Buongiorno amici lettori!
Oggi per voi abbiamo una vera chicca, ovvero la recensione in anteprima di Into the Crooked Place di Alexandra Christo. Infatti il libro uscirà l'8 Ottobre, ma io ho avuto la possibilità di avere un'ARC del libro e quindi adesso saprete cosa ne penso.
Titolo: Into the Crooked Place
Autore: Alexandra Christo
Data di uscita: 8 Ottobre
Editore: Feiwel & Friends
Pagine: 469
Prezzo di copertina: 17,46 rigida, 8,69 flessibile
Trama:
Serie:
1. Into the Crooked Place
2. Senza titolo
Recensione
Oggi per voi abbiamo una vera chicca, ovvero la recensione in anteprima di Into the Crooked Place di Alexandra Christo. Infatti il libro uscirà l'8 Ottobre, ma io ho avuto la possibilità di avere un'ARC del libro e quindi adesso saprete cosa ne penso.
Titolo: Into the Crooked Place
Autore: Alexandra Christo
Data di uscita: 8 Ottobre
Editore: Feiwel & Friends
Pagine: 469
Prezzo di copertina: 17,46 rigida, 8,69 flessibile
Trama:
Desperate times call for desperate
magic . . . Magic rules the city of Creije Capital and Tavia Syn knows just how
many tricks she needs up her sleeve to survive. Selling dark magic on the
streets for her kingpin, she keeps clear of other crooks, counting the days
until her debt is paid and she can flee her criminal life. But then, one day,
with her freedom in sight, Tavia uncovers a sinister plot that threatens to
destroy the realm she calls home. Desperate to put an end to her kingpin's
plan, Tavia forms an unlikely alliance with three crooks even more deadly than
her: Wesley, the kingpin's prodigy and most renewed criminal in the realm
Karam, an underground fighter with a penchant for killing first and forgetting
to ask questions And Saxony, a Crafter in hiding who will stop at nothing to
avenge her family With the reluctant saviours assembled, they embark on a quest
to put an end to the dark magic before it's too late. But even if they can take
down the kingpin and save the realm, the one thing they can't do is trust each
other.
1. Into the Crooked Place
2. Senza titolo
Recensione
Voto: 3
stelle!
"The realms make monsters of us all"
"It is not the realms. It is the people in them."
Sono un po’ delusa da questo libro? Si.
Mi aspettavo di più? Decisamente.
L’anno scorso ho letto ed amato To Kill a Kingdom, il primo
libro della scrittrice, così quando aveva annunciato che quest’anno sarebbe
uscita una sua nuova storia ero molto emozionata. Il libro prometteva un gruppo
di criminali, un mondo magico e avventure alla Sei di Corvi.
Ero davvero emozionata di leggerlo, ma sfortunatamente
questo libro mi ha deluso.
Il primo grande problema, quello di fondo, è che il libro
viene fin dalla sua annunciazione paragonato a Six of Crows. Questo serviva per
attirare a sé nuovi lettori, ma leggendolo una persona non può fare a meno di
continuare a confrontarlo con il libro della Bardugo e mi dispiace per la
Christo, ma quest’ultimo è nettamente superiore alla sua storia.
Sapevo già che SoC era un libro magnifico, ma ultimamente ho
letto altri libri sulla stessa riga e nessuno è riuscito a conquistarmi come
questo.
"Because not a one of them was truly righteous or good or even half-loyal"
Punto a sfavore fin dall’inizio è la narrazione. Lo stile di scrittura mi ha convinto come lo scorso anno, ma ho trovato che la scrittrice abbia fatto fatica a scrivere a quattro voci.
La narrazione, soprattutto nei primi capitoli, non è fluida.
Si passa da un capitolo all’altro, da un personaggio all’altro, senza avere un
filo conduttore che possa legare le vicende. Solo andando avanti si verrà a
formare una vera narrazione che coinvolge tutti, ma anche qui abbiamo dei
problemi.
All’inizio è un capitolo, una storia, fine. Se si legge capitolo
per capitolo la storia è anche bella, perché la Christo sa scrivere, ma quando
unisci il tutto si vede un distacco da un capitolo all’altro.
