Showing posts with label Amanda Elliot. Show all posts
Showing posts with label Amanda Elliot. Show all posts

Tuesday, 28 February 2023

WRAP-UP FEBBRAIO 2023

Buongiorno amic* lettor*!
Com'è possibile che siamo già a marzo? Sinceramente ieri attendevo con trepidazione l'uscita del nuovo libro della Clare e oggi faccio finta che non sia mai uscito... com'è strana la vita, no? 
Ma adesso facciamo i seri e parliamo dei romanzi che abbiamo letto durante questo mese. 




CAMILLA

- CHAIN OF THORNS di Cassandra Clare - 3 stelle!
Ho scritto la recensione per questo libro, ma essendomi veramente dilungata non posso inserirla in questo spazio. Le dedicherò un post completo settimana prossima. Intanto vi lascio i miei pensieri scritti appena finita la lettura:
Voi non avete idea di quanto mi spezzi il cuore dare questo voto al libro, ma non riesco a dare niente di più. Avevo altissime aspettative e se mi conoscete sapete che amo Shadowhunters sopra ogni altra cosa, ma questo romanzo non fa parte della serie che amo. Ad un certo punto è successa una cosa che mi ha fatto solo dire “no” e da quel momento apatia totale nei confronti di tutto e tutti. Mi si sta veramente spezzando il cuore in questo momento. 




- SULLE NOTE DI NOI DUE di Tillie Cole - 4 stelle!
Il libro inizia in modo abbastanza semplice, con il classico bad boy di turno dal passato tormentato e la brava ragazza che sembra lo salverà, ma pian piano diventa qualcosa di più.
La scrittrice riesce a prendere una storia che sembra già vista e rivista e a darle un cuore, quella spinta in più che riesce a conquistarti e a farti tifare per questi personaggi e il loro amore. 
Il passaggio da loro che non si sopportano alla loro relazione è un po' troppo veloce, così come il finale, dove avrei preferito qualche pagina in più per approfondire i loro sentimenti. Ma alla fine il libro mi è molto piaciuto e ammetto che mi ha anche fatto scendere qualche lacrima. 
Leggerò sicuramente altro della scrittrice.



- FINAL OFFER di Lauren Asher - 3.5 stelle!
E siamo giunti alla fine anche di questa serie. Il libro mi è piaciuto, ma non l'ho amato. 
Cal con la sua dolcezza che lo distingue dai fratelli mi ha conquistato, ma devo ammettere che in certe scene l'ho trovato quasi forzato nei suoi comportamenti per poter essere inserito in un determinato tipo di scene che vanno di moda al momento. Avrei preferito tenerlo come il golden retriever boy che ci è stato sempre mostrato. 
Alana è una protagonista interessante che mi è piaciuta, ma allo stesso tempo l'ho sempre trovata un po' sottotono ed evolve davvero lentamente. Posso capire la poca fiducia rispetto al passato, ma ad un certo punto anche basta ripetere sempre le stesse cose. O dai una possibilità ad una persona o la lasci andare. 
I comportamenti degli altri personaggi nei confronti di Cal non mi sono sempre piaciuti. Se da una parte capisco lo stare uniti contro un "nemico" comune, dall'altra li ho trovato poco empatici nei confronti della sua situazione. Una dipendenza non è qualcosa che si può controllare e non ho mai visto nel romanzo un personaggio che ha cercato di capire appieno Cal e come mai senta la necessità di bere in determinati momenti. Solo rabbia e indifferenza per lui. 
Tutto l'argomento della dipendenza non credo che sia stato trattato in modo appropriato, la scrittrice poteva decisamente dare più importanza a questo aspetto della storia. 
Avrei anche preferito vedere di più sul passato dei due. Essendo un second chance è quasi d'obbligo vedere la prima relazione della coppia. Ho trovato le scene sul passato poche e anche le informazioni fornite quasi reticenti. Qualche volta veniva buttata qua e là qualcosa, ma mai niente di approfondito. È un peccato perché credo che avrebbero potuto aggiungere alla caratterizzazione dei personaggi. 
Tra i trope del romanzo ce n'è uno che la scrittrice non ha voluto condividere, quindi non lo farò neanch'io, ma in questo trafiletto parlo di questo. 
È uno dei miei trope preferiti, quindi ero emozionata, ma devo ammettere che non ho trovato la sua esecuzione eccellente. La scrittrice mi è sembrata quasi che non sapesse come sfruttarlo appieno, soprattutto nella prima metà. Poi è migliorato, ma mi ha quasi sempre dato l'impressione di essere una zavorra che si portava dietro la Asher, più che un qualcosa che poteva dare una spinta positiva alla storia. 
Il finale l'ho trovato un pelino debole, soprattutto come addio a questi personaggi. Anche qui avrei preferito qualcosa in più. 
Final Offer ha delle scene molto carine, che mi hanno fatto sorridere e riflettere, ma il mio cuore non ha mai accelerato i battiti. 



