Thursday, 28 December 2023

Recensione: "THE SEVEN YEAR SLIP" di Ashley Poston

Ciao lettor*!
Come state? 

Intanto ancora Buon Natale! Spero abbiate passato delle buone giornate di festa insieme ai vostri cari.
Potevamo però lasciarvi senza almeno qualche ultima recensione prima della fine dell'anno? Direi di no.

Eccomi quindi a parlarvi di uno dei libri che più ho amato in questo 2023 (per gli altri, l'appuntamento è con i prossimi articoli del blog di fine anno!).

 

Titolo: The Seven Year Slip
Autrice: Ashley Poston
Data d'uscita: 27 giugno 2023
Editore: Berkley
Prezzo: 11,18 €

Trama: Sometimes, the worst day of your life happens, and you have to figure out how to live after it.

So Clementine forms a plan to keep her heart safe: stay busy, work hard, find someone decent to love, and try to remember to chase the moon. The last one is silly and obviously metaphorical, but her aunt always told her that you needed at least one big dream to keep going. And for the last year, that plan has gone off without a hitch. Mostly. The love part is hard because she doesn’t want to get too close to anyone—she isn’t sure her heart can take it.

And then she finds a strange man standing in the kitchen of her late aunt’s apartment. A man with kind eyes and a Southern drawl and a taste for lemon pies. The kind of man that, before it all, she would’ve fallen head-over-heels for. And she might again.

Except, he exists in the past. Seven years ago, to be exact. And she, quite literally, lives seven years in his future.

Her aunt always said the apartment was a pinch in time, a place where moments blended together like watercolors. And Clementine knows that if she lets her heart fall, she’ll be doomed.

After all, love is never a matter of time—but a matter of timing.

An overworked book publicist with a perfectly planned future hits a snag when she falls in love with her temporary roommate…only to discover he lives seven years in the past, in this witty and wise new novel from the New York Times bestselling author of The Dead Romantics.



Recensione:

Voto: 5 stelle!⭐

Credo che al mondo ci siano tanti libri di cui ci si può innamorare. Alcuni sono come delle meteore, che ci catturano nell'immediato ma che sfumano abbastanza in fretta, altri invece sono alberi, che in maniera più o meno improvvisa o consapevole ci colpiscono nel profondo e penetrano nel nostro animo fino a radicarvicisi dentro.

The Seven Year Slip appartiene sicuramente a questa categoria. Avevo già conosciuto e apprezzato Ashley Poston con The Dead Romantics, che rientra sicuramente nella lista dei miei contemporary romance preferiti, quindi ero già certa di voler leggere anche questo suo nuovo romanzo, ma non avrei mai immaginato di poterlo amare così tanto. 

The Seven Year Slip è un romanzo complesso nella sua semplicità. Clementine riceve in eredità da sua zia (defunta sei mesi prima) un appartamento che inspiegabilmente la riporta indietro nel tempo di sette anni, cosa di cui la zia le aveva raccontato ma che la protagonista aveva catalogato come una delle tante storie della parente, nella sua affascinante eccentricità. Questi viaggi temporali non possono essere programmati e, soprattutto, non coinvolgono nulla al di fuori dell'appartamento in questione, ma soprattutto portano sempre Clementine in presenza di Iwan, un giovane che sogna di diventare cuoco anche in nome del nonno, che ha sempre amato cucinare ma non ha mai trasformato la sua passione in lavoro. Ed è proprio incontrando Iwan che Clementine ha modo di ritrovare la se stessa di una volta, schiacciata dalla donna di successo che è oggi ma che forse ha perso qualcosa di importante. 

In questo incrocio di passato e futuro, stabilità, organizzazione e carriera si scontrano con sogni e libertà di vivere ma anche di permettersi di essere felici e di occupare le nostre giornate con qualcosa che amiamo davvero fare.
Quello che però mi è piaciuto di più è la riflessione sul fatto che non sempre una cosa debba per forza essere l'antitesi dell'altra. E' vero che servono certezze, e che la "normalità", la "stabilità" non devono essere per forza un elemento negativo, ma al contempo è anche vero che la vita, nel bene e nel male ci cambia, ci fa maturare, e forse ci fa perdere un po' di quella disillusione che si ha quando si è giovani, rendendoci più concret*. Questo non comporta che sia sbagliato sognare, desiderare un obiettivo diverso da quello che si è ricercato finora, cambiare idea o magari tentare qualcosa di nuovo, di sconosciuto. Cambiare non è per forza sinonimo di errare.
Benché diversi dai noi stessi di qualche anno fa, siamo sempre e solo noi, con le nostre lacrime, le delusioni, le cicatrici emotive o fisiche che ci portiamo dietro. Possiamo inciampare, perderci, ma andare avanti modificando il proprio tragitto non è sbagliato a prescindere. Sono le scelte che facciamo che fanno la differenza e ci aprono strade magari anche diverse rispetto a quelle a cui avevamo pensato, che forse però potranno risultare più soddisfacenti. D'altronde, la vita non è proprio fatta di piccole (o grandi, perchè no) imprevedibilità che vanno a colorare la nostra normalità? L'importante è non perdere la scintilla, quel qualcosa che ci fa stare bene e sentire vivi veramente. 

