CAMILLA
- OGNI STRADA PORTA DA TE di Mariana Zapata - 4 stelle!
Ho dovuto prendermi un po’ più di tempo per ragionare su questo romanzo. Mi è piaciuto? Si. Mi aspettavo di più? Ancora una volta si. Vuoi il fatto che quando si parla della Zapata si finisce sempre su questo titolo o il fatto che volevo leggerlo dall’anno scorso, ma avendo deciso di intraprendere la strada della maratona in ordine cronologico lo continuavo a desiderare senza poterlo leggere, fatto sta che avevo davvero tantissimo hype e alla fine mi sono trovata con un’espressione 'meh' in faccia. Voglio subito mettere in chiaro che questo è davvero un bel romanzo, con una storia interessante e una coppia molto bella. Non ha niente di male, solo che il libro finisce nella categoria di “carino, ma niente di più”. Ormai sono al mio undicesimo libro della Zapata e sono abituata ai suoi slow burn e ai grumpy male character, mi piacciono, mi sono piaciuti anche qui, ma trovo che abbia scritto libri migliori. Se devo essere sincera la protagonista Aurora non è riuscita a conquistarmi. Non ho capito fino in fondo la scortesia iniziale di Rhodes, il suo passato poteva essere decisamente approfondito e anche se la relazione dei due mi piace, non mi è scattata la scintilla. In definitiva: il libro mi è piaciuto? Si, molto carino. L’ho amato? No.
- THE MIDNIGHT LIE di Marie Rutkoski - 4.5 stelle!
Arrivare al primo dieci percento di questo romanzo mi è sembrato come un parto: lungo ed estenuante. Prima di iniziare la lettura sapevo che questa dilogia è ambienta nello stesso mondo di the Winner’s trilogy, però mentre leggevo non mi ci ritrovavo per niente. Questo aggiunto allo stile particolare della scrittrice mi ha mandato totalmente fuori fase e pensavo che non sarei mai riuscita a finirlo. Poi il miracolo: l’introduzione di Sid. Finalmente mi è sembrato di rientrare in careggiata e la nebbia sull’ambientazione ha cominciato lentamente ad evaporare. La narrazione avviene vent’anni dopo la trilogia originaria e ci troviamo in una parte di mondo totalmente inesplorata, cosa che comporta un vento di novità, se non quasi di confusione iniziale per chi legge. Il punto focale della storia è proprio il rapporto tra Nirrim e Sid. Due persone totalmente diverse, ma che riescono a trovarsi e a stringere un legame meraviglioso. La prima è una ragazza insicura e succube delle persone che la circondano e sfruttano senza che lei prenda veramente posizione perché non vuole essere abbandonata e anzi pensa che tutto questo sia amore. Sid al contrario è scappata da una difficile situazione familiare, che però non le impedisce di decide di essere se stessa al cento per cento. Mi ha ricordato molto Anna Lightwood, credo che le due potrebbero essere facilmente migliori amiche: vestite sempre bene, sbarazzine e sciupafemmine. Adoro. La storia tra le due a volte mi è sembrata un pelino troppo veloce e servivano due o tre informazioni in più sui loro pensieri, ma dopo il primo dieci percento dove ero sicura che avrei abbandonato la Rutkoski è riuscita a coinvolgermi completamente e non ho potuto che dare questo voto. Tutto questo grazie alla sua magnifica prosa, ci impieghi un attimo ad abituarti, ma quando lo fai nessuno più ti fermerà. La storia in sé sembra veramente iniziare solo alla fine, questo è praticamente un lungo prologo, quindi sono molto curiosa di sapere cosa succederà. Ci tengo in oltre a fare un applauso alla scrittrice perché ha preso una scelta che poche altre avrebbero intrapreso, riportando indietro personaggi amati e facendoli vedere sotto una luce diversa non sempre positiva. È vero che tutto può essere aggiustato nel secondo volume perché durante questo abbiamo solo appreso informazioni per vie terze, ma devo ammettere che il ricordo che avevo dei personaggi si è incrinato e non so se riuscirò più a leggere la trilogia originaria con gli stessi occhi.
- THE DARKENING di Sunja Mara - 3 stelle!
Questo libro ha delle premesse interessanti e anche delle idee carine, ma la loro elaborazione non è ottimale. È un libro estremamente noioso e devo essere sincera, se non avessi avuto l’audiolibro avrei mollato. Visto che l’unica cosa che dovevo fare era schiacciare play sono arrivata fino alla fine, che tutto sommato è più interessante, ma è come se per il 90% sia stata metà assente e quindi non ho captato tutte le informazioni necessarie del world-building. Quello che mi ha convinto di meno sono le relazioni tra i personaggi. Si creano e si distruggono nel giro di due pagine e la mia domanda era sempre e solo una “perché?”. Un po’ di approfondimento sulle emozioni dei personaggi non avrebbe fatto male. The Darkening non è neanche un brutto romanzo, è scritto bene e ha delle idee che erano anche abbastanza originali, ma la voglia della scrittrice di ancorarlo al genere YA fantasy ha fatto si di aver un libro che sembra quasi di aver già letto e che sfortunatamente non riesce mai a catturare del tutto l’interesse di chi legge.
