Thursday, 27 March 2025

Recensione: "OUR INFINITE FATES" di Laura Steven

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione del libro che ha stregato l'Italia, Our Infinite Fates di Laura Steven.


Titolo:
Our Infinite Fates
Autrice: Laura Steven
Data d'uscita: 4 marzo 2025
Editore: Rizzoli
Pagine: 420
Prezzo: 18,00€
Serie: Autoconclusivo

Trama: Evelyn si ricorda di tutte le sue vite passate. E ricorda anche che in ognuna di esse è stata uccisa prima del suo diciottesimo compleanno, sempre dalla stessa persona: Arden. Evelyn è però molto affezionata alla vita in cui si trova adesso e, cosa più importante, la sua sorellina malata ha bisogno di lei per sopravvivere: solo una volta compiuti diciotto anni, potrà donarle il midollo osseo che le serve. Evelyn è disposta a tutto pur di sopravvivere ancora qualche giorno e salvare sua sorella. Deve solo seguire tre semplici regole: 1. Trovare Arden, il nemico secolare che le dà la caccia in ogni vita; 2. Capire esattamente perché le dà la caccia; 3. Fare di tutto per non innamorarsi di lui… Ancora.






Recensione:

Voto: 2.5 stelle!

Ho conosciuto Laura Steven anni fa con The Exact Opposite of Okay, un libro che ancora oggi è tra i migliori che io abbia mai letto. Con il tempo, la scrittrice è passata a scrivere di vari generi che non erano proprio il mio cup of tea, quindi quando ho visto che avrebbe finalmente pubblicato un fantasy romance non stavo più nella pelle. L'idea del romanzo mi piaceva tantissimo e non vedevo l'ora di leggerlo, ma sfortunatamente non mi ha convinto.

È un libro scritto molto bene, si notano le ricerche che la scrittrice ha fatto per ambientare la narrazione in diversi luoghi ed epoche. Ci sono anche delle frasi che mi hanno particolarmente colpito, ma più in riferimento a situazioni personali rispetto a quelle dei protagonisti. Il problema del romanzo è che il tema principale è una storia d'amore che a fatti non viene percepita. 

La narrazione si divide in due linee temporali, quella del passato e quella del presente. 
Nel passato vediamo le tantissime vite che i personaggi hanno vissuto in tempi ed epoche diverse. Queste scene, però, vengono praticamente sempre ambientate poco prima che i due stiano per morire. Non ci danno, come mi aspettavo, un vero e proprio background della loro relazione. In alcune di esse erano amici, in altre già amanti e in altre ancora praticamente solo conoscenti. Non ho provato niente nei loro confronti perché non mi è mai stato spiegato come mai si amassero. Ho continuato la lettura sperando che prima o poi sarei arrivata a leggere della loro prima vita, convinta che quello sarebbe stato il tassello del puzzle che mi avrebbe reso possibile guardare con occhi diversi tutte le scene che avevo già letto, ma questo non è avvenuto. Arrivata finalmente al primo tassello della storia devo ammettere che l'unica cosa che ho provato è stata una cocente delusione, perché ancora una volta non avevo trovato niente che potesse spiegarmi i sentimenti che i due personaggi provano l'una per l'altro. 

La storia al presente è addirittura peggiore nel cercare di mostrarci i sentimenti tra i due. Dopo più di mille anni le emozioni che Evelyn prova nei confronti di Arden sono paura e angoscia. Ha paura di lui e prova ansia e angoscia perché non vuole morire prima di essere riuscita a salvare la sorella. Il loro decantato amore viene appunto solo detto a parole, ma i sentimenti che emergono sono oppressivi e pesanti e non avendo niente a cui appigliarmi nel passato questa più che una storia d'amore mi è sembrata una storia dell'orrore. A uscirne peggio è il personaggio di Arden che risulta l'antagonista del romanzo. È lui che la cerca e la insegue tutte le volte. È lui che senza spiegazione la uccide tutte le volte. E visto che neanche nel passato ci è stato mostrato un qualsiasi appiglio al suo sentimento, nel presente sembra solo il cattivo della storia. È vero che ci sono moltissime parole per spiegare il loro amore, ma sono soltanto questo: parole. Al libro mancano i fatti, i gesti, quei momenti che riescono a farti passare oltre anche ad alcuni comportamenti o che ti tengono a galla perché sai che quella che stai leggendo non è tutta la verità e vuoi scoprire le reali motivazioni del suo comportamento. 

Il romanzo manca molto di emotività e questo è dovuto soprattutto al fatto che è narrato solo dal punto di vista di Evelyn. Nel passato la narrazione si interrompe sempre con la loro morte o quando vengono indirizzati su quel destino, mentre al presente la ragazza, anche se ancora spera di trovare una scappatoia o di rimandare di poco il tutto, ha praticamente accettato quello che le accadrà. È la rassegnazione quello che percepiamo dai suoi capitoli, ma credo che ci sia molto altro che poteva trasparire se fosse stato dato spazio ai personaggi che restano. Durante tutte le loro vite i due hanno delle famiglie, dei cari che tengono a loro e non vediamo mai cosa succede loro o le conseguenze che la morte dei protagonisti ha sulla vita di chi li ha conosciuti. Con questo non intendo che mi serviva ogni volta un papiro per sapere cosa sarebbe successo a tutti i personaggi, ma mi sarebbe piaciuto vedere la reazione di qualcuno alla loro morte. Dobbiamo ricordarci che in moltissime vite i due sono stati amici e/o amanti, ma dai loro parenti e conoscenti verranno ricordati come vittima e omicida. Una delle loro vite in particolare, per me, avrebbe necessitato di essere approfondita da questo punto di vista. Serviva sapere cos'è successo dopo a chi è rimasto. E proprio perché in questa vita abbiamo avuto la possibilità di approfondire meglio i personaggi secondari a cui i due protagonisti erano legati, credo che la scrittrice non abbia pensato attentamente a quello che veniva lasciato loro e all'ombra che questo fatto, per me, ha lasciato su tutta la storia. 

Per la conclusione c'è stato un plot twist che non mi aspettavo e che reputo abbastanza interessante, ma poi tutta la vicenda si conclude in modo veramente semplicistico. È un finale in linea con il genere di cui stiamo parlando (young adult), ma dopo tutto il resto non è riuscito a togliermi l'amaro di bocca. 

Our Infinite Fates è un libro con un'idea meravigliosa, ma l'esecuzione manca dei sentimenti che potevano far diventare questa una storia d'amore per i secoli. 

- Camilla

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