reid, Coco, and Ansel are on the run from coven, kingdom, and church—fugitives with nowhere to hide. To elude the scores of witches and throngs of chasseurs at their heels, Lou and Reid need allies. Strong ones. But protection comes at a price, and the group is forced to embark on separate quests to build their forces. As Lou and Reid try to close the widening rift between them, the dastardly Morgane baits them in a lethal game of cat and mouse that threatens to destroy something worth more than any coven.




Serie:

  1. Serpent & Dove (recensione qui)
  2. Blood & Honey
  3. Gods & Monsters (27 luglio 2021)                                                                                                                                                                        


Recensione 

Voto: 3.25 stelle!

Serpent & Dove è stato uno dei mie libri preferiti del 2019 e con la sua atmosfera e i suoi personaggi mi aveva completamente conquistato, quindi ero abbastanza in ansia per questo sequel che ora mi tocca amaramente ammettere mi ha un po' deluso. 

Il libro parte fin da subito sottotono, gli mancano la spigliatezza e la brillantezza del primo romanzo; se all'inizio il lettore crede in un miglioramento con l'avanzare della narrazione, più va avanti più si fa chiaro che questo ritmo non elettrizzante lo accompagnerà fino alla fine.
Questo tono, però, potrebbe essere stato voluto dalla scrittrice che ha reso B&H più oscuro, dark, rispetto al primo romanzo. Quest'idea, che non sarebbe niente male, è in realtà troppo improvvisa, c'è come un abisso tra il primo e il secondo volume di questa trilogia. 

by Gabriella Bujdoso

Le idee del libro non sono neanche male, ma manca la  realizzazione. Tutti i fatti vengono accennati, mai spiegati  approfonditamente e poi si passa oltre. Sembra che la Mahurin  non abbia avuto veramente il tempo di pensare troppo a questo  libro, facendolo così sembrare più una bozza che un libro  totalmente finito.                                                                                                                                             
All'inizio la serie doveva essere una duologia, ma  successivamente al successo del primo libro ne è stato aggiunto  un altro, portando così la serie ad essere una trilogia. Questa non  è una scusa, ma a mio parere, si vede questo cambio repentino  nella narrazione totale della storia. Se per la crescita dei  personaggi questo libro potrebbe considerarsi utile, per quanto  riguarda la trama orizzontale non ci siamo praticamente mossi da  dove eravamo arrivati alla fine del primo volume. 

Altro problema del libro è la narrazione che non è fluida, infatti il libro è pervaso dalla confusione. Confusione sia, come detto prima, nelle idee, sia nei fatti, che nel passaggio tra i capitoli.                     
Nel libro sono di nuovo presenti i due pov di Lou e Reid e anche se mi è piaciuto il fatto che Reid abbia più spazio in questo romanzo, i passaggi tra i capitoli dei due sono a volte confusionari e lasciano molte domande nel lettore. Specialmente perché certe volte si sente che dovrebbe essere l'altro personaggio a narrare cosa succede.                                                                                                                           
Inoltre ci sono scene che sono inutili, così fini a se stesse che oltre a non aggiungere niente alla trama vanno anche a mostrare come la scrittrice non si ricordi cosa abbia scritto nel primo romanzo. C'è in particolare una scena dove contraddisce se stessa e se la cosa poteva essere spiegata successivamente in modo da rendere tutto congruo, viene, al contrario, totalmente ignorata, come alcuni personaggi che compaiono e scompaiono prima che il lettore possa fare mente locale su chi siano. 

Passiamo adesso al world building; se nel primo libro avevo apprezzato come le informazioni sulle streghe erano state date man mano con la progressione della narrazione, in questo libro si vede come le fondamenta del romanzo siano poco solide, portando anche questa volta a confusione, in quanto tantissime informazioni fondamentali per il mondo siano dette solo in questo momento. A mio parere sembra che la scrittrice si sia appena inventata questa cosa, andando a sostenere così la mia teoria della poca organizzazione del romanzo.

Però il libro non è totalmente negativo, infatti sia lo stile di scrittura che i personaggi vengono promossi.

Anche se la narrazione è confusionaria non si può dire che la Mahurin non sappia scrivere, alcune sue scelte non mi entusiasmano, ma comunque B&H non è un libro difficile da leggere, perché riesce ad intrattenere dall'inizio alla fine il lettore.

by Marie Baron
 Passiamo adesso ai personaggi. Quelli secondari sono tutti   promossi, perché anche se alcuni potevano essere sfruttati o   ampliati un pochino, sono tutti molto interessanti.                 
 La parte che più mi è piaciuta del libro è decisamente lo spazio che è stato dato al comprendere meglio i personaggi e la loro evoluzione.
Ho trovato il cambiamento di Lou un po' troppo veloce; come il romanzo anche lei diventa più dark, ma ho trovato questo passaggio senza fondamenta, troppo frettoloso e non spiegato al meglio. Sembra quasi di aver a che fare con un'altra protagonista.
Al contrario ho amato quello di Reid; alla fine del primo libro il suo cambiamento di sentimenti sulle streghe è sembrato troppo repentino e mi è piaciuto come la scrittrice abbia deciso di prendere più tempo per approfondire i suoi sentimenti. Il percorso di Reid nel romanzo è più tortuoso, fa un passo avanti e due indietro e anche se qualche volta questo suo continuare a cambiare opinione è stancante ho sempre trovato il personaggio inerente a se stesso.
Il rapporto tra i due continua a piacermi e anche se in questo libro sono stati inseriti dei drammi che sembrano servire solo per allungare il brodo, non posso smettere di tifare per il loro happy ending.

Il finale mostra un altro errore che si può vedere in più punti, cioè il fatto che alcune scene sono davvero troppo veloci e oltre che creare confusione non fanno comprendere appieno a chi legge cosa sta succedendo. 

Blood & Honey non è un brutto libro, però non nascondo che poteva essere migliore. Il problema più grande di tutti è che il romanzo è pieno di distrazioni che potevano essere facilmente evitate con una lettura in più da parte dell'editore.
Un libro okay che non riesce a superare la sufficienza, ma sento ancora una connessione con i personaggi, quindi anche se con meno aspettative leggerò il seguito.

- Camilla

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