Ciao lettor*!
Eccomi a portarvi la recensione del libro che avete scelto a novembre, ovvero Libro della Notte di Holly Black.
Ammetto che mi ero quasi commossa di riuscire ad avere per una volta il libro che speravo uscisse e invece... diciamo che non è andata benissimo! #help
Titolo: Libro della Notte
Autrice: Holly Black
Data d'uscita: 1 novembre 2022
Editore: Mondadori
Pagine: 348
Prezzo: 22,00 €
Recensione:
voto: 3 stelle⭐
Chi mi conosce almeno un pochino sa che amo la Black. E' una di quelle scrittrici che mi son rimaste nel cuore fin da quando ero adolescente e ho letto "La fata delle tenebre", e da lì l'ho sempre seguita. Perciò leggere un suo libro mi ha sempre dato (fino ad ora) la certezza che avrei avuto un'opera in più da amare. Stavolta purtroppo sono andata incontro a una mezza delusione.
Ci sono elementi di questo libro che lo contraddistinguono e che ho amato molto, mentre altri che secondo me non funzionano così bene e si vede. Ma andiamo per punti:
Cosa mi ha convinta?
- il worldbuiling: il sistema magico che la Black presenta è palesemente molto interessante. Sarebbe sicuramente stato carino un po' di approfondimento in più, che invece non c'è stato, almeno per ora. In ogni caso, bisogna riconoscere che questa autrice trova sempre quell'idea particolare da portare al pubblico che la contraddistingue dagli altri e aggiunge quel pizzico di novità che cattura subito l'attenzione;
- i personaggi principali: devo dire che, presi uno a uno, i protagonisti di questa storia mi piacciono molto, nonostante Charlie mi urti spesso il sistema nervoso. C'è poco da fare, la Black ha la capacità di creare personaggi magnetici che, nel bene e nel male, non possono fare altro che catturare l'attenzione altrui. È impossibile non avere voglia di sapere di più sul passato di Vince, del perché Posey sia così fissata sull'avere un'ombra "viva". Con pochi, semplici elementi, frasi, azioni, ne crea un profilo che li rende concreti ai nostri occhi e in questo caso devo ammettere che mi è stato molto utile per spingermi ad andare avanti a leggere;
- l'atmosfera cupa che aleggia per tutta la narrazione. È come immergersi in un mood che la Black è brava a non interrompere mai. Il lettore stesso ne viene inglobato, tanto da avere quella sensazione di "cattivo presagio" costante per tutta la lettura, senza però sapere quando e cosa potrà mai accadere. Devo dire di aver provato le stesse sensazioni anche con Ninth House e credo sia la giusta chiave per permettere a chi leggere di entrare realmente in un racconto di questo tipo e sentirsi in qualche modo coinvolto, oltre che spettatore esterno. L'idea poi delle ombre, della loro manipolazione, rafforza questo elemento in maniera ancora più concreta;
- il romance: per quanto la Black sia sempre molto stringata nelle interazioni, devo dire che la chimica tra Charlie e Vince mi ha convinta, forse proprio anche per le differenti personalità di entrambi. Certo, i risvolti che si scoprono man mano gettano ombre (ironico, sì) su questa storia, ma io tifo per loro e spero che abbiano più scene in futuro, perché penso ci sarà molto da dover sistemare.
Cosa invece non mi ha convinto?
- io credo che questa storia vada contro lo stile abituale di scrittura della Black e si vede. Mi spiego meglio: come ho sempre detto, questa autrice è caratterizzata da grande sintesi, pochi dettagli e un ritmo piuttosto veloce, con un modo di scrivere chiaro che arriva dritto al punto senza troppi giri di parole. Qui purtroppo non è stato così. Proprio riprendendo il paragone con Ninth House, credo che anche Libro della Notte cada nello stesso problema. Le parti di spiegazione e di presentazione del mondo in cui è ambientato questo romanzo sono pesanti, a volte complesse da leggere in originale (l'italiano per fortuna invece sotto questo aspetto aiuta molto) e allo stesso tempo il romanzo risulta non esaustivo riguardo punti che invece per me era il caso di approfondire. Ad esempio, proprio i personaggi, che per me rimangono uno degli elementi trainanti del libro, mancano sia di una maggior indagine sia di background meglio esplicato per permetterci di capirne a pieno l'indole. La si intravede, sì, per la maggior parte capiamo Charlie e a sprazzi gli altri. Ma si poteva fare di meglio? Sì. Ciò non basta a coprire dei buchi presenti che ti lasciano un po' in sospeso e anche perplesso;
- allo stesso modo, le rivelazioni e i colpi di scena che effettivamente spiegherebbero alcune dinamiche o, appunto, dovrebbero essere il punto forte della narrazione, risultano tiepidi e non del tutto spiegati. Senza scendere troppo nei dettagli, c'è almeno un momento in cui l'utilizzo dei flashback - presenti in tutto il libro - sarebbe stato oltre che gradito anche necessario e invece manca. Viene lasciato forse intuire al lettore, in base ad altro che si è detto o mezzo intravisto, ma quella scena, quel momento davvero importante per il libro, semplicemente non c'è. E mi chiedo: perché mai? Avrebbe sicuramente dato anche una grande scossa emotiva di cui io personalmente ho sentito l'assenza. Arriverà poi? Chissà... mi domando perché non metterla ora. In più, tutto il disvelarsi della trama, portando alla "risoluzione" finale del mistero di questo primo volume, mi è sembrato messo lì senza disturbarsi di chiarire meglio tutto, come a finire in fretta, lasciandomi confusa e anche piuttosto indispettita nel vederlo liquidato in due secondi dopo tutte le pagine lette;
- Posey, sorella di Charlie e il suo rapporto con le ombre. Posso capire, visti i flashback che ci sono stati mostrati, il perché abbia una determinata attitudine, però sinceramente l'assecondarla dall'inizio alla fine non mi pare possa portare a nulla di buono - ma si è capito che se c'è una scelta sbagliata da fare, sicuramente Charlie ci cadrà dentro con tutte le scarpe. Soprattutto la decisione finale della protagonista mi è parsa abbastanza fuori luogo. Ok, ha creato un elemento inaspettato che ha preso più di una persona in contropiede, ma in realtà lo vedo come un contentino per renderla felice che sinceramente ho trovato superfluo.
Insomma, non sono del tutto convinta e anche adesso che scrivo mi ritrovo con una smorfia sul viso che non riesco a cancellare. Boccerei questo libro del tutto? Non me la sento, ma non lo considero nemmeno il capolavoro della vita. Sicuramente non vale il costo attuale, nonostante l'edizione sia meravigliosa e la traduzione scorrevole.
Detto questo, sono comunque curiosa di sapere come andrà avanti la storia, il problema è che non so se l'aprire il libro basterà a spingermi a leggerlo o mi farà arenare come questa volta.
Voi l'avete letto? Vi ha convint* più di me oppure vi ritrovate con le stesse mie impressioni?
Fatemi sapere!
Alla prossima recensione!
Chiara
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