Buongiorno amic* lettor*!
Gennaio è già giunto alla fine ed è l'ora di vedere che letture ci hanno fatto compagnia nel primo mese dell'anno.
CAMILLA
Ho messo in TBR questo libro anni fa dopo che avevo sentito molti pareri positivi. Nella mia testa pensavo che mi aspettasse una lettura dolorosa, ma allo stesso tempo romantica. Però questo non è quello che mi sono trovata a leggere. Ho trovato una storia molto immatura e poco profonda, non dico questo con cattiveria, ma si può ben capire che mi aspettavo un approccio totalmente diverso alla questione. Anche il fatto del misterioso corteggiatore non si pone al lettore, che può facilmente capire di chi si tratta. Ho trovato il libro molto simile ai romance bully di qualche anno fa, ma comunque viene promosso perché è una lettura che mi ha saputo intrattenere e la coppia mi è piaciucchiata.
Ero un po' reticente a leggere questo romanzo perché i miei rapporti con i lavori della scrittrice non sono dei migliori, ma ormai lo avevo preso e quindi ho deciso di darle un'altra possibilità... e sono stata molto felice di averlo fatto! Il libro mi ha catturato fin dalle prime pagine e se all'inizio storcevo un pochino il naso per i comportamenti dei personaggi, più sono andata avanti e più mi hanno conquistata, facendo vedere una parte del loro carattere più dolce. È il classico libro della scrittrice: lei dolce e generosa, lui potente e prepotente, ma comunque riesce sempre a creare coppie che ti appassionano. Decisamente consigliato e mi ha fatto venire voglia di dare alla scrittrice un'altra chance.
Il libro tratta lo stesso argomento di Dear Ava, ma qui ho trovato la lettura dolce e profonda che mi aspettavo dall'altro romanzo. La storia di Willow e Isaac non è facile da leggere, ma fin dalle prime pagine il lettore viene spinto a tifare per questi due giovani ragazzi e il loro amore. La parte riguardante l'Amleto e la sua trasposizione mi ha molto interessato e ho apprezzato i continui richiami alla storia dei protagonisti. È un romanzo dolce, ma allo stesso tempo struggente, che riesce a darti speranza attraverso la forza che entrambi hanno avuto di rialzarsi e non mollare mai.
Ho letto il libro per un progetto dell'università e non mi aspettavo che mi piacesse così tanto. Una visione degli anni Sessanta italiani dal punto di vista di una giovane ragazza, che attraverso un linguaggio semplice e che non si perde in fronzoli della scrittrice riesce a conquistare i giovani d'oggi. Al centro del romanzo c'è la politica, ma comunque altri temi come la famiglia e l'amore vengono trattati. Una lettura fuori dal mio abituale genere, ma che comunque sono grata di aver fatto.
Devo ammettere di essere rimasta abbastanza delusa da questo romanzo, soprattutto dopo aver amato quello d'esordio della scrittrice. Twice Shy non ha nessun comportamento scorretto o che ho poco apprezzato, ma per me il suo grande problema è la lentezza della narrazione che mi ha portato ad annoiarmi continuamente. Troppo dialogo interiore e descrizioni mi hanno fatto perdere più di una volta interesse nel romanzo. Migliora verso la fine, ma mi dispiace ammetterlo ormai della coppia mi interessava veramente poco, o almeno quel minimo da dare solo la sufficienza. Mi dispiace soprattutto per i personaggi che di principio avevano tutte le carte in regola per farmi innamorare, ma come ho detto prima la lentezza della storia mi ha portato solo ad annoiarmi.
Erano anni che non leggevo un romanzo del duo dopo essermi scottata più volte, ma alla fine ho ceduto al fascino di uno dei loro romanzi più apprezzati e non sono rimasta per niente delusa. Enemies to lovers con fake dating e mille disavventure, la storia mi ha fatto sorridere, arrabbiare, ma soprattutto innamorare. Davvero carina! Unica pecca il finale troppo sbrigativo, che mi ha lasciato un pochino con l'amaro in bocca.
