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Friday, 1 August 2025

USCITE AGOSTO 2025

Ciao lettor*!
Eccoci qui col solito appuntamento mensile che non va mai in vacanza (ma speriamo che voi siate riuscit* a prendervi del tempo per staccare un po'), con nuove uscite e nuove tentazioni ai nostri portafogli. E devo dire che tra ristampe, seguiti e nuove opere, qualcosa di interessante - come al solito - c'è.




USCITE IN ITALIANO

*le date possono essere soggette a variazioni







USCITE IN INGLESE










Ed eccoci qui alla fine di un'altra carrellata di libri. Avete trovato qualcosa di interessante? Intanto per la recensione del mese potete scegliere tra:
- Zomromcom di Olivia Dade
- The Executioners Three di Susan Dennard
- If Not For My Baby di Kate Golden
- Well, Actually di Mazey Eddings
 
Come sempre potete votare per 24h sulle storie dei nostri account Instagram @booksalwaysinbag , @thecrazyreader, @tigerlilybooks 
 
Al prossimo mese!
Chiara 

Friday, 25 July 2025

Recensioni: "ROSE IN CHAINS" & "THE THRASHERS" - Julie Soto si cimenta in due nuovi generi

Buongiorno lettor*!
Oggi ho pensato di portarvi un post particolare legato a due letture che ho fatto a maggio, ovvero Rose in Chains, per cui ho ricevuto l'ARC digitale in anteprima - e ringrazio tantissimo la Forever - e The Thrashers. Uno è un romantasy, l'altro un mystery. Cosa potranno mai avere in comune due generi così diversi? L'autrice.

Ebbene sì, perchè Julie Soto, dopo aver pubblicato due romance che io personalmente vi consiglio di recuperare (ovvero, Forget Me Not e Not Another Love Song), è tornata con due nuove uscite a pochi mesi di distanza appartenenti a generi ben diversi tra loro. 
Non credo capiti molto spesso che un autore spazi in più generi e di certo si può definire un azzardo, perchè non è detto che una persona portata per scrivere un determinato tipo di narrativa abbia la stessa efficacia anche in altri. Dal mio punto di vista è sinonimo di grande coraggio (e anche inventiva), perchè di norma poche persone escono da quella che viene considerata la loro comfort zone. 
Per questo motivo ho deciso di provarli con grande curiosità, ma anche con aspettative non eccessivamente alte, cercando di vedere se la Soto potesse convincermi anche in questa nuova veste. Ci sarà riuscita? 

Per scoprirlo basta continuare a leggere l'articolo. 


Titolo:
 Rose in Chains
Autrice: Julie Soto
Data d'uscita: 8 luglio 2025
Editore: Forever (Hachette Book Group)
Pagine: 464 
Prezzo: 35,07€ (deluxe edition) / versione italiana della Newton Compton: 12,90€
Serie: The Evermore Trilogy #1

Trama (vi lascio quella italiana visto che ormai è già arrivato anche da noi): 

Una principessa in pericolo. E se fosse il cattivo a salvarla?
Non fidarti dell’apparenza
.
Quando il regno di Evermore viene conquistato dal nemico e lei viene catturata, Briony Rosewood si rende conto che il suo mondo è cambiato per sempre e che il luogo che chiamava casa non è più un rifugio sicuro. Dopo la vittoria delle forze del male, schiavitù, prigionia e morte sono il triste destino del suo popolo. Privata della magia e della libertà, Briony stessa viene scelta per essere venduta al miglior offerente e, in quanto principessa di Evermore, è il premio più ambito. Dopo un’asta accesissima, è Toven Hearst, l’erede di una famiglia nota per la sua crudeltà, ad aggiudicarsela. Tuttavia, nonostante gli orrori della nuova realtà che è costretta ad affrontare e del nuovo ruolo che deve imparare a ricoprire, Briony si accorge che non tutto è perduto. E che la speranza e un volto amico si possono trovare anche nei posti più impensabili...


Recensione: 

** per quanto abbia provato a stare sul neutro, avviso che potrebbero esserci spoiler. 

Voto: 4.5 ⭐

Rose in Chains mi ha letteralmente conquistata. Julie Soto non ha azzardato solo nel cambio genere, ma anche nelle tematiche presentate, gestendo con grande delicatezza una storia dalle tinte cupe con una trama tutt'altro che semplice.

Effettivamente parlare di questo romanzo è come destreggiarsi in un labirinto intricato di rovi, perchè ogni piccolo ramo è spesso intrecciato ad altri più spessi, creando un groviglio complesso in cui toccare qualcosa vuol dire spesso triggerare altro, rendendo ancora più difficoltosa l'avanzata su un percorso di cui credo si sia visto ancora poco. 
Sì, perchè nonostante questo primo libro sia pieno di avvenimenti, non riesco a non considerare Rose in Chains una sorta di preludio introduttivo in cui iniziamo a vedere composta la scacchiera d'azione con le sue varie pedine - ma non del tutto completa, a mio parere - e ricostruiamo non solo il rapporto tra Toven e Briony, intriso di pregiudizi, interesse e un disequilibrio di ruoli, ma anche gli avvenimenti chiave che hanno portato poi al concreto inizio di questa storia, che si apre in medias res: ci troviamo infatti alla fine di quella che doveva essere l'ultima battaglia tra Evermore e Bomard, dove Rory, fratello di Briony, identificato come quello che secondo una profezia di centinaia di anni prima sarebbe stato l'eroe che avrebbe salvato la nazione e riunito il continente, viene ucciso.

Insomma, oltre al dover cercare di capire qualcosa di tutto ciò che sta accadendo e perchè siamo arrivati fin qui, abbiamo anche l'impatto di un carico emotivo tutt'altro che leggero: oltre al vedere infranta la speranza della fine di un conflitto logorante e sotto shock per l'inaspettata morte del gemello, Briony e i supersistiti di Evermore non solo vengono catturati come prigionieri, ma vengono spogliati praticamente di qualsiasi diritto e subiscono abusi e violenze prima di venire venduti al miglior offerente. Il loro "valore" in questo caso non è dato tanto dalla loro forza fisica, ma da quella mentale, che è il fulcro del loro potere, e di fatto la loro condanna pare quella di sopravvivere (fino a quando i loro proprietari e aggressori non cambieranno idea, ovviamente) come mera fonte di energia a disposizione dei propri padroni, poichè Bomard utilizza la magia del sangue che sfrutta la tempra della persona o di terzi come punto d'origine. Non mi addentrerò troppo nella trama, perchè inciamperei facilmente in spoiler, ma posso dirvi che leggere alcune scene mi ha fatta fermare un momento la lettura, perchè non c'è niente di edulcorato in questa storia, nè di facilmente risolvibile.

