Ciao lettor*!
Eccoci qui col post più amato della mia Parabatai (@Cami tvb) per fare un grande recap di tutte le nostre letture del mese di novembre. Come sono andate le vostre? E' stato un mese più da casa-coperta-libro, o il resto della vita ha preso il sopravvento sulle vostre letture?
CHIARA
Ringrazio Lover PR per la possibilità di leggere questo ARC e poterlo recensire, perchè credo che conoscere autori nuovi e ampliare le proprie conoscenze sia sempre qualcosa di positivo, però ammetto che in questo caso sono andata incontro (nonostante le premesse positive) a una grossa delusione. La Cotner passa il tempo a reiterare sempre le stesse dinamiche, quando avrebbe potuto dare spazio alle tematiche importanti che vengono presentate ma mai eccessivamente approfondite. Allo stesso tempo non posso nemmeno dire che viene dato spazio allo sviluppo della storia d'amore, perchè si passa da una situazione a un'altra senza rendere palese l'evoluzione dei sentimenti dei protagonisti - che tra di loro non è che siano proprio carinissimi. Per di più, tutto questo astio deriva da un fraintendimento che non viene nemmeno spiegato in toto se non alla fine in... due righe?
Se bastava così poco quantomeno perchè non farlo "sulla scena"?
Se bastava così poco quantomeno perchè non farlo "sulla scena"?
Davvero una grande delusione.
Questa è stata una piacevolissima sorpresa! Partiamo già con un'ambientazione sicuramente originale, che male non fa nel panorama d'oggi dove s'è praticamente visto di tutto, a cui si aggiunge una trama intricata e delle tematiche che non lasciano indifferenti. Cerise potrebbe non piacere nell'immediato, perchè ingenua e "limitata" nel proprio pensiero, però è proprio questo il punto: cosa può fare un indottrinamento (religioso o politico che sia) se gestito in maniera volutamente errata? Quanto è sottile il confine tra il definire una morale e farla rispettare, e il coercere le persone, limitandone la possibilità di pensare e vivere con la minaccia del peccato e della punizione? Ho trovato certi aspetti di questa storia inquietanti, perché è così che deve essere, anche in correlazione con tutto ciò che sta accadendo nel mondo negli ultimi anni; per di più, il fatto che la protagonista abbia un percorso di "disvelamento" di questa realtà distorta non basandosi solo su quello che le dicono gli altri ma toccando con mano e accorgendosi delle manipolazioni mentali e le bugie messe in atto ha reso alcuni passaggi ancora più forti. La stessa idea del sacrificio viene mostrata sotto più aspetti e sfumature con grande abilità e attenzione nel rendere evidente ciò che è realmente corrotto e ciò che non lo è.
Detto questo, visto il finale non ho assolutamente idea di cosa potrebbe succedere in futuro, ma spero solo che oltre alla ripresa del potere femminile si parli anche di un'equità totale, piuttosto che un semplice innalzamento di un genere al di sopra di un altro. Vedremo, spero non mi deluda.
Sono rimasta soddisfatta anche del romance, anche se forse in alcune parti risulta un attimo affrettato (ma la narrazione stessa non è particolarmente lenta, quindi immagino si sia dovuto adattare anche quello), perchè porta più di una scena di scontro, confronto e riflessione tra le figure coinvolte, piuttosto che focalizzarsi solo sulla parte più "fisica" della loro conoscenza.
Sono rimasta soddisfatta anche del romance, anche se forse in alcune parti risulta un attimo affrettato (ma la narrazione stessa non è particolarmente lenta, quindi immagino si sia dovuto adattare anche quello), perchè porta più di una scena di scontro, confronto e riflessione tra le figure coinvolte, piuttosto che focalizzarsi solo sulla parte più "fisica" della loro conoscenza.
