Ciao lettor*!
Eccoci qui come ogni fine mese a fare un recap delle letture che ci hanno tenuto compagnia in queste ultime settimane.
CAMILLA
Ho molto apprezzato anche questo secondo volume della trilogia, ma devo ammettere di averlo trovato un pochino meno entusiasmante. I personaggi sono stati divisi in coppie e quindi avvengono poche interazioni di gruppo. Riusciamo comunque a sbirciare di più nei loro animi e le varie situazioni sentimentali sono diventate ancora più complicate, ma i love the drama. Quello che mi ha convinto di meno, però, è stata la gestione del tempo da parte della scrittrice. La trama continua a fare salti temporali avanti e indietro rispetto a quelle coppia stiamo seguendo e questo mi ha portato più volte a essere confusa in quanto non veniva detto fin dall'inizio in che momento di storia ci trovavamo in concomitanza con gli altri filoni narrativi. In definitiva: carino, coinvolgente, ma non ho mezza idea di come il tutto si concluderà.
The City of Stardust è un romanzo con un'atmosfera magica, una trama che idealmente sembra interessante, ma che la scrittrice sfortunatamente non riesce a gestire appieno.
Potete trovare la mia recensione completa, qui.
Questo contemporary romance è veramente carino. Un giorno April decide di partecipare a una gare di cosplay sulla sua serie libresca preferita, ma a causa del suo fisico viene presa in giro sui social. A intervenire è Marcus, colui che interpreta il protagonista nell'adattamento televisivo della serie, che prima la difende e poi le chiede di uscire. Lei, che in realtà non lo sopporta perché lo trova solo un bel faccino, accetta. Quello che nessuno dei due sa è che si conoscono già, in quanto negli ultimi anni sono diventati amici su un forum dedicato alla serie dove entrambi scrivono fan fiction e si lamentano degli showrunner per come stanno distruggendo i loro amati libri.
Mi sono piaciuti molto entrambi i personaggi e la storia d'amore è molto bella. Ma quello che ho apprezzato maggiormente è il messaggio del romanzo e i discorsi che vengono fatti sulla body positivity. Inoltre se anche voi vi siete rimasti delusi dall'ultima stagione di GoT probabilmente nella Dade troverete un'anima affine.
Era da tempo che un libro non mi faceva avere una reazione così viscerale. L’ho iniziato pensando che mi avrebbe divertito e invece pianti e disperazione. Adesso so come ci si sente a pensare all’impero romano giornalmente. Oggettivamente parlando è un libro con pochissime descrizioni. Che siano queste per la trama, il setting o anche la caratterizzazione dei personaggi. Questo libro è praticamente un reality show. I personaggi sono etichettati con una personalità “bad boy” “good guy” etc e non si distaccano molto da questa etichetta, ma allo stesso tempo non riesci a smettere di leggere proprio perché ti coinvolgono le loro situazioni. Il finale mi ha completamente distrutto e quindi da brava masochista come sono non vedo l'ora di andare avanti e farmi distruggere il cuore ancora un po'.
Grazie all’alternanza dei due pov e i capitoli corti è un libro che riesce a coinvolgere immediatamente chi legge, che si trova immerso senza nessuna difficoltà nella storia di Raven e Ares. È una narrazione estremamente drammatica, con plot twist alla Beautiful che vedi arrivare da un miglio, ma che comunque ti fanno saltare dall’emozione, manco avessi preso tre caffè di fila. Mi ha così intrattenuto che non riuscivo veramente a staccarmi e ho dovuto continuare a oltranza finché non ho raggiunto la fine. La storia d’amore, nonostante i vari drammi, è veramente carina. Ho apprezzato i due in coppia e anche singolarmente. Raven è sempre stata la seconda scelta, messa all’ombra dalla sorella che tutti osannano. Mi ha fatto molta tenerezza mentre leggevo e mi ha provocato molta rabbia come venga trattata dalla sua famiglia. Ho apprezzato, però, che anche se continua a essere gentile con il matrimonio impari a mettere dei paletti. Gentile si, ma stupida no. Ares è un personaggio che può non piacere per i sentimenti che prova per entrambe le sorelle. In certi punti fa soffrire Raven con le sue scelte, ma tutto sommato devo dire che capisco la confusione che ha in testa e a me è piaciuto come interesse amoroso. Diciamo che è stato un po’ vittima della pecca del romanzo e cioè la caratterizzazione dei personaggi. Per la scrittrice sono bianchi o neri, nessuna sfumatura. Non vediamo i passaggi emozionali o la loro evoluzione, in un capitolo amano e nell’altro odiano. Serviva un maggiore approfondimento su questi punti per poter far comprendere meglio i personaggi e quello che fanno. Anche se è una saga familiare si sono visti poco i fratelli di lui, mi sarebbe piaciuto vedere di più loro e le loro interazioni, ma spero nei prossimi romanzi. Potrei quasi dire che questo libro mi è sembrato un Bridgerton moderno, senza Lady Whistledown ovviamente!
