Friday, 9 August 2024

Recensione: "SEVEN DAYS IN JUNE" di Tia Williams

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione di un libro che ho atteso tantissimo, Seven Days in June.


Titolo:
Seven Days in June
Autrice: Tia Williams
Data d'uscita: 16 luglio 2024
Editore: Oscar Vault
Pagine: 372
Prezzo: 15€
Serie: Autoconclusivo

Trama: Eva Mercy, mamma single, è un'autrice di bestseller erotici. Shane Hall è un romanziere pluripremiato che vive lontano dai riflettori. Quando si incontrano a un evento letterario, sono subito scintille: quello che nessuno sa è che quindici anni prima i due hanno vissuto una settimana di intensa passione e, anche se adesso fingono di non conoscersi, non possono ignorare il passato. Ora hanno solo sette giorni per scoprire cos'è che ancora sembra tenerli uniti.








Recensione:

Voto: 3.5 stelle!

Sono interessata a questo libro da quando è uscito in inglese e finalmente con la sua pubblicazione in italiano sono riuscita a recuperarlo. Avevo delle aspettative davvero alte e anche se la storia mi è piaciuta, sfortunatamente non mi ha distrutto l'anima come mi aspettavo. 

Eva e Shane si sono incontrati per caso all'ultimo anno di liceo e tra loro è scattata la scintilla. Hanno passato insieme solo sette giorni intensi, prima di non rivedersi più per i successivi quindici anni. Oggi sono entrambi scrittori e quando si rincontrano la passione che avevano provato non è del tutto assopita. 

Questa tipologia di storia è il mio pane quotidiano. Le amo, proprio perché leggere di due persone che si amano, ma che sono state divise dalla vita mi emoziona particolarmente. La scrittrice è riuscita a coinvolgermi nella sua storia, ma non a conquistarmi del tutto. Mi è sembrato che non si immergesse mai nelle problematiche dei due protagonisti, per rimanere sempre sulla superficie. Soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra Eva e Shane. Il tempo che passano insieme è relativamente poco sia nel passato che nel presente, e questo mi ha portato a non capire fino in fondo come mai vogliono stare insieme. Posso capire la connessione istantanea, ma non mi è mai sembrata veramente profonda. 

Le scene ambientate nel passato sono relativamente poche e ci troviamo davanti più a un riassunto che ad altro. Oggettivamente questo non è un male e ci sta con il tipo di racconto che la Williams ha portato avanti. I due passano questi sette giorni insieme a cercare di assopire i loro demoni con qualsiasi rimedio e quindi ci sta riassumere solo cosa hanno fatto. Ma dall'altra parte sorge spontanea la domanda del perché i due siano così legati l'uno all'altra. Il bonding legato al trauma può arrivare fino a un certo punto, poi servono altre prove che possano mostrare la solidità di un rapporto. 

Speravo che questo avvenisse nei capitoli ambientati nel presente, ma la loro relazione sembra ripartire semplicemente da dove si erano lasciati. È vero che sono persone diverse, che hanno superato o stanno combattendo in modo più sano i loro demoni, ma la domanda centrale del perché sono così legati l'uno all'altra rimane ancora senza risposta. Leggendo il romanzo non ho mai trovato una motivazione del perché i due desiderassero stare insieme o come mai abbiano passato gli ultimi quindici anni della loro vita a comunicare indirettamente attraverso i loro romanzi. Posso capire che il loro incontro sia stato una svolta nella loro vita, ma penso che la scrittrice doveva approfondire meglio i loro sentimenti per riuscire a creare una storia più profonda.

Questo è anche uno di quei libri in cui non sono sicura che la coppia possa veramente avere il suo happy ending. I due ci vengono sempre mostrati nei momenti in cui rubano del tempo al mondo reale, ma all'interno di una vita con le sue varie problematiche riuscirebbero a rimanere uniti? Mi sarebbe piaciuto vedere di più questi vari momenti, che a mio parere avrebbero mostrato sia la crescita dei personaggi che una vera e propria possibilità di relazione. Al contrario non viene mai mostrato come potrebbe essere la loro vita insieme o cosa faranno in futuro e questo per me ha svalorizzato la coppia, rendendola qualcosa di passeggero.

Se la relazione tra i due non mi ha colpito del tutto, ho invece molto apprezzato il legame tra Eva e sua figlia. Il loro rapporto è il miglior descritto all'interno del libro e più volte mi ha fatto ridere o piangere. Grazie alla narrazione onnisciente ci viene permesso di leggere anche dei capitoli dal punto di vista della figlia, rendendola un personaggio a tutti gli effetti e non solo qualcuno di passaggio per due scene carine. 

L'altro argomento meglio sviluppato nella storia è la disabilità di Eva. È una situazione di cui si parla costantemente ed è stato difficile leggere di come solo perché è qualcosa di non vedibile la protagonista abbia fatto fatica a ricevere le cure appropriate e come questa malattia influisca costantemente sulla sua vita. Questa disabilità è stata anche una delle ragioni per cui è finito il suo primo matrimonio, quindi mi sarebbe piaciuto vedere come avrebbe reagito Shane in caso di un episodio, ma sempre per la motivazione che i due sembrano solo rubare del tempo al mondo reale questo non avviene e per me è stato un vero peccato. 

Il libro è scritto molto bene, potendo cambiare a piacimento tra le voci dei vari personaggi la scrittrice riesce a dare alla sua storia più sfumature che la rendono complessa e accattivante. L'unica pecca è proprio nella relazione tra Eva e Shane che sembra sempre troppo superficiale.

- Camilla

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