Poco spazio invece per i legami familiari e affettivi dei vari personaggi,
ma questo non mi ha esonerata dall'avere il cuore
spezzato per più di una ragione (leggete e ditemi poi cosa ne pensate).
E poi vogliamo parlare del "cucciolo" di casa? Senza spoilerare, vi voglio solo dire che c'è una "mascotte" molto particolare che sono sicura amerete immediatamente. Per chi ha l'edizione Fairyloot, poi, il capitolo extra è assolutamente delizioso - oltre che contenente una bella anticipazione bomba.
E poi vogliamo parlare del "cucciolo" di casa? Senza spoilerare, vi voglio solo dire che c'è una "mascotte" molto particolare che sono sicura amerete immediatamente. Per chi ha l'edizione Fairyloot, poi, il capitolo extra è assolutamente delizioso - oltre che contenente una bella anticipazione bomba.
Premetto: non ho iniziato dal primo volume solo perchè non conoscevo questa autrice e perchè è stato un gentile invio da parte di @valentine_pr che ringrazio per la possibilità. Credo di aver letto troppi hockey romance in questo periodo, quindi temo mi sia difficile a priori trovarne uno che mi possa sorprendere più di tanto perchè spesso trope, tipi di caratteri e situazioni si "copiano" un po' da romanzo a romanzo.
Perciò non posso dire di considerare Forever Wild il romanzo della vita - ammetto che il titolo non mi pare nemmeno abbia questa grande attinenza con la storia, ma son dettagli. Posso però dire che la Jenshak mi ha sorpresa per diverse scelte di trama che non mi aspettavo e che sono state gestite piuttosto bene. Anche le decisioni dei due protagonisti sono sempre risultate coerenti con la loro natura, e questo m'è piaciuto molto. Hanno anche un bel modo di comunicare tra loro e di chiarirsi nei momenti di scontro o incomprensione. Altro elemento che ho apprezzato è stato come Everly affronta la scelta relativa al suo lavoro. Sarà che per me al momento è una situazione piuttosto sensibile, ma ci sono stati diversi momenti in cui mi sono davvero sentita in empatia con le sue paure e il timore di deludere le persone a cui tiene. Cosa m'è mancato? Un po' più di approfondimento emotivo probabilmente, ma posso dirvi che mi ha incuriosita dal voler prendere in mano anche i volumi precedenti della serie. Credo leggerò ancora qualcosa di suo in futuro.
Perciò non posso dire di considerare Forever Wild il romanzo della vita - ammetto che il titolo non mi pare nemmeno abbia questa grande attinenza con la storia, ma son dettagli. Posso però dire che la Jenshak mi ha sorpresa per diverse scelte di trama che non mi aspettavo e che sono state gestite piuttosto bene. Anche le decisioni dei due protagonisti sono sempre risultate coerenti con la loro natura, e questo m'è piaciuto molto. Hanno anche un bel modo di comunicare tra loro e di chiarirsi nei momenti di scontro o incomprensione. Altro elemento che ho apprezzato è stato come Everly affronta la scelta relativa al suo lavoro. Sarà che per me al momento è una situazione piuttosto sensibile, ma ci sono stati diversi momenti in cui mi sono davvero sentita in empatia con le sue paure e il timore di deludere le persone a cui tiene. Cosa m'è mancato? Un po' più di approfondimento emotivo probabilmente, ma posso dirvi che mi ha incuriosita dal voler prendere in mano anche i volumi precedenti della serie. Credo leggerò ancora qualcosa di suo in futuro.
