Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione di uno dei libri più attesi nella prima metà del 2021, cioè il seguito de "La guerra dei papaveri", La repubblica del drago.
Autore: R. F. Kuang
Data d'uscita: 25 maggio 2021
Editore: Mondadori
Pagine: 624
Prezzo: 24€
Trama: Già tre volte nella sua storia il Nikan ha dovuto combattere per sopravvivere alle sanguinarie Guerre dei papaveri. Il terzo conflitto si è appena spento, ma Rin, guerriera e sciamana, non può dimenticare le atrocità che ha dovuto commettere per salvare il suo popolo. E ora sta scappando, nel tentativo di sfuggire alla dipendenza dall'oppio e agli ordini omicidi della spietata Fenice, la divinità che le ha donato i suoi straordinari poteri. Solo un desiderio la spinge a vivere: non vuole morire prima di essersi vendicata dell'Imperatrice, che ha tradito la sua patria vendendola ai nemici. E l'unico modo per farlo è allearsi con il signore di Lóng, discendente dell'ultimo Imperatore Drago, che vuole conquistare il Nikan, deporre l'Imperatrice e instaurare una repubblica. Né l'Imperatrice, né il signore di Lóng, però, sono ciò che sembrano. E più Rin va avanti, più si rende conto che per amore del Nikan dovrà usare ancora una volta il potere letale della Fenice. Non c'è niente che Rin non sia disposta a sacrificare per salvare il suo paese, e ottenere la sua vendetta. Così si getta di nuovo nella lotta. Perché in fondo lottare è ciò che sa fare meglio.
Serie:
1. La guerra dei papaveri (recensione qui)
2. La repubblica del drago
3. The Burning God (prossimamente in italiano)
Recensione
Voto: 4 stelle!
Il libro riprende da dove avevamo lasciato il primo, con Rin pronta a tutto pur di vendicarsi per i torti subiti. Il lettore viene immediatamente ributtato nell'azione e per chi non si ricorda ogni minimo dettaglio, come la sottoscritta, potrebbe essere abbastanza confusionario. Ho impiegato un po' di tempo a leggere il romanzo, grazie alla sessione e alla reading slump, ma alla fine posso ritenermi soddisfatta.
Il libro è scritto magistralmente. Si vede come tutta la storia sia stata strutturata per essere divisa in tre volumi. Al centro della narrazione c'è ancora una volta la guerra, in questo caso civile. Vecchi nemici e amici, nuove pedine e un mondo che viene continuamente ampliato portano ad un secondo volume adrenalinico, in cui ad ogni pagina succede qualcosa di nuovo.
Il romanzo mi è proprio piaciuto, ma se devo essere sincera l'ho trovato senza anima. La scrittura, la storia è tutto perfetto, ma arrivata alla fine devo dire che non è riuscito ad emozionarmi. E' come se ci fosse una parete tra me e i personaggi. Leggo di loro, li trovo interessanti, ma non mi emoziono.
La grande pecca del libro è la caratterizzazione dei personaggi. La Kuang ha uno dei cast più interessanti degli ultimi anni, ma non è riuscita a sfruttarlo a dovere.
Rin cerca di essere un capo, ma non ne è in grado. Non si fida abbastanza di se stessa da poter prendere decisioni e quindi preferisce mettersi sotto il controllo di qualcuno di più affascinante e potente. Preferisce essere una soldatessa, che una comandante. Non è mai completamente libera di fare le sue scelte, è sempre all'ombra di un uomo che sceglie per lei. Prima Altan, adesso Vasha. Quando vedi tutti questi comportamenti simili a quelli precedenti rimani un po' deluso, ma successivamente anche lei si rende conto di quello che fa e di come la sua non sia una scelta istantanea, ma ponderata. In modo da non doversi prendere le responsabilità per le azioni che compie. La ragazza è anche affetta da trauma post traumatico e tutte le cose che fa ne risentono. E' Rin ad accompagnarci nella storia ed è lei il fulcro di tutto quello che veniamo a sapere. E' decisamente una dei rough heroes più interessante degli ultimi anni ed è l'unico personaggio che riusciamo a conoscere meglio proprio perché ci troviamo sempre nella sua testa.
I personaggi secondari sono ancora una volta il punto debole della narrazione. Speravo che in questo secondo volume sarebbero stati approfonditi, ma se è possibile si sa ancora meno su di loro. Oltre alla caratterizzazione che è del tutto assente, quello che mi è piaciuto di meno è il fatto che non abbiano trama se non quando servono. Il libro è raccontato interamente dal punto di vista di Rin e quindi idealmente ci sta che loro non ci siano sempre, ma il problema avviene quando spariscono e appaiono solo per necessità della trama. Servono, ecco che compaiono. Non servono più, scomparsi, senza neanche una spiegazione su cosa abbiano fatto prima o dopo. Sembra che quando non servono vengano congelati, per poi riapparire solo a necessità di storia. Come ho detto prima, trovo che il cast secondario della serie sia uno dei più interessanti degli ultimi anni, ma questa loro poca presenza scenica li ha ridotti a personaggi monotoni e piatti che non hanno senso di esistere se non per servire nel continuo della narrazione.
La storia è un continuo di avvenimenti. Una volta che inizi a leggere fai fatica a staccarti, ma il problema è proprio la velocità che ti impedisce di creare un legame emotivo con quello che succede. In ogni pagina c'è un avvenimento diverso e quando finisce ne inizia subito un altro, senza darti il tempo di rifletterci. Anche i plot twist o le scene più drammatiche sono descritte in poche righe, andando dritte al sodo non dando il tempo a chi legge di provare empatia, sorpresa o orrore, ma solo una fugace sensazione prima di dimenticarti di quello che è appena accaduto.
E' un libro che sicuramente piacerà a chi è piaciuto il primo, mentre a quelli che non ha convinto non credo che convincerà neanche questo.
Il finale ci mostra il passaggio che Rin ha fatto dal primo romanzo fino ad adesso e in quale direzione proseguirà la sua storia. Perché se la guerra è la protagonista indiscussa della trilogia, personaggio secondario di primo piano è la ragazza.
La repubblica del drago è un libro complesso, adrenalinico e ben scritto, che conferma la bravura della scrittrice, che adesso deve affrontare la sua sfida finale: la conclusione.
- Camilla
- Camilla
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