- TI ASPETTO A CENTRAL PARK di Felicia Kingsley - 4.5 stelle!
Questo è decisamente il mio libro preferito della scrittrice. 
Trovo la Kingsley una magnifica storyteller, tutte le volte che inizio una sua storia faccio veramente fatica a staccarmi. Complici i brevi capitoli e l'alternanza dei punti di vista non mi sono mai annoiata e anche durante la sessione sono riuscita a divorarlo. 
La coppia ha una crescita interessante, passando da momenti di diverbio a quelli dolci e anche passionali. Si sono decisamente presi un pezzo del mio cuore. 
Se mi conoscete sapete che mi piace trovare il pelo nell'uovo, quindi ci sono dei dettagli che mi sarebbe piaciuto vedere più approfonditi e un finale più in là nel tempo, ma per quest'ultimo punto capisco la motivazione perché è in linea rispetto a quello detto nel romanzo.



- AN HEIR COMES TO RISE di C.C. Penaranda - 3.5 stelle!
Questo primo romanzo della serie l'ho trovato un'introduzione a quello che accadrà. Le pedine sono state messe sul tavolo ed è l'ora di muoverle. 
La storia non ha niente di estremamente originale, ma riesce ad intrattenere senza annoiare. 
Le informazioni date sul mondo magico sono poche e ammetto che la geografia non è il mio forte, quindi ogni tanto sono rimasta confusa su alcuni aspetti. Ma questo potrebbe dipendere anche dal fatto che stavo ascoltando il romanzo e quindi non ho potuto rileggere alcune informazioni. 
Devo essere sincera e ammettere che non avevo idea di cosa sarebbe successo e questo mi è piaciuto. 
I personaggi, tranne la protagonista, non hanno avuto veramente spazio per farsi conoscere, ma le relazioni intraprese tra di loro mi sono piaciute. 
Spero che nel prossimo romanzo ci siano più capitoli dal punto di vista di altri personaggi, in modo da capirli meglio, e che la storia prenda finalmente il via.



- COME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE di Holly Jackson - 4.75 stelle!
Dopo aver letto il libro nel 2019 ho continuato a rimandare la lettura dei successivi, ma questo è l'anno in cui voglio concludere la trilogia e quindi mi serviva necessariamente una rilettura del primo perché non mi ricordavo bene cos'era successo. 
Ho ascoltato l'audiolibro e mi ha intrattenuto dalla prima all'ultima parola. Il ritmo della narrazione è serrato per non farti mai perdere interesse e la scrittrice è stata brava anche ad inserire tra i vari capitoli per il caso alcuni per approfondire la relazione tra Pip e la sua famiglia. 
Il mistero della morte di Addie è complesso e accattivante al tempo stesso. I vari indizi per comprendere il caso vengono lasciati tra le pagine del romanzo con tranquillità e il lettore si ritrova a diventare un investigatore al fianco della protagonista. 
Tra i vari colpi di scena c'è anche tempo per una dolcissima storia d'amore. Pip e Ravi mi sono piaciuti davvero tanto e adoro il loro duo di detective, anche se bisogna sottolineare che è Pip che ha fatto decisamente la maggior parte del lavoro. 
Non tutti i nodi presentati sono venuti al pettine e quindi sono molto curiosa di scoprire cosa avrà in servo per noi la scrittrice per i prossimi volumi. 