- THE SONGBIRD AND THE HEART OF STONE (Crowns of Nyaxia, #3) di Carissa Broadbent, voto 5 stelle! (ARC)
Penserete che dopo due libri io sia abituata alla devastazione emotiva che la Broadbent porta nei suoi libri. Certo, ma questo non toglie che mi distruggano lo stesso ogni singola volta, anche se ne è valsa la pena. Nonostante di Raihn e Oraya qui non ce ne sia nemmeno l'ombra, non ho sofferto il cambio protagonisti: Mishe e Asar mi hanno conquistata, una per l'ottimismo e la bontà, l'altro per la forza d'animo e il senso di sacrificio che ha verso gli altri. Anche la storia risulta completamente diversa dalla prima dilogia, in questa ricerca degli elementi necessari per far resuscitare Alarus, e devo dire che la Broadbent è stata brava a diversificare tutti gli scenari e le "prove" a cui il gruppo di ricerca viene sottoposto. A questo si aggiunge un secondo viaggio, quello nei ricordi di Mishe prima che venisse vampirizzata, e ho odiato tutto. Ero talmente piena di rabbia per quella che è stata la sua vita e per come lei pensasse di essere stata salvata e "benedetta", tanto da non vedere tutte le violenze fisiche e psicologiche subite, da sentirmi male solo a leggerla. Un po' come con The Half King ho amato come durante tutta la storia Mishe inizia davvero ad andare oltre tutto ciò che prima non avrebbe messo mai in discussione, cominciando a vedere la crudeltà dietro il culto di Atroxus. Non che la storia di Asar mi abbia colpita meno. Entrambi sono due persone dall'animo geniale e buono che in un modo o nell'altro si sono piegate pensando potesse l'unico modo per sopravvivere. Solo insieme iniziano a lottare per la propria felicità. Il loro incontro, il loro conoscersi e l'affidarsi l'uno all'altra riesce a donare gioia e a strappare un sorriso in una storia talmente cupa da lasciare un segno nel lettore. Vorrei dirvi che sono riuscita ad azzeccare in toto il finale, ma non è stato così. Se da una parte su uno o due punti avevo ragione, dall'altra sono rimasta totalmente inerme davanti al coraggio di Carissa (e alla mia sofferenza). Ma come si può aspettare per leggere il seguito?! Indubbio che sia la regina dei cliffhangers.
*Grazie a PanMacmillan/Tor books per la copia digitale.
*Grazie a PanMacmillan/Tor books per la copia digitale.
Ali Hazelwood riesce a incantare con pochissime pagine, che hanno l'unico pregio di evitarmene centinaia di sofferenza per vedere Jamie e Mark insieme. La trama è sicuramente molto basica, ma allo stesso tempo mi sono immedesimata subito sia nel disagio di Jamie, sia nella storia raccontata tramite flashback tra una scena nel presente e l'altra. Ottimi escamotage, ritmo serrato ma ben distribuito e perfetta chimica tra i personaggi principali. Chissà se li vedremo mai, in qualche cameo, in altri suoi romanzi!
Io ho un rapporto strano con la Thompson: mi piacciono molto le sue storie, tanto comunque da essere ben coinvolta nel voler andare avanti, però poi arrivo alla fine e c'è quel qualcosa che non mi fa pensare di aver concluso il libro della vita. Sarà che alcune scelte dei personaggi non mi convincono del tutto, sarà che forse pone l'attenzione su determinate cose, mentre io avrei lasciato spazio ad altre.. Ad esempio, la parte del divorzio di lei, che dovrebbe averla
(comprensibilmente) segnata parecchio, viene accennata ma sinceramente
non l'ho vista né sviluppata, né superata. L'ex marito, tra l'altro migliore amico di suo fratello, nemmeno si vede, cosa che da una parte ci può stare, dall'altra, visto che non sembra essere una persona particolarmente amabile, la sua assenza mi pare un po' troppo "facile". Il resto dei personaggi
risulta forse un po' asettico e il finale accelerato rispetto al resto. Insomma, non posso dire che sia un brutto libro, perchè la coppia m'è piacuta e ci sono stati dei passaggi molto belli, però non credo di potermi ritenere totalmente soddisfatta. Carino, emozionante, ma non conquista del tutto.
