Monday, 13 October 2025

Recensione: "COME (NON) INNAMORARSI DEL NEMICO" di Brigitte Knightley

Buongiorno amic* lettor*!
Dopo un periodo in cui ho fatto fatica a portare a termine una lettura, eccomi di nuovo qui con voi per parlarvi dell'ultimo fantasy che ho letto "Come non innamorarsi del nemico" di Brigitte Knightley. 


Titolo:
Come non innamorarsi del nemico
Autrice: Brigitte Knightley 
Data d'uscita: 17 settembre 2025
Editore: Giunti
Pagine: 456
Prezzo: 16,00€

Trama: Osric Mordaunt, membro scelto del temuto Ordine dei Fyren, è stato colpito da una rara malattia degenerativa che rischia di fargli perdere il suo potere, la sua utilità come sicario, e quindi la vita. L'unica possibilità di salvezza è trovare una guaritrice di eccezionale talento; peccato che la persona perfetta per questa impresa appartenga alla fazione invisa, l'Ordine degli Haelan. 

Aurienne Fairhrim, portamento altero e capelli scuri stretti in un impeccabile chignon, è impegnata a combattere un'epidemia di vaiolo che sta decimando gli orfanelli di tutti i Tīendom. Inutile dire che non ha alcuna intenzione di lasciarsi corrompere da un banale assassino benvestito e convinto – a sproposito – del suo irresistibile fascino. Ma la ricerca di fondi per lanciare un programma di vaccinazione è così disperata che, alla fine, sarà la sua responsabile a decidere per lei: guarirlo in cambio di una cospicua donazione (rigorosamente anonima). È così che i due, al riparo da sguardi indiscreti, dovranno, loro malgrado, diventare alleati. 

Tra antiche fiabe, la sottile influenza dei cicli lunari, e minacciose incursioni che fanno trasparire disegni più oscuri dietro il morbo che dilaga, la tensione tra Osric e Aurienne si farà sempre più intensa e fatale. Dovranno stare attenti a non uccidersi l'un l'altra… o peggio, a non innamorarsi.



Serie:
1. Come non innamorarsi del nemico 
2. The Exquisite Torment of Loving Your Enemy (in uscita a luglio 2026 in inglese)




Recensione:

Voto: 3 stelle!

Non so bene come parlare di questo libro perché nella mia testa è finito nella categoria intermedia dei romanzi "carini" e niente di più. Ci sono alcune cosa che mi hanno convinto, altre meno, ma arrivata alla fine devo ammettere che è una storia che non è riuscita a coinvolgermi come mi aspettavo. È una situazione da "non sei tu, sono io", in cui non è colpa del libro, ma più del fatto che questa tipologia di narrazione più cozy, senza grandi scene d'azione o politiche, non riesce a conquistarmi e per la maggior parte del tempo mi annoia. 

La prima parte del libro è interamente dedicata alla ricerca scientifica mista a mitologia di Aurienne per salvare Osric. Se da un lato posso riconoscere che la scrittrice è stata brava a strutturare l'elemento scientifico, dall'altro questo argomento complesso non è mai riuscito a conquistare la mia attenzione. 
La seconda parte, invece, anche se continua con un ritmo sempre piatto, aggiunge alla storia quel pizzico di trama e di scene più d'azione che, anche se per breve durata, mi hanno incollato alle pagine. 

Il grande problema del libro, però, è la mancanza di spiegazioni riguardanti il worldbuilding. L'autrice ci butta nel suo mondo come se noi ci vivessimo dentro, senza sentire la necessità di spiegarci anche le cose più basilari e lasciando così nella testa di chi legge molte domande e un pizzico di confusione costante. Inoltre non mi è piaciuto l'utilizzo che è stato fatto del glossario, che dovrebbe servire come metodo di supporto alla storia e non come libretto d'istruzioni. Il risultato è che sembra che le informazioni vengano date al di fuori del testo perché l'autrice non è stata in grado di inserire queste spiegazioni nella narrazione senza interrompere il ritmo e quindi ha preferito mettere tutto a parte. Dal mio punto di vista uno degli elementi fondamentali da valutare in un fantasy è proprio la riuscita di chi li scrive di inserire le spiegazioni relative al mondo in modo naturale, senza appesantire il testo o mancando di dare i punti cardine per la comprensione della storia, in questo caso mi duole ammettere che la Knightley non è riuscita in questo suo compito. 

Osric e Aurienne
 sono personaggi interessanti e la loro personalità è ben chiara fin dall'inizio. Lei è quella seria e ligia alle regole, lui è irriverente e non prende niente sul serio. Sono come l'acqua e l'olio e non dovrebbero mai mischiarsi e infatti dall'inizio il loro è solo un rapporto di lavoro basato su cosa possono fare l'uno per l'altra. È da tempo che non si vedeva un romanzo pubblicizzato come slow burn tra enemies to lovers che si rivelasse tale, ma questa volta il libro è proprio come viene descritto. La relazione tra i due si sviluppa molto lentamente e da nemici giurati passando del tempo insieme cominciano ad aprirsi e a fidarsi minimamente l'uno dell'altra. C'è ancora molta strada da fare, ma le basi sono state costruite molto bene. Le loro scene insieme sono particolarmente divertenti, più volte ho riso ad alta voce per le battutine che si scambiano i due. 

La trama anche se sembra in più punti partire, rimane sempre abbastanza piatta e questo si ripercuote anche nel finale che semplicemente conclude una parte di storia. Niente cliffhanger o altro che ti lasciano sulle spine per avere in mano il prossimo volume. Solo un misero punto e virgola in attesa del secondo libro della dilogia.

Come non innamorarsi del nemico è un libro divertente con personaggi interessanti, ma che non è riuscito a coinvolgermi nella sua storia per una trama abbastanza piatta che non mi ha mai particolarmente emozionato.

- Camilla

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