Friday 20 May 2022

Recensione: "ÉLITE IMMORTALE" di Francesco Falconi

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione di Élite Immortale, un libro che mi è stato gentilmente inviato da La Corte Editore. 


Titolo:
Èlite Immortale
Autore: Francesco Falconi
Data d'uscita: 7 aprile 2022
Editore: La Corte Editore
Pagine: 288
Prezzo: 18,90€

Trama: Frida ha venti anni e vive a Firenze. Schiva e introversa, il suo carattere si è indurito dopo un tragico evento accaduto cinque anni prima. Frida ha pianto così tanto, quella notte, che ora non è più capace di versare una sola lacrima.La sua vita si divide tra gli studi universitari, le uscite con l’amico Sebastian e il volontariato in ospedale, dove si reca quasi tutti i giorni a trovare l’anziana Delia, che l’ammalia con le sue storie sulla stirpe dei SenzaLacrime: creature maledette, simili a vampiri che si nutrono di lacrime e dolore, capaci di far innamorare con un soffio, di immobilizzare con lo sguardo, fino a privare le proprie vittime di ogni sentimento. Queste leggende la suggestionano a tal punto da spingerla ad avere delle inquietanti visioni che la portano a dubitare della sua stessa lucidità. Quando improvvisamente Delia viene a mancare e l’amicizia con Sebastian s’incrina, Frida sente che il mondo le sta crollando addosso. È in questo momento che incontra però un ragazzo affascinante e misterioso, Julien LePleur, con il quale stringe subito un legame di inaspettata passione. C’è qualcosa di inquietante, pericoloso, ma allo stesso tempo incantevole in lui, che porta Frida ad accettare di accompagnarlo fino a Barcellona. Giunti nella città spagnola, ad accoglierla ci sarà una verità sconvolgente e inaspettata: i SenzaLacrime non sono solo una leggenda. Ma chi è in realtà Julien? Davvero l’ha fatta innamorare solo per spezzarle il cuore? E perché quando Frida le racconta del suo doloroso passato, i suoi occhi sembrano tremare di un’improvvisa eccitazione?


Recensione:

Voto: 3.5 stelle!

“Che cos'è la vita se non un susseguirsi caotico di frazioni del nostro tempo? Sta solo a noi decidere che cosa farci.”
Quando mi è stato chiesto se mi interessava leggere il libro ero un po' titubante. Non conoscevo l'autore e quindi non sapevo cosa aspettarmi e la trama anche se interessante, non mi convinceva fino in fondo. Alla fine ho accettato perché adoro ricredermi e sono abbastanza contenta di averlo fatto. 

«Lo vedi, Seb? Non riesco neppure a piangere.»
«Cosa vuoi dire?»
«Che ho già ucciso tutte le mie lacrime.»
Partiamo dalla parte assolutamente promossa a pieni voti: la leggenda del SenzaLacrime. 
Questa figura che ricorda i vampiri, ma che al posto del sangue si nutre delle lacrime e del dolore altrui mi ha interessato fin dall'inizio e trovo la mitologia creata intorno a questa creatura una delle migliori che abbia letto negli ultimi anni. Lo scrittore ha preso ispirazione da vari periodi storici costruendo una storia all'interno della storia che riesce a catturare l'interesse di chi legge, anche per l'originalità del materiale scelto, come le streghe sotto il cristianesimo e le gitane. Questa parte mi ha così entusiasmato che smaniavo per arrivare ad un altro capitolo che aggiungesse un pezzo al complicato puzzle. 
Anche la costruzione delle varie rivelazioni sono state fatte un modo molto accattivante. Lo scrittore da' un minimo dettaglio e crea così mille altre domande che necessitano una risposta. 
Voglio essere totalmente sincera, avrei quasi preferito un libro interamente narrato dal punto di vista del SenzaLacrime e sulla sua storia, visto che c'è veramente tanto da dire. 

«Nessuno di noi vive avventure uniche e straordinarie, anche se lo vorrebbe. Spesso la nostra esistenza è un susseguirsi di eventi comuni, dove in cuor nostro ci sentiamo al sicuro.»
Passando ai personaggi devo dire che non tutti sono riusciti a convincermi. Frida, la protagonista, non riesce a catturare sempre l'attenzione del lettore e la sua storia viene messa decisamente in secondo piano rispetto a quella del SenzaLacrime e molte volte le sue scelte non mi hanno convinto. 
Anche se sia lei, che Julien, che i personaggi secondari riescono a trovare il loro spazio nella narrazione, non sono riusciti a catturare completamente la mia attenzione e ad emozionarmi. 

La storia d'amore non è riuscita a convincermi del tutto. Inizia in modo molto veloce, troppo instalove per i miei gusti e non ho mai capito il perché stessero insieme o sentissero questo sentimento tra di loro. 

«Per me non esiste il tempo. Voi tutti siete colpevoli delle azioni passate e di quelle presenti»
L'unica cosa che proprio non mi è piaciuta del romanzo è come viene trattato un tema importantissimo. La mia non è una critica alle azione che decide di compiere la protagonista, perché è una vittima e ognuno reagisce in modo diverso. Infatti la sua reazione, sfortunatamente, è molto comune. Quello che doveva essere fatto, secondo me, era una nota a fine libro in cui l'autore condannava il comportamento di tale personaggio. Questo però non avviene e anzi sembra che tutto venga dimenticato o giustificato. Mi dispiace, ma non si può parlare così di un argomento di questa portata. 

Il finale l'ho trovato molto interessante e sono molto curiosa di capire come si evolverà la storia del SenzaLacrime, ma anche di approfondire punti del suo passato che per adesso sono stati solo accennati. 

«Le persone costruiscono la loro vita, piano dopo piano, come se fosse un altissimo grattacielo. Il dolore, però, è un pilastro fondamentale della vita umana. Il dolore crea la bellezza. Senza di esso tutto l'edificio crollerebbe, perché la sofferenza è sinonimo di consapevolezza e di esperienza. È l'unico contrappeso della gioia.»
Élite immortale è un romanzo che cattura per la mitologia creata intorno alla figura del SenzaLacrime, ma che è un po' carente sui personaggi e la storia d'amore. 

- Camilla 

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