- THE HOLLOW HEART di Marie Rutkoski - 4 stelle!
Era da tantissimo tempo che non mi capitava di finire un libro fantasy ed essere così coinvolta da voler immediatamente leggere il seguito, ma The Midnight Lie ci è riuscito e quindi mi sono subito buttata su The Hollow Heart. Il romanzo è narrato dal punto di vista di Nirrim, Sia e un terzo personaggio che fa quasi da narratore esterno, collegando passato presente e futuro e anche personaggi secondari che compiono azioni significative per la narrazione non essendo però protagonisti. Nirrim deve affrontare quello che è successo alla fine del libro precedente, mentre Sid i suoi genitori. Come ho detto nella recensione del primo volume ho trovato coraggiosa la scelta della scrittrice di far tornare i personaggi della trilogia precedente e metterli in cattiva luce, ma come mi aspettavo quello che leggiamo in The Midnight Lie non è totalmente vero. Dobbiamo ricordarci che Sid, anche se un po’ grandicina, è comunque una ragazzina che si arrabbia e non sempre dosa correttamente l’intensità delle sue parole. Durante il primo libro sentiamo solo quello che dice, senza sapere cosa veramente pensa e solo adesso ne veniamo a conoscenza. Con questo non voglio dire che lei abbia dato una versione completamente diversa da chi sono in realtà i suoi genitori, ma diciamo che come tutti hanno compiuto degli errori, ma non sono del tutto snaturati come sembravano nel precedente romanzo. Anche se le due protagoniste continuavano ad alternarsi e trovavo entrambi i filoni narrativi interessanti, non posso mentire dicendo che quello di Sid è sicuramente quello che ha catturato di più il mio interesse. Questo libro ha capitoli più lunghi rispetto al precedente, ma sono stata così coinvolta dalla storia che non me ne sono quasi mai resa conto. Il primo settanta percento è volato come se nulla fosse, ma una piccola vocina nella mia testa da metà continuava a ripetermi che la storia non sembrava andare verso la preparazione per una conclusione. Cosa che verso il settanta percento deve aver pensato anche l’autrice che da quel momento si è sbrigata per poter concludere tutte le vicende. Questa parte per me è stata un po’ troppo veloce. La scrittrice poteva benissimo tenere il primo settanta percento come secondo libro intermedio, con i cambiamenti e la crescita dei personaggi e l’ultimo trenta elaborarlo meglio, approfondendo il tutto per creare un terzo libro. Detto questo, quello che abbiamo avuto non è stato necessariamente un male. Mi sarebbe piaciuto più approfondimento su certi momenti e alcune scelte non mi hanno convinto del tutto, ma comunque approvo come il tutto è stato gestito. Il finale è sia aperto, che una conclusione completa. Da una parte ti da quella sensazione di chiusura, ma dall’altra non sai che fine faranno i personaggi dopo quello che è successo. Anche se di solito non apprezzo del tutto questi finali, in questo caso mi ha convinto. La dilogia di Fogotten Gods non è perfetta, ma in un anno di fantasy che mi hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca sono riuscita ad apprezzarla davvero tanto e per adesso si prende anche il titolo di serie fantasy dell’anno.
- P.S. I LIKE YOU di Kasie West - 4.5 stelle!
Ho letto questo libro anni fa e l’ho sempre ricordato con molto piacere. Da un po’ di tempo mi era venuta voglia di rileggerlo e con l’abbonamento di Storytel che stava per scadere ho deciso di prendere la palla al balzo e ascoltare questo. Non mi ricordavo un romanzo così divertente o la chimica che hanno i protagonisti, quindi è stato un po’ come leggere il libro per la prima volta. Anche se è uscito più di cinque anni fa per me rimane un romanzo enemies to lovers con il trope degli amici anonimi meraviglioso, che consiglio a chi ha bisogno di una lettura leggera e divertente in un momento stressante. E poi Kasie West è la regina dei contemporary ya!
- YOU'LL BE THE DEATH OF ME di Karen M. McManus - 4 stelle!
