Ciao a tutti lettrici e lettori! Eccomi qui con la reensione del libro che avete scelto per le letture del mese di febbraio! Per chi non si ricordasse, vi rinfresco un attimo la memoria:
Titolo: The Shadows Between Us
Autore: Tricia Levenseller
Data d'uscita: 25 febbraio 2020
Numero di pagine: 326 pagine
Editore: Feiwel & Friends (9 marzo 2020)
Prezzo di copertina: 17.49€
Data d'uscita: 25 febbraio 2020
Numero di pagine: 326 pagine
Editore: Feiwel & Friends (9 marzo 2020)
Prezzo di copertina: 17.49€
Trama:“They’ve never found the body of the first and only boy who broke my heart. And they never will.”Alessandra is tired of being overlooked, but she has a plan to gain power:1) Woo the Shadow King.
2) Marry him.
3) Kill him and take his kingdom for herself.
No one knows the extent of the freshly crowned Shadow King’s power. Some say he can command the shadows that swirl around him to do his bidding. Others say they speak to him, whispering the thoughts of his enemies. Regardless, Alessandra knows what she deserves, and she’s going to do everything within her power to get it.
But Alessandra’s not the only one trying to kill the king. As attempts on his life are made, she finds herself trying to keep him alive long enough for him to make her his queen—all while struggling not to lose her heart. After all, who better for a Shadow King than a cunning, villainous queen?
Recensione:
Voto: 1.5/5 stelle! ⭐
Questo libro mi aveva fatto ben sperare, anche nell'ottica di dare una nuova possibilità all'autrice dopo aver mollato "Warrior of the Wild" dopo il primo capitolo e mezzo. Purtroppo, anche in questo caso questo libro è un grande NO e, miei cari lettori, è stato solo per amor vostro che ho continuato a leggere fino alla fine così da riuscire a portarvi questa recensione. Un grande no caratterizzato da elementi potenzialmente ottimi che poi sono stati sfruttati malissimo in una scrittura che tanto varrebbe utilizzare per un abbozzo di racconto che manca ancora di quel minimo tocco di originalità che serve per emergere.
L'idea di una protagonista autosufficiente, sveglia e anche dalla morale forse persino più nera che grigia che cerca di trovare una propria dimensione e valorizzazione personale quando il padre preferisce palesemente la sorella (tonta) mettendola in disparte e il suo primo amore ha pensato di scaricarla bellamente per un'altra senza tante pretese (finendo anche molto male) non mi dispiace. Anzi, era sicuramente un buon punto di partenza da cui partire anche se non del tutto originale. Rimangono infatti sempre i debiti di famiglia da sanare tramite un eventuale matrimonio riparatore, a meno che non si trovi una soluzione migliore - che ovviamente Alexandra ha. Perché infatti non provare a diventare regina e uccidere il re così da avere tutto il potere per sé così da non dover sottostare ai voleri di nessuno?
Si prospettava quindi un libro piuttosto divertente. Se non fosse appunto lo scontrarsi con una trama che risulta per la maggior parte banale al pari di quello che si rivela effettivamente essere la protagonista.
Quello che non mi è piaciuto per niente infatti è stato il fatto di trovarsi una giovane donna, nemmeno ventenne, che mette i piedi in testa a chiunque, in primis il padre, credendosi palesemente la padrona del mondo. Capisco possa essere intelligente e che sappia quanto vale, ma il modo in cui ha trattato il genitore fin dall'inizio, quasi fosse un valletto, mi è sembrato a dir poco esagerato. Un atteggiamento che tra l'altro permane anche in quasi tutti i rapporti che non rientrano nella sua sfera di simpatie (praticamente la maggior parte). A ciò si aggiunge ovviamente la supponenza di dare consigli e rimproveri sia in campo economico che sociale che umano, quasi fosse una donna dall'esperienza decennale e non una ragazzina. Come se ciò non bastasse, volevamo non aggiungere la sua bravura del creare vestiti perfetti che dettano moda a corte in un battibaleno? A quanto pare anche questo era indispensabile.
