Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi porto la recensione di un libro che sfortunatamente non mi ha convinto.
Autrice: Georgia Summers
Data d'uscita: 30 aprile 2024
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 432
Prezzo: 19€
Serie: Autoconclusivo
Trama: Per secoli, gli Everly hanno visto i migliori e più brillanti membri della loro famiglia scomparire, presi come il prezzo da pagare per un crimine che nessuno ricorda, per uno scopo che nessuno comprende. La loro aguzzina è una donna di nome Penelope, che non invecchia, non si ammala e non dimentica mai un torto. Sono passati dieci anni da quando la madre di Violet Everly è partita con l'intento di spezzare la maledizione, e non è più tornata. Adesso Violet deve trovarla o verrà presa al suo posto. La sua ricerca la conduce in un mondo cupo e seducente, fatto di studiosi affamati di potere, divinità crudeli e mostri assetati di vendetta. Ma anche a incontrare Aleksander, il silenzioso assistente di Penelope, di cui Violet sa di non potersi fidare ma da cui è irresistibilmente attratta. In lotta contro il tempo per la sua vita, Violet dovrà scoprire i segreti di sua madre, trovare la chiave e varcare le porte di una città fatta di polvere di stelle, dove la storia e la sfortuna degli Everly hanno avuto inizio…
Recensione:
Voto: 2 stelle!
Le atmosfere e lo stile di questo romanzo mi hanno ricordato titoli come Il mare senza stelle e Le diecimila porte di January. Sono storie molto particolari e magiche, che dal mio punto di vista vengono o amate o non apprezzate, senza nessuna via di mezzo.
È anche vero che per l'unicità che hanno è possibile apprezzare questo libro anche se non sono piaciuti gli altri due, come il contrario.
Personalmente nessuno di questi titoli mi è piaciuto, quindi credo di aver capito che questa tipologia di storie non riescono ad affascinarmi.
Per le prime pagine The City of Stardust mi ha conquistando, ma poi andando avanti la storia ha cominciato a sembrarmi poco elaborata. Per portare avanti una narrazione del genere devi essere padrone a 360° di tutti gli elementi che compongono il romanzo, ma sfortunatamente la Summers mi è sembrata ancora un po' acerba per una storia del genere.
Se nei capitoli più onniscienti riusciva a catturare il mio interesse, in quelli che seguono Violet, la protagonista, la scrittrice mi perdeva completamente. Poco accattivanti, ma soprattutto pieni di "perché". Quando in un libro inizi a chiederti "perché sta facendo questo?", "perché avviene questo?", "perché, perché, perché..." il romanzo ti ha perso e non potrà più recuperare il tuo interesse.
I personaggi li ho trovati poco caratterizzati e abbastanza dimenticabili. Stessa cosa per le relazioni tra di loro. C'è anche una storia d'amore, che sembra importante, ma lo è davvero? Personalmente non credo.
Il mio problema con il romanzo è stato sempre quello dei perché, non riuscendo a spiegare la motivazione delle scelte dei personaggi tutto sembra poco realistico.
Per quanto riguarda la trama, ho trovato molto interessante la backstory del mondo, ma tutto quello che avviene nel presente è poco sviluppato. Si capisce che la scrittrice aveva un'idea in testa, ma mi è costantemente sembrato di incapparmi in buchi di trama.
The City of Stardust è un romanzo con un'atmosfera magica, una trama che idealmente sembra interessante, ma che la scrittrice sfortunatamente non riesce a gestire appieno.
- Camilla
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