- LA PRIMA ULTIMA NOTTE di Adam Silvera - 4 stelle!
Questo prequel è iniziato in modo altalenante, ma con le ultime duecento pagine è riuscito a riportarmi le stesse emozioni del primo volume. 
Lo stile di Adam Silvera è sempre scorrevolissimo, ma a tratti il romanzo mi ha annoiato. La coppia formata da Valentino e Orion non è riuscita a conquistarmi fin da subito. Ho trovato l'inizio della loro storia davvero troppo veloce e questo ha influito, personalmente, anche su quello che pensavo del loro legame. Inoltre le loro scene erano inserite tra altre che mi piacevano di più e quindi ogni volta che arrivava un capitolo dei due incentrato sul loro rapporto mi annoiavo. 
Fortunatamente questo è cambiato nelle ultime 200 pagine. Non so bene cosa è cambiato, ma finalmente sono riuscita a credere al loro legame e questo mi ha permesso anche di emozionarmi per quello che succedeva loro. 
Il punto forte del romanzo è lo stesso del primo libro, il fatto che anche se si segue una storia principale, attraverso punti di vista diversi si viene a conoscere le storie anche di altre persone, che in un modo o nell'altro sono tutte collegate tra di loro. Adoro questo senso di comunità e destino che il libro trasmette. 
Altro grande filone narrativo è la nascita di Death-Cast. Sono una persona curiosa e quindi vorrei proprio sapere come fanno a capire chi sono le persone che moriranno, ma credo che sarà un segreto che rimarrà per sempre tale e dopo due romanzi sono arrivata ad accettare questo mistero. 
È stato bellissimo vedere come questo libro sia collegato al primo. Tante storie o personaggi sono presenti anche nell'altro volume e tutte le volte che me ne accorgevo mi emozionavo. Soprattutto per due piccoli cameo che mi hanno proprio fatto stringere il cuore.



- LA MATEMATICA DELL'AMORE di Helen Hoang - 3 stelle!
Avevo già letto questo romanzo anni fa, ma tra la ristampa in italiano che ha portato nuovi lettori a conoscere la storia e le bellissime nuove edizioni della Illumicrate ho voluto dargli un'altra possibilità, ma sfortunatamente il libro non mi ha convinto. 
Oggettivamente parlando non è un brutto libro, la storia è carina, ma sinceramente niente di più. Personalmente Michael non mi è piaciuto come personaggio maschile, non è mai riuscito a conquistare il mio cuore. Anche la coppia non mi ha convinto totalmente, troppa poca comunicazione e mi è sembrato che il tutto iniziasse troppo velocemente. Stella è forse l'elemento che mi è piaciuto di più del romanzo, ma allo stesso tempo neanche lei mi ha fatto totalmente impazzire come protagonista.  



- THRIVE di Krista & Becca Ritchie - 4 stelle!
Dopo una pausa di alcuni mesi ritorno finalmente nel mondo dei personaggi delle Ritchie. 
Visto che Thrive riprende gli avvenimenti di Kiss the Sky e Hothouse Flower, ma dal punto di vista di Lily e Lo, sono contenta di non averlo letto immediatamente dopo perché poteva sembrare ripetitivo. Invece a distanza di mesi e con la mia memoria da pesce rosso ho avuto la possibilità di godermi appieno la storia, che non mi ha mai annoiato. 
Adoro questa serie non solo per il lato romance, ma anche per i bellissimi rapporti che esistono tra tutti questi personaggi. Sono una grande famiglia ed è meraviglioso avere la possibilità di vedere come evolvono, sia nei loro momenti migliori che peggiori, nei passi avanti, ma anche in quelli indietro. Perché alla fine la vita è una scalata e non sempre si assiste ad una costante salita.