Dove infatti spesso in altri libri si trova sempre il "colpo di fortuna inaspettato", qui dimenticatevene. Briony si trova a toccare il fondo e a confrontarsi con un odio fin troppo acceso nei confronti della propria nazione e con una noncuranza del valore della vita umana che non possono non colpire; sinceramente, il tutto risulta anche fin troppo attuale visto ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo. A ciò si aggiunge anche una palese rappresentazione di una società patriarcale, di cui la stessa Briony, per quanto brillante e dotata, è stata vittima fin dall'infanzia. Condannata (ma ovviamente indottrinata a considerarlo come giusto) a essere l'ombra del fratello, la nostra protagonista è stata spinta dal padre a far sì che Rory emergesse e risultasse sempre il migliore, a discapito di se stessa, conscia che il proprio futuro si sarebbe con grande probabilità limitato a essere la sposa di chiunque potesse assicurare una buona alleanza politica con Evermore. Si può quindi immaginare come l'uscita di scena di Rory, ormai re di Evermore, sposti in un solo colpo tutta la responsabilità sulle spalle di Briory, che ora sente su di sé il peso della sorte di tutti i superstiti e questo, nel bene, nel male e nella sua testardaggine, la porterà a cercare di fare di tutto per aiutarli, rendendola un elemento attivo nella storia, piuttosto che totalmente focalizzata sulla propria di sopravvivenza. 
Ogni passo è rischioso, ogni errore costa caro in questo racconto... Eppure pian piano Briony diventa sempre più intenzionata a non rimanere una pedina passiva e fare la differenza. Certo, è un personaggio perfetto? Assolutamente no, ma d'altra parte non sarebbe così credibile, altrimenti. Nei suoi modi impacciati Briony risulta molto più umana ed empatica di tante altre eroine, anche se ho il timore che proprio il suo tentare di incontrare le aspettative del suo popolo possa poi risultare come un'arma a doppio taglio nei confronti dei rapporti che al momento sta costruendo. Su questo, purtroppo, non si potrà fare altro che aspettare i prossimi volumi.

In ogni caso, al momento l'unico aiuto concreto che può ricevere, per quanto possa risultare strano (ma in realtà per me tutto torna già dalle prime pagine, è solo Briony che non c'è ancora arrivata #mainagioia), è quello di  Toven. Lui, figlio di una famiglia appartenente agli alti ranghi della società di Bomard, il cui padre pare essere il più spietato dei generali, in realtà mostra un lato molto più umano di quanto facciano le persone attorno a sé. Credo che, assieme ai suoi familiari, sia il personaggio attualmente più interessante di tutto il libro perchè per quanto nella posizione "privilegiata" di essere parte dei vincitori, per quanto mi riguarda è evidente che Toven non ne condivida del tutto gli ideali e le azioni, ma comunque necessiti di mantenere una facciata tale che gli possa permettere poi di fare qualcosa di concreto contro chi al momento sta governando. Lo vedo un po' come un equilibrista su un filo teso di cui non si vede la fine, che deve destreggiarsi tra le varie relazioni politiche, le invidie contro di sé o la propria famiglia, e un piano che secondo me c'è e di cui non sappiamo ancora praticamente niente iniziato probabilmente da tempo.
E in tutto questo ci sono ovviamente i sentimenti per Briony che complicano tutto, e per quanto avessi voluto sbattere più volte la testa contro al muro nel vederlo lasciare che la Rosewood continuasse a inciampare in stupidi pregiudizi nei suoi confronti e non si decidesse a dichiararle i propri sentimenti, ho trovato assolutamente adorabile il suo cercare di proteggerla fino al limite delle proprie possibilità anche in situazioni in cui la scelta più facile sarebbe stata quella di cedere ad altro. Però ve lo dico, qui lo slow burn è proprio lento... Perciò bisogna solo sperare che ci siano soddisfazioni in futuro perchè sotto questo aspetto ne abbiamo ancora di strada da fare. Ciò non toglie che di scene interessanti ce ne siano e non faranno altro che farvi innamorare ancora di più di questi due zucconi. Speriamo solo in un minore tira e molla.

Dei personaggi secondari invece non posso dirvi molto, perchè nella situazione in cui si trova Briony i contatti non sono tanti, ma ci sono parecchie figure che compaiono ogni tanto tra scene nel presente e flashback su cui spero si possa approfondire in futuro; soprattutto, per quanto mi riguarda, vorrei ci fosse ancora più spazio per Serena e Orion Hearst, Finn, Larissa e Sammy, perchè credo possano avere storie interessanti da scoprire. Al contempo, temo tantissimo per il futuro di Cordelia, che credo forse sia stata un po' bistrattata immeritatamente da alcune scelte di trama per le quali sono curiosa di vedere come reagirà più avanti.
Abbiamo invece, al contrario, una bella dose di antagonisti interessanti da dover gestire (ve l'ho detto, non si può mai stare tranquilli) tra cui appunto Mallow, e devo dirvi che era da un po' che non trovavo un personaggio così crudele e al contempo non piatto. Di cattiveria ne si può mostrare a iosa, ma credo sia ben più difficile creare un villain che possa lasciare il segno nel lettore, tanto da odiarlo a propria volta e allo stesso tempo ammirarne l'ingegno o quantomeno chiedersi come possa sempre essere un passo avanti agli altri. 
Per di più è quasi un'inusuale antitesi il fatto che in una società patriarcale come quella presentata una donna sia riuscita non solo a ottenere il potere, ma anche obbedienza e timore nei propri confronti, inculcando una dottrina così feroce contro un'altra nazione senza che nessuno paia volerla mettere in discussione. Tra l'altro, da alcuni dettagli posti qua e là sono ormai convinta che ci siano delle motivazioni passate piuttosto profonde che muovano i gesti di Mallow, e sono davvero curiosa di sapere esattamente cosa le sia successo per renderla il "mostro" che di fatto è adesso. La sua ossessione per Briony e contro Evermore oltre all'essere palese ha un che di peculiare, tanto da farmi scalpitare per saperne di più. Certo, allo stesso tempo vorrei vederla sconfitta il più in fretta possibile e rinchiusa nella cella più buia al centro della terra, una cosa non esclude ovviamente l'altra! Ormai ogni volta che entra in scena mi vengono i brividi pensando a cosa potrà mai ancora capitare.

