Tuesday, 7 March 2023

Recensione: "LA CATENA DI SPINE" di Cassandra Clare

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi torno su questi schermi per parlarvi della delusione dell'anno (si, siamo a marzo, ma niente riuscirà a scalzare questo titolo), cioè Chain of Thorns. Si, avete capito bene, non ho apprezzato un libro della Clare. Come la sto prendendo? Male, tendendo al malissimo. Ma la vita va avanti e ormai a distanza di un mese dalla fine della lettura mi sento in grado di commentarlo senza voler buttare il libro giù dal balcone. E allora quale migliore momento per pubblicare la recensione se non nel giorno in cui esce in italiano? Nessuno!

Ho appena ragionato che questa è la prima recensione che scrivo sul blog per un romanzo della Clare e ovviamente è quello che mi è piaciuto di meno. Mai una gioia....

Se vi servono vi rimando ai riassunti dei primi due romanzi della trilogia. 

Titolo:
La catena di spine
Autrice: Cassandra Clare
Data d'uscita: 7 marzo 2023
Editore: Mondadori
Prezzo: 24€

Trama: Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell'Inferno, Belial. Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l'intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un'onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l'esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l'orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l'uno dell'altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.


Serie:
1. La catena d'oro (riassunto)
2. La catena di ferro (riassunto)
3. La catena di spine 



Recensione:

Voto: 3 stelle!

Trovo veramente difficile parlare di questa lettura perché non avrei mai pensato di rimanere così delusa da un libro della Clare. Appena finito avevo in corpo davvero tanta rabbia, ma ormai è passato quasi un mese e anche se un po' di questo sentimento rimane, la maggior parte si è trasformata in amarezza.

Ho avuto dei problemi soggettivi con il romanzo, ma voglio iniziare con quelli oggettivi.
La narrazione non è avvincente come quella delle altre storie della scrittrice. Non voglio dire che sembra che non lo abbia scritto lei, perché il suo stile è sempre presente, ma sembra decisamente che non ci abbia messo impegno. Che abbia letto le critiche agli altri due prequel e abbia voluto cercare di risolvere in qualche modo, creando un'insieme di scene che o durano troppo o troppo poco. Non è riuscita a dare risalto alle cose importanti e si è quasi concentrata sui dettagli che non avevano necessità di essere così sviluppati.

Ci sono state davvero tantissime scene off-screen e non intendo di conversazioni che il lettore poteva non voler leggere, ma di scene fondamentali che si attendevano dal primo romanzo o anche prima. Quello che viene mostrato è assolutamente niente. Riassume solo in una riga senza mostrarci minimamente i sentimenti dei personaggi. Uno dei punti di forza della scrittrice sono sempre stati i suoi personaggi, ma questa volta i loro sentimenti vengono così appiattiti che quasi ti dimentichi perché tenevi a loro. Dove sono finiti? Perché non provano nulla?
Non mi capacito veramente della scelta della Clare di non inserire queste scene, è un libro di 800 pagine, c'era il tempo e la necessità di metterle. E invece due righe e un riassunto di quello che hanno provocato.

Lo spazio per queste scene però è stato dato ad uno sviluppo veramente prolisso e non necessario della trama. Se siete su internet penso che sappiate che una delle critiche date a questa serie della Clare sia proprio che manca la trama. Personalmente trovo che sia TID che TLH siano due serie che si basano sui personaggi e sulle loro relazioni, più che su una trama d'azione che è più marginale, e non ho mai visto niente di male in questo. A quanto pare invece la scrittrice si, perché ha cercato di rimediare.
L'intera parte finale l'ho trovata estremamente lunga e ripeto non necessaria, sopratutto perché alla fine mi sembrava solo un girare intorno a qualcosa di facilmente raggiungibile.

Altra cosa che ha fatto fatica a gestire sono stati i punti di vista. Tutti i personaggi hanno la possibilità di narrare, ma in certe scene non è riuscita a scegliere il giusto narratore. E questo può ancora una volta collegarsi al fatto che alcune scene fondamentali sono state viste solo off-screen.

In questo libro davvero tantissimi nodi dovevano venire al pettine e mi è sembrato che la Clare si sia trovata con l'acqua alla gola, non sapeva più cosa fare, come inserirlo o perché. Portando si ad alcune rivelazione ben inserite, ma anche a tante buttate quasi a caso nella narrazione o dimenticate.

Mi duole anche ammettere che si vede che la Clare sta finendo le idee, ho notato veramente un riciclo di espedienti narrativi già visti nei suoi romanzi, che hanno fatto sembrare tutta l'evoluzione di Chain of Thorn come se fosse campata in aria all'ultimo secondo. La scrittrice si è svegliata un giorno e si è ricordata che aveva la deadline il giorno successivo e allora ha usato espedienti già visti per portare ad una soluzione veramente poco soddisfacente.