Potete trovare la mia recensione completa del libro qui.
Ho questo libro in TBR da anni, ma aspettandomi una lettura straziante che mi facesse piangere per tutto il tempo ho continuato a rimandarlo finché non mi sono decisa a leggerlo e sono abbastanza delusa. Non era la storia che immaginavo, ma questo non è neanche il suo problema più grande. Perché lo è il fatto che i protagonisti non mi hanno convinto. Sono anche abbastanza particolari, ma non così incisivi come mi aspettavo e sul lato sentimentale non sono mai riusciti ad emozionarmi. Il libro è riuscito comunque a farmi piangere per un personaggio secondario che mi ha rubato il cuore e che secondo me doveva assolutamente essere il protagonista di una sua storia.
Quando ho bisogno di rilassarmi mi butto sulle mie scrittrici preferite e Whitney G. è una di queste. I suoi romanzi d'amore mi appassionano dalla prima pagina e questo non è stato un'eccezione. Non ho dato il massimo perché certe volte mi sembrava che avesse voluto tagliare su una vicenda per arrivare velocemente al finale. Comunque mi è piaciuto tantissimo.
Complice il fatto di aver visto il romanzo continuamente consigliato sui social mi sono fatta tentare e non mi ha per niente deluso. Dolce, spiritoso e romantico: l'accoppiata che piace a me. I protagonisti mi sono molto piaciuti, sia singolarmente che come coppia. L'unico dettaglio che non mi convinto è la suddivisione dei capitoli, avrei amato poterne avere di più dal punto di vista maschile.
Presa dalla smania di Whitney G. mi sono buttata su questa serie breve della scrittrice che inizia con Un adorabile cattivo. Avevo già letto questo romanzo e lo avevo apprezzato di più. Infatti questa volta non mi ha convinto del tutto soprattutto perché le dinamiche sono praticamente uguali a quelle che avvengono in 'Come innamorarsi del capo', che avevo appena letto. Comunque è un romanzo scritto bene e che riesce ad intrattenerti.
Come tutti i lavori di Whitney G. mi ha appassionato e accattivato fin dall'inizio, ma queste storie sono troppo brevi, servivano decisamente delle pagine in più per comprendere meglio i personaggi e far sviluppare la loro relazione con più calma. Comunque il mio preferito dei tre.
Ormai sembrerò un disco rotto, soprattutto dopo che la scrittrice ha espressamente detto che queste sono storie brevi... ma questa storia è davvero troppo breve. Si arriva sempre troppo facilmente al finale, senza il pathos che contraddistingue i lavori più lunghi della scrittrice e anche qui alcune pagine in più per approfondire personaggi e relazioni non avrebbero fatto male. Comunque credo che sia stato un'errore leggere i suoi libri tutti di fila, perché anche questo mi ha ricordato altri suoi lavori. Comunque sono novelle scritte bene e anche nella loro brevità fanno appassionare il lettore.
Sono un’appassionata di mitologia, per questo quando su Instagram si è cominciato a parlare di questo romanzo non ho potuto fare a meno di leggerlo e devo ammettere che non mi ha convinto fino in fondo.
Retelling del mito di Ade e Persefone il libro porta l'antica storia tra i due nel mondo moderno. Il worldbuilding era molto interessante, ma è stato sfruttato pochissimo, con poche descrizioni e ancora mille cosa da dire. Al centro della storia c'è la relazione tra i due e devo ammettere che non mi ha fatto né caldo che freddo, parte molto velocemente e non si evolve mai troppo. Sfortunatamente più di una volta mi sono annoiata e non vedevo l'ora che finisse. Il finale è al quanto veloce e sembra risolvere il tutto solo per poter concludere la narrazione con meno problemi possibili per la coppia. I personaggi mi sono piaciuti, soprattutto Ade, e anche la loro relazione verso la fine mi ha accattivato un pochino, ma trovo che ci siano domande che rimaranno senza risposta e il finale per me ha fatto un po' calare il tono di tutto il romanzo.