Il tutto sarebbe potuto starci se gestito meglio e limitato, così risulta solo una farsa poco credibile che non è riuscita nemmeno a divertirmi.
Persino i momenti in cui si sottolinea l'emancipazione femminile sono così stereotipati nelle battute che perdono totalmente di forza.
Non si salva nemmeno il rapporto con la famiglia, praticamente presentato all'inizio come piuttosto grottesco e risultato immutato in tutto lo svilupparsi del libro. Forse ancor più della relazione col padre, effettivamente chiara, quella che mi ha lasciato più perplessa è stata quella con la sorella. Non viene mai mostrata e viene lasciata in un angolo come se effettivamente la famiglia non ricoprisse la minima importanza nella vita di una persona.
La struttura narrativa è scorrevole, sì, ma priva di grandi sorprese se non in alcuni punti che risultano effettivamente buoni, ma più incentrata su descrizioni superflue di abiti e dialoghi che avrebbero potuto essere un attimino rivisti e rielaborati in qualcosa di un pò più accattivante e maturo.
Il resto del personaggi non si scansa dalla superficialità. Non vedo elementi di grande spicco se non effettivamente lo Shadow King, nonostante anche questo venga penalizzato da tutta la struttura attorno. Ammetto però che i suoi poteri non mi sono dispiaciuti e nemmeno il suo carattere. Qui ho notato un qualcosina in più rispetto a tutto il resto, peccato non basti.
In ogni libro cerco sempre di trovare qualcosa di positivo che mi spinga ad andare avanti, qui però ho fatto davvero fatica. Temo che lo stile di scrittura e le storie della Levenseller non facciano per me, ma a parte predilezioni già più personali credo che questa storia sarebbe potuta essere un prodotto nettamente migliore con più lavoro e approfondimento in più. Così rimane un'occasione sprecata.
So che a molti è piaciuto, quindi non prendete la mia recensione come un attacco al vostro parere o uno sconsigliarla a priori! Al contrario, voleste comunque leggerla o farmi sapere cosa ne pensate sono davvero curiosa di sentire altri punti di vista! Chissà che non riesca a trovare la chiave di lettura che in questo momento (palesemente) mi manca per apprezzarlo!
- Chiara
2) Marry him.
3) Kill him and take his kingdom for herself.
No one knows the extent of the freshly crowned Shadow King’s power. Some say he can command the shadows that swirl around him to do his bidding. Others say they speak to him, whispering the thoughts of his enemies. Regardless, Alessandra knows what she deserves, and she’s going to do everything within her power to get it.
But Alessandra’s not the only one trying to kill the king. As attempts on his life are made, she finds herself trying to keep him alive long enough for him to make her his queen—all while struggling not to lose her heart. After all, who better for a Shadow King than a cunning, villainous queen?
Recensione:
Voto: 1.5/5 stelle! ⭐
Questo libro mi aveva fatto ben sperare, anche nell'ottica di dare una nuova possibilità all'autrice dopo aver mollato "Warrior of the Wild" dopo il primo capitolo e mezzo. Purtroppo, anche in questo caso questo libro è un grande NO e, miei cari lettori, è stato solo per amor vostro che ho continuato a leggere fino alla fine così da riuscire a portarvi questa recensione. Un grande no caratterizzato da elementi potenzialmente ottimi che poi sono stati sfruttati malissimo in una scrittura che tanto varrebbe utilizzare per un abbozzo di racconto che manca ancora di quel minimo tocco di originalità che serve per emergere.
