Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi parlo di Crave di Tracy Wolff, un libro che aspira a diventare il nuovo Twilight, ma che per me può essere molto di più.
Ho avuto la meravigliosa opportunità di leggere il libro in anteprima per il review party organizzato da Il Confine dei Libri e voglio ringraziare sia loro che Sperling & Kupfer per l'opportunità. Inoltre vi invito ad andare a leggere anche le recensioni delle mie colleghe.
Autore: Tracy Wolff
Data d'uscita: 2 Febbraio 2021
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 450
Prezzo: 14,90€
Trama: In seguito alla morte improvvisa dei genitori, Grace è costretta a lasciare la sua amata San Diego e trasferirsi in Alaska, terra di cui non conosce praticamente nulla. Il primo impatto non è dei migliori: un atterraggio da panico su una pista ghiacciata e un viaggio rocambolesco a bordo di un gatto delle nevi, a temperature polari. Tuttavia, quando arriva alla Katmere Academy, la scuola esclusiva di cui suo zio è preside, la ragazza non può che rimanere a bocca aperta alla vista della sua nuova casa: un maestoso castello con le torri che svettano nel cielo nero. Ma l'incanto svanisce in fretta. Tempo un quarto d'ora e Jaxon Vega, il leader indiscusso della scuola, la minaccia e le intima di tornarsene da dove è venuta. Benché indignata e confusa dalle sue parole, Grace è affascinata da quel ragazzo misterioso, con il volto solcato da una cicatrice e gli occhi scuri che celano a stento una grande sofferenza. E decide di scoprirne ogni segreto. Più indaga, però, più si rende conto che Jaxon e i suoi compagni sono tutto fuorché comuni studenti e che alla Katmere Academy niente è come sembra. Quando il soprannaturale fa irruzione con prepotenza nella sua vita, Grace si aggrappa disperatamente all'unica cosa che considera reale: i sentimenti che prova per Jaxon. Saranno sufficienti a permetterle di sopravvivere in un mondo in cui i mostri esistono e non si nascondono sotto il letto?
Serie:
1. Crave
2. Crush (uscita italiana prevista per il 6 Aprile)
3. Covet
4. Court
Recensione
Voto: 4 stelle!
Iniziamo subito con la patata bollente e cioè che dopo aver letto i primi capitoli del libro ero sicura che non mi sarebbe piaciuto. A narrare la vicenda, in prima persona, è la protagonista Grace e trovavo la sua voce molto infantile. Inoltre la ragazza era molto saccente e questo me l'ha resa antipatica. Mi è molto dispiaciuto per questo perché volevo che il libro mi piacesse o almeno accattivasse, ma l'hype mi era sceso inesorabilmente. MA poi ecco che succede il miracolo. Più Grace si avvicinava all'Alaska più il suo cuore si scioglie e più si apre con il lettore facendomela così capire meglio e anche apprezzare. Tutto questo condito con una narrazione più concentrata sui dialoghi e quel pizzico di trash che mi ha tenuta incollata da quel momento fino alla fine del romanzo che mi hanno così portato alla sua promozione.
«Dentro, in fondo, non sono diversa da te. Ti ho sognato e ho desiderato che tu esistessi»
Crave è presentato come l'erede di Twilight, vuoi per la copertina che volutamente lo ricorda o per la presentazione del romanzo con i vampiri, e sono sicura che ai fan della serie ambientata a Forks piacerà anche l'Alaska, ma il libro è molto di più. Mix perfetto tra gli young adult di inizio del decennio scorso e un qualsiasi show della CW, il libro punta tutto sull'intrattenimento del lettore riuscendo perfettamente nel suo intento.
In un momento in cui i libri puntano sempre all'innovazione e all'originalità della storia, la Wolff riprende tutti i famosi cliché del genere, come la ragazza orfana che arriva in una nuova città e incontra il bello e dannato della situazione, e li usa nel suo romanzo non per creare qualcosa di nuovo, ma per far ricordare ai lettori perché si sono innamorati di quel genere.
La maggior parte delle persone compara il libro a Twilight, ma per me si avvicina di più agli show odierni della CW, come Legacies, per la scuola per creature mitologiche, e possiede anche quel pizzico di Riverdale che non può mancare.
«Hai mai desiderato così tanto una cosa da avere paura a prenderla?»
«Si.»
«Come se fosse lì e aspettasse solo che allunghi la mano per prenderla, ma tu sei così terrorizzato da quello che succederebbe se la perdessi che non lo fai?»
«Si.»
