Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione di Un'alba di Onice, il primo libro di una trilogia fantasy romance, che devo ammettere mi ha lasciato un po' dubbiosa.
Grazie mille a Sonzogno per avermi inviato una copia del romanzo!
Autrice: Kate Golden
Data d'uscita: 21 novembre 2023
Editore: Sonzogno
Pagine: 448
Prezzo: 19,90€
Trama: Per salvare la vita del fratello, Arwen Valondale ha rinunciato a tutto: al suo villaggio nel regno di Ambra, alla madre e alla sorella, alla libertà. Ora il suo destino è nelle mani dell’uomo che ha sempre odiato, del mostro di cui le hanno insegnato ad avere paura: re Kane Ravenwood, crudele sovrano del regno di Onice. Sola e lontana da tutto ciò che conosce, Arwen è rinchiusa nelle segrete della fortezza di Shadowhold, dov’è costretta a mettere le sue rare doti di guaritrice al servizio dell’esercito nemico. Non sembra esserci speranza di fuggire dal castello, se non stringendo amicizia con un prigioniero tanto affascinante quanto subdolo, con il rischio di perdersi nel grigio ardesia dei suoi occhi. Mentre la guerra nelle terre di Evendell si fa sempre più sanguinosa e i confini tra giusto e sbagliato, vero e falso diventano sempre più sfumati, anche le convinzioni di Arwen cominciano a sgretolarsi: per salvarsi sarà costretta a fare i conti con se stessa e con i dubbi del suo cuore tormentato, tirando fuori un coraggio che non immaginava di possedere. Perché a Onice niente è come sembra, e mai come in questo caso l’amore potrebbe rivelarsi il più letale dei sentimenti.
Serie:
1. Un'alba di onice
2. A Promise of Peridot
3. A Reign of Rose
Recensione:
Voto: 3 stelle!
Il libro si divide in due filoni, quello romantico e quello fantasy. E se il primo mi è particolarmente piaciuto, ho trovato il secondo molto deludente.
Dal mio punto di vista il romanzo viene portato avanti interamente dalla storia d'amore. La scrittrice è stata molto brava nel creare uno slow burn che riesce a conquistare chi legge. L'evoluzione del rapporto tra i due personaggi è realistico, solido e ci regala molte emozioni. Durante le loro scene il mio interesse era al massimo e più di una volta mi sono ritrovata a sorridere o ad emozionarmi per una minima battuta.
Il mio interessamento, però, scemava tutte le volte che tornavo alle parti di trama. All'inizio il libro era anche accattivante, ma dopo un po' mi è sembrato che la storia evolvesse solo perché doveva farlo, perché qualcuno di onnipotente aveva detto che doveva andare in questo modo, ma non c'era nessun pathos. La narrazione è strettamente lineare a quella di altri mille fantasy, la scrittrice ha inserito tutte scene già viste senza riuscire a renderle sue. Tante volte mi sembrava che si stesse per intraprendere una strada un minimo più originale e invece in neanche una battuta la Golden riporta tutto sulla retta via e sulle cose che devono accadere perché è sempre stato così.
Per tre quarti di libro l'alternanza tra i due filoni è stata buona e questo mi ha permesso di godermi la lettura anche se non mi convinceva del tutto una parte. Sfortunatamente alla fine la scrittrice ha lasciato spazio solamente alla trama e quindi il mio interesse si è quasi del tutto estinto.
I personaggi, tranne alcuni, mi sono risultati molto piatti. Si salvano da questo i due protagonisti che hanno qualche caratteristica in più, ma a distanza di un paio di giorni devo ammettere che nessuno mi è rimasto impresso.
Altra cosa che non mi ha convinto è come la scrittrice inserisca nella storia molti elementi come se fossero sempre stati lì e quindi non creando emozioni nella nostra narratrice-protagonista o in chi legge che può decidere se non fermarsi a riflettere e continuare o rimanere un attimo imbambolat* a chiedersi se si sia pers* dei pezzi. Un esempio è l'inserimento delle streghe e dei fae all'interno della narrazione. Questi personaggi mitologici non vengono presentati fin dall'inizio o inseriti in modo soft attraverso leggende o libri. In una pagine non se ne è mai parlato e in quella successiva la protagonista li incontra e non ha nessun problema con loro. Niente paura o sconcerto. Accetta solo quello che succede, perché alla fine il personaggio serve per mandare avanti la storia.
Un'alba di onice è un libro un po' blando, che cattura l'interesse grazie alla relazione tra i protagonisti, non riuscendo però a brillare nella parte che riguarda la vera e propria storia.
- Camilla
0 comments:
Post a Comment