In ultimo, il sistema magico: al momento è rimasto abbastanza marginale, ma devo dire di trovarlo molto interessante. Anche qui spero che in futuro possa essere approfondito meglio, anche relativamente all'uso dei famigli o altre branchie di magia o pozionistica. 

Insomma, forse ora potete capirmi quando vi dicevo prima che siamo davvero ancora all'inizio, e forse questo è il primo difetto che mi viene in mente relativo a questo libro: avendo effettivamente tanti flashback da presentare, e sicuramente ce ne mancano ancora per capire meglio determinati eventi o dinamiche anche interne a Bomard stessa, sarebbe stato bene aggiungere un po' più di pagine per portare un attimo più in avanti il racconto anche solo dal punto di vista di altri personaggi che per diversi motivi non possono essere vicino a Briony.
Oltre a ciò, non ho apprezzato per nulla la relazione tra la protagonista e Didion, perchè pur capendone il perchè (altro momento in cui avrei voluto dare una capocciata a qualcosa) non posso non provare pena per quel poveretto, anche se penso avrebbe potuto capire l'antifona da un po'. Detto questo, ho il brutto sentore che questa faccenda ritornerà prima o poi indietro come un boomerang a creare problemi a Briony, ma sinceramente un po' se lo meriterebbe anche. Detto questo, chi lo sa che invece un faccia a faccia a cuore aperto non sia un modo per crescere nell'ammettere i propri sbagli. Chi lo sa, vedremo dove ci porterà il prossimo libro. In ogni caso al momento il libro per me è promosso a pieni voti. 
Però ora datemi il seguito, grazie.



Titolo:
 The Thrashers
Autrice: Julie Soto
Data d'uscita: 6 maggio 2025
Editore: Wednesday Books
Pagine: 464 
Prezzo: 24,28 €
Serie: Per il momento standalone

Trama:  Either you're in or you're out.

Welcome to the Thrashers, the elite friend group at New Helvetia High.
They’re everything everyone wants to be.
Jodi Dillon was never meant to be one of them. Julian, Lucy, Paige, and the infamous Zack Thrasher are rich, sophisticated, and love attention. Jodi feels out of place, but Zack’s her childhood best friend, so she’s in.
Then Emily Mills, who desperately wanted to be a Thrasher, dies—and the whispers about the Thrashers begin. As Emily’s journal surfaces, detectives close in, and Jodi faces an impossible choice: betray her friends or protect herself.

But as eerie messages and strange occurrences escalate, it becomes clear—Emily isn’t done with them yet.

Recensione: 

Voto: 3.75⭐!

Dopo aver amato così tanto Rose in Chains mi sono lanciata a leggere anche The Thrashers, che di certo non mi ha delusa. E che libro lettor*! E' come entrare in una centrifuga in cui non hai davvero idea di cosa stia davvero succedendo fino alla fine.
La storia in sè è piuttosto semplice, ma al contempo non fa che complicarsi e intrecciarsi più si va avanti col racconto in maniere a volte anche abbastanza sconvolgenti. Di fatto l'evento in sè non ha bisogno di tante spiegazioni sul come sia successo e su chi sia stato - almeno in apparenza - ma è il perchè, è il quello che c'è stato prima per arrivare al gesto di Emily che su cui si focalizza l'attenzione, portando alla luce più di una verità scomoda e una realtà tutt'altro che semplice.

Devo dire che Jodi mi ha fatto molta tenerezza ma in alcuni casi anche pena... Capisco benissimo il vedere in qualche modo i propri rapporti messi in discussione da nuove aggiunte nel gruppo, vivendo col timore di essere quella che prima o poi verrà lasciata fuori e per questo il cercare, in un modo o nell'altro, di barcamenarsi in nuove dinamiche risultando quella che è scontato che ci sia sempre a guardarti le spalle ma che forse, allo stesso tempo, non sa se può dire lo stesso dall'altra parte. E' chiaro anche perchè sia considerata "l'anello debole" da torchiare, e per questo ho altamente apprezzato il fatto che, pur confusa dai dubbi insinuatile da terze persone, non sia mai stata facilmente influenzabile in merito al proprio giudizio riguardo il resto dei Thrashers. Al contempo, proprio perchè secondo me è un personaggio caratterizzato da grande tenacia, avrei voluto che prendesse ancora più coraggio nell'affrontare i propri vari "amici" così da poter forse ripartire da capo nei propri rapporti in un'ottica più vera e sincera. Al contrario, invece, mi è parsa perdonare tanto, troppo, e forse nemmeno cercare in toto tutta la verità.
E se Lucy e Paige mi hanno più che altro irritata pur restando delle figure coerenti con loro stesse e ben delineate, anche se non del tutto cristalline, il mio preferito è Julian, che per quanto in molti casi esagerato nel suo essere tagliente e anche meschino, quantomeno è quello che tra tutti mi è parso il più onesto. In certe scene mi è piaciuto davvero molto (la chimica tra lui e Jodi poi in certi momenti era meravigliosa, anche se un po' ti chiedi esattamente da dove sia uscita fuori) e ho apprezzato come sia stato di fatto l'unico ad andare "contro" Zack e mettere un minimo in dubbio quell'aria di perfezione che sembrava in qualche modo renderlo intoccabile.

E proprio riguardo quest'ultimo, devo dire che sono stata tratta in inganno all'inizio anche io da quest'aria da golden boy/golden retriver un po' ingenuo, che invece è risultato molto più stratificato e con più ombre di quelle che si potrebbe pensare. Comprendo perfettamente il carisma che lo rende fulcro di attenzione, e ci sta, ma capisco meno questa sorta di fedeltà nei suoi confronti da parte di più di un personaggio, soprattutto da un certo punto della storia in poi.

Manipolazioni, gelosie, violenza, stalking... c'è davvero tanto in questo libro e purtroppo secondo me s'è toccata solo la superficie di un iceberg ben più profondo. Se poi pensiamo all'aggiunta dell'elemento soprannaturale, che rende il tutto non solo ancora più enigmatico e inquietante, ma anche aperto ancora ad altro, tutto The Thrashers mi fa pensare tranne l'essere uno standalone. 
Perosnalmente ho terminato la lettura pensando che il finale presentato fosse pieno di troppe ingiustizie e con troppe poche risposte per essere finito così. Lo sbilanciamento nelle sorti dei personaggi mi pare eccessivo e poco equo, soprattutto visti i colpi di scena mostrati all'ultimo secondo. Diciamo che se questa era l'idea della Soto, ovvero di anticiparci l'arrivo di un secondo libro prima ancora di annunciarlo, allora c'è riuscita molto bene, altrimenti credo davvero manchi qualcosa.

