Tuesday 29 March 2022

Recensione: "FEAR" di Eliana Fasani

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione del primo libro della Contact Saga, una serie distopica italiana di Eliana Fasani.

Titolo:
Fear
Autore: Eliana Fasani
Data d'uscita: 26 dicembre 2017
Editore: Independent Publishing
Pagine: 324
Prezzo: 9,99€, disponibile su Kindle Unlimited

Trama: Se l'inaspettato stravolgesse d'un tratto la tua esistenza, a cosa saresti disposto per sopravvivere? A quali valori ti aggrapperesti e quali altri perderebbero invece d'importanza? Liz non si è mai posta domande del genere, perché dovrebbe? La sua vita è all'apparenza perfetta: ha una famiglia che la ama, buoni risultati a scuola ed è la più popolare del suo anno. Ma se accadesse l'impensabile? In un giorno come tanti altri, dal cielo arrivano gli "Esterni" e le loro intenzioni non sono affatto pacifiche.Persi i genitori, Liz dovrà fare una scelta: arrendersi agli invasori o lottare con tutte le sue forze nel tentativo di salvare il fratellino? Rassegnarsi vorrebbe dire diventare burattini nelle mani degli Esterni, mentre opporsi significherebbe combattere, resistere.Quale alternativa fa per Liz? Quella che potrà donare ancora un briciolo di speranza in ciò che resta dell'umanità?E, in tutto questo, fidarsi del misterioso Finn potrebbe essere la decisione giusta?

Serie:
1. Fear
2. Promises
3. Resilience
4. Valiancy (prossima uscita)


Recensione:

Voto: 3.75 stelle!

«Però siamo ancora noi, i buoni, vero?»
«Certo. E lo saremo sempre»
Negli anni ho visto più volte il libro sui social e mi ha sempre accattivato, ma per un motivo o per l'altro ho continuato a rimandarne la lettura, finché Eliana non mi ha contattato e mi ha chiesto se volevo leggerlo e ovviamente ho detto di si. 

"Siamo bambole di porcellana dal volto scheggiato: forse è possibile ripararci, in qualche modo, nascondere il danno che ci è stato inferto."
Fear è un libro che mi ha sorpreso. La prima parte del romanzo è molto introduttiva su cosa sta succedendo al mondo e alla presentazione della protagonista, Liz. Devo ammettere che ho avuto un rapporto un po' altalenante con lei. In certe scene ragiona d'astuzia, è scaltra in quello che fa, ha capito come sopravvivere e cercherà di farlo fino alla fine. E poi in altre si comporta da ragazzina sciocca e viziata, che fa stupidaggini proprio nel momento meno opportuno. All'inizio questo comportamento mi indispettiva, ma andando avanti a leggere ho capito come fosse giusto e reale. Non posso aspettarmi che questa ragazza a cui è caduto tutto il mondo addosso diventi magicamente un adulto responsabile. 

"Ma chissà, forse è proprio perché non merito nulla, che sono qui a penare e a trascinarmi avanti giorno dopo giorno, sofferenza dopo sofferenza: probabilmente le persone buone, quelle che meritavano davvero qualcosa, sono già morte e ora non patiscono più la fame né il freddo. Tantomeno la paura."
Questa prima parte mi ha trasmesso davvero tante emozioni, soprattutto angoscia e ansia per la situazione in cui è riversato il pianeta, ma soprattutto perché non si vede una luce infondo al tunnel. Più di una volta mentre leggevo di Liz e della sua missione per cercare di salvare il fratello e sopravvivere mi sono dovuta fermare per fare dei grossi respiri. Mi serviva un momento fuori dall'oppressione che la scrittrice è riuscita a trasmettermi, forse ampliata anche dalle critiche situazioni reali odierne. Devo proprio ammettere che non è stato facile da leggere e per questo mi ha estremamente colpito, visto che non sono molti gli autori che riescono a scuotermi così. 

«Mi dispiace così tanto. Io ci ho provato. Ma non esistono gli eroi»
La seconda parte inizia con l'introduzione di Finn, personaggio misterio di cui la protagonista non sa se fidarsi o meno. Devo dire che arrivata alla fine del romanzo non ho ancora le idee chiare su questo personaggio, sento che ci nasconde ancora qualcosa e per adesso non mi sento di dare ancora un giudizio. Questa parte mi ha convinto di meno, ho trovato la Liz più ragazzina e se da una parte capisco che avendo un'altra persona adulta con cui condividere il fardello possa essersi rilassata, tante volte i suoi comportamenti mi hanno un po' infastidito. 

«Lo ami molto»
«È tutto ciò che mi rimane»
Il rapporto fondamentale nel romanzo è decisamente quello tra Liz e suo fratello, Liam. Ho un punto debole per questo tipo di rapporti e anche questo ha colpito nel segno. Mi è piaciuto come non sia un rapporto sempre facile, sia per la differenza età, sia per il fatto che alla fine sono entrambi ancora dei bambini in una situazione più grande di loro. Comunque sono completamente innamorata di Liam e se non sopravvive fino alla fine della serie Eliana mi troverà sotto casa sua a lamentarmi. 

Il lato romance, in questo primo libro solo accennato, non mi ha particolarmente colpito, ma non nascondo che magari in futuro possa piacermi di più. 

"È la paura di questo dolore che mi ha tenuta viva finora. Non l'amore, non la speranza; soltanto la paura."
Per quanto riguarda l'elemento extraterrestre è molto interessante. Gli "esterni" sono creature misteriose, soprattutto per il fatto che rimangono completamente nascoste a chi legge, che incontra solo gli esseri umani trasformati. In questo primo romanzo non riceviamo neanche una risposta, rimane ancora tutto da definire e sono molto curiosa di capire di più su quello che è successo e su chi sia il nemico. 

«Il mondo non è finito finché ci sono ancora persone che sperano e combattono per vivere, Liz»
Ho trovato il libro come un lungo prologo, poche informazioni sul cattivo, per lasciare spazio allo stato d'animo della protagonista che ci racconta una storia che riesce a colpire al cuore, ma allo stesso tempo questa mancanza di progetti, di dire 'abbiamo una possibilità di fare qualcosa, potremmo salvarci', la proverbiale luce in fondo al tunnel, mi è mancata. Vedere questo lungo ed estenuante ponte nero è stato davvero angosciante da percorrere e molto diverso da gli altri distopici che ho letto, che lasciano fin dall'inizio sempre un piccolo spiraglio di speranza sia nei protagonisti che nei lettori. 

"Noi siamo i buoni, ma i buoni non vincono sempre."
Fear è un primo libro molto promettente, che si concentra sui personaggi e sulla loro psicologia, creando un mondo angosciante ed opprimente, come i miglior distopici devono saper fare. 

- Camilla

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