- A QUEEN COMES TO POWER di C.C. Penaranda - 3.5 stelle!
Questo secondo volume ha decisamente messo in risalto le potenzialità della scrittrice e dove deve ancora migliorare. 
Ho adorato l'inserimento di nuovi personaggi e di più punti di vista. Questo ha permesso di ampliare il mondo e farceli conoscere meglio. Però ho trovato ancora dei momenti molto veloci e alcune volte non ho ben capito come mai fanno quello che fanno. Essendoci i diversi punti di vista questo poteva essere evitato. 
Sinceramente i personaggi mi piacciono tanto e sono davvero molto investita nelle relazioni tra di loro, ma alla trama manca qualcosa. 
Le scene di azione non sono il punto forte della scrittrice e il fatto che continui a consigliarla ai fan di Throne of Glass credo che sia controproducente. Ovviamente è lecito fare un confronto e certe volte sembra che ci siano dei punti di trama che accomunano i due romanzi. Non sono uguali, ma bisogna ammettere che avendoli in paragone non si può evitare di notare qualche similitudine. E sfortunatamente per questa serie, quella della Maas è di livello superiore (se devo proprio essere onesta mi ha fatto venire voglia di rileggere ToG). 
Il libro mi ha comunque molto intrattenuto e i personaggi mi piacciono, quindi credo che continuerò la lettura, sperando che la scrittrice continui il lavoro con i diversi punti di vista e riesca a distaccarsi di più da quelle similitudini con il mondo creato dalla Maas. 



- FULL TILT di Emma Scott - 3 stelle!
Sono una persona emotiva, quindi ovviamente mi sono emozionata leggendo questo romanzo, ma una volta finito mi sono accorta che non mi ha veramente colpito. 
È un libro che punta totalmente ai sentimenti di chi legge e c'entra l'obiettivo, però una volta che mi sono asciugata le lacrime e ho cominciato a pensare a quello che avevo letto ho trovato sempre più cose che non mi hanno convinto.
La relazione tra i due protagonisti inizia in modo veramente veloce. Sono una fan degli slow burn e ad onor del vero (personalmente) non comprendo tutto questo sentirsi legato ad una persona immediatamente. Inoltre alcuni pensieri del personaggio maschile inizialmente non mi sono piaciuti e tutto questo non mi ha permesso di innamorarmi totalmente della coppia. 
La scrittrice inserisce nel romanzo degli argomenti veramente delicati, ma non ne parla con l'importanza che devono ricevere. Ad esempio Kacey è un'alcolista e poi decide di punto in bianco di smettere per lui e non ha neanche queste grandi tentazioni di riprendere a bere. Detesto quando nei libri fanno passare il messaggio che basta l'amore per superare le dipendenze, sfortunatamente non è così semplice e visto che la Scott ha inserito l'argomento doveva trattarlo a dovere. 
Ammetto che il mio voto sarebbe stato un pelino più alto (le lacrime contano), se non fosse per un argomento inserito verso la fine. So che la scrittrice ha voluto metterlo per giustificare il secondo romanzo, ma ai miei occhi ha rovinato anche questo. Non sono contro di principio, ma credo che poteva benissimo iniziarlo nel sequel, perché qui mi ha fatto solo vedere sotto cattiva luce dei personaggi. 
Full Tilt è un libro creato con la sola funzione di attaccare i tuoi sentimenti e farti piangere, se la coppia riesce a conquistarti lo amerai e chiuderai un'occhio su tutti i suoi problemi, al contrario se non riesci ad interessarti a loro non riuscirai ad andare oltre i suoi difetti. 



CHIARA

- THE CROWN OF GILDED BONES di Jennifer Armentrout - 3.5 stelle!
Sarò molto onesta: ho pensato più e più volte di mollarlo e solo il mio essere affezionata ai personaggi mi ha impedito di farlo, ma non avete idea di che tortura sia stato questo libro. Dopo un centinaio di pagine partito col botto, per cui davvero temevo di perdere metà degli anni di vita per chissà quali plot-twist avrei trovato mi sono trovata arenata in pagine e pagine e pagine di nulla, alternate a informazioni estremamente utili e rivelazioni anche importanti, ma organizzate malissimo. Credo che sia questo il problema di The Crown of Gilded Bones, l'essere stato impostato davvero male. Dopo la noia del trascinarmi per almeno due, se non tre centinaia di pagine, qualsiasi elemento di sorpresa finale è risultato in qualche modo smorzato, oltre che descritto fin troppo velocemente rispetto a tutto il resto. Come se ciò non bastasse, l'incensare Poppy dalla mattina alla sera è stato eccessivo, così come il mettere Casteel da parte come se fosse un semplice ornamento al suo fianco. Mi pare inutile farla poi paladina dell'uguaglianza se palesemente di equale tra loro c'è poco. Spero davvero che il quarto libro ( e lo spin-off) mi convinca di più. Per me è la prima delusione dell'anno.

