Monday 29 March 2021

Recensione: "LA STIRPE DELLA GRU" di Joan He

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione de La Stirpe della Gru, libro scelto da voi per la recensione del mese di gennaio. 


Titolo:
La Stirpe della Gru
Autore: Joan He
Serie: autoconclusivo
Data d'uscita: 19 Gennaio 2021
Editore: Mondadori
Pagine: 456
Prezzo: 22€

Trama: La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?


Recensione

Voto: 3.25 stelle!

"Il passato è destinato a ripetersi ciclicamente se non impariamo da esso."

La Stirpe della Gru è un libro che avevo in TBR fin da quando è uscito in inglese, ma l'ho letto solo adesso perché ho voluto aspettare la traduzione in italiano. A fine lettura posso dire che è un libro molto interessante, ma sfortunatamente lo stile di scrittura ne ha abbassato il livello. 

"Il mondo non funziona secondo eguaglianza."
Fin dall'inizio veniamo buttati al centro della narrazione e se per alcuni libri funziona, per altri come questo, la situazione è troppo confusionaria per chi legge. Infatti ho avuto molte difficoltà nelle prime pagine e più di una volta ho pensato di abbandonare la lettura, però poi una pagina tira l'altra ed è diventato più scorrevole e per questo ho continuato. 

Trovo che ogni singola scena sia strutturata molto bene, ma il problema è nella narrazione complessiva, perché manca fluidità tra una scena e l'altra. Molte volte non si capisce come siamo arrivati in un determinato luogo o come i personaggi siano arrivati a determinate scoperte. 

"Forse si stava arrendendo. O forse si era resa conto che non temeva la morte più di quanto temesse la vita, dove ogni sua scelta determinava la vita e la morte di altri."
I personaggi sono interessanti, ma risentono anche loro della poca fluidità della storia, che non riesce a renderli totalmente trasparenti a chi legge. 
La protagonista e narratrice della maggior parte della vicenda, Hesina, riesce a catturare l'attenzione del lettore, ma sfortunatamente non a tenerla. E' un personaggio che si fida troppo e per questo continua a essere manipolata senza neanche rendersene conto. Serviva decisamente più introspezione per capire meglio quello che pensa e fa. Di questo risente tutto l'ampio cast di cui si fa veramente fatica a capire le motivazioni che li portano a svolgere determinate azioni.
I personaggi sono accattivanti, ma tutti loro vengono un po' sacrificati per una trama complessa in cui continuano a succedere avvenimenti. 

Il romance è carino, ma niente di più. Anche questo elemento risente del protagonismo della trama e quindi manca di approfondimento verso il lato sentimentale dei personaggi. 


"L'ignoranza porta alla diffusione delle menzogne."

Nella seconda parte il libro diventa sempre più accattivante e la struttura delle scene di per sé migliora, ma certe volte si sente ancora l'interruzione della fluidità nella narrazione e il lettore non capisce appieno quello che sta accadendo. 

"Non le interessava vivere per sempre quando una vita era già abbastanza dura."
Il finale è decisamente la parte migliore del romanzo, l'unico peccato è che è aperto e per il momento non è in programma un secondo volume. Si capisce perfettamente che la narrazione è stata interrotta e c'è ancora tanto da dire, ma per un problema con la casa editrice americana la scrittrice ha deciso che al momento non continuerà la storia. La mia speranza è che quando si sentirà di nuovo a proprio agio scelga di continuarla, magari con una maturità acquisita in più che può solo migliorare il libro. 

"Nei momenti più bui, gli esseri umani sorprendono sempre."
La Stirpe della Gru è una storia particolare ed intrigante, un libro che potrebbe facilmente rientrare tra i fantasy più belli degli ultimi anni, se non fosse per uno stile di scrittura che gli impedisce di esprimere al massimo le sue potenzialità.

- Camilla 

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