Friday 30 October 2020

COSI' SI PERDE LA GUERRA DEL TEMPO : analisi del libro - Blog Tour


Buongiorno amici lettori!
Oggi si inaugura il Blog Tour in onore dell'uscita, di martedì 3 Novembre, di Così si perde la guerra del tempo. Nel mio approfondimento andiamo a parlare del particolare stile di narrazione del romanzo e di come questa originalità, anche se ancora di nicchia, ha altri esempi.


Titolo:
 Così si perde la guerra del tempo
Autore: Amal El-Mohtar & Max Gladstone
Data di uscita: 3 Novembre
Editore: Mondadori
Serie: autoconclusivo 
Pagine: 216
Prezzo: 14€

Trama: Tra le ceneri di un mondo in rovina, un agente del comandamento trova una lettera: "bruciare prima di leggere". Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali, Rossa e Blu, emissarie di due fazioni in lotta, ciascuna desiderosa di controllare il passato per dominare il futuro. Ma quella che è iniziata come una sfida a distanza presto si trasforma in qualcosa di diverso, presto si trasforma in qualcosa di diverso. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico ... qualcosa che potrebbe farle uccidere. Perché in fine dei conti c'è una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?




ANALISI DEL LIBRO

Così si perde la guerra del tempo è un libro molto particolare, sia nella trama, che nello stile di narrazione. Infatti metà della narrazione avviene attraverso lettere che le due protagoniste si scambiano, che sono il loro unico modo di comunicazione. Questo metodo non è sempre vincente per una storia. Prima di tutto deve essere concorde con la trama e deve dare un'aggiunta, un tocco in più al libro; in questo caso gli scrittori hanno fatto molto bene, quale miglior modo hanno due spie avversarie per comunicare tra di loro se non con delle lettere. Poi a questo si aggiunge anche l'originalità dei metodi di comunicazione, vi assicuro che quando ho letto la trama non mi sono mai posta la domanda di quale materiale avrebbero usato per le lettere e invece è stata una piacevole sorpresa vedere i così tanti metodi che sono passati in mente a questi due narratori. Credo che sia una delle invenzioni più interessanti della storia, quindi non voglio togliervi la sorpresa, ma per farvi capire cosa intendo vi faccio un'esempio: una delle ragazze scrive la lettera sulla lava. Si avete letto benissimo, sulla lava!
Se da una parte porta all'originalità, dall'altra, uno stile di narrazione originale, può portare ad un problema di connessione con i personaggi. Ho sentito tanti lettori dire che questo tipo di storie non riescono a coinvolgerli emotivamente come quelle 'normali'
Per parlare meglio di questo argomento ho pensato di parlare espressamente di questo e altri libri che si sono distinti proprio per questo stile di narrazione.



COSI' DI PERDE LA GUERRA DEL TEMPO di Amal El-Mohtar & Max Gladstone

Iniziamo proprio dal protagonista del nostro evento. Un libro molto particolare, con uno stile di scrittura che mi ha ricordato quello della Morgenstern in Il Mare senza Stelle. Già da qui potete capire la particolarità delle similitudini, ma mentre la Morgenstern ha scelto una narrazione standard, El-Mohtar e Gladstone hanno scelto di rendere il loro libro ancora più particolare attraverso queste lettere che contengono sia i sentimenti delle protagoniste che le uniche informazioni sul mondo che ci vengono date. Essendo che solo metà narrazione avviene tramite le lettere, il lettore ha più possibilità, rispetto ai prossimi esempi di cui vi parlerò, di creare una connessione con le protagoniste, proprio perché sente anche i loro pensieri che non vengono edulcorati come succede quando si scrive a qualcuno. 
Ammetto che io non sono riuscita a trovare una connessione con questi personaggi, forse perché il mondo, che obiettivamente è interessante, non viene spiegato, ma solo fatto intendere qua e là nelle lettere. Questo mi ha portato ad avere molta confusione in testa, perché continuavo a farmi domande che mi hanno impedito di entrare completamente nella narrazione. 