- BEST SERVED HOT di Amanda Elliot - 3.5 stelle!
Ho già scritto la mia recensione (in inglese) per il Blog Tour dedicato a questa uscita, ma in sintesi, il ritorno della Elliot ha confermato la sua capacità di coniugare l'amore per la cucina e la romcom. Con momenti divertenti e altri più seri, per non parlare di una descrizione precisa - ma non noiosa o accademica - di una miriade di piatti da farvi venire l'acquolina in bocca, Best Served Hot è sicuramente un libro che intrattiene. Il romance mi è piaciuto, ma anche qui ho trovato un disequilibrio evidente. Julie sembra sempre venire perdonata molto più in fretta di quanto a volte si meriti e di certo non riserva la stessa moneta agli altri. Al contrario, vedo spesso molta rabbia che secondo me diventa di troppo. Nonostante i difetti - per me abbastanza palesi - la considero comunque una lettura da consigliare! 

- DO I KNOW YOU? di Emily Wibberley&Austin Siegemund-Broka - 5+ stelle!
Lo so, lo so. Potrei essere di parte perchè questa coppia dall'anno scorso mi ha regalato una pila di nuovi libri preferiti, MA credetemi, quando dico che questo potrebbe essere già sul podio come libro preferito dell'anno non scherzo (Emily Henry, aspetto te), come il fatto che è già entrato in quelli della vita. Amo ogni singola parola scritta da questi autori, sincera e senza eccessi, ma con una musicalità, una dolcezza, che continua a farmi pensare di volerli come miei amici. Ma non è tutto: adoro l'onestà con cui Emily e Austin affrontano problematiche e dinamiche di coppia. E' impossibile non ritrovarsi in qualche modo nelle insicurezze di Graham, nel sentirsi in qualche modo messa da parte di Eliza, come il rifuggere dai problemi. Ed è proprio questo il bello! In questo libro non c'è solo un personaggio che ha da "sistemare" o affrontare qualcosa... entrambi si ritrovano in un gioco che li porta faccia a faccia coi propri problemi personali, forse persino prima di quelli di coppia. Mi si è stretto il cuore più volte, altre l'ho proprio sentito calpestato... ma è stato di nuovo un altro viaggio meraviglioso. Non posso fare altro che ringraziarli.

- THE BROMANCE BOOK CLUB (Bromance Book Club, #1) di Lyssa Kay Adams - 5+ stelle!
E chi se lo aspettava? Avevo tentato di iniziare questo libro eoni fa, ma non mi aveva preso e credevo non fosse per me. Meno male che Elena ( @thegirlwiththeredhat) l'ha amato tanto e mi ha detto più volte di riprovarci. Spinta dalla tematica simile a Do I Know You? mi sono buttata e... non ho mai riso così tanto. The Bromance Book Club è un libro estremamente esilarante quanto profondo e adorabile. Gavin e Thea mi hanno conquistata anche nel loro volerli prendere a testate alle volte, per non parlare delle bimbe e dei membri del club. E vogliamo parlare del fatto che abbiamo un protagonista che sì è ricco e figo, ma allo stesso tempo tartaglia? Potrà sembrarvi una sciocchezza, ma l'inserire un elemento del genere e gestirlo così bene non è qualcosa da poco, e la  Adams lo fa benissimo. Lo stesso vale per l'idea di creare un club del libro (romance) maschile e soprattutto per le motivazioni dietro allo stesso, per non parlare delle riflessioni che ho sentito fare ai suoi membri. Credo sia un romanzo che tutt* dovrebbero leggere.

- UNDERCOVER BROMANCE (Bromance Book Club, #2) di Lyssa Kay Adams - 4.5 stelle!
Sono la solita e se mi piace una serie volete che non mi lanci sul seguito? Ecco. Questo secondo romanzo conferma tutto quello che penso sulla Adams, e ha aumentato la mia stima nei suoi confronti per la capacità di passare da un argomento serio all'altro, inserendoli in un racconto credibile e interessante. Certo, viste le basi gettate qui mi preparo a un terzo libro molto tosto, sebbene io comunque non veda l'ora. In ogni caso, la coppia Mack-Liv mi piace parecchio, ma un po' come col libro sono iniziati un po' in sordina. Credevo di aver davanti una storia più superficiale della prima, invece - come scritto sopra - mi son dovuta ricredere alla grande. Detto questo, una mezza stella in meno perché ammetto che Liv mi ha infastidita in più di un'occasione e alcune cose mi hanno fatto storcere il naso (e sì, avrei voluto più Gavin, perchè la sua amicizia con Mack a me piace molto, spero davvero diventi più forte in futuro), ma si tratta giusto di una minuzia. Ultima nota: il Russo mi stende ogni santa volta.