Grandissimo no. Sinceramente era da tempo che non leggevo un libro scritto così male. E mi spiace perchè mi era stato gentilmente mandato da recensire da Hambright PR, ma finirlo è stato davvero un'impresa. La storia d'amore poteva anche essere interessante, ma è stata gestita male e inserita in un mischiotto di elementi tra il cliché e l'assurdo che mi hanno fatto cadere le braccia. Ci sta il romanzo cosy, ma deve avere un senso. Per di più è sempre bello vedere inseriti personaggi italiani ossessionati dalla protagonista che ogni tre per due intervengono con "meravigliosi" epiteti nei suoi confronti. In una sola frase: una lettura che spero di dimenticare presto.
Prima di tutto ringrazio sia PRHInternational che Quercus Fiction per avermi inviato la versione digitale di questo libro da leggere in anteprima. Detto ciò, PS: I Hate You è il libro che sicuramente mi ha colpito di più in questo novembre. Non è stato una lettura facile. All'inizio riuscire a entrare in empatia con Maddie è stata dura, vista quanto aggressività e rancore ha nei confronti di Dominic. E se da una parte ciò è comprensibile sin da subito, serve andare avanti e comprendere bene la sua storia personale e familiare per entrare a pieno nelle sue paure e fragilità e poter confermare che tutto quell'eccesso ha una concreta giustificazione (Dom comunque rimane per me un santo). Sotto questo aspetto la Connolly è stata davvero molto coraggiosa, perchè ha creato una protagonista che non tutti possono amare, prediligendo l'essere coerente con la natura dei suoi personaggi, che necessitavano di tempo e più di uno scontro o discussione perchè potessero avere davvero una chance insieme.
A questo si aggiungono i viaggi per Josh e le sue relative lettere. Josh è il personaggio di cui inizi a sentire la mancanza nonostante non lo si abbia realmente conosciuto durante la lettura. Si sente il dolore di Maddie per la sua perdita, ma anche la solarità che ha portato nella vita di tutte le persone che gli volevano bene. La sua è una storia sicuramente triste, ma che riempie comunque il cuore, un discorso che più in generale si può allargare a tutto questo racconto.
A questo si aggiungono i viaggi per Josh e le sue relative lettere. Josh è il personaggio di cui inizi a sentire la mancanza nonostante non lo si abbia realmente conosciuto durante la lettura. Si sente il dolore di Maddie per la sua perdita, ma anche la solarità che ha portato nella vita di tutte le persone che gli volevano bene. La sua è una storia sicuramente triste, ma che riempie comunque il cuore, un discorso che più in generale si può allargare a tutto questo racconto.
Oltre poi al fatto che i gemelli sono assolutamente adorabili, e mi è piaciuto come si sia riuscito a far capire il loro legame con Maddie senza renderlo meramente buttato lì, un po' a caso, devo dire che ho apprezzato molto come le difficoltà respiratorie della protagonista sono state gestite durante l'intero racconto, sia come problematica personale, sia a volte anche relazionale. Anche in questo caso si vede che non è stato solo un espediente da tirare fuori quando fa comodo, ma è proprio parte integrante della sua persona. E vogliamo parlare della predilezione di Maddie per le felpe? Sono tutti piccoli dettagli che però rendono un personaggio molto più riconoscibile e reale rispetto a molti altri.
Per concludere: non è sicuramente un libro facile né particolarmente scanzonato, anche perchè si parla di un lutto e il senso di perdita che ha lasciato dietro di sé, ma allo stesso tempo l'ho trovato un viaggio interpersonale importante e anche un graduale percorso nel riuscire a vedere la speranza di aprirsi agli altri e di essere amati davvero, perchè tra tanti che lasciano perdere, qualcuno per noi non getterà la spugna.
Ed eccoci alla fine di questo lungo wrap-up! Speriamo di non avervi annoiat* troppo e che anche le vostre letture siano andate bene.
Se avete voglia fateci sapere!
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