Tuesday 22 June 2021

Recensione: "THESE VIOLENT DELIGHTS" di Chloe Gong

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi parlo di uno dei libri più chiacchierati dell'ultimo periodo, cioè These Violent Delights. Merita la fama che lo precede?


Titolo:
These Violent Delights
Autore: Chloe Gong
Data d'uscita: 17 Novembre 2020
Editore: Margaret K McElderry
Pagine: 449
Prezzo: 19€

Trama: The year is 1926, and Shanghai hums to the tune of debauchery.
A blood feud between two gangs runs the streets red, leaving the city helpless in the grip of chaos. At the heart of it all is eighteen-year-old Juliette Cai, a former flapper who has returned to assume her role as the proud heir of the Scarlet Gang&;a network of criminals far above the law. Their only rivals in power are the White Flowers, who have fought the Scarlets for generations. And behind every move is their heir, Roma Montagov, Juliette's first love and first betrayal.
But when gangsters on both sides show signs of instability culminating in clawing their own throats out, the people start to whisper. Of a contagion, a madness. Of a monster in the shadows. As the deaths stack up, Juliette and Roma must set their guns and grudges aside and work together, for if they can't stop this mayhem, then there will be no city left for either to rule.


Serie:
1. These Violent Delights
2. Our Violent Ends (16 Novembre 2021)



Recensione

Voto: 3.5 stelle!

"The problem with hatred was that when the initial emotion wakened, the responses still remained."
These Violent Delights è un libro che mi ha interessato fin da quando ho letto la sua trama. Diciamoci la verità, chi non è interessat* a leggere un retelling di Romeo & Giulietta ambientato nella Shangai degli anni 20? Esatto, nessuno. 
A fine lettura posso dire che è un libro che merita, anche se sfortunatamente non è riuscito a conquistarmi fino in fondo. Credo che ci siano due ragioni per questo. La prima è il marketing del libro, essendo presentato come un retelling di Romeo & Giulietta mi aspettavo che la storia d'amore avesse un ruolo più fondamentale nel romanzo, invece è secondaria. Infatti il libro è un fantasy politico con una sotto trama di romance. La seconda ragione è che a metà libro sono andata in reading slump, che mi ha creato problemi nel completare la lettura. 

"The land of dreams. Where men and women in white hoods roam the streets to murder Black folks. Where written laws prohibit the Chinese from stepping upon its shores. Where immigrant children are separated from immigrant mothers on Ellis Island, never to be seen again."
La trama si divide in tre parti: politica, mistero e romance.
Al centro della storia c'è la politica. La guerra tra le due bande per il territorio e come il colonialismo sta modificando Shangai. Questa parte l'ho trovata molto interessante, soprattuto come la scrittrice ha deciso di parlare del colonialismo. E' stato davvero un colpo al cuore leggere di come degli stranieri abbiano deciso di appropriarsi di un territorio e di usanze non loro, cercando di cancellare quello che non approvavano. Tutto il discorso viene reso più difficile dalla consapevolezza che è qualcosa che capita ancora oggi e dal pensiero di tutte le culture che sono state cancellate, perché ritenute "inferiori".

"There was so much luck to be had in the genetic lottery; one different code and it was a whole lifetime of forced adaptation."
La guerra tra bande non è l'unico problema di Shangai al momento, infatti si aggira per la città un mostro che come un virus sta uccidendo la popolazione. Anche questa parte è interessante, ma allo stesso tempo ho trovato che ha rallentato molto la narrazione. Ad un certo punto siamo andati avanti per ben cento pagine con gli stessi due indizi che si ripetevano, senza avanzare con l'indagine per scoprire cosa stia succedendo. Sono sincera, verso metà libro ho cominciato ad annoiarmi. Ha cominciato a diventare abbastanza piatto e il mio interesse ha cominciato a sfumare.

"I was raised in hatred, Roma. I could never be your lover, only your killer."
La terza parte, ovviamente, è il romance. Come ho detto prima, mi aspettavo che questa parte avesse uno spazio più ampio all'interno della narrazione, ma alla fine è solo stata una trama secondaria. Mi è piaciuto come la scrittrice abbia ripreso la storia di Romeo e Giulietta, riprendendo le scene fondamentali del lavoro di Shakespeare e riadattandole in modo magnifico per la sua narrazione. 
La storia tra Roma e Juliette è un enemies to lovers che sprizza chimica da tutti i pori, fin dalla loro prima scena si sente l'intensità dei sentimenti che i due provano l'uno per l'altra, anche se non ci è dato sapere se siano amore o odio. 
Dopo un'inizio scoppiettante, devo ammettere che anche loro hanno cominciato ad interessarmi di meno. Hanno avuto davvero poche scene, ne necessitavo di più per comprendere appieno loro e i loro pensieri, ma soprattutto per far scattare la scintilla tra me e loro. 

"You know me. Running around. Living life. Committing arson."
Il libro ha un cast molto variegato di personaggi, che sono una delle punte di diamante del romanzo, ma sfortunatamente non sono stati sfruttati al massimo. Sono rimasti tutti molto sacrificati dalla centralità della storia che ha lasciato la loro caratterizzazione debole. Credo fortemente che alcune pagine tra le scene politiche e di indagine potevano essere decisamente tagliate per dare più spazio ai personaggi, rendendoli così più complessi. 

"Those who do not care, those who are violent, those who delight in that terrible... they thrive. They come outside."
Se devo paragonare le sensazioni che mi ha lasciato These Violent Delights non posso che trovarle simili a quelle provate per King of Scars. Sono entrambi due libri che si concentrano sulla politica e che rendono i personaggi secondari alla trama. Però per il lavoro della Bardugo i personaggi erano già conosciuti e quindi anche se poco approfonditi, si legge il libro con la consapevolezza di conoscerli abbastanza da provare empatia nei loro confronti. Al contrario essendo il libro della Gong un primo volume di introduzione dei personaggi, questa loro poca caratterizzazione non mi ha permesso di emozionarmi a pieno. 

Ammetto che non so quanto questo sia dovuto al libro o alla reading slump, ma la parte centrale l'ho trovata molto lenta, a tratti noiosa. Nel finale si è ripreso e ha cominciato a intrattenermi di nuovo come all'inizio, però non è mai scattata la scintilla. 
Gli ultimi capitoli me li aspettavo, ma allo stesso tempo mi hanno sorpreso e non ho proprio idea di come continuerà la narrazione. Sono molto curiosa di leggere il seguito, soprattutto per sapere come finirà... anche se il fatto che sia un retelling di Shakespeare non mi faccia sperare in meglio. 

"The stars incline us, they do not bind us."
These Violent Delights è oggettivamente un bel libro, molto accattivante, ma parlando soggettivamente non è riuscito ad emozionarmi appieno. Mi ha interessato fino ad un certo punto, non riuscendo a darmi la scarica emozionale che mi serviva per amarlo del tutto. 

- Camilla 

0 comments:

Post a Comment