Saturday, 7 November 2020

Recensione: "LE DIECIMILA PORTE DI JANUARY" di Alix E. Harrow

 Ciao lettrici e lettori! Oggi vi voglio parlare di un'uscita recente edita da Oscar Mondadori, la quale ringrazio moltissimo per avermi mandato una copia ARC! Stiamo parlando de "Le Diecimila Porte di January", prima di iniziare a parlarne vi lascio qualche informazione in più!


Titolo:
 Le Diecimila Porte di January
Autore: Alix E. Harrow
Data d'uscita: 13 Ottobre 2020
Numero di Pagine: 396
Editore: Oscar Mondadori
Prezzo di copertina: 20,00 €












Trama
Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.

Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura. Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.

Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei.

Recensione



2.75 stelle!

Avevo sentito parlare bene di questo libro ovunque e perciò mi ero fatta delle aspettative piuttosto alte, aspettative che purtroppo non sono state soddisfatte. La premessa era promettente e lo stile di scrittura dell'autrice molto buono, anche se non ho potuto fare a meno di paragonarlo a "Il Mare senza Stelle" di Erin Morgenstern. La somiglianza fra i due non si ferma solo al fatto che entrambi siano dei Portal Fantasy ma sono accomunati anche da molti elementi all'interno della trama, di cui però non parlerò nello specifico per evitare di fare spoiler. Nonostante questa affinità però mi è mancata la "magia" che ho provato leggendo il precedente libro, non credo di riuscire ad esprimere a fondo questo concetto ma cercherò di spiegarvi tutte le problematiche che ho individuato leggendolo.

Prima fra tutte è la mancanza di avvenimenti fino al 75% del romanzo, circa. Ho trovato molto sbilanciato l'andamento della trama , trovo infatti che sia necessario fare un introduzione al mondo e ai personaggi ma che dovrebbe essere ben distribuito tra i capitoli. A mio parere così come è stato pensato risulta essere pesante ma soprattutto noioso, ho infatti impiegato circa 3 settimane per concluderlo perché non mi faceva venire voglia di continuarlo. Questo è accentuato dai capitoli molto lunghi, che di certo non invogliano il lettore, già riempito di troppe informazioni, a proseguire. 

Anche i personaggi non mi hanno aiutata, non è che siano caratterizzati male, ma non sono riuscita a formare nessun tipo di connessione con loro. È possibile che un libro sia lento e veloce allo stesso tempo? Perché è esattamente la sensazione che ho avuto: infatti nonostante il libro per me risultasse infinito il romance è stato reso e si è evoluto in modo decisamente troppo veloce. Sarà che sono una grande fan dello "slow burn" ma ho avuto come l'impressione che mancassero delle scene chiave per il suo completo sviluppo.

Infine, altra cosa che mi ha infastidita è stata l'ambientazione e, in particolare, il fatto che nonostante sia ambientato nel 900', l'epoca quasi non si sente. Mi spiego meglio: mi è mancata quell'atmosfera che un libro "storico" dovrebbe solitamente avere, avrebbe potuto svolgersi ai tempi nostri e non avrei sentito nessuna differenze. 
Le Diecimila Porte di January non è un libro da buttare ma purtroppo si è rivelato non fare per me. Fatemi sapere giù nei commenti se l'avete letto e cosa ne avete pensato, oppure se avete intenzione di leggerlo!

A presto,
Erika.

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