Non è un libro da buttare, perché ci sono belle scene e le motivazioni di quello che compiono alcuni personaggi per me ha senso e viene spiegato. Però amavo questa storia e i suoi protagonisti e adesso non mi sento più di dirlo. Questo, ovviamente, è dovuto anche ai problemi soggettivi che ho avuto con il romanzo e che mi hanno portato ad essere totalmente apatica nel confronto di tutto e tutti.

Non ci sarà assolutamente nessuno spoiler nella recensione, ma in modo generale, senza specificare, ho avuto due grandi problemi con due scelte della scrittrice.

Il primo è stato l'allungamento di un filone narrativo senza motivazione e che personalmente parlando credo che sia andato anche troppo oltre. Non capisco ancora una volta la motivazione della Clare, non c'era nessuna necessità di portarlo avanti perché praticamente era inesistente, ma ad un certo punto i personaggi sembrano cambiare sentimenti senza un'apparente motivazione. Quello che però proprio mi ha infastidito è stato l'andare oltre, non per il fatto in sé, ma perché non mi ha fatto più dare importanza a tutto quello che succede dopo a questi personaggi. Non potevo più credere a quello che mi stava raccontando la scrittrice, ha tutto perso di significato. Da questo momento ho cominciato a provare un po' di apatia in alcune scene e sfortunatamente il chiodo finale nella bara di questo romanzo l'ha dato successivamente l'altro problema.

Cioè la fatica morte di un personaggio. Voglio essere completamente onesta, avrei fatto fatica ad accettarla se fosse stata scritta bene, ma vederla scritta male mi ha completamente annientato. La Clare ha scritto la morte di Livvy, che mi ha totalmente strappato il cuore, e adesso invece scrive di una morte prima di tutto estremamente non necessaria e inoltre senza neanche dare a questa persona l'importanza che meritava. Credo fortemente che sia una dipartita da "doveva morire qualcuno, perché nei libri seri muoiono le persone". Detesto questa retorica, perché prima di tutto siamo in un mondo non reale  e quindi se voglio che tutti i miei personaggi alla fine volino via su un unicorno posso farlo. Secondo ci sono storie e storie. TLH non è Game of Thrones o The Poppy War, dove il vissero felici e contenti non può esistere, qui ci poteva essere. Poteva essere un finale dolce-amaro come gli altri dell'universo di Shadowhunters e invece è stata inserita questa morte in modo così random e senza sentimento. Se già la scena in sé non mi era piaciuta e l'avevo trovata veramente scritta male, il menefreghismo degli altri personaggi mi ha completamente distrutto. Sembra essere morto un nome su un testo di storia, non una persona che conoscevano e che dichiaravano di amare. Praticamente come se non fosse successo niente. Ogni tanto la Clare si ricordava di aver ucciso qualcuno e allora metteva una frase, ma non troppo, non sia mai che qualcuno ci tenesse veramente.
Questa morte di merda, perché è stata proprio una morte senza senso e di merda mi ha portato a non provare più niente per nessun personaggio della storia. Chi sono queste persone a cui non frega niente di niente? Non sono i personaggi che ho amato negli altri due romanzi.

Da questo momento sono diventata completamente apatica su tutto e mi sono ritrovata solo a sperare di concludere in fretta il libro perché non ce la facevo più. È diventato solo un titolo da cancellare sulla lunga lista di romanzi da leggere.

Non so neanche che cosa pensare sul finale, perché vi giuro che non me ne frega più niente, però l'ho trovato qualcosa che serve solo per allungare ancora il brodo e comincio a chiedermi... ce n'è veramente bisogno?

Questi sentimenti negativi si sono ovviamente ripercossi sui personaggi e sui romanzi precedenti, che adesso non riuscirò più a leggere con la gioia di prima. Mi sento quasi privata di un pezzo della mia felicità e questo mi rende infinitamente triste. Una settimana prima dell'uscita di questo libro mi sarei buttata nel fuoco per questi personaggi, adesso non me ne fregherebbe niente.

Ho dato la sufficienza per i bei ricordi del passato, per alcune scene che sono veramente belle, ma non abbastanza. L'inizio mi stava veramente piacendo, però poi è cominciata l'apatia e non se ne è più andata. Sono convinta che se vi piace tanto una coppia e vi concentrate solo su quello il libro possa piacervi. Anzi spero che a qualcuno di voi piaccia.
Io mi aspettavo che questo libro mi avrebbe spezzato il cuore, ma non immaginavo dalla delusione.

Penso che Chain of Thorns sia un libro senza cuore, che mostra la stanchezza della Clare e il suo sentirsi persa in un mondo da lei creato e accudito da anni. È un romanzo che ha tutti i difetti che le vengono sempre criticati e il suo cercare di rimediare e mettere delle pezze a dei problemi che i fan non hanno mai trovato incisivi l'ha portata a peccare anche sui suoi punti forti. Portando ad un libro di ottocento pagine mal gestito e che dice tutto e niente, con molte scene non necessarie inserite e quelle che servivano omesse. Un finale davvero poco onorevole che né i personaggi, né i lettori si meritavano. 

- Camilla

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