Lo promuovo, quindi? Sì, perchè comunque sa prenderti in maniera tale da non poterlo smettere di leggere, ma secondo me qui sono state fatte scelte un po' più arrabattate di quanto invece è stato creato con Rose in Chains. In questo caso sarebbe stato più utile o eliminare sottotrame evitabili, o al contrario lavorare meglio per creare un'opera che risultasse più coesa e corale, dando il giusto spazio a tutto quello che c'era da dire e forse osando di più. 

Che dire lettor*, credo che questa autrice abbia un grande potenziale che in alcuni casi riesce a esprimere al massimo, altri non troppo. Credo comunque che sia per il tipo di storia raccontata, che per le modalità di narrazione abbia sempre un che di peculiare che vale la pena provare.
Voi li leggerete? Aspetto anche un vostro parere!💙

Alla prossima recensione!
Chiara

 


 

 

Wednesday, 19 February 2025

Recensione: "ONYX STORM" di Rebecca Yarros

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione del libro più atteso del 2025, Onyx Storm!


Titolo: Onyx Storm
Autrice: Rebecca Yarros
Data d'uscita: 21 gennaio 2025
Editore: Sperling & Kupfer 
Pagine: 640
Prezzo: 19,90€
Audiolibro: Si (sia Storytel che Audible)

Trama: Dopo aver trascorso quasi diciotto mesi nell’accademia militare di Basgiath, Violet Sorrengail sa che non c’è più tempo per le lezioni. O per l’incertezza. La guerra è davvero iniziata e, con i nemici in avvicinamento e ormai infiltrati all’interno dei loro ranghi, è impossibile sapere di chi fidarsi. Violet dovrà spingersi oltre le deboli difese di Aretia alla ricerca di alleati che possano schierarsi al fianco di Navarra. Il viaggio metterà a dura prova il suo spirito, la sua fortuna e la sua forza, ma è disposta a fare qualsiasi cosa per salvare ciò che ama – i suoi draghi, la sua famiglia, la casa che hanno ricostruito e lui. Anche se questo significa custodire un segreto così importante che potrebbe distruggere tutto. C’è bisogno di un esercito. Di Potere. Di Magia. E di una cosa che solo Violet è in grado di scovare… la verità. Ma una tempesta si sta preparando all’orizzonte e non tutti riusciranno a sopravvivere alla sua collera.



Serie:
1. Fourth Wing (recensione qui)
2. Iron Flame (recensione qui)
3. Onyx Storm
4. Ancora da annunciare
5. Ancora da annunciare





Recensione:

Voto: 4.5 stelle!

Con Onyx Storm abbiamo fatto ufficialmente il giro di boa dell'Empyrean series e anche se ci toccherà aspettare un pochino per sapere come continuerà la storia di Violet, possiamo assolutamente dire che la Yarros ci ha lasciato con tanti eventi da digerire e analizzare. 

Questo terzo volume è molto probabilmente il mio preferito della serie. La scrittrice ha finalmente lasciato andare la narrazione a blocchi argomentativi; che se nel primo volume andava bene, ha reso il secondo troppo rigido e poco fluido. In Onyx la storia risulta più appassionate e coinvolgente grazie alla presenza di capitoli brevi e momenti di pathos alla conclusione dei vari capitoli. 

La trama è molto equilibrata tra momenti politici, d'azione e quelli più romantici. La Yarros ha creato un buon mix che riesce ad accattivare chi legge e a rendere più o meno tutti i fan contenti. 
Il worldbuilding continua ad essere ampliato, come viene ampliata la conoscenza del mondo che ha Violet, la protagonista e voce narrante della storia. 
In alcuni punti c'è un po' di confusione per l'introduzione massiccia di informazioni e personaggi nuovi, legati soprattutto all'elemento politico del mondo. Tra duchi, nuovi popoli e usanze il mondo creato dalla Yarros si fa sempre più complesso, andando a inserire questo libro più nel genere high fantasy, che romantasy. 

Alcuni elementi che non mi hanno convinto del secondo libro vengono riproposti anche qui, ma fortunatamente non così spesso. Alcune volte Violet riesce a risolvere problemi o a creare piani tenendo nascoste molte informazioni a chi sta leggendo, cosa che non dovrebbe essere così possibile visto che noi siamo costantemente nella sua testa. Ma andando avanti e con l'introduzione di altri pov, è evidente che questo è un'espediente che la Yarros utilizza molto, dandoci così solo le informazioni che vuole lei per nascondere degli elementi che provocheranno poi vari colpi di scena. 

Punto focale della storia è la relazione tra Violet e Xaden. I due devono affrontare quello che è successo alla fine del volume precedente. Tutte le decisioni che la ragazza prende all'interno del romanzo sono in modo da poter aiutare Xaden. Lui, invece, passa il tempo a combattere e accettare il percorso che la sua vita ha intrapreso, mettendo sempre al primo posto Violet e la sua sicurezza. 
Personalmente trovo che questo sia il volume più romantico tra i tre. Meno passione, ma più gesti d'amore. Ogni singola azione che i due hanno compiuto in questo libro dimostra l'amore che provano l'uno per l'altra e come per loro al primo posto ci sia sempre la sicurezza dell'altra persona. 

Come sempre ho amato la relazione tra gli umani e i draghi. I loro rapporti sono meravigliosi ed è stato veramente interessante vedere anche altri cavalieri, oltre i due protagonisti, interagire con i loro draghi.
La piccola famiglia che hanno creato Violet, Tairn e Andarna mi riempie sempre il cuore di gioia (e qualche volta di disperazione, ma questo è un altro discorso).

Per me l'unico punto veramente dolente della serie è l'utilizzo dei personaggi secondari. A livello di struttura su questo versante la serie ricorda più un romance, essendo incentrata su Violet e Xaden e lasciando i personaggi secondari di contorno. Quest'ultimi vengono utilizzati quando sono necessari alla narrazione, ma poi ritornano ad essere delle macchiette. Sono poco sviluppati e nel caso accada loro qualcosa la scena non riesce ad essere emotiva come potrebbe essere, proprio per questa conoscenza superficiale che si ha. Continuo a pensare che una serie più corale, con più pov, sarebbe stata migliore.