Non davo un voto così basso ad un romanzo da tempo. Ho trovato il libro così per caso su internet e la trama mi aveva molto ricordato quella di 'Nessun pentimento', uno dei miei romance preferiti, e complice il fatto che era disponibile su Kindle Unlimited mi sono buttata... e mi sono schiantata su muro di cemento. Fin dai primi capitoli il libro ha cominciato a farmi alzare gli occhi al cielo. La relazione tra i due inizia in modo pessimo e continua peggio. Un instalove senza senso con atteggiamenti iniziali che virano molto sulla zona grigia tra consenso/non consenso e che non vengono mai presi in considerazione con questi termini, ma anzi fanno sembrare il tutto normale e si pensa solo se il comportamento della protagonista sia progressista o meno. Altro punto dolente è la protagonista stessa, il lavoro che fa, ma sopratutto come lo svolge: assolutamente no. Spero che nessuno del settore legga mai il libro, o qui salta una bella denuncia. I due personaggi hanno anche un passato dolente alle spalle, ma niente è riuscito a smuovermi dal mio disinteresse, se non fastidio, nei loro confronti. Se almeno il libro fosse stato in grado di intrattenermi avrei alzato un minimo il voto, ma neanche questo. Uno stile noioso che mi ha addirittura spinto a saltare alcuni paragrafi, cosa che non faccio mai nei romance, pur di poter arrivare all'agognata libertà di fine romanzo.
Cosa c'è di meglio di uno sport romance con una storia d'amore tra un giocatore di hockey e la sorellina del suo acerrimo nemico? Niente, ve lo dico io. Il segreto è un romance che cattura ed emoziona fin dalle prime pagine, con personaggi interessanti che sia singolarmente che come coppia risultano ben riusciti e per niente scontati. Mi è davvero piaciuto molto, unica pecca come certe volte il lettore non abbia tutte le risposte a domande sui personaggi secondari, cosa che avviene perché sono stati o saranno protagonisti di altri romanzi, anche al di fuori di questa serie. Qualcosina in più per chi non ha letto le altre serie poteva dirlo.
Vi avviso che quest'anno sarà dedicato a tutti i libri della scrittrice, che voglio leggere in ordine cronologico. Quindi ho iniziato dal primo romanzo della lista: Under Locke. Romance incentrato su una banda di motociclisti, con il classico age gap che piace tanto alla Zapata aggiunto al trope sunshine x grumpy. Mi ha vagamente ricordato 'Ovunque con te' di Katie McGarry, ovviamente una versione più adulta e sexy, ma durante la lettura continuavano a spuntarmi in testa corrispondenze tra i due. Lo slow burn, ormai suo marchio di fabbrica, qui risulta più veloce del solito, con i personaggi che passano quasi velocemente (almeno per i suoi standard) da amici a qualcosa di più. Dex è il classico cattivo ragazzo dal cuore d'oro che farebbe di tutto per lei. Iris è la definizione per eccellenza di un personaggio solare, dolce e sempre gentile, mi è piaciuto come andando avanti nella narrazione lei non perda mai chi sia veramente, magari trasformandosi in un personaggio più sfrontato o forte caratterialmente. È giusto che lei rimanga chi sia, senza sfociare negli stereotipi moderni di personaggio femminile "forte". I due insieme mi sono piaciuti tantissimo, più di una volta ho avuto gli occhi a cuoricino per le loro interazioni. Verso l'ultimo trenta percento la storia prende una piega, che anche se sensata, personalmente non mi ha convinto fino in fondo e mi ha portato a dover abbassare un pochino il punteggio.
