Tuesday 8 October 2019

Recensione: "The Beautiful" di Renée Ahdieh


Buongiorno amici lettori!
Quale miglior giorno di un martedì pieno di uscite per fare una recensione? 
Oggi vi parlo di The Beautiful, l'ultimo libro di Renée Ahdieh.


Titolo: The Beautiful
Autore: Renée Ahdieh
Editore: Hodder & Stoughton 
Data d'uscita: 8 Ottobre
Pagine: 448
Prezzo di copertina: 17,50

Trama: 
In 1872, New Orleans is a city ruled by the dead. But to seventeen-year-old Celine Rousseau, New Orleans provides her a refuge after she's forced to flee her life as a dressmaker in Paris. Taken in by the sisters of the Ursuline convent along with six other girls, Celine quickly becomes enamored with the vibrant city from the music to the food to the soirées and—especially—to the danger. She soon becomes embroiled in the city's glitzy underworld, known as La Cour des Lions, after catching the eye of the group's leader, the enigmatic Sébastien Saint Germain. When the body of one of the girls from the convent is found in the lair of La Cour des Lions, Celine battles her attraction to him and suspicions about Sébastien's guilt along with the shame of her own horrible secret.

When more bodies are discovered, each crime more gruesome than the last, Celine and New Orleans become gripped by the terror of a serial killer on the loose—one Celine is sure has set her in his sights . . . and who may even be the young man who has stolen her heart. As the murders continue to go unsolved, Celine takes matters into her own hands and soon uncovers something even more shocking: an age-old feud from the darkest creatures of the underworld reveals a truth about Celine she always suspected simmered just beneath the surface.

Serie:
1. The Beautiful
2. Ancora senza titolo


Recensione

Voto: 2.75


"For it brought to bear two of my deepest truths: I will always possess an errant young soul, no matter my age.
And I will always be the shadowy creature in darkened alcoves, waiting...
For you, my love. For you."

Voglio iniziare questa recensione dicendo quanto io abbia provato a dare la sufficienza a questo libro. Io ci ho provato davvero con tutta me stessa, ma proprio non posso dargli un voto positivo.

Quando la scrittrice ha annunciato il suo nuovo libro ero molto emozionata, soprattutto perché La Moglie del Califfo è la mia duologia preferita e quindi non vedevo l’ora di sapere cosa riguardava la sua nuova storia. Letta la trama la mia euforia per il libro è un pochino scemata. Le parole New Orleans e vampiri mi hanno attirato, ma non era uno dei miei libri più attesi dell’anno.

"She possesses the look of someone who has met Death on a field of battle and managed to live another day. I am intrigued by her. I am curious about the scars Death left behind."

Il grande problema del libro è che è noioso, non succede praticamente niente se non nelle ultime pagine. Una persona leggendo la trama può benissimo saltare le prima trecento pagine del libro, perché oltre una o due descrizioni del cibo non si perde niente.

"In Celine, evil had found the perfect vessel."

Adesso riassumiamo un po’ per far capire quali sono le premesse e per così arrivare a dire cosa non mi ha convinto nel libro:
Celine è una giovane ragazza che è obbligata da una sua azione a fuggire da Parigi e a dirigersi a New Orleans dove vuole iniziare una nuova vita. Qui viene ospitata in un convento per giovani ragazze dove fa amicizia con Pippa, successivamente grazie ad una conoscente, Odette, viene a conoscenza della Cour des Lions dove incontra Sebastian per cui sente un’attrazione immediata. Però non è tutto rose e fiori, infatti nella città si aggira un pericoloso assassino che sembra uccidere persone vicino a Celine.

"Never fall in love with a mortal, for love is an affliction. It always ends in blood."

Dalla trama sembra che il libro si divida in una parte romantica e in una mistery e io devo dire che nessuna delle due mi ha convinto.
La parte romantica è al quanto deludente. Celine e Sebastian si incontrano hanno un’attrazione istantanea l’uno per l’altra, ma non hanno modo di sviluppare una relazione. Nel libro si saranno visti quattro, cinque volte, non ci sono stati né dialoghi né situazioni che abbiano potuto farci percepire un cambiamento nel loro comportamento o una motivazione sul perché sono così attratti l’uno dall’altro. Ad un certo punto viene inserito anche un triangolo che poteva benissimo essere evitato e dare più scene ai due ragazzi.
La parte mistery proprio non c’è. Pensavo che la ragazza si sarebbe messa a cercare l’assassino, ma non lo fa. Non ci sono pagine di lei che riflette su chi possa essere stato e neanche il lettore ha idea di chi sia l’assassino. Si arriva alla scoperta con neanche un po’ di entusiasmo, perché detto tra noi, sarebbe stato più interessante se li avesse uccisi tutti.
Celine non si mette ad investigare sull’assassino per cercare di capire chi sta uccidendo le persone vicine a lei, al contrario non ha proprio idea su chi o cosa possa essere il colpevole e decide di rimanere nella sua ignoranza non facendo domande, ma ideando un piano per la cattura che fa acqua da tutte le parti.

"I am the spider. I set silken traps. I watch as you step into my web.
I wait to strike.
But do not fear. I promise I will never forget you."

