Ciao lettrici e lettori!
Sono tornata con una nuova recensione e questa volta si parla del seguito di Kingdom of the Wicked di Kerri Maniscalco. Ho visto che i miei pensieri riguardanti il primo libro sono uno tra gli articoli più letti nel blog quindi ho pensato che avreste apprezzato.
Nel caso invece ve la foste persa vi lascio il link
qui.
Cominciamo subito con le solite informazioni sul romanzo!
Titolo: Kingdom of the Cursed
(Kingdom of the Wicked #2)Autore: Kerri Maniscalco
Data d'uscita: 5 Ottobre 2021
Numero di Pagine: 448
Editore: Jimmy Patterson
Prezzo di copertina: 18,95 €
La serie
1. Kingdom of the Wicked (Kingdom of the Wicked #1)
2. Kingdom of the Cursed (Kingdom of the Wicked #2)
3. Untitled (Kingdom of the Wicked #3)
Trama
After selling her soul to become Queen of the Wicked, Emilia travels to the Seven Circles with the enigmatic Prince of Wrath, where she’s introduced to a seductive world of vice.
She vows to do whatever it takes to avenge her beloved sister, Vittoria... even if that means accepting the hand of the Prince of Pride, the king of demons.
The first rule in the court of the Wicked? Trust no one. With back-stabbing princes, luxurious palaces, mysterious party invitations, and conflicting clues about who really killed her twin, Emilia finds herself more alone than ever before. Can she even trust Wrath, her one-time ally in the mortal world... or is he keeping dangerous secrets about his true nature?
Emilia will be tested in every way as she seeks a series of magical objects that will unlock the clues of her past and the answers she craves...
One sister.
Two sinful princes.
Infinite deception with a side of revenge… Welcome to Hell.
Recensione
Voto: 3.5 stelle!Nel caso non aveste letto la recensione precedente, non sono la più grande fan del primo libro e penso che rispetto allo scorso anno la mia opinione su di esso non abbia fatto altro che peggiorare. Infatti continuando a pensarci, ho trovato ancora più difetti.
Nonostante tutto ho deciso di continuare la serie perché la trovo molto leggera e scorrevole da leggere e la considerò un po' un "guilty pleasure".
Fatta questa premessa credo di aver apprezzato il sequel più del romanzo precedente, forse perché non mi aspettavo assolutamente nulla ma anche perché non è stato ambientato in Italia, bensì nel mondo dei demoni, e questo ha ridotto notevolmente i riferimenti tremendamente stereotipati rivolti alla nostra cultura.
Molti degli elementi che però non avevo apprezzato sono ancora presenti all'interno del libro.
Oltre alla trama scontata e prevedibile, ho notato riferimenti palesi ad altri YA fantasy molto popolari nella community, primo fra tutti Caraval (che la Garber ci abbia messo lo zampino?).
Il punto più problematico per me riguarda sempre i personaggi e la loro caratterizzazione. Ho notato un leggero miglioramento verso la fine ma per me ancora non ci siamo.
In particolare ho trovato la protagonista, Emilia, completamente priva di personalità.
Mi spiego meglio: non che non ne abbia una ma l'autrice la vuole spacciare per un personaggio forte ed indipendente ma solo nei momenti più opportuni.
Penso che alcune scelte e azioni compiute da lei siano state scritte in funzione della trama e di cosa era risultava più comodo per realizzare un determinato colpo di scena.
Ritorniamo sempre al fatto che i personaggi vengono utilizzati più come marionette che come individui con una determinata personalità, cosa che io trovo sempre estremamente fastidiosa in un libro e che sicuramente lo rende meno realistico in termini di comportamenti umani.
Morale della favola, non aspettatevi da questa serie cambiamenti radicali, ne il capolavoro del secolo.
Rimane un romance, nemmeno particolarmente brillante, con qualche elemento fantasy e vagamente mistery.
Nonostante questa mia opinione aspettatevi la mia recensione del terzo libro il prossimo anno perché ho deciso di concludere la serie, dato che ormai il più è fatto e rimango comunque curiosa di scoprire come la Maniscalco deciderà di concludere.
Anche per oggi abbiamo finito! Spero di esservi stata di aiuto e di non avervi annoiato troppo.
Ci vediamo alla prossima,
-Erika.
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