Dopo aver molto apprezzato The Lovepost ho deciso di dare alla scrittrice una seconda occasione con la serie Sinners of Saints, iniziando proprio dalla novella. Devo subito mettere avanti le mani dicendo che l'age gap non è un trope che riesce sempre a convincermi, dipende molto dalla differenza di età, ma anche dai ruoli i due personaggi hanno tra di loro. Questa premessa solo per dire che la relazione tra i due personaggi del libro mi ha fatto più volte storcere il naso. Non mi hanno convinto fino in fondo, soprattutto perché il personaggio maturo tra i due a volte sembrava proprio quello più piccolo. La narrazione comunque è molto fluida e la storia si lascia leggere senza problemi, quindi per me la sufficienza la raggiunge.
Un paio di anni fa avevo già letto questo romanzo e lo avevo stroncato senza problemi, con questa seconda lettura sono arrivata ad apprezzarlo di più. Ho riletto la mia precedente recensione e quello che ho detto è totalmente vero, ma questa volta non mi ha pesato così tanto. Con gli anni cambiano le opinioni e si capisce che non si possono giudicare tutti i libri con lo stesso metro di giudizio. Quindi anche se è una storia d'amore abbastanza tossica, con un'ossessione tra i due che certe volte si capisce poco da dove provenga, il lettore riesce ad affezionarsi a questi due personaggi e a tifare per il loro happy ending. Il grande pregio della scrittrice è che riesce a creare delle storie che ti danno assuefazione e non riesci mai a staccarti prima di averle finite. I personaggi con i loro mille difetti riescono comunque a intenerirti e Vicious, alla fine, quando si libera un po' del suo scontroso carattere diventa un personaggio per cui fai il tifo e che con Emilia crea una gran bella coppia.
Ho iniziato a leggere Lore Olympus un paio di anni fa su Webtoon, ma ultimamente sono rimasta molto indietro con gli episodi settimanali e visto che è uscito da poco il cartaceo ho deciso di riprenderlo dall'inizio. Dopo questa rilettura sono molto contenta di averlo fatto perché tantissimi dettagli me li ricordavo poco e inoltre adesso ho il tempo, con calma, di mettermi in pari prima che inizino di nuovo gli aggiornamenti. Questo primo volume è solo un'introduzione al mondo complesso che ha creato la Smythe. I personaggi principali, Ade e Persefone, si vedono ancora relativamente poco, grazie alla scelta di inserire fin da subito molte sottotrame. Se nel modello ad episodi questo non lo sentivo, chi legge il cartaceo può solo fare una conoscenza precaria dei due protagonisti. Ade riceve già da subito una caratterizzazione un pelino maggiore di quella di Persefone e infatti ho creato un legame maggiore con lui che con la protagonista, che devo ammettere non mi convince fino in fondo. Per adesso la trovo troppo ingenua per i miei gusti. Il punto di forza della graphic novel, oltre alla storia interessante, sono i colori utilizzati che danno vita ad un disegno semplice, ma incisivo. Sono molto curiosa di arrivare alla fine (chissà quanto ci toccherà attendere), ma soprattutto di vedere come alcune storie iniziate fin da subito verranno portate a termine.
CHIARA
- The Prison Helaer di Lynette Noni - 3.5 stelle!Questo è stato il libro con cui ho concluso il 2021 e iniziato il 2022. Devo dire che per certi aspetti mi ha presa davvero molto. Il mistero riguardo la pandemia nel carcere mi ha tenuta veramente col fiato sospeso e anche i vari plot-twists presenti qua e là non sono stati da meno, soprattutto quelli finali. La parte romance mi ha coinvolta, ma toppa nell'avere una sorta di insta-love camuffato solo dal comportamento della protagonista. Ed è proprio su questo che pesa tantissimo anche il finale. Nonostante ci sia una rivelazione bomba, che è quella che mi ha trascinata a iniziare subito il libro successivo, in realtà ho trovato la scelta di Kiva al limite della coerenza per tutto quello che aveva detto fino a quel momento. Questa sorta di cambiamento si protrae anche all'inizio del libro successivo (bene da una parte ma dall'altra la mia perplessità è rimasta), cosa che, abbinata al fatto che in alcuni punti la lettura del primo volume mi era risultata noiosa e i momenti delle prove piuttosto confusionari o di facile risoluzione - per non parlare del fatto di avere una protagonista che quasi nemmeno ci prova a sopravvivere, mi ha fatto propendere per non continuare la lettura di questa serie (almeno per il momento) e ad abbassargli il voto. Preferisco dedicare tempo a libri un po' più interessanti.
