Wednesday, 21 October 2020

ROWAN VS MISTER LUCIFERO - Thunderhead Blog Tour



Buongiorno amici lettori!
Oggi è il mio turno per il Blog Tour di Thunderhead, secondo libro della Trilogia della Falce, che è uscito il 13 Ottobre per Oscar Vault. Nel mio approfondimento parliamo di Rowan, di cosa gli è successo nel primo romanzo e di chi le scelte fatte alla fine di Falce lo hanno portato ad essere, cioè Mister Lucifero.


*L'articolo contiene spoiler di Falce, primo libro della trilogia*



Titolo:
 Thunderhead
Autore: Neal Shusterman 
Data di uscita: 13 Ottobre 2020
Editore: Mondadori
Pagine: 396
Prezzo: 20€

Trama: In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

Serie:
1. Falce
2. Thunderhead
3. The Toll


Rowan vs Mister Lucifero

La prima impressione di Rowan Damisch che abbiamo in Falce è di un ragazzo come tanti. Non popolare, sempre in disparte, anche all'interno della sua famiglia, e con un'immensa voglia di essere qualcuno, di essere visto. Se questo può sembrare tutto quello che si vede del personaggio quasi subito ci accorgiamo che c'è molto di più. 

"La sua infanzia non era stata niente di speciale, attraversata da momenti di intenzionale mediocrità, nel tentativo di non farsi notare."
Quando un suo compagno di scuola deve essere spigolato tutti si dileguano per non essere in presenza della Falce, ma non Rowan. Lui decide di stare vicino a questo ragazzo, che praticamente non conosce, nei suoi ultimi attimi. Ed è proprio questa compassione ad attirare l'attenzione di Maestro Faraday che vede in lui un buon candidato per diventare falce.

A questa proposta vediamo due reazioni ben distinte tra i due protagonisti, se Citra è reticente e vede solo il lato crudele dell'essere falce, Rowan, oltre ad essere affascinato dal lavoro, vede una possibilità. Quella di essere qualcuno, di avere potere e finalmente di essere considerato.
Citra viene quasi costretta dalla famiglia a partecipare all'apprendistato, mentre per Rowan non è una scelta, è quello che vuole, forse anche aggravato dal fatto che il suo gesto di benevolenza verso il ragazzo spigolato non ha suscitato nei suoi compagni di scuola la stessa ammirazione di Maestro Faraday, al contrario hanno cominciato a vedere qualcuno da temere, che ha collegamenti con "la morte" e quindi è stato bollato come escluso. Per tutto questo la sua può quasi essere considerata una non-scelta, visto che è l'unica che vede davanti a se'. 

L'apprendistato non si rivela per Rowan quello che aveva sperato, infatti Maestro Faraday è un'insegnate in piena regola e fa lavorare pesantemente i suoi allievi. Le sue lezioni sono più sulle informazioni iniziali che una falce deve possedere, sulle ricerche e le competenze sia fisiche che morali che bisogna avere per fare questo lavoro. Se all'inizio Rowan non capisce tutte queste regole, pian piano comprende il ragionamento del maestro e si impegna per il suo obiettivo, cioè diventare una falce.

Le cose si complicano quando i due apprendisti vengono messi in sfida tra di loro per diventare falce, pena per chi perde la morte. Maestro Faraday, pensando di salvare la vita di entrambi i suoi apprendisti, inscena il suo suicidio. Quel gesto che è nato per una buona causa diventa la rovina di Rowan.
Infatti la sfida non viene annullata come sperava il Maestro, ma i suoi allievi vengono mandati ad essere addestrati da altre falci e il ragazzo diventa l'apprendista di Maestro Goddard.

"L'apprendistato di Rowan era stato a dir poco incoerente. Era iniziato con il saggio e stoico Maestro Faraday ed era terminato con il brutale Maestro Goddard."  
Maestro Goddard ha un metodo totalmente diverso di insegnamento rispetto a Maestro Faraday. Infatti Rowan viene continuamente messo alla prova con sfide pratiche sia fisiche che morali. Fisiche, in quanto il maestro gli disattiva i naniti in modo che possa provare il dolore che provavano le persone prima della Nuova Era e morale in quanto per farlo allenare con le spigolature non lo fa in modo teorico, ma pratico, con persone vere.
Goddard ha tutto quello che voleva Rowan, cioè la considerazione e il potere e se all'inizio il ragazzo viene incantato dai metodi del maestro, più va avanti più si rende conto che questo non è quello che significa essere una falce. Mentre Faraday gli ha insegnato ad essere un falce onesta, che pensa, Goddard usa il suo potere in modo sproporzionato, prendendo tutto quello che vuole quando vuole. Il lavoro di una falce, che viene considerato qualcosa di sacro, perde della sua buona fede con quest'ultimo maestro, in quanto lui uccide per voglia di farlo, non con compassione, ma con malizia. 
Il ragazzo in un ultimo atto di giustizia elimina tutta la cricca del Maestro Goddard dando fine al suo regno del terrore. 

