Friday 23 October 2020

Recensione: "THUNDERHEAD" di Neal Shusterman

Buongiorno amici lettori!
Oggi vi porto la recensione di Thunderhead, il secondo libro della Trilogia delle Falci che è uscito il 13 Ottobre per Oscar Vault. Ho avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima perché ho partecipato al blog tour dedicato al libro (qui potete trovare il mio approfondimento sul personaggio di Rowan) e senza accorgermene tra una riflessione e l'altra avevo scritto una recensione, quindi ho pensato perché non pubblicarla? 

Non sapete di che serie stiamo parlando? Potete leggere qui la recensione di Falce, primo volume della trilogia.


Titolo: Thunderhead
Autore: Neal Shusterman 
Data di uscita: 13 Ottobre 2020
Editore: Mondadori
Pagine: 396
Prezzo: 20€

Trama: In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

Serie:
1. Falce
2. Thunderhead
3. The Toll


Recensione 

Voto: 4 stelle!


"Sono giunto alla conclusione che ci sono solo due azioni perfette. Sono le due azioni più importanti che conosco, ma non mi permetto di compierle e le lascio nelle mani dell'umanità.
Dare la vita... e toglierla."

Finito Falce avevo un'idea precisa del mondo che mi trovavo davanti e pensavo che Shusterman non mi avrebbe più stupida ed invece è riuscito ancora una volta a farlo. Il mondo che tanto ho apprezzato nel primo non era neanche la metà di quello reale, che siamo venuti a conoscere con questo seguito. 
Se nel primo libro approfondiamo il mondo delle falci, in questo grazie al Thunderhead veniamo a scoprire tutto il resto, i retroscena e i piccoli dettagli di chi vive in mondo governato da un IA. Tutte le domande che avevo hanno ricevuto risposta grazie allo scrittore che non lascia perdere neanche un dettaglio del mondo da lui creato. Quello di Shusterman è un mondo con pochi problemi grazie al Thunderhead.


"Sono il figlio divenuto genitore. La creazione che aspira a diventare creatore."

E' proprio il Thunderhead protagonista della storia. 
Se nel primo libro Citra e Rowan sono i protagonisti e vengono accompagnati da altri personaggi che fanno più da contorno, in questo c'è un cast di personaggi e tutti loro seguono la linea narrativa che serve al loro scopo. Questo implica che i personaggi quando non servono non si vedono, finché non sono di nuovo utili alla trama. Tutta la narrazione gira intorno alla trama e se proprio dobbiamo trovare un protagonista credo che sia decisamente il Thunderhead, colui che tira i fili di tutta la storia.


"La consapevolezza non dura. Alla fine, è temporanea, come la morte."


Tra un capitolo e l'altro del primo romanzo avevamo pezzi dei diari delle falci, in questo, invece, abbiamo il Thunderhead che parla al lettore, spiegando il suo lavoro, quello che fa per l'umanità e mostrandosi quasi umano nei suoi pensieri e desideri. In queste parti mi ha molto ricordato Aidan, la temibile IA di Illuminae. 


"Questo mondo è un fiore che porto nel palmo della mano. Preferirei autodistruggermi piuttosto che schiacciarlo."

La storia è il centro focale della narrazione e i personaggi vengono mossi come pedine su una scacchiera che il lettore non riesce a visualizzare fino a quando non arriva alla fine.
Per questo motivo per gran parte del libro sembra che non succeda quasi niente; si potrebbe quasi definirlo noioso se non fosse per il mondo che con tutti i suoi piccoli dettagli ti coinvolge e ti tiene incollato alle pagine. Ma tutte quelle piccole scelte, che sembrano quasi non aver senso, hanno una motivazione, vanno ad incatenarsi tra di loro e portano al gran finale del libro. E che finale!

Il finale è decisamente la parte che mi ha stravolto di più, perfetto nella sua esecuzione. Tutti i piccoli dettagli che non capivi dove andavano nel puzzle hanno finalmente una posizione e riesce a sorprenderti continuamente.
La portata di quello che succede alla fine di Thunderhead credo non sia ancora totalmente capibile al lettore, che ora deve aspettare con trepidazione l'ultimo libro della trilogia.


"Privare l'umanità della lezione sulle conseguenze sarebbe un errore. 
E io non commetto errori."

Thunderhead è un signor secondo libro, con una narrazione magistrale Shusterman è riuscito ad ampliare un mondo già ben strutturato, facendoci vedere un altro dei suoi livelli e costruendo una storia che tiene il lettore incollato alle pagine fino al gran finale, che è il punto più entusiasmante del romanzo.

- Camilla

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