Il libro si conclude nuovamente con un cliffhanger, che rimette tutte le carte in tavola e fa ritornare la storia al suo elemento principale: i segreti. Dopo un romanzo in cui Violet era a conoscenza della maggior parte dei segreti, la ragazza e con lei il lettore tornano all'oscuro di tante informazioni. La scrittrice ci lascia sul più bello, con molte domande in testa e tanti mesi in cui potremo analizzare tutti gli indizi che lei ci ha lasciato. 

Onyx Storm è un ottimo romanzo intermedio. Amplia alcuni argomenti e ne introduce di nuovi, per una narrazione scorrevole e accattivante. Tra scene d'azione e politiche, al cuore di tutto c'è ancora una volta la relazione tra Violet e Xaden e dei due con i loro draghi. 

- Camilla

Saturday, 1 February 2025

USCITE FEBBRAIO 2025

Buon pomeriggio lettor* e benvenuti all'abituale post di inizio mese!
Febbraio sarà un altro attentato al nostro portafoglio, oppure ci sarà un po' di riposo? Come sempre abbiamo adocchiato qualche titolo e abbiamo cercato di proporvi una carrellata di quelli più interessanti.



USCITE ITALIANE

*Ricordiamo che le date delle uscite italiane sono soggette a variazioni anche dell'ultimo minuto su decisione delle case editrici. 













USCITE INGLESI








Ed eccoci qui!
Stavolta, vista una buona dose di titoli su cui ho messo gli occhi, e sapendo che alcun* di voi propendono per i romance e altri per i fantasy, abbiamo pensato di dividere il sondaggio in due, invece che il solito singolo. Avrete quindi la possibilità di scegliere la recensione romance del mese e quella fantasy! Fateci sapere cosa ne pensate e se vi può piacere diventi una cosa abituale 💙
 
Per i romance potete scegliere tra:
- Out on a Limb di Hannah Bonam-Young
- Deep End di Ali Hazelwood
- First-time Caller di B.K.Borison
- Sono Parte del Tuo Mondo di Abby Jimenez
 
Per i fantasy abbiamo:
- Le Isole degli Dei di Amie Kaufman
- Swordheart di T. Kingfisher
- Wooing the Witch Queen di Stephanie Burgis
- The Rose Bargain di Sasha Peyton Smith
 
Per decidere la vostra preferenza basta andare su Instagram e votare sulle nostre storie. Potete votare su ognuno dei nostri account: @booksalwaysinbag - @tigerlilybooks - @thecrazyreader ).
 
Nel frattempo, raccontateci le uscite che voi più state aspettando a febbraio! Chissà che non ci sia più di un titolo in comune 😊.
 
 
Alla prossima!
Chiara















 


Friday, 29 November 2024

Recensione: "DA QUALCHE PARTE AL DI LÀ DEL MARE" di T.J. Klune

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi dell'ultimo romanzo di T.J. Klune, Da qualche parte al di là del mare, il sequel de La casa sul mare celeste. 


Titolo: Da qualche parte al di là del mare
Autore: T.J. Klune
Data d'uscita: 29 ottobre 2024
Editore: Mondadori
Pagine: 460
Prezzo: 19,00€

Trama: Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un'isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell'isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l'arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

Serie:
1. La casa sul mare celeste (recensione qui)
2. Da qualche parte al di là del mare



Recensione:

Voto: 4 stelle!

Se tante persone erano molto preoccupate che questo secondo volume non sarebbe stato all'altezza del primo, io ero più che altro felice di vedere un altro spezzone delle vite di questi personaggi, sperando di ritrovare quel calore e quella gioia che mi aveva dato il primo libro, cosa che fortunatamente è avvenuta. 

Narrato, questa volta, dal punto di vista di Arthur, il libro segue Arthur e Linus mentre si apprestano ad adottare i bambini dell'orfanotrofio che gestiscono. Ma l'arrivo di una nuova ministra al dipartimento per i minori provoca a tutti loro dei problemi. 

Il libro si divide in scene di famiglia, dove viene lasciato spazio a ognuno dei bambini di mostrarsi con i propri pregi e difetti, ma anche di farci capire sono cambiati dalla prima volta che li abbiamo conosciuti. Dall'altra c'è la trama più burocratica e di come il governo tratti degli innocenti. 

I bambini mi hanno fatto morire dal ridere, adoro il rapporto che hanno tra di loro, ma anche con i loro genitori. Le scende found family sono state come un caldo abbraccio e mi è piaciuto molto come Klune abbia dato a ognuno di loro lo stesso spazio per parlare dei loro problemi. Mi sono piaciuti veramente tanto tutti i personaggi, ma Lucy con il suo dark humor mi fa spanciare dalle risate tutte le volte che apre bocca. Non sarai il preferito del Signore, ma ci sono io per te Lucy. 

La relazione tra Arthur e Linus è molto solida in questo romanzo. Si proteggono a vicenda e sarebbero pronti a tutto l'uno per l'altro. Ovviamente qualche minima incomprensione c'è, ma il loro rapporto viene messo un attimo in secondo piano per concentrarci sui bambini. 

La parte della storia riguardante l'adozione e l'inserimento del governo nelle vite dei nostri personaggi è stato davvero un colpo al cuore, soprattutto pensando che queste cose accadono tutti i giorni. 
Il chiaro riferimento a quella donna per l'antagonista mi ha fatto abbastanza ridere per quanto fosse palese e anche per come l'autore l'ha fatta diventare una copia di uno dei personaggi più odiati della scrittrice (quella vestita di rosa). So che alcune persone si rifiutano di leggere il libro proprio per questo palese riferimento alla scrittrice, ma lasciatemi dire che Klune poteva decisamente renderla più malvagia se voleva veramente attaccarla. Invece sotto sotto riesce a renderla un pochino umana, facendoci capire come il suo odio non nasca dal nulla. Questo giustifica quello che fa? Assolutamente no, ma rende il personaggio non solo una caricatura per fare, come ho sentito dire, "un dispetto", ma qualcuno di ben pensato che rappresenta, sfortunatamente, una parte della nostra società di oggi. 

Lo stile di Klune è sempre semplice e coinvolgente. Ero un po' preoccupata per la lunghezza dei capitoli, però li ho completamente divorati. 
Ci sono alcune scene o argomenti che avrei preferito venissero maggiormente approfonditi e il finale è ancora un pelino troppo utopico e semplicistico per i miei gusti, ma il libro mi è piaciuto molto comunque.