Tutto questo pensiero è condito da una prosa che ho amato dall'inizio alla fine, capace di incantare, quasi stesse raccontando una fiaba, di far riflettere e soprattutto di essere leggera nei momenti divertenti quanto seria e profonda in quelli più delicati e intimi, soprattutto nel momento in cui si viene a toccare il lutto e la perdita di una persona amata (tematica già splendidamente affrontata in The Dead Romantics).
La Poston riesce a strappare più di un sorriso, senza cadere nel ridicolo, e i suoi personaggi, nella loro "normalità" condita di pregi e difetti, riescono a farti sentire a casa. Proprio per questo per me è stato impossibile non prendermi a cuore ognuno di loro: Clementine con la sua testardaggine, Iwan con la sua dolcezza, concretezza nei gesti e la capacità di leggere Clementine come nessun altro, zia Analea e il suo amore per la vita, Fiona e Drew, Miguel e Lisa... Sono tutte figure talmente umane che per forza finiscono per rubarti un pezzetto di cuore.

Dopodichè, il romance. Stavolta credo di avere un po' di difficoltà ad affrontare l'argomento, non tanto perchè non mi sia piaciuto, ma perchè vorrei poteste gustarvi questa storia fino in fondo, senza grandi spoiler che possano in qualche modo anticipare cosa succederà.
Quello che posso raccontarvi è che Iwan e Clementine sono la palese dimostrazione di una chimica scattata probabilmente da quasi subito, ma che viene gestita senza la fretta raffazzonata che spesso risulta più un deterrente che un motivo di interesse per continuare a leggere. Ho adorato i loro scambi non tanto nel flirtare, ma nel parlare di sé e discutere con l'altro in maniera semplice ma vera, che al contempo permette loro di guardarsi dentro e riflettere su se stessi.
Detto questo, a romanzo concluso, credo che farei di tutto per avere il punto di vista di Iwan - a cui sicuramente va il premio "Uomo più paziente dell'anno" - e per vedere alcune scene che vengono citate ma non mostrate del tutto a noi lettori (chissà che la Poston non pensi a qualche bonus chapter...? Sperare non fa mai male).

Infine, ho lasciato per ultimo l'argomento più spinoso: il lutto.
Come dicevo in precedenza, questa autrice non è nuova a questa tematica, che qui ha forse una sfumatura ancora più delicata che in The Dead Romantics. Di nuovo però non solo la Poston mantiene quel tatto che la contraddistingue, ma riesce a coinvolgere il lettore in maniera talmente emotiva da rendere la perdita "nostra". Personalmente credo non ci sia cosa più bella che riuscire a sentire ciò che provano i protagonisti di un libro, e in questo caso ne seguiamo le varie fasi del lutto: il dolore, la graduale accettazione di ciò che è successo e il riuscire ad andare avanti, non chiudendo una ferita che inevitabilmente continuerà a essere aperta, ma piuttosto concentrandosi su ciò che di bello chi non c'è più ci ha lasciato, celebrandolo e non dimenticando l'affetto che c'è stato.

 

Di sicuro questo è stato uno dei migliori libri letti nel 2023 e non vedo l'ora di avere un altro romanzo della Poston tra le mani anche solo per (spero) ritrovarmi un cameo di questi personaggi, come è successo per Benji e Florence.

Spero intanto di avervi incuriosit* e che avrete voglia di leggerlo sia in lingua che, eventualmente, in italiano se verrà pubblicato. Essendo però già arrivato The Dead Romantics in Italia, io ho grandissime speranze perchè presto compaia anche questo. Vi terrò aggiornat*!

Alla prossima recensione intanto e ancora Buone Feste!


Chiara


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