Consiglio per chi ha letto il libro: andate a leggere la nuova versione con la storia dal pov di lui + epilogo esteso. Non ve ne pentirete.
Avevo grandi aspettative per questo romanzo e anche se mi è piaciuto, devo ammettere che non mi ha stregato. Quando parliamo di un right persone, wrong time la prima parola che mi viene in mente è angst. È un libro che deve distruggerti dall’interno. Farti accartocciare le viscere finché non arrivi all’ultima pagina, dove puoi finalmente tornare a respirare. E sfortunatamente questo libro non è stato così per me. Non ho avuto nessuna reazione eccessiva e riuscivo facilmente a staccarmi. Solo in un momento ho avuto una sensazione viscerale, ma mi sono resa conto che era perché stavo paragonando la scena a una successa in Scrivimi ancora e stavo piangendo per quel libro e non per questo. La coppia è veramente carina e la loro storia è davvero bella, ma avrei preferito meno scene spicy e più concentrazione sulle scene che ti strappano il cuore.
The Falconer è una trilogia con una trama semplice, ma comunque accattivante. Una protagonista tosta e una storia d'amore per i tempi che sono sicura vi farà battere il cuore.
Potete trovare la mia recensione completa, qui.
Devo ammettere che questo libro non mi interessava più di tanto. Diana e Shane non mi avevano fatto impazzire nel primo volume e avrei preferito storie su altri personaggi, ma ovviamente è un libro di Elle Kennedy e quindi dovevo leggerlo. Alla fine il romanzo mi è piaciuto e Diana e Shane mi hanno convinto più di quello che mi aspettavo. Ho apprezzato gli argomenti che la scrittrice ha deciso di trattare nel libro, dandoci anche qualcosa di nuovo rispetto alle sue altre storie. Verso 3/4, però ho cominciato un pelino ad annoiarmi e il finale è abbastanza debole. Serviva assolutamente qualcosa di più. Questa serie è più kinky rispetto alle altre della scrittrice, cosa possiamo dire se non che "i giovani d'oggi...". Ma Elle, ti ringrazierò sempre per i meravigliosi cameo dei personaggi della Off-Campus.
La recensione di questo libro arriverà la settimana prossima, ma vi anticipo che mi è molto piaciuto.
Addicted to You è una storia diversa da quelle lette di solito. Non è un semplice romance, anzi se vogliamo essere completamente onesti probabilmente in questo primo volume ce ne è pochissimo, ma è una storia sulla dipendenza, sul non amare se stessi, ma amare un'altra persona così tanto che per loro si voglia migliorare. È una storia sull'amicizia, sulla sorellanza, sui rapporti che si vengono a creare tra persone che in un modo o nell'altro ti salvano la vita.
Potete leggere la mia recensione completa, qui.
- A CURSE OF BLOOD AND WOLVES di Melissa McTernan - 2.75 stelle!
Questo è un romanzo anche carino, ma non è quello che mi aspettavo. Avevo voglia di leggere ancora qualcosa sui licantropi e nell'edizione UK viene pubblicizzata come una storia estremamente spicy... well, it's not. Per una volta nella vita che speravo nello spicy il libro non riesce a deliberare. La storia è abbastanza in linea con tutte quelle paranormal romance su questo argomento di circa dieci anni fa. Quindi prevedibile, ma godibile. La relazione è insta-love, ma una delle uniche volte che lo accetto è proprio nelle storie con i licantropi, perché praticamente è alla base del loro DNA e anche qui mi è piaciucchiata. La scrittrice decide di dare al romanzo anche una trama che continuerà nei prossimi volumi. Ok, va bene, capisco, ma due informazioni alla fine di questo poteva darle. Alla fine libro carino, ma niente di che e abbastanza dimenticabile.