Protagonista della storia è Grace, una semplice ragazza della California, che si trasferisce a stare dallo zio in Alaska dopo la morte dei suoi genitori. All'inizio mi è sembrata molto saccente e anche un pelino cattiva, ma andando avanti si può capire come gli eventi traumatici dell'ultimo periodo più un trasferimento non voluto non l'abbiano resa poi così felice. Per questo ho voluto riniziare da capo con lei dopo i primi capitoli e mi è piaciuta come protagonista. Simpatica e un po' sbadata, mi ha colpito per la sua ingenuità o per meglio dire il suo cercare una motivazione logica a quello che avviene.
Mi è molto piaciuto anche il fatto che tenga ancora dei legami in California, di solito le protagoniste che si trasferiscono non hanno mai nessuno di importante nella loro vecchia vita, al contrario Grace si differenza perché ha ancora qualcuno dall'altra parte dell'America, cioè la sua migliore amica Heather. In questo libro la ragazza non ha molto spazio, ma il mio naso da investigatrice mi dice che potremmo rivederla con un ruolo più attivo nei prossimi romanzi.
«Sei sicura che stiamo parlando dello stesso Jaxon? Un tipo molto alto, molto figo e molto terrificante? Capelli neri, occhi neri, vestiti neri e un corpo da sballo? Con l'arroganza della rockstar... o del dittatore autoproclamatosi di uno Stato di una certa importanza?»
Protagonista maschile della storia è Jaxon, che si presenta un po' come tutti i personaggi maschili di inizio del decennio scorso. Un po' misterioso, un po' bad boy cerca fin da subito di far ritornare la nostra eroina da dove è venuta, ma quello che non si aspettava è una ragazza che non fa tutto quello che vuole. Il personaggio mi ha piacevolmente sorpreso, perché se nelle prime tre scene sembra davvero un bad boy, appena scambia due parole in più con Grace si vede il vero lui, che è decisamente un cuore di panna. Mi è molto piaciuto e ho trovato il capitolo extra dal suo punto di vista molto interessante per farci capire meglio quello che pensa, per questo spero che la scrittrice ci dia di più, se non un libro intero, almeno la divisione pov nel secondo romanzo della serie. Sono una grande fan della dualità di prospettiva nei libri.
«Chi ti ha ricordato quel ritratto di Klimt quando l'hai comprato?»
«Te. Solo che non lo sapevo ancora»
Argomento centrale del romanzo è il romance e non mi ha deluso. E' presente un triangolo-non-triangolo, cioè un triangolo che non ha motivo di esistere perché si capisce fin dall'inizio con chi finirà la protagonista.
La coppia formata da Grace e Jaxon mi è molto piaciuta, i due insieme fanno proprio scintille. Fin dalla prima interazione sembra scattare il famoso colpo di fulmine, ma mi è piaciuto come la scrittrice non abbia velocizzato il tutto dando delle basi per la relazione.
«Non penso che esista un momento giusto per dire a qualcuno che i mostri esistono davvero.»
Anche se la trama può sembrare simile a mille altre già lette, riesce comunque a differenziarsi per alcuni elementi, come la caratterizzazione delle creature mitologiche. La scuola del soprannaturale è molto interessante ed è proprio questo elemento ad avermi ricordato lo show Legacies, però quello che mi ha sorpreso di più è come nel libro non siano presenti solo vampiri o licantropi, ma anche altre creature. Unica pecca di questo punto, a mio parere, è la poca spiegazione delle creature e dei loro poteri. Nel romanzo ci sono più informazioni sui vampiri, ma oltre a qualche dettaglio smentito o confermato dalla tradizione, manca ancora molto per avere un quadro completo delle loro caratteristiche.
Quando una ragazza normale viene introdotta nel soprannaturale avviene sempre il momento scoperta, in cui il velo viene tolto e per me è sempre un momento critico del romanzo. Ne ho letti tanti di libri che contengono questo fatto e non tutti mi hanno colpito, però Crave mi è piaciuto da questo punto di vista. E' stato decisamente una bella presa di coscienza, avendo anche il giusto tempo di elaborare.
Alcuni plot twist del romanzo sono facilmente indovinabili fin dall'inizio, ma altri mi hanno sorpreso. Il momento, però, più entusiasmante a livello di trama è decisamente il finale. Mi ha completamente preso in contro piede e a rifletterci successivamente c'erano stati dei segnali che lo indicavano, ma non li avevo considerati. Fatto sta che con questa mossa accattivante la Wolff mi ha sbalordito, facendomi anche venire voglia di leggere immediatamente il sequel.
"I mostri non esistono, esistono solo persone che fanno cose mostruose"
Crave è un libro che racchiude in sé le parti migliori della cultura teen dell'ultimo decennio puntando tutto il suo valore sull'intrattenimento e riuscendo nel suo intento dall'inizio alla fine, lasciando così il lettore con la voglia di sapere immediatamente come continua la storia.
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