Questo porta all'atto finale di Falce in cui Citra vince la sfida tra i due apprendisti, ma con uno stratagemma aiuta Rowan a scappare. 
Il ragazzo è stato segnato da tutto quello che gli è successo, ha preso gli insegnamenti di entrambi i suoi maestri e ha capito quello che vuole fare, chi vuole essere. Ed è proprio così che nasce Mister Lucifero, colui che da la caccia alle falci immeritevoli. 

"Immagino che sia colui che porta la torcia a proiettare le ombre più oscure."

 


E così arriviamo a Thunderhead. Ho amato questo secondo libro della trilogia. Shusterman è un maestro dei dettagli e il suo mondo è uno dei più puntigliosi ed interessanti che io abbia mai letto. Attraverso un cast di personaggi notevoli, in cui possiamo trovare dei ritorni e dei nuovi personaggi, riesce a costruire un puzzle ingegnoso che il lettore non riesce a decifrare fino a quando lui non gli mette la soluzione sotto gli occhi. Il mondo è decisamente il punto forza del romanzo, ma anche la narrazione veloce con continue rivelazioni che ti accompagnano fino alla fine non è da meno. Però, ad onor del vero, la punta di diamante è decisamente il finale; azione, suspance, sentimenti e rivelazioni scioccanti non possono che attrarre il lettore come un bambino con le forbici. Vi avviso di prepararvi, perché rimarrete scioccati!



 

"Negli ultimi due anni, Rowan era stato fisicamente malmenato, psicologicamente offeso ed emotivamente maltrattato. Ma era sopravvissuto. Quello che non l'aveva ucciso, l'aveva reso più forte, più motivato a fare ciò che era necessario per riparare quello che si era rotto."
Tornando a Rowan, in questo secondo romanzo andiamo ad approfondire Mister Lucifero. Il ragazzo sceglie questo nome per quello che Lucifero ha simboleggiato, cioè il cambiamento, un sottoposto che ha deciso di ribellarsi ad un potente, per qualcosa che credeva migliore.

"Qualunque fosse stato il numero delle falci malvagie che avrebbero tolto dall'equazione, ne sarebbero arrivate altre."
Rowan è devoto alle falci e al loro lavoro, capisce la loro importanza e il loro ruolo nella società, ma questa comunità come qualunque altra ha del marcio alle radici, cioè le falci che uccidono per il gusto di farlo. Mister Lucifero prende sulle sue spalle il duro lavoro di dover sistemare questa situazione uccidendo lui stesso tutte le falci che sono immeritevoli. 

"Se c'era una cosa che Maestro Faraday gli aveva insegnato era l'importanza di ascoltare il suo cuore, qualsiasi fossero le conseguenze. E se c'era una cosa che aveva imparato da Maestro Goddard era di non avere cuore, di spigolare senza rimorsi."
Decide di prendere in mano la situazione perché capisce che se non lo fa lui nessun altro lo farà. Lo ha già visto con Maestro Goddard, nessuno ha cercato di fermarlo, anzi aveva quasi più sostenitori che oppositori.
Il mondo delle falci è diviso tra vecchio e nuovo, i cui due esponenti sono stati i maestri di Rowan e come abbiamo potuto vedere nel primo libro, lui ha scelto da che parte stare. E' proprio la sua gentilezza d'animo e la sua compassione che gli fanno prendere questa decisione. Il lavoro di giustiziere delle falci non è un lavoro che prende alla leggera, ma ha uno scopo più grande, quello di ristabilire l'ordine nella società; Mister Lucifero è nato come protettore della moralità delle falci, ma non è un compito facile e questa nuova versione non significa che non esiste più Rowan. Infatti anche qui riusciamo a vedere la sua compassione e la voglia di credere nelle persone, dando loro anche seconde chance che forse non meriterebbero.

"Che cosa sei diventato Rowan... come fai a uccidere le falci a sangue freddo?"
"Mentre muoiono, penso alle loro vittime. Agli uomini, alle donne, ai bambini che hanno spigolato... perché le falci che elimino non spigolano con rimorso né con il senso di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere una falce. Io sono l'unico, invece, che prova compassione per le loro vittime. E per questo non ho alcuni rimorso per le falci malvagie che elimino." 


Mister Lucifero mi ha ricordato molto Batman, un eroe che per far del bene fa del male. E' un personaggio da lodare? O da criticare? Si può apprezzare quello che fa, anche se uccide delle persone? Se queste se lo meritano è comunque sbagliato?
Sono tutte domande che ognuno deve rispondere leggendo il romanzo, ma che fanno di Mister Lucifero un personaggio grigio con i contro fiocchi. 


"Il ragazzo che era stato aveva sofferto una morte triste e dolorosa durante il suo apprendistato. Il bambino che era in lui era stato espulso con successo. Si domandò se qualcuno ne sentisse la mancanza."


Rowan è ancora il ragazzo compassionevole e a tratti irrazionale del primo libro, ma nel secondo si è anche evoluto diventando un personaggio più complesso che finalmente ha trovato il suo posto nel mondo.


Ringrazio Elena di Sunflakes per aver organizzato l'evento e la Mondadori per avermi dato l'occasione di leggere il libro in anteprima. Inoltre vi lascio il calendario degli altri interessanti eventi del Blog Tour! 



- Camilla 

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