CHIARA
Non pensavo avrei mai dato un voto così basso a un libro della May, ma a quanto pare mi tocca. E' come aver avuto tra le mani la bozza non editata della prima stesura di un romanzo. Per quanto l'idea di base sia comunque interessante, credo manchi un background solido e ben fatto che possa spiegare meglio l'ambientazione e le scelte narrative. Di fatto tutto pare passare in secondo piano rispetto alle relazioni amorose tanto da arrivare a impoverire la storia e a renderla banale e noiosa. Ho riconosciuto la May di The Falconer negli scambi tra i personaggi, nei momenti di introspezione in cui secondo me c'è quella scintilla che in qualche modo cattura, ma non basta... proprio no. Le stesse relazioni sentimentali risultano abbastanza banali nei trope che incarnano (anche se mediamente ben scritte) anche se un po' troppo accelerate. Se da una parte c'è una insta-attraction un attimo eccessiva, dall'altra quella che doveva essere un lovers to enemies to lovers, risulta troppo veloce e di facile risoluzione viste le premesse. Insomma, poteva scriverle molto meglio, e mi chiedo perchè non sia stato così invece di ritrovarsi con personaggi in preda a un costante desiderio per l'altro. Per di più, se il personaggio dell'antagonista principale poteva magari dare sbocchi a entusiasmanti risvolti o approfondimenti, alla fine ritroviamo un'imperatrice che scivola in una pazzia di cui non capisci il senso. Un vero peccato. Molto bello invece il rapporto tra Sera e Galya.
Sono indecisa se continuare comunque la serie, ma ho il timore che la abbandonerò.
Sì, il mese era iniziato proprio benissimo.
La storia in sè sarebbe anche carina se non fosse così banale. Giuro che a un certo punto quando ho capito dove andavamo a parare mi stavano cadendo le braccia. Tra l'altro non ho capito la scelta finale del protagonista: se non era contento della sua vita prima, perchè risceglierla? Solo per un incontro? Va bene l'amore a prima vista, eccetera, eccetera, però nel 2024 possiamo farlo uno sforzino in più.
Decisamente non all'altezza della Poston, Jimenez e C. Lauren.
Sono partita un po' prevenuta, perchè temevo sarebbe stata una ripetizione di The Cheat Sheet, invece devo dire che The Rule Book mi ha sorpreso. Certo, abbiamo come al solito il protagonista sotto un treno per la nostra Nora, per cui anche la parte iniziale in cui si intestardisce di trattarla male per tenerla a distanza dura poco, però devo dire che ha saputo non annoiarmi. Anzi, è stato interessante vedere trattato il tema della discriminazione femminile sul lavoro, o la dislessia di Derek, per non parlare della riflessione fatta per cui persino due persone fatte l'una per l'altra a volte devono lasciarsi e maturare da sole prima di poter effettivamente funzionare a lungo termine. Sono comunque convinta che sarebbe bastato già parlarsi al tempo e non ci sarebbero stati questi "tragici" risvolti, ma ho comunque apprezzato la capacità di entrambi di comunicare. Infine, risvolto finale inaspettato che non mi ha convinta tantissimo, ma in fondo immagino ci possa stare. Insomma, promosso!
In fondo ci sono arrivata, ma sinceramente continuo a chiedermi come qualcuno abbia potuto pubblicare un libro come questo e soprattutto paragonarlo a You, with a View e People we Meet on Vacation. Non ci siamo proprio. Prima di tutto non ho mai incontrato una protagonista con un'aggressività e un'acidità talmente spiccate nelle reazioni. Nemmeno il background familiare e personale è riuscito a giustificare il comportamento di Emma verso Finn, che credo sia l'unico personaggio salvabile del libro - gli altri si vedono troppo poco e non riesco ad avere una grande opinione di Sybil, perchè al momento il suo voto come amica è inclassificabile. Ci sono talmente tante cose sbagliate buttate lì a caso e lasciate passare come normali da far mettere a chiunque le mani nei capelli; come il pensare che possa essere divertente che una protagonista per "difendere" le persone che le stanno a cuore, si metta in "beast mode" nei confronti delle altre persone, che sia andando a sbraitare loro contro, lanciandogli addosso cibo ecc. A me sembra solo infantile, tenendo poi conto che viene fuori che uno dei problemi (e nemmeno piccolino) l'ha proprio generato lei con la sua mania di controllare la gente e di fatto spingerla a fare anche ciò che non vuole. Il mio consiglio è di risparmiarvi le ore di questa lettura per qualcosa d'altro.
Sì, l'ho già riletto. Anzi, l'ho riascoltato, perchè finalmente sono riuscita a terminare un audiobook! 😭
Su questo ho ancora intenzione di portarvi una recensione approfondita appena riesco, ma vi confermo che l'ho amato ancor più della prima volta.