- WELCOME TO THE BALLROOM vol.1 di Tomo Takeuchi - 4 stelle!
Nuovo volume edito da Star Comics che mi ha interessata immediatamente per il tema. Pochi sanno che amo la danza sportiva (anni e anni di Ballando con le Stelle), ed ero proprio curiosa di vedere come sarebbe stato sviluppato il tema. Rimane un primo volume iniziale con una trama piuttosto semplice, ma non mi spiace, bisognerà per forza vedere come andrà avanti però. La competizione e l'ambizione fanno da padrone assieme all'amore per la danza, due sensazioni forti che permeano talmente tanto negli sguardi dei personaggi da risultare tangibili. Il tratto è piuttosto pulito, ma mi devo abituare allo stile della mangaka nel rendere il movimento. Tutte quelle linee mi confondono un po'. 
In ogni caso, visto il finale del volume.... aiuto!! Datemi il secondo!!



E questo è tutto per questo mese, ci vediamo domani con le uscite del mese!
- Team Spill the Book 

Tuesday, 21 February 2023

INTERNATIONAL BLOGTOUR: Best Served Hot by Amanda Elliot

Hello readers!💛
How are you? 
Welcome to another review! As always, I have to thank Penguin Random House and Berkley Publishing Group for the free copy and the invitation to be part of the International Blog Tour, but most of all, happy release day to Amanda Elliot!
 
So, let's start with the usual informations:

Title: Best Served Hot
Author: Amanda Elliot
Publishing Date: February, 21st
Publisher: 
Berkley Trade Paperback
Pages: 352
Price:
18,67€ (*according to Amazon.it)

Plot: Two restaurant critics learn their opposing tastes might make for a five-star relationship in the next foodie romantic comedy from the author of Sadie on a Plate.

By day, Julie Zimmerman works as an executive assistant. After hours, she’s @JulieZeeEatsNYC, a social media restaurant reviewer with over fifty thousand followers. As much as she loves her self-employed side gig, what Julie really wants is to be a critic at a major newspaper, like the New York Scroll. The only thing worse than the Scroll’s rejection of her application is the fact that smarmy, social-media-averse society boy Bennett Richard Macalester Wright snagged her dream job.

While at the Central Park Food Festival, Julie confronts the annoyingly handsome Bennett about his outdated opinions on social media and posts the resulting video footage. Julie's follower count soars—and so does the Scroll’s. Julie and Bennett grudgingly agree to partner up for a few reviews to further their buzz. Online buzz, obviously.

Over tapas, burgers, and more, Julie and Bennett connect over their shared love of food. But when the competitive fire between them turns extra spicy, they'll have to decide how much heat their relationship can take.

 
 
 
The Author:
Amanda Elliot is the author of several young adult and middle grade books as Amanda Panitch. She lives in New York City, where she owns way too many cookbooks for her tiny kitchen.
 

 
 
 
Review:                                                                                                  Rate:  3.7 !⭐
 
First of all: welcome back Amanda! 
I really missed her fast paced writing style, since it's almost been a year from the release of Sadie on a Plate. 
Same "setting" but a very different story: in this case we have left the "cooking sphere" and the Cooking Competitions we all love to see on tv, but we remain again in the food world. This time, in fact, we talk about restaurant critics with two different approaches.
Julie expresses herlsef through her Instagram page, comunicating with her followers by fresh videos and pictures, Bennet prefers a more classical approach and he's the new voice of the famous The Scroll newspaper (Julie's dream work). As in any typical romcom, it seems that these two methods are incompatible and the two main characters apparently immediately declare "war" to each other, forced then to work together in a joined partnership proposed by The Scroll itself to gain new followers.
 