Ho trovato il romanzo una coccola nelle scene di famiglia, ma anche una sberla di realtà nelle difficoltà che questi piccoli bambini devono affrontare solo per essere accettati dal mondo per le loro differenze. Proprio per questi duplici sentimenti che ti accompagnano vorrei consigliare il libro soprattutto agli adolescenti. L'empatia che provi per questi bambini, può essere traslata nel mondo reale per il prossimo e questo è il più grande insegnamento che la storia dà. Il motivo per cui sono fiera di aver iniziato a leggere fantasy durante il mio periodo adolescenziale è che mi ha fatto aprire gli occhi su tantissime ingiustizie del mondo. L'empatia che si viene a provare per gli emarginati, i diversi, i "più deboli" di carta, può essere portata nel mondo reale e provata per il prossimo. Il mondo ha bisogno di più empatia e libri come questo mi fanno ben sperare che se dati in mano ai giovani, possiamo veramente aiutare una generazione a crescere con amore e non odio nel cuore. 

Da qualche parte al di là del mare è un sequel che riesce a trasmettere gli stessi sentimenti del libro precedente, riuscendo a farti dare una sbirciata alla vita di sette bambini veramente speciali. 

- Camilla 

Friday, 1 November 2024

NUOVE USCITE NOVEMBRE 2024

Ciao lettor*!
Siete pronti a un mese pieno zeppo di uscite? Portarvele tutte sarebbe impossibile, ma abbiamo cercato di portarvene comunque una buona dose. Siete pronti a nascondere i vostri portafogli? Noi ne avremo bisogno.




USCITE IN ITALIANO

*Come sempre ricordiamo che le uscite italiane sono soggette a variazioni dell'ultimo minuto difficili da prevedere, quindi tenete conto che le date possono variare.


 





 


 


USCITE IN INGLESE
















Ed eccoci alla fine di questa lunga lista.
Avete trovato qualcosa di interessante? Io sì.

Qui di seguito trovate il quartetto tra cui scegliere la recensione del mese. Come sempre potete votare nelle storie di tutti e tre gli account @thecrazyreader , @booksalwaysinbag e @tigerlilybooks . Avete 24 ore di tempo!

- The Half King di Melissa Landers

- The Serpent and the Wolf di Rebecca Robinson

- La Falena Cremisi di Kristen Ciccarelli

- Happy Place - una vacanza particolare di Emily Henry

Friday, 4 October 2024

WRAP-UP SETTEMBRE 2024

Buon pomeriggio lettor*!
Stavolta il wrap-up arriva un attimo in ritardo ma non poteva certo mancare. Anzi, a volte è proprio utile prendersi un momento per guardarsi indietro e dare un'occhiata alle ultime letture svolte anche solo per capire com'è andato il mese. 


CAMILLA 

- ZODIAC ACADEMY vol. 2-5 di Caroline Peckham & Susanne Valenti - 4 stelle!

Faccio una recensione unica per tutti e quattro i volumi perché avendoli letteralmente divorati uno dopo l'altro non mi ricordo neanche più dove finisce uno e inizia l'altro. Posso ufficialmente dire di essermi unita al fan club della Zodiac. Il punto forte della narrazione sono i rapporti tra i vari personaggi, partendo da quello tra le sorelle per passare a quelli romantici o di amicizia/inimicizia. Un bel turbine di dramma, dolcezza e amore che riesce a tenerti incollato e a farti volere sempre andare avanti senza mai staccarti. La parte d'azione e più di trama è un pelino il tallone d'Achille delle scrittrici, nei primi volumi mi annoiavo a leggere di questo, ma poi andando avanti e con lo spostamento su un altro filone narrativo devo dire che ha cominciato a interessarmi anche a questa parte della storia. I finali sono sempre a cardiopalma e ti lasciano sul più bello, portandoti a voler iniziare immediatamente il sequel... cosa che io ho fatto per ben quattro volte!





- ANIMA DI CENERE E SANGUE di Jennifer L. Armentrout - 5 stelle!

Parliamoci chiaro: questo libro alla storia aggiunge veramente poco, è unicamente FBAA dal pov di Cas. La scrittrice è famosa per fare tipologia di romanzo e questa volta, rispetto a quelle precedenti, ha trovato anche un modo interessante di poter inserire questa scelta all'interno della vera e propria narrazione. Diviso tra passato e presente, da una parte possiamo ripercorrere i momenti iniziali della relazione tra Poppy e Cas, mentre dall'altra fare minuscoli passi avanti verso il gran finale della serie. Personalmente a me è piaciuto rivedere le varie situazioni dal pov di Cas, soprattutto perché non ho una grande memoria e quindi non mi sono mai annoiata. Inoltre, adorando il primo romanzo e la coppia non ho potuto che essere felice di questa, se vogliamo, "rilettura". 
È necessario leggerlo per poter continuare la serie? Minimamente. Se non vi interessa rileggere la storia vi consiglio la lettura solo dei capitoli ambientati nel presente, soprattutto degli ultimi capitoli che sono quelli veramente interessanti!




- LA SFIDA DEL RE di Nisha J. Tuli - 4 stelle!

In La sfida del re la storia riprende poche settimane dopo la fine de La guerra delle dieci regine e troviamo Lor non più prigioniera del Re del Sole, ma di Nadir, il Principe di Aurora. 

Questo secondo volume è più politico. C’è poca azione, ma più caratterizzazione, sia dei personaggi che del mondo creato dalla scrittrice. 
Attraverso i pov di Lor e Nadir si scopre di più sulla storia della ragazza prima di essere rinchiusa a Nostranza e perché il fae detesta così tanto il padre da cercare di spodestarlo. Il loro rapporto non inizia nei migliori dei modi, ma andando avanti riescono a trovare nel padre di lui un nemico comune che li porta a diventare prima alleati e poi forse qualcosina di più. 
L’evoluzione della loro storia avviene in modo graduale, ma ci sono alcuni punti che secondo me potevano essere approfonditi, soprattutto su alcune delle loro motivazioni. La parte che mi è piaciuta di più del libro è quella sul world-building. Oltre che approfondire l’oggi, cominciamo a scoprire anche cos’è successo due secoli prima che ha portato alla distruzione del regno di Heart. L’inserimento dei capitoli con protagonista Serce, l’ultima regina di Heart, ci permettono di poter leggere di prima mano cos’è realmente accaduto. Il personaggio di Serce è anche quello che ha catturato maggiormente il mio interesse. Mentre nel presente ci si chiede se sia tutto vero quello che sia stato raccontato sul suo conto, chi legge ha la possibilità di poter studiare la complessità del suo carattere, per cui per adesso non potrei descriverla né come eroina né come antagonista, ma un vero e proprio personaggio grigio. La trama in questo romanzo è più lenta, c’è meno azione e la scrittrice gioca ancora una volta con i dettagli per poter distinguere la sua storia dalle altre simili sul mercato. Tanti problemi vengono messi da parte per presentarne di nuovi ed è come se da questo momento inizi veramente quello che la Tuli vuole raccontare. 
Se devo fare un paragone tra i due libri devo dire di aver preferito questo, sia per il rapporto tra i protagonisti che per i capitoli di Serce. 
La sfida del re è un solido secondo volume, che definisce meglio la strada che la scrittrice vuole percorrere con la sua storia e ci fa capire le potenzialità dei nostri protagonisti, sia singolarmente che in coppia.