ILLUMINAE di Amie Kaufman & Jay Kristoff

Altro esempio, altro sci-fi, altro libro scritto a quattro mani da due autori, cioè Amie Kaufman e Jay Kristoff. La loro trilogia, che inizia con Illuminae, è totalmente raccontata attraverso dei file che vengono mandati tra i vari personaggi. E' il primo libro che ho letto con uno stile di narrazione originale e mi ha totalmente conquistato. Ho sentito tanti commenti che criticavano al romanzo il fatto che non si riesca a connettersi con i personaggi per lo stile e posso facilmente capire il perché. Attraverso i file, che possono andare da un rapporto di un superiore ad un altro o ai messaggi che si scambiano i personaggi, si può far più fatica a comprenderli appieno e ad instaurare un legame. Però, secondo me, proprio qui sta la bravura degli scrittori che sono riusciti comunque a mostrare ai lettori la personalità dei loro personaggi senza andare fuori dallo stile che hanno scelto per la narrazione. Il mondo creato da Kaufman e Kristoff è meno originale di quello di El-Mohtar e Gladstone, in quando hanno scelto il tipico mondo spaziale e proprio questa scelta secondo me ha lasciato che il lettore potesse immergersi nella storia senza farsi troppe domande. Così si perde la guerra del tempo è più incentrato sul romance e quindi il mondo è un elemento secondario, che però non sono riusciti a sfruttare al meglio. Ci mancano molte informazioni che potevano essere interessanti sia da un punto di vista strutturale che conoscitivo. Al contrario Illuminae è un libro che si incentra sulla storia e in cui il romance è secondario, ma allo stesso tempo il lettore riesce a connettersi di più con i personaggi. 




SCRIVIMI ANCORA di Cecelia Ahern

Passiamo ad un altro esempio e cambiamo genere, andando sul contemporary, però questo tra tutti i libri di cui vi parlo è quello che associo di più al lavoro di El-Mohtar e Gladstone. Sto parlando di Scrivimi Ancora di Cecelia Ahern, però forse tanti di voi lo conoscono con il titolo del suo adattamento cinematografico con protagonisti Lily Collins e Sam Claflin, cioè Love, Rosie.
In questo romanzo seguiamo la storia di Rosie e Alex, migliori amici fin da piccoli, mentre affrontano i primi amori, le prime volte e le delusioni che gli accompagnano fino alla vita adulta, il tutto viene raccontato attraverso lettere, messaggi, email che i personaggi del romanzo si scambiano nel corso di decenni. Mi ricordo ancora che sono stata in piedi fino alle cinque per leggere questo libro, dovevo assolutamente finirlo il prima possibile e mi ha lasciato emotivamente distrutta. 
Proprio per questa forma di narrazione, forse la più personale tra quelle dell'articolo, Scrivimi Ancora mi ha particolarmente ricordato Così si perde la guerra del tempo. Però il libro della Ahern, secondo me, ha una carica emotiva maggiore rispetto quello di El-Mohtar e Gladstone, forse per il fatto che la comunicazione non avviene solo tra i due personaggi principali, ma anche con le loro famiglie e amici. Questo rende il tutto più vero e si riesce a capirli di più e a vedere anche quello che i due non comunicherebbero mai all'altro.






DAISY JONES & THE SIX di Taylor Jenkins Reid 

L'ultimo esempio che vi porto è quello di un altro libro con cui non sono riuscita a legare particolarmente con i personaggi, cioè Daisy Jones & the Six di Taylor Jenkins Reid. Altro contemporary, questo ripercorre la storia di una famosa band degli anni '70 e attraverso un'intervista andiamo a conoscere le loro avventure dagli esordi fino allo scioglimento. La particolarità dello stile narrativo del libro sta proprio nel fatto che è una trascrizione di un'intervista fatta sia ai membri della band che a chiunque potesse aggiungere qualcosa in più sulla loro storia. Questo metodo tra tutti è quello che ci dimostra di più come con questo stile di narrazione alternativo si può anche omettere la verità o mentire, in quanto non siamo nella loro testa, ma li percepiamo solo attraverso i loro ricordi o le informazioni che vogliono condividere, che possono anche non essere totalmente vere. E' proprio questo fatto che non mi ha convinto fino in fondo e ha creato un distacco tra me e il romanzo ed è avvenuto anche in Così si perde la guerra del tempo. Però il libro della Reid è riuscito a trasmettermi di più emotivamente, non tanto in positivo, perché sono ancora arrabbiata con il libro, ma credo che qualsiasi emozione sia meglio dell'apatia che ho provato leggendo il libro di El-Mohtar e Gladstone.




Lo stile narrativo originale ha molte applicazioni e stuzzica sempre l'interesse del lettore. Magari alla fine della lettura non tutti saranno soddisfatti, ma credo che dipenda molto da una serie di emozioni che la storia può trasmettere lettore, quindi per capire se questo libro fa per voi non dovete che dargli una possibilità!



Ringrazio Cristina per avermi coinvolto nell'evento e la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima. Qui sotto vi lascio gli altri eventi di oggi, ma il Blog Tour continua fino al 3 Novembre con altri imperdibili articoli!
Ci vediamo il 2 Novembre con la mia recensione del romanzo!


- Camilla

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