Quando ci troviamo con tutti i personaggi insieme dediti
alla missione non troviamo mai un gruppo unito. La scrittrice ha diviso i
personaggi principali in due gruppi e questo ha portato problemi alla
narrazione. Possono passare anche cinquanta pagine prima di sapere cosa sta
facendo un personaggio. In base a che personaggio narra il capitolo si comprende cosa sta facendo il suo “gruppo”, mentre gli altri due personaggi sono quasi
dimenticati.
La scrittrice non è riuscita a unirli, a formarne un gruppo
unito anche solo allo scopo della missione. Ci sono quattro personaggi che si
trovano insieme per un motivo che a volte non è chiaro.
E questo ci porta all’altro grande problema del libro: la
confusione.
Più di una volta sono rimasta confusa da quello che stava
succedendo nel libro, per colpa di due punti che non sono stati approfonditi, a
mio parere, a dovere.
Il primo è la magia. È interessante come abbia voluto
mostrarla la scrittrice, ma molto confusionario (si, probabilmente userò questa
parola tante volte). Non ci vengono mai spiegati i limiti di questo potere o
chi possa usarlo. Sembra tutto molto lasciato al caso.
L’altro punto è l’ambientazione. Io già sono negata in
geografia, ma qui serviva proprio una mappa. I personaggi continuano a muoversi
in un mondo che non viene spiegato al lettore: sono isole? Penisole? Città un
po’ distanti? Bho. Io non ho capito. A me è arrivata la sensazione che neanche
la scrittrice sapesse bene come è strutturato il mondo da lei creato.
So che nell’edizione americana o con il pre-ordine ti viene
mandata una mappa, ma è solo quella della città di partenza della storia, poi i
personaggi si muovono in un mondo che io non ho compreso.
"Why are you all staring a me like we're on a date?" Wesley asked. "Make yourselves useful."
"How so, sir?" one of the busker asked.
"I don't care. Just do something. Shoot someone. Fire-gates, shoot each other for all I care."
Passiamo ai personaggi, sono tutti molto interessanti, ma
dovevano essere caratterizzati meglio. Se alcuni hanno delle grosse motivazioni
per intraprendere questo viaggio, quelle degli altri sono molto futili. Possono
essere considerate delle motivazioni convincenti, ma bisognava avere una
spiegazione più dettagliata.
Quello che manca a tutti è una caratterizzazione adeguata,
sembrano solo quasi accennati, quindi spero che avremo di più su di loro nel
seguito.
Bisogna anche ammettere che tanti sembrano quasi una brutta
coppia dei personaggi della Bardugo.
“That was how street kids became street kings. How buskers became underbosses. It was the only way to survive in a realm hungry enough to swallow the weak whole. Trust no one, betray everyone. Kill or be killed, always.”
Leggendo tutto questo credo che tanti di voi si stiano chiedendo come mai ho dato la sufficienza al libro?
La verità è che ci sono anche punti interessanti
all’interno.
I personaggi, anche se poco caratterizzati, sono
interessanti e invogliano il lettore a continuare con la lettura.
I due gruppi che la scrittrice ha formato sono le coppie, la
divisione non mi è piaciuta, ma le coppie si. Sono entrambe carine, non
eccezionali da farmi battere il cuore, ma interessanti.
E come ho detto all’inizio lo stile di scrittura della
Christo a me piace. Se lo leggi solo per leggere, senza concentrarti su tutti i
dettagli, è anche una buona lettura.
"And that was precisely why Wesley hated working with a crew."
Il libro sfortunatamente è abbastanza prevedibile, i plot twist inseriti si riescono a prevedere facilmente.
Il punto più interessante forse è il finale, non è
spettacolare, ma spinge a dare una possibilità al seguito.
Credo che il grandissimo problema del libro sia che la
Christo abbia cercato così tanto di distaccarsi dalla Bardugo e da Six of Crows
da finire con molte similitudine.
"That's the thing about dreams. They happen overnight."
"And then fade away".
Into the Crooked Place non sarà di sicuro il libro dell’anno o un libro spettacolare, ma grazie ai personaggi, che sono il punto forte, è riuscito a coinvolgermi abbastanza da finirlo, cosa che non è successo per The Gilded Wolves (altro libro simile) e per questo si merita la sufficienza, ma niente di più.
- -- Camilla
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