Dopo la reading slump in cui mi ero ritrovata dopo la lettura di The Prison Healer, ho cambiato non so quanti libri fino a quando non mi è stato approvato questo arc. Devo dire che è stato amore dalle prime pagine. Per quanto tratti un tema certamente impegnativo (ovvero la fecondazione assistita), l'autrice è stata davvero brava a raccontare questo lungo e anche faticoso percorso senza eccessivi drammi o spettacolarizzazioni. Al contrario, riesce a inserirlo in una storia romantica piena zeppa di momenti divertenti che non possono non conquistare e trascinare il lettore nella lettura. Ho apprezzato tantissimo Josh e la delicatezza data a questo personaggio, mentre ho fatto forse più fatica a empatizzare con Gemma, forse perchè ho rivisto nelle sue debolezze alcune delle mie. Che altro dire, avrei voluto leggere altre cento e più pagine, perchè tutti i personaggi, secondari compresi, a loro modo ti conquistano. Chissà che in qualche modo non arrivi prima o poi un seguito!
- Kulti di Mariana Zapata - 5 stelle!
Altro mio grande amore del mese. Non avevo mai letto nulla di questa autrice, se si toglie un tentativo andato male in cui mi sono fermata alle prime pagine. Tuttavia, questo libro era uscito alla Challenge postata nelle mie storie e ho detto: "Perché no?". Non molti lo sanno, ma io adoro le storie che girano attorno allo sport, chiaramente se fatto in maniera realistica e non buttato lì tanto per, e qui ho trovato la giusta ambientazione per una storia d'amore che in un certo qual senso ti fa davvero penare, viste quante pagine sono, che però sono volate senza che me ne accorgessi! Tenacia, rispetto reciproco, dedizione al proprio lavoro... ci sono tantissimi elementi che mi hanno fatta apprezzare Kulti e Sal, tanto da non volerli più lasciare andare verso la fine. Spero davvero possano comparire in altri libri perché adoro le loro interazioni e sono curiosissima di sapere cosa è successo dopo la fine del libro - che però preciso, ha comunque un epilogo ben definito! Se proprio devo trovargli un neo: avrei voluto un momento "risolutivo" anche tra Sal e sua sorella, o Sal e sua mamma, che invece è mancato. D'altra parte però è anche vero che certe persone, o certi comportamenti, non si possono cambiare. Leggetelo, leggetelo e ancora leggetelo!
Altro mio grande amore del mese. Non avevo mai letto nulla di questa autrice, se si toglie un tentativo andato male in cui mi sono fermata alle prime pagine. Tuttavia, questo libro era uscito alla Challenge postata nelle mie storie e ho detto: "Perché no?". Non molti lo sanno, ma io adoro le storie che girano attorno allo sport, chiaramente se fatto in maniera realistica e non buttato lì tanto per, e qui ho trovato la giusta ambientazione per una storia d'amore che in un certo qual senso ti fa davvero penare, viste quante pagine sono, che però sono volate senza che me ne accorgessi! Tenacia, rispetto reciproco, dedizione al proprio lavoro... ci sono tantissimi elementi che mi hanno fatta apprezzare Kulti e Sal, tanto da non volerli più lasciare andare verso la fine. Spero davvero possano comparire in altri libri perché adoro le loro interazioni e sono curiosissima di sapere cosa è successo dopo la fine del libro - che però preciso, ha comunque un epilogo ben definito! Se proprio devo trovargli un neo: avrei voluto un momento "risolutivo" anche tra Sal e sua sorella, o Sal e sua mamma, che invece è mancato. D'altra parte però è anche vero che certe persone, o certi comportamenti, non si possono cambiare. Leggetelo, leggetelo e ancora leggetelo!