CHIARA

- THE COAST, di Donna Costello - voto 3 stelle!
Sono stata contattata dalla scrittrice - che comunque ringrazio - per leggere questa mini novella... che ammetto non credevo fosse proprio così breve. Questa è la sua pecca principale. Per quanto vengano inseriti degli elementi interessanti e siano chiare le tematiche che si vuole nadare a trattare, non c'è tempo per poterli presentare al meglio e il tutto risulta un po' povero nel contenuto. La curiosità di saperne di più c'è anche, ma per il resto non mi ha particolarmente colpita nel pensare ci possa essere qualcosa di diverso dal solito; d'altra parte, in due pagine è difficile coinvolgere totalmente il lettore in un'ambientazione di cui non si è mai sentito parlare prima. Su due piedi pare un intermezzo tra due libri, ma vedremo se verrà pubblicato altro..
 
 
 
 
 
 
 
- LADY OF DARKNESS (Lady of Darkness, #1) di Melissa K. Roehrich, DNF

Questo, lettor*, era il libro che avevate scelto nelle recensioni del mese di agosto. Come potete vedere non è andata bene ed evito anche di dedicargli un articolo singolo in merito perchè non avrebbe senso scrivere paragrafi interi riguardo tutto ciò che per me non va in questa storia. Chi non ha mai letto Acotar, Tog, o fantasy simili probabilmente potrebbe trovarlo accattivante, per me al contrario è risultato banale e snervante praticamente già da dopo il prologo. Per quanto ci stia di usare caratteristiche simili in storie diverse, penso anche che quando l'abbinamento di elementi sia palesemente sempre lo stesso, serva cambiare qualcosa per non risultare una brutta copia di altro. Almeno un minimo! Invece anche qui troviamo un'orfana che vuole vendetta, cresciuta da una setta di assassini con cui al momento non collabora più per x motivi ma con la quale ha ancora contatti, finita tra i nobili del Paese come spia. Inutile ancora dire che sia eccellente nel combattimento, abbia una lingua tagliente, un carattere altrettanto forte e che già alle prime pagine ha il classico elemento che le fa la corte non ricambiata nè gradita, con cui sicuramente avrà problemi in futuro. Insomma... con tutto l'affetto del mondo, non ce la facevo proprio a continuare.
Ovviamente, ripeto, se per me è stata una grandissima delusione, potrà essere magari la lettura del cuore di qualcun altro, quindi prendetelo come un giudizio soggettivo e non assoluto.
 
 
- HAUNTED EVER AFTER (Boneyard Key, #1), di Jen DeLuca, voto 3.5 stelle!
Questo è uno di quei casi in cui non posso non irritarmi: c'è una storia interessante, dei bei personaggi, quel pizzico di mistero o elemento magico che male non fa e l'autrice invece di lavorare sul renderlo accattivante riesce a rimanere su una superficie monotona per cui più vai avanti più per certi aspetti ti annoi nonostante la storia ti prenda! Ma perchè?! Nick e Cassie mi sono piaciuti fin da subito, ed era divertente vedere i loro scambi, così come sarebbe stato carino approfondire un attimo di più il loro background sentimentale ed emotivo, invece di inserirlo solo parzialmente senza risolvere del tutto determinate questioni. Io capisco che in un libro di un certo numero di pagine non si possa mettere tutto, ma credo anche che i personaggi debbano avere una loro evoluzione, altrimenti la staticità, anche nei tira e molla, stanca. Questo rende meno interessanti anche i colpi di scena, nonostante la storia sia ambientata in una città in cui fantasmi e presenze esistono davvero e anzi, sono inserite anche bene all'interno della storia. Peccato inoltre per la "risoluzione" del problema finale, fiacca e abbastanza sciocca. Per quanto una parte di me abbia sorriso all'idea credo si potesse tentare di rendere in maniera più seria senza buttarla così in caciara. Insomma, buono il canovaccio di base ma ci si poteva lavorare di più. Ammetto di essere indecisa se continuare (e leggere anche altri libri della scrittrice) o fermarmi qui. Sicuramente mi aspettavo di meglio.

- UNBEARABLY YOURS (It's Always Ben You, #3) di Elodie Colliard, voto 3.8 stelle!
La Colliard è un po' il mio guilty pleasure per quando voglio leggere un cozy romance senza eccessivo impegno, con dei protagonisti maschili alla principe azzurro. Direi che con la frase precedente ho già riassunto i pro e i contro di questo libro.
Questa autrice scrive in maniera fluida, delicata, andando anche a trattare tematiche importanti senza specularci sopra, e i suoi racconti si fanno sempre leggere senza grande fatica. Al contempo, credo che arrivati al terzo libro l'eccessività di frasi melense (oltre che il misunderstanding) mi abbia un po' fatta storcere il naso. Per quanto non mi ritenga una persona cinica, anche se non diciamo ogni santa volta che i personaggi maschili guardano le loro compagne (o interessi amorosi) come se fossero angeli scesi in terra direi che si sta bene uguale. L'amore non è solo quello. E' gesti, piccole attenzioni, voglia di stare insieme che deve essere trasmessa al lettore... mi pare che ci si concentri troppo sul trope del "ha occhi solo per lei", piuttosto che creare qualcosa di più verosimile. A ciò si aggiunge il fatto che il resto della trama venga un po' sacrificato, quando invece poteva essere ampliato in maniera più organica. A mio parere è sempre il romance che deve entrare nella storia, altrimenti finisce per perdere quel suo luccichio, non diventare un enorme bersaglio a cui tutto il resto fa da contorno. Qui si parla di discriminazione femminile sul lavoro, elaborazione di un lutto, amore e rispetto per la natura, oltre che della plus dotazione che caratterizza Oliver, e si vede che tutti questi elementi non vengono buttati all'interno del testo in maniera casuale, però penso che non siano stati sfruttati come si sarebbe potuto.
E' anche vero però che ognuno punta più sull'aspetto che preferisce e che, rispetto ad altre storie, Unbearably yours mi ha fatta emozionare molto, oltre al fatto che questa è stata una delle rare volte in cui viene presentata un'amicizia uomo-donna reale, perciò non mi sento di bocciarlo in toto. Insomma, in un'altalena di pro e contro, io comunque vi consiglio di fare un tentativo e recuperare anche il resto della serie!