Adoro i libri della McManus, riescono sempre a conquistarmi fin dalle prime pagine e poi faccio veramente fatica a staccarmi. Questo romanzo è ambientato quasi tutto in una sola giornata in cui tre ex amici decidono di marinare la scuola insieme e si ritrovano sulla scena dell’omicidio di un loro compagno di classe. I tre personaggi sono molto diversi tra di loro e anche se certe volte ti stanno sui nervi, sono ben caratterizzati e mi sono piaciuti. Gli standalone della scrittrice mi sembrano quasi un prodotto televisivo. Un teen mystery dove vedi gli adolescenti fare delle stupidaggini, te ne rendi conto, gridi “ma che stai facendo?”, ma ti piace così tanto il mistero che sei content* che non siano andati alla polizia. Altro punto che secondo me mostra la bravura della scrittrice è che ogni volta ti fa indovinare qualcosa del mistero, senza però mai darti il quadro completo prima della rivelazione finale. Ovviamente non ho indovinato il colpevole, ma riguardandomi indietro c’erano decisamente degli indizi che non avevo considerato. La storia fin dall’inizio mi ha interessato e proprio non riuscivo a staccarmi dalle pagine, ma poi arrivata alla rivelazione è come se il mio interesse fosse scemato e non avevo più quella smania di leggere. Comunque il libro mi è piaciuto molto sia per i personaggi che per la storia e adoro come adesso la scrittrice concluda sempre con un twist finale.
- ONLY WHEN IT'S US di Chloe Liese - 3 stelle!
Mi è molto piaciuta la rappresentazione della disabilità e come la scrittrice ha trattato anche altri temi importanti nel romanzo. Quello che invece non mi ha convinto è la storia d’amore. L'enemies to lovers inizia molto bene, ma dopo pochi capitoli i due si chiariscono sul malinteso iniziale e il loro rapporto non può più definirsi da enemies. Quindi è stancante quando i due hanno rapporti amichevoli, ma continuano a definirsi comunque nemici solo per poter protrarre un trope che poteva essere facilmente lasciato alle spalle dopo poco tempo. Andando avanti ho trovato che la scrittrice abbia inserito solo scene che sapeva sarebbero piaciute, senza la necessità che esistevano. Inoltre se posso capire il primo malinteso, i successivi li ho trovati solo un modo per allungare il brodo e poter aggiungere il trope slow burn alla lista. In più c’è un limite alla misscomunication che posso sopportare e il romanzo l'ha ampliamento superato. Verso la fine il mio unico pensiero era poter finire alla svelta la storia. In definitiva l'ho promosso con la sufficienza perché alcuni aspetti sono abbastanza buoni e l'inizio mi stava piacendo veramente tanto.
- THE AMERICAN ROOMMATE EXPERIMENT di Elena Armas - 3 stelle!
I friends to lovers sono uno dei miei trope preferiti, quindi ero molto interessata a questo romanzo della Armas dopo aver apprezzato quello precedente e devo ammettere di non essere soddisfatta. Mi è sembrato quasi che la scrittrice faccia parte della categoria di persone che pensa che i friends to lovers siano noiosi e che per questo abbia tolto tutto quello che c’è di accattivante nel trope, forse proprio perché neanche lei l'ha mai percepito. All'interno del romanzo ci sono delle scene carine e che mi stavano interessando, ma perdevano quasi subito di potenza, lasciando ricadere nel dimenticatoio il mio interessamento. Continuavo a distrarmi e a trovare una motivazione per non leggere. Rosie e Lucas hanno molta chimica e la loro storia è anche interessante, ma non è stata valorizzata appieno dalla scelta di narrazione della scrittrice. Il libro alla fine non è male, ma solo un po’ noioso.
CHIARA
- THE FINAL GAMBIT di Jennifer Lynn Barnes - 5 stelle!
Ho aspettato con trepidazione questo libro, attanagliata tuttavia dalla paura che si sarebbe rivelato più un teen drama incentrato sul triangolo amoroso che altro. Per fortuna non è stato così. Questo libro è ancora più intricato e complesso dei precedenti, con enigmi e giochi da risolvere per poter arrivare alla chiave di tutti i misteri della famiglia Hawtohrne. Nonostante ci siano degli elementi di facile comprensione, che hanno largamente aumentato la mia irritazione per motivi che ovviamente per non fare spoiler non spiegherò, devo dire che l'autrice è riuscita a coinvolgermi e a farmi divorare il libro. Più che Avery devo dire che il mio amore va a tutti i fratelli Hawthorne, anche per Jameson, per cui nei libri precedenti non avevo una grande simpatia. Al contrario, qui ho apprezzato e capito la sua evoluzione e le scelte fatte durante la storia - vorrei dire lo stesso per Grayson, ma devo dire che in assenza del suo punto di vista, determinati comportamenti per larga parte del libro mi sono sembrati alquanto irrazionali, purché comprensibili viste le circostenze -. In ultimo, finale non banale per nulla, anche se dolceamaro. Per fortuna la Barnes ha già annunciato altri libri legati a questa trilogia, perché non accettavo di separarmi già da questi personaggi!
- YOU'RE A MEAN ONE, MATTHEW PRINCE di Timothy Janovsky - 5 stelle! (ARC)
- DONUT FALL IN LOVE di Jackie Lau - 3.5 stelle!
- THE STAND-UP GROOMSMAN (Donut Fall in Love, #2) di Jackie Lau - 3.5 stelle! (ARC)
- STOP GHOSTING ME di Tara Sivec - voto 4 stelle!
ERIKA
E anche questo mese è andato... a voi come sono andate le letture? Qualche nuovo preferito?
- Team Spill the Book