- Elettroshock Daisy vol. 11 di Kiyousuke Motomi - 3 stelle!
Il volume più fiacco letto fino ad adesso, se devo essere sincera. E' stato comunque carino e veloce, e mi è piaciuto come ci si sia focalizzati sulla figura di Rena, però allo stesso tempo m'è un po' mancato qualcosa. Il finale poi si avvicina, spero non mi deluda!
Il volume più fiacco letto fino ad adesso, se devo essere sincera. E' stato comunque carino e veloce, e mi è piaciuto come ci si sia focalizzati sulla figura di Rena, però allo stesso tempo m'è un po' mancato qualcosa. Il finale poi si avvicina, spero non mi deluda!
- Jujutsu Kaisen vol. 1 di Gege Akutami - 5 stelle!
Avevo già visto la prima puntata dell'anime e quindi sapevo più o meno cosa aspettarmi, ma devo dire che questo volumetto è già riuscito a sorprendermi più di quanto pensassi. Si prospetta una storia cruda, cupa, ma allo stesso tempo mi è piaciuto (oltre al tratto) il fatto che si puntasse molto sull'idea di aiutare gli altri, soprattutto chi non ce la fa, quando si sa di avere la forza per poter fare qualcosa. Il finale ha lasciato tutto in maniera talmente aperta che non si può non correre a cercare di sapere come continua! Se amate gli shounen e non siete facilmente impressionabili, ve lo consiglio.
Avevo già visto la prima puntata dell'anime e quindi sapevo più o meno cosa aspettarmi, ma devo dire che questo volumetto è già riuscito a sorprendermi più di quanto pensassi. Si prospetta una storia cruda, cupa, ma allo stesso tempo mi è piaciuto (oltre al tratto) il fatto che si puntasse molto sull'idea di aiutare gli altri, soprattutto chi non ce la fa, quando si sa di avere la forza per poter fare qualcosa. Il finale ha lasciato tutto in maniera talmente aperta che non si può non correre a cercare di sapere come continua! Se amate gli shounen e non siete facilmente impressionabili, ve lo consiglio.
Non so perché, ma da quando ho visto per la prima volta comparire questo libro ho temuto fosse l'enesimo retelling banalotto de La Bella e la Bestia che non mi avrebbe preso per niente. Quanto ho sbagliato, lettor*, quanto! Dopo i primi capitoli mi sono ritrovata immersa in una storia dagli inaspettati risvolti che si dispiegavano uno dopo l'altro in maniera del tutto improvvisa, lasciandomi senza parole alla deriva delle pagine. Punto forte sono sicuramente i personaggi, che per quanto ricoprano luoghi comuni a un fantasy (il principe maledetto, la salvatrice, la fedele guardia del re) hanno tutti un carattere e un'identità talmente forti che rompono gli schemi e seguono una loro traiettoria individuale. Plauso anche alla villain, perché di cattivi quanto Lilith ne ho visti pochi. Ho amato pressoché tutto - ma il mio cuore batte per Rhen, non c'è niente da fare -, e grande merito alla Kemmerer che non ha proposto un ista-love o un amore che prende fuoco e brucia immediatamente. Al contrario, l'autrice mostra come due persone si possano avvicinare e col tempo iniziare a provare qualcosa, tanto forse da non accorgersi nemmeno loro della pienezza dei loro sentimenti. Il finale mi ha lasciata senza parole, tanto da essermi lanciata a divorare i seguiti.