- THE GAMES GODS PLAY (The Crucible,#1) di Abigail Owen, voto 4.5 stelle!
 So che questo libro viene paragonato a Percy Jackson, quindi sarò molto diretta: a parte l'ambientazione urban c'è ben poco di simile: il target è decisamente più alto e questo comporta scene ma anche una crudeltà maggiore rispetto a quanto potremmo trovare nei libri di Riordan. Ovviamente non è un male, anzi, io ho amato entrambi, però non aspettatevi una storia così scanzonata altrimenti potrete rimanere delus*. Detto ciò, questa è stata la prima vera sorpresa del mese.
Mi ha catturata praticamente fin dall'inizio e non ho potuto smettere di leggere. Ho adorato come sono state presentate le varie divinità, anche in maniera diversa rispetto alle connotazioni caratteriali solite, e anche la spigolosità della protagonista non mi ha urtato eccessivamente come spesso accade. Sarà perchè, pur essendo ben dotata e capace, Lyra stessa ammette i propri difetti e non è caratterizzata da quella spocchia che piace tanto dare ultimamente alle figure principali dei romanzi. Anzi, devo dire che mi ha stupita la sua palese bontà anche di fronte alle reazioni altrui! In questo modo ho finito per affezionarmi quasi in egual modo sia a Lyra che ad Hades.. anche se ovviamente propendo per il dio dell'Underworld (la mia amica Caterina in questo momento sta sogghignando, lo so) e i suoi piani contorti. Detto ciò, le prove di questa guerra per la sovranità sull'Olimpo sono piuttosto machiavelliche, variegate, tremende nella loro cattiveria e non prive di imprevisti e colpi di scena, mentre si snoda davanti ai lettori un buon ritratto della natura umana tra tradimenti, invidie e aggressività, in un caleidoscopio di colori in cui è chiaro che non si può fare una netta distinzione tra buoni e cattivi. Sicuramente se devo trovare una pecca vi dico che il finale mi è sembrato un po' sbrigativo, ma spero venga ripreso più decentemente nel secondo libro (dove incrocio le dita che non parta in triangolo amoroso, perchè si sta così bene senza, Abigail!), anche perchè è palese che siamo solo l'inizio. Anzi, se proprio devo dirla tutta **attenzione, spoiler eventuale** ho il grande dubbio che il villain che ci viene presentato in realtà non sia ciò o chi noi pensiamo. Ma magari è solo una supposizione errata! 

- CLOSE KNIT (The Hastings, #1) di Kels & Denise Stone, voto 4.5 stelle!
Quanto mi è piaciuto questo libro! Ho avuto la fortuna di leggerlo in anteprima grazie a @valentine_pr_ e devo dire di essere stata più che soddisfatta. Poteva essere un romanzo banale e invece Close Knit risulta essere una voce fuori dal coro!
Prima di tutto, finalmente un romance che parla effettivamente di sport - e da quello che vedo sarà la costante di tutti i volumi sui fratelli Hastings, anche se ognuno si focalizzerà su una disciplina diversa - che non viene messo giusto come bel background per avere l'etichetta sul genere in cui inserire il libro, ma risulta parte integrante della storia. Non sono una fan del calcio, ma devo dire che le Stone sono state brave a descriverlo senza risultare noiose, e a puntare anche sull'importanza della squadra dentro e fuori dal campo.

In questo romanzo si affronta ampiamente il tema della salute mentale e dell'importanza della terapia per superare determinati traumi oltre che dell'imparare man mano a tornare ad aprirsi agli altri in maniera sana e positiva. Ed è interessante la scelta di rendere forse Cameron il più fragile nella coppia, nonostante anche Daphne abbia i suoi alti e bassi a cui far fronte. Ho apprezzato come si parta da una instant attraction che però viene fermata subito per alcuni motivi e poi si riparta praticamente da capo con una graduale conoscenza che poi porta alla vera e propria relazione. Anche lì, però, con grande concretezza, Kels e Denise tornano ancora a puntare sul fatto che un rapporto di coppia deve essere portato avanti da due persone ed entrambe devono essere nella condizione di farlo. Non siamo i salvatori di nessuno e nessuno deve portarci a fondo con sé, perchè non è giusto. Per quanto possa sembrare duro o triste, questo messaggio è assolutamente reale. Qui sì che ho visto una maturazione, una voglia di crescere e portarsi a uno stato emotivo tale da poter essere in grado di stare con qualcuno sul serio e volerlo rendere felice davvero. 
E chi meglio di Daphne può incanalare questo messaggio, nella sua solare gioisità e nella sua infinita bontà, inserite in questo piccolo corpo curvy caratterizzato da dei deliziosi capelli lilla che ho invidiato dal primo momento?
Se si parla di calcio, abbiamo anche una buona fetta di spazio dedicata anche al lavorare a maglia. Anzi, l'idea di mettere un'intera squadra di football a sferruzzare mentre guarda reality show continua a divertirmi alquanto!😂Ma non credete sia solo un elemento per far ridere: ho apprezzato molto come il lavorare ai ferri abbia aiutato Daphne a gestire l'ansia legata all'essere stata bullizzata in passato e la sua voglia di trasmettere questa sua passione agli altri. Anche il suo essere un'influencer è stato descritto in maniera concreta e per niente offensiva per questo tipo di professione, altro elemento da non sottovalutare, visto che spesso viene lasciato alle antagoniste della storia, magari anche un po' svampite. 
Detto ciò, io spero di rivedere questi personaggi anche nei prossimi libri, anche se temo sarà solo in maniera marginale, con l'augurio che ciò comprenda qualche ritorno della squadra di Cameron perchè credo ci sia più di un personaggio interessante di cui mi piacerebbe leggere di più😏. Who knows! 
 
 
E le vostre letture come sono andate?
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