Altro problema sono i personaggi, nessuno di loro ha il tempo di presentarsi al lettore o di evolversi. Sono tutti statici e piatti. Dopo solo due giorni dalla fine della lettura non mi ricordo già più neanche come si chiamano molti di loro.
Una delle grandi occasioni mancate dall’autrice per me è la Cour des Lions. L’idea è molto interessante, ma la realizzazione non è delle migliori. I personaggi sono davvero marginali e oltre Sebastian non vengono praticamente considerati.

"It's easy to lose sight of what's real when you're lost in the stars."

E arriviamo così all’elemento soprannaturale, cioè quello che mi ha deluso più di tutti.
(Se sommate che non mi hanno convinto la parte romantica e la mistery e che non mi è proprio piaciuta la parte soprannaturale potete benissimo capire come mai il libro non ha raggiunto la sufficienza).
The Beautiful è stato presentato al pubblico come un libro sui vampiri e il problema è che NON CI SONO PRATICAMENTE VAMPIRI NEL LIBRO! Ok, adesso mi spiego meglio.
Tutto faceva presagire che nel libro ci sarebbero stati dei vampiri: la pubblicità, New Orleans aka la città governata dai non morti, il prologo del libro.
Quando ho letto il prologo ho pensato che avrei amato il libro, proprio per quel vampiro pazzo che lo apre, ma sfortunatamente la mia gioia è scemata con il numero delle pagine in cui queste creature non venivano considerate.
Solo alla fine nelle ultime trenta pagine si viene finalmente a parlare di vampiri, senza spiegarci niente di essi.
Durante tutto il libro quando Celine vede qualcosa di soprannaturale (come ad esempio persone che controllano gli oggetti con la mente) usa la parola Inumano e solo questa. Quindi non è colpa mia se più di una volta mi sono chiesta se nel libro erano presenti gli X-men e non i vampiri.
Mi è sembrato che ci fossero molte idee, ma molta più confusione sulla spiegazione di quest’ultime. Non vengono spiegati i vampiri o le forze in campo, vengono nominati due gruppi di persone, ma nessuno di essi si capisce chi contiene.
Alla fine del libro il lettore si trova con più domande che risposte.

"Knowing what might happen is not the same as preventing it from happening."

Lo stile di scrittura fa cilecca a mio parere. Gli unici capitoli interessanti sono quelli narrati dal punto di vista dell’assassino e di Sebastian, ma sono entrambi troppo pochi. La maggioranza del libro è narrata dal punto di vista di Celine e sfortunatamente questo ha portato il romanzo ad essere per me molto noioso. La ragazza non fa praticamente niente durante tutto il libro, va a mangiare, va ad un ballo, parla con qualcuno, parla con qualcun altro, ci prova con Sebastian, si fa quasi uccidere… ma per me è stato come guardare lo schermo del telefono spento, nessuna emozione.
Altro problema che ho trovato nel libro è l’uso della lingua francese. Essendo la protagonista francese nel libro viene molte volte usata questa lingua, cosa che approvo appieno, quello che non mi ha convinto è che tante volte queste frasi non vengono tradotte in inglese. Capisco che la protagonista comprende, ma noi lettori che non sappiamo il francese no. Non trovo carino che un lettore debba continuamente fare avanti indietro con Google traduttore. Ci sta che lei non abbia voluto mettere la traduzione per la trama, ma poteva benissimo fare le note a piè di pagina. Inoltre nel libro sono presenti anche frasi in spagnolo e in italiano per cui vale la stessa mancanza di traduzione del francese.

"Love is looking at someone as if the stars shine in their eyes."

Non ho dato un’insufficienza piena per due motivi: alcuni dialoghi come alcune scene erano interessanti e il finale.
Il finale è la vera punta di diamante del libro, succedono due o tre fatti altamente interessanti che hanno stuzzicato il mio interesse rimescolando le carte in tavola e dando buone premesse per un secondo libro. Per questo forse leggerò il seguito.

"Are the stars that captivating?"
"Of course they are. They're infinite. They see all and know all. These same stars hung in the sky during the times of Michelangelo and Shakespeare. Isn't that fascinating?"

The Beautiful non è il libro che mi aspettavo, ha molte carenze che mi hanno portato a non apprezzarlo come avrei voluto. Non è riuscito a suscitarmi emozioni, se non in una o due scene. Per tutti questi motivi non ho potuto dare al libro la sufficienza, anche se mi si spezza un pochino il cuore.

"Many would say this story is not about justice. It is about vengeance.
To me, there is simply no difference."

In conclusione The Beautiful mi è sembrato un lungo ed estenuante prologo e non un primo libro di una duologia, spero vivamente che il secondo sia migliore, ma soprattutto che faccia chiarezza a tutte le domande e i dubbi creati.

 - Camilla 

2 comments:

  1. Concordo pienamente (io gli ho dato 3 stelline, se ti va passa dal blog a dare uno sguardo). Vampiri assenti, una protagonista che secondo me definire anacronistica è dire poco, avvenimenti scarsi...
    Insomma, carino, ben scritto, con una ship shippabilissima, ma... Meh. Un po' una delusione purtroppo.

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    1. Si, purtroppo il libro non è quello che era stato promesso. I vampiri non si vedono neanche con il binocolo e ho trovato il tutto molto noioso e sottotono. Avendo letto le altre storie della Ahdieh so cosa può fare e in questo libro manca proprio la sua magia.

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