Sarò breve perché avrete questo libro nelle uscite di Febbraio, quindi non voglio fare eccessivi spoiler. Questo libro mi è piaciuto meno del precedente, tanto da averlo letto il più in fretta possibile per poter finalmente passare all'ultimo, ma so anche di essere stata influenzata da due grandi fattori: il primo è il cambio di punto di vista. I protagonisti, diversi da quelli di ACSDAL, mi sono piaciuti molto, ma allo stesso tempo ho sentito la mancanza di quelli precedenti che, sono sì presenti, ma inseriti in una veste che non ho apprezzato né ho capito fino in fondo, sia per quello che avviene, sia per quello che viene fatto intendere. Questo ha inciso tantissimo sulla mia lettura, nonostante ci tenga a precisare che, al pari del primo, sia un volume molto interessante e pieno di risvolti inaspettati. Sono sicura che a rileggerlo darei un voto più alto e, ancora più certa che se non avessi avuto già A Vow so Bold and Deadly a portata di mano mi sarei probabilmente incagliata!
E qui i voti tornano alti perché è stata una lettura bella, appassionante e soprattutto imprevedibile fino alla fine! Ho apprezzato che non ci fossero nuovamente riscontri incoerenti come quelli trovati nel secondo volume più, forse, l'avervi trovato qui una spiegazione già più concreta che ne desse un senso. Avere tutti e quattro i protagonisti ad alternarsi nella narrazione è stato molto interessante, con un ritmo, anche nel cambio scene, mantenuto in maniera impeccabile. Non ci sono punti morti, né, bisogna ammetterlo, grandi momenti di respiro. L'antagonista di questo volume è stato di una cattiveria (e una pazzia, bisogna dirlo) talmente inaudita, da farmi venire i brividi, anche se devo dire che come piani di conquista non è che avesse queste grandi idee. Tuttavia, credo fosse proprio quella l'idea: quando la vendetta prende il sopravvento sul resto, si può dichiarare di avere chissà che progetti, ma in realtà si agisce in maniera randomica dominati solo da una furia che non sente ragioni, continuando a infierire fino a che si può. Altro aspetto che mi è piaciuto molto è stata il fatto che, valutando tutta la serie dal primo volume a qui, forse più che la/e storia/e d'amore il filo conduttore è stato il rapporto tra due personaggi, che iniziano assieme e, in qualche modo, concludono insieme. Forse tra tutti, nei loro alti e bassi, è il rapporto che più mi ha commossa.
Perché però non le cinque stelle piene? Perché visto tutto il percorso che c'era stato fino a quel momento, sono rimasta leggermente perplessa da come finiscono le cose per un determinato personaggio (che poverino, praticamente a un certo punto è stato uno sparare sulla Croce Rossa). Ci sta, per carità, e rimane coerente nell'insieme, ma non capisco perchè togliergli ciò per cui era nat* per essere, visto che c'era sicuramente il modo perchè ciò accadesse, visto soprattutto che l'altra persona non mi pare in grado di ricoprirne parimenti il ruolo. Inutile dirvi che appena arriva lo spin-off io sarò lì, pronta a leggerlo, perchè con un finale così aperto non poteva essere altrimenti.
Perché però non le cinque stelle piene? Perché visto tutto il percorso che c'era stato fino a quel momento, sono rimasta leggermente perplessa da come finiscono le cose per un determinato personaggio (che poverino, praticamente a un certo punto è stato uno sparare sulla Croce Rossa). Ci sta, per carità, e rimane coerente nell'insieme, ma non capisco perchè togliergli ciò per cui era nat* per essere, visto che c'era sicuramente il modo perchè ciò accadesse, visto soprattutto che l'altra persona non mi pare in grado di ricoprirne parimenti il ruolo. Inutile dirvi che appena arriva lo spin-off io sarò lì, pronta a leggerlo, perchè con un finale così aperto non poteva essere altrimenti.
- Non tormentarmi, Nagatoro! di Nanashi - 5 stelle!