L'idea di una protagonista autosufficiente, sveglia e anche dalla morale forse persino più nera che grigia che cerca di trovare una propria dimensione e valorizzazione personale quando il padre preferisce palesemente la sorella (tonta) mettendola in disparte e il suo primo amore ha pensato di scaricarla bellamente per un'altra senza tante pretese (finendo anche molto male) non mi dispiace. Anzi, era sicuramente un buon punto di partenza da cui partire anche se non del tutto originale. Rimangono infatti sempre i debiti di famiglia da sanare tramite un eventuale matrimonio riparatore, a meno che non si trovi una soluzione migliore - che ovviamente Alexandra ha. Perché infatti non provare a diventare regina e uccidere il re così da avere tutto il potere per sé così da non dover sottostare ai voleri di nessuno?
Si prospettava quindi un libro piuttosto divertente. Se non fosse appunto lo scontrarsi con una trama che risulta per la maggior parte banale al pari di quello che si rivela effettivamente essere la protagonista.
Quello che non mi è piaciuto per niente infatti è stato il fatto di trovarsi una giovane donna, nemmeno ventenne, che mette i piedi in testa a chiunque, in primis il padre, credendosi palesemente la padrona del mondo. Capisco possa essere intelligente e che sappia quanto vale, ma il modo in cui ha trattato il genitore fin dall'inizio, quasi fosse un valletto, mi è sembrato a dir poco esagerato. Un atteggiamento che tra l'altro permane anche in quasi tutti i rapporti che non rientrano nella sua sfera di simpatie (praticamente la maggior parte). A ciò si aggiunge ovviamente la supponenza di dare consigli e rimproveri sia in campo economico che sociale che umano, quasi fosse una donna dall'esperienza decennale e non una ragazzina. Come se ciò non bastasse, volevamo non aggiungere la sua bravura del creare vestiti perfetti che dettano moda a corte in un battibaleno? A quanto pare anche questo era indispensabile.
Il tutto sarebbe potuto starci se gestito meglio e limitato, così risulta solo una farsa poco credibile che non è riuscita nemmeno a divertirmi.
Persino i momenti in cui si sottolinea l'emancipazione femminile sono così stereotipati nelle battute che perdono totalmente di forza.
Non si salva nemmeno il rapporto con la famiglia, praticamente presentato all'inizio come piuttosto grottesco e risultato immutato in tutto lo svilupparsi del libro. Forse ancor più della relazione col padre, effettivamente chiara, quella che mi ha lasciato più perplessa è stata quella con la sorella. Non viene mai mostrata e viene lasciata in un angolo come se effettivamente la famiglia non ricoprisse la minima importanza nella vita di una persona.
La struttura narrativa è scorrevole, sì, ma priva di grandi sorprese se non in alcuni punti che risultano effettivamente buoni, ma più incentrata su descrizioni superflue di abiti e dialoghi che avrebbero potuto essere un attimino rivisti e rielaborati in qualcosa di un pò più accattivante e maturo.
Il resto del personaggi non si scansa dalla superficialità. Non vedo elementi di grande spicco se non effettivamente lo Shadow King, nonostante anche questo venga penalizzato da tutta la struttura attorno. Ammetto però che i suoi poteri non mi sono dispiaciuti e nemmeno il suo carattere. Qui ho notato un qualcosina in più rispetto a tutto il resto, peccato non basti.
In ogni libro cerco sempre di trovare qualcosa di positivo che mi spinga ad andare avanti, qui però ho fatto davvero fatica. Temo che lo stile di scrittura e le storie della Levenseller non facciano per me, ma a parte predilezioni già più personali credo che questa storia sarebbe potuta essere un prodotto nettamente migliore con più lavoro e approfondimento in più. Così rimane un'occasione sprecata.
So che a molti è piaciuto, quindi non prendete la mia recensione come un attacco al vostro parere o uno sconsigliarla a priori! Al contrario, voleste comunque leggerla o farmi sapere cosa ne pensate sono davvero curiosa di sentire altri punti di vista! Chissà che non riesca a trovare la chiave di lettura che in questo momento (palesemente) mi manca per apprezzarlo!
- Chiara
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