Ho ricevuto questo libro in anteprima e non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto. Questo second-chance romance mi ha davvero dilaniato il cuore in più di un momento, perchè non è solo una storia d'amore, ma è una riflessione sull'amicizia (con uno dei legami più belli che io abbia mai visto), sull'importanza del lavoro ma anche di saperlo gestire e vivere nel modo giusto, sulla fragilità dei rapporti umani, causata spesso dalle nostre insicurezze. Sicuramente è una storia che vi consiglio; nei prossimi giorni arriverà una recensione in inglese, ma vediamo se riesco anche a farvi una versione italiana.
In realtà volevo dare 5 e basta, ma mi sono bloccata nell'ottica ottimista che probabilmente i prossimi libri potranno sicuramente essere migliori di questo primo romanzo della serie. Che dire, ne ero terrorizzata, soprattutto grazie all'ansia della mia Parabatai riguardo al fatto che non mi piacesse. Invece devo dire che Lily e Lo mi hanno letteralmente conquistata. Addicted to you non è sicuramente una storia "facile" e scanzonata, quindi nell'eventualità vi aspettate uno spicy romance vi consiglio di lasciar stare, ma credo che sia proprio questo il bello. Ho apprezzato tantissimo la delicatezza delle scrittrici nel trattare la dipendenza dal sesso e l'alcolismo, pur mostrandone in maniera evidente i risvolti non solo fisici, ma anche interpersonali e relazionali che ne comportano. Ancora, mi è piaciuta la coerenza di non risparmiare le parole ingiuste e cattive di Loren a Lily, così come le reazioni esagerate di quest'ultima quando non riesce a ottenere ciò che vuole, perché è questo che comporta avere delle dipendenze serie. Per quanto si possa essere belle persone, i comportamenti, gli sfoghi, l'irritabilità sono influenzati da questo tipo di malattie croniche e tralasciarlo solo per farli risultare "carini" ai lettori, sarebbe stato ipocrita. Al contrario, la trovo una scelta davvero coraggiosa, oltre che ben riuscita, tanto che non posso non ammirarle.
E pure in una situazione che risulta palese sia abbastanza grave da entrambe le parti, è altrettanto lampante come Lily e Loren, per quanto frenati dal non voler rinunciare alle loro dipendenze, tengano l'uno all'altra e si amino davvero. Pur non potendo riuscirci del tutto, pur incastrati nel loro egoismo e nel loro essere distruttivi prima di tutto per se stessi, cercano comunque un modo perché l'altro possa stare meglio. Certo, gli sbagli e le modalità errate sono palesi, ma è qui che entrano in scena dei personaggi secondari che personalmente mi hanno ammaliata da subito - ma Lo rimane, Lo, mi spiace - che mostrano chi in un modo, chi nell'altro, il corretto e sano approccio perché entrambi i protagonisti possano fare dei piccoli passi iniziali nella giusta direzione. Mi sono piaciute molto le diverse interazioni, da quelle più amichevoli agli approcci più aspri, perché tutto serve ai protagonisti per capire che c'è qualcosa che non va e che soprattutto non è vero che non possono cambiare. Al contempo, ho apprezzato come man mano Loren si apra con Lily riguardo se stesso e decida di fare davvero un passo concreto per stare bene, così da poter aiutare anche lei. Adesso tocca a Lily fare altrettanto.
E voi? Cosa avete letto questo mese? Qualche nuovo preferito?
- Team Spill the Books
E pure in una situazione che risulta palese sia abbastanza grave da entrambe le parti, è altrettanto lampante come Lily e Loren, per quanto frenati dal non voler rinunciare alle loro dipendenze, tengano l'uno all'altra e si amino davvero. Pur non potendo riuscirci del tutto, pur incastrati nel loro egoismo e nel loro essere distruttivi prima di tutto per se stessi, cercano comunque un modo perché l'altro possa stare meglio. Certo, gli sbagli e le modalità errate sono palesi, ma è qui che entrano in scena dei personaggi secondari che personalmente mi hanno ammaliata da subito - ma Lo rimane, Lo, mi spiace - che mostrano chi in un modo, chi nell'altro, il corretto e sano approccio perché entrambi i protagonisti possano fare dei piccoli passi iniziali nella giusta direzione. Mi sono piaciute molto le diverse interazioni, da quelle più amichevoli agli approcci più aspri, perché tutto serve ai protagonisti per capire che c'è qualcosa che non va e che soprattutto non è vero che non possono cambiare. Al contempo, ho apprezzato come man mano Loren si apra con Lily riguardo se stesso e decida di fare davvero un passo concreto per stare bene, così da poter aiutare anche lei. Adesso tocca a Lily fare altrettanto.
ERIKA
E voi? Cosa avete letto questo mese? Qualche nuovo preferito?
- Team Spill the Books
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