Come faccio senza la mia dose di Nagatoro mensile?
I volumetti sono sempre troppo corti, ma sono di una tenerezza infinita, anche se bisogna ammettere che in alcuni casi il modo in cui Nagatoro dimostra il suo affetto è discutibile. Però è questo il bello, il contrasto tra quello che dice e fa e quello che pensa è talmente assurdo da non potermi non strappare una risata (povero Senpai).
Come faccio senza la mia dose di Nagatoro mensile?
I volumetti sono sempre troppo corti, ma sono di una tenerezza infinita, anche se bisogna ammettere che in alcuni casi il modo in cui Nagatoro dimostra il suo affetto è discutibile. Però è questo il bello, il contrasto tra quello che dice e fa e quello che pensa è talmente assurdo da non potermi non strappare una risata (povero Senpai).
- Demon Slayer vol.4-5 di Koyoharu Gotouge - 5 stelle!
Finalmente il trio Tanjiro-Inosuke-Zenitsu inizia a lavorare assieme e si arriva al momento principale della prima serie dell'anime. Devo dire che, anche se decisamente più veloce nel ritmo, ho apprezzato tantissimo sia quei piccoli approfondimenti inseriti qua e là sui tre ragazzi, sia il combattimento in sé. Uno dei momenti più belli di tutto il manga rimane sicuramente quello in cui Tanjiro e Nezuko dimostrano la forza del loro legame, proteggendosi a vicenda. Per di più finalmente fanno la loro comparsa anche i Pilastri (la traduzione scelta nel manga, però, ovvero "Colonne", mi fa un po' storcere il naso), quindi non posso che essere felice - e pronta a farmi spaccare il cuore ancora una volta.
Finalmente il trio Tanjiro-Inosuke-Zenitsu inizia a lavorare assieme e si arriva al momento principale della prima serie dell'anime. Devo dire che, anche se decisamente più veloce nel ritmo, ho apprezzato tantissimo sia quei piccoli approfondimenti inseriti qua e là sui tre ragazzi, sia il combattimento in sé. Uno dei momenti più belli di tutto il manga rimane sicuramente quello in cui Tanjiro e Nezuko dimostrano la forza del loro legame, proteggendosi a vicenda. Per di più finalmente fanno la loro comparsa anche i Pilastri (la traduzione scelta nel manga, però, ovvero "Colonne", mi fa un po' storcere il naso), quindi non posso che essere felice - e pronta a farmi spaccare il cuore ancora una volta.
ERIKA
Purtroppo questa serie per me si riconferma un flop tranne che per il primo libro. Forse ho trovato leggermente meglio questo rispetto a Blood & Honey ma forse perché ormai non avevo aspettative.
L'ho trovato un libro estremamente noioso e troppo annacquato, diciamo che su 600 pagine ne si potevano tenere 200. Sono stati aggiunti plot twist solamente per allungare il brodo e non perché fossero necessari. A questo punto mi sento di dire che sarebbe stato meglio come standalone!
Questa è stata una grandissima sorpresa! Era da un po' che volevo leggere un libro dell'autore ma sono sempre stata un po' diffidente nonostante ne sentissi parlare bene ovunque.
L'ho trovato un libro scorrevole e molto "confortevole", non so come rendere questo concetto ma uno di quelli che chiamiamo "comfort books".
I personaggi hanno contribuito a rendere ancora più piacevole, mi sono innamorata specialmente di Lucy e Sal!
Un romance per il mese di gennaio ci voleva proprio e questo l'ho divorato nel giro di un giorno.
Fresco e divertente con quel tocco di magia in più che ci voleva, essendo a tema "streghe".
Per me super consigliato!
E anche per questo mese siamo a posto. Voi avete letto qualche nuovo libro preferito?
- Team Spill the Book
E anche per questo mese siamo a posto. Voi avete letto qualche nuovo libro preferito?
- Team Spill the Book
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