This is basically the premise, an evergreen but always loved one, that has been really hilarious, especially in some particular moments. Julie is a main character full of life, always presented, in good and in bad, at her 100%, so all her reactions and (multiple) misunderstanding seem absolutely real on the scene. That makes some episodes even more entertaining for sure, but also creates a relatable character easy to empathize with, especially when it comes to the struggle to be successfull and have a career related to what we love the most without external helps, or to the feeling to be constantly undervalued. Who cannot?
 
And then there's Bennet. I love his steadyness, his being caring and a good listener, always ready to undestand Julie, even when here actions and behaviour are harsh and unkind. He's a beautiful example that being born in a rich family is not synonimous of being also snob with other people. On the contrary, the thing I find fascinating about Bennet is the fact that he silently gives always Julie the space and the way to show him how she works, how she lives tasting food. He really evaluates her opinion, he's never blinded by a prejudice, and even at the beginning it's clear he just replies to a provocation. Also, he's a very respectful gentleman, so how could I not love him?
The spark between those two is absolutely amazing. I rooted for them from the first page Bennet appears on the scene, and their chemistry has a vibrant energy that makes more sparkles than Sadie and Luke (and for whom has already read Sadie on a Plate, you'll have a brief Sadie's comeback - too fast, unluckily 😢)'s ones. I really love how their relationship grows and how Julie overcomes her prejudices related to Bennet.
 
That said, I think that there are some off balance aspects I haven't super enjoyed. 
I understand Julie's fragilities and her being suspicious to not being taken seriusly. Her work environment (plus the usual prejudices related to social media users) explains it perfectly, but Bennet has been kind during the whole story and there isn't a moment he stressed their different status.Yet, in more than one occasion she throws against him an undeserved rage. She apologizes, yes, and she has the merit to recognize when she misinterprets something or is biased, but in fact she seems to have the same attitude during the entire narration. Not to mention the various mistakes she makes that will disappoint anyone, and he excuses her in two seconds. That's absolutely sweet, but I'd appreciate deeper discussions between those two, and more efforts from Julie's side to undestand what she has done (or said) wrong and make ammend.
It was like... just too easy for her? 

Related to that, it's also true that some people are born with privilege that others don't have, and plenty of times seem to forget it, considering the rest of the population "lower people" that can serve them, and that is absolutely wrong. They easily leave out the fact that to achieve something you have to make efforts and make sacrifices, and it's right to underline it - in this case through Julie - but I would have loved the author to stress also that not all those "lucky people" share the same mind. Instead I've found an excessive bitterness that I understand until a certain point. After that, it began a little bit "too much".

Talking about the secondary characters, led by female figures, I have quite enjoyed them. They could have been deepened a little bit more (I'd really love to know more about Bennet and his twin sister), anyway, I grow fond of Emerson Leigh and Alice. At the same time, since in this book social status and money are one of the main theme, it would have been lovely to have a longer conversation between Emerson Leigh and Julie.
 
Last but not least at all, even in this book one of the main protagonists is food. I warn you, Amanda Elliot has the secret power to get you hungry and make you feel the curiosity to try new plates and different kind of cuisine. I really admire her ability to describe food and talk about it without boring anyone or feel too academic. I usually take notes of the most interesting plates I discover during my reading! 😂
Nevertheless, it would be really cool to see more Julie interacting with her followers or Bennet write the reviews or being in his workplace.

So, with pros and cons, I have to say that Amanda Elliot confirms herself with a lovely book for every fan of romcoms and food. If you want a light, hearwarming reading, this novel is perfect for you.
Now can I have my personal Bennet? Thanks.
 
 
 
Are you curious to read a little excerpt?
Here you are, kindly granted by Berkley Publishing 
😏💛 Happy reading!


Excerpted from Best Served Hot by Amanda Elliot Copyright © 2023 by Amanda Elliot. Excerpted by permission of Berkley. All rights reserved. No part of this excerpt may be reproduced or reprinted without permission in writing from the publisher.

 

New York Scroll names new restaurant critic, Bennett Richard Macalester Wright.

            Suddenly none of the food looked all that appetizing anymore.

            "What is it?" asked Alice.

            I sat back down with a thump. "I didn't get it," I said dully. And it wasn't like I'd expected them to read my passionate cover letter and resume and social media stats and immediately roll out the heirloom-tomato-red carpet. But they hadn't even bothered sending me a rejection email. Or any kind of acknowledgment at all. Maybe my application had been one of a million, even though the job hadn't been listed online for the general peasantry to apply for (I'd been tipped off about the opening through an email my boss had gotten and I'd read).

            Or maybe they hadn't taken my resume seriously. Laughed about it in the office. Who does this girl think she is? She thinks some followers and some videos make her suited for us? The New York Scroll had never hired a critic who wasn't a white dude over fifty. They had social media, of course, but they still published trend pieces where they gaped at it and how it worked like it was a zoo exhibit. And over here we have people—wait for it—actually getting their news on social media. Thank goodness the protective bars are here, or they might attack us.

            Not unlike my boss, come to think of it. I still didn't think he knew about my second "job," but I'd heard the way he snorted as he watched his daughters take selfies or the older one herd her kids into the perfect light for a family snap.

            Alice made a sympathetic mmm in response. "Who'd they name? Is it at least someone good?"

            The name sounded vaguely familiar, but I was already frantically googling to learn more, leaving the food to cool before us. "He went to Dartmouth," I reported. Which, if I judged by the alumni I knew—my boss and his daughters—was stereotypically rich and fratty. "And he played on the squash team." Which was basically code for "has an enormous trust fund." I scowled down at my screen. "Hobbies include boating and collecting ancient coins."

            Bennett Richard Macalester Wright had almost certainly never misbudgeted and run out of food money his freshman year of college and had to subsist on ramen and scrounged-up free pizza from various club meetings to get by.

            "And then it looks like he was a food reporter at the Times for the last five years," I said. I scrolled through a few of his past headlines. A profile on a chef semi-famous for his cooking and very famous for his string of ever-younger actress wives. A report on why high-end restaurants were trending toward smaller but more expensive wine lists. A few reviews of pricey restaurants—it looked like he'd filled in for their regular critic while she was out on maternity leave.

            "At least he seems like he's qualified," Alice said. I scowled at her. I didn't want to hear that he was qualified. I wanted to hear that he sucked and that they should've hired me. But I didn't say that. I continued my googling, but turned up nothing except dead ends. Like most major food reviewers, he'd clearly done his best to take down as much as he possibly could about himself, especially photographs. No serious food reviewer wanted to tip off a restaurant that they were there, since that might lead the owner or the kitchen to offer them special treatment that would bias their review. It was why I never made a reservation under my own name, though I couldn't do much about my face. Sometimes, if I got recognized on one visit, I'd go back with a wig or glasses the next time.

            "Excuse me, ladies?" Our waiter smiled down on us. "How are we doing?"

            "Not great, but the food is delicious," I told him.

            His smile wavered, not quite sure what to do with that. "Would you like anything more to drink? We have some lovely wines on offer tonight."

            "No thanks," Alice said. "She doesn't like wine."

            "Alice!" I hissed. Which was always fun. Alice had a particularly hissable name.

            The waiter nodded and went off to bring our check. Alice turned to me, blinking. "What?"

            "We've had this discussion before," I said. "Don't tell anyone I don't like wine."

            "But you don't like wine," Alice said.

            It was true. Wine tasted like literal sour grapes to me, whether it was the cheap boxed stuff our roommates used to bring home in college or the ultra-fancy kind my boss gave me last year for the holidays. It literally made my lips pucker and my cheeks suck in. I'd never been able to understand why people actually enjoyed drinking it.

            But my followers wouldn't agree. Again, they were mostly young women around my age or a bit older. There was a whole meme industry around wine. The wine moms. Giant wine glasses. Social media love turned on a dime. Not like I was hiding it hardcore. It was just that I'd rather the truth not be known, because I didn't want to do anything that might alienate me from my followers. Sometimes being loved on social media meant being loved as someone who isn't really you.

            "You know who I bet loooves wine?" I said, rather than continuing my lecture. "Bennett…" I couldn't remember his two middle names, so I made some up. "Bennett Rigatoni Mushroom Wright." Alice giggled, which made me go on. "The Scroll always includes a wine list in their reviews, and the wines they choose always cost a fortune."

 
 
 
 
Chiara
 


CREDITS: Amanda’s author photo by Cassie Gonzales 2021