Buongiorno amic* lettor*!
Esce domani Regno di carne e fuoco e quindi, in super ritardo, come sempre, vi porto la recensione del primo volume della serie: Sangue e Cenere.
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Data d'uscita: 24 marzo 2022
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 592
Prezzo: 17€
Trama: UNA FANCIULLA...
Scelta dalla nascita per dare vita a una nuova era, Poppy non è mai stata padrona della propria vita. La sua è un’esistenza solitaria, in cui tutto le è proibito: nessuno può guardarla, né toccarla o rivolgerle la parola.
Non è nemmeno libera di usare il proprio dono… Può solo aspettare il giorno della sua Ascensione, chiedendosi che cosa accadrà, mentre preferirebbe di gran lunga stare con le guardie, a combattere il male che ha distrutto la sua famiglia. Ma lei, la Vergine, non ha mai potuto decidere per se stessa.
UN DOVERE…
Il futuro del regno è sulle sue spalle, anche se lei quel fardello non lo ha mai voluto. Perché anche la Vergine ha un cuore, un’anima, dei desideri. E quando nella sua vita entra Hawke, la guardia incaricata di proteggerla e sorvegliarla, il destino e il dovere si intrecciano inesorabilmente con il desiderio. Quel giovane dagli occhi dorati alimenta la sua rabbia, la spinge a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, la sfida a provare sensazioni nuove e inesplorate.
UN REGNO...
Abbandonato dagli dei e temuto dai mortali, un nuovo regno sta risorgendo dalle ceneri. Determinato a riprendersi ciò che gli spetta, l’Oscuro avanza assetato di vendetta. Ma più l’ombra del male si avvicina, più il confine tra ciò che è giusto o sbagliato diventa sottile. E quando la trama insanguinata che tiene insieme il suo mondo inizia a sfaldarsi, Poppy non rischia soltanto di essere ritenuta indegna dagli dei, ma anche di perdere il proprio cuore e la sua stessa vita.
Serie:
1. Sangue e cenere
2. Regno di fuoco e cenere
3. The Crown of Gilded Bones
4. The War of Two Queens
5. Titolo non ancora annunciato
6. Titolo non ancora annunciato
Recensione:
Voto: 4.5 stelle!
Inizio subito questa recensione spiegando come il mio voto sia una media tra la prima volta che ho letto il romanzo in inglese e la mia lettura del mese scorso in italiano. Ho letto il libro quando è stato pubblicato perché non sono riuscita ad aspettare per la traduzione. Tutti parlavano della serie ed essendo una fan accanita della Armentrout non mi andava di rimanere indietro. Detto questo, il libro mi era piaciuto, ma mi aspettavo di più, forse anche per il fatto che c'era una copertura mediale altissima e come sappiamo l'hype non è sempre una buona cosa. Alla fine ho dato quattro stelle, perché c'erano due punti che non mi convincevano. Adesso aventi veloce al mese scorso quando ho deciso di rileggere il libro in italiano e devo dire che mi è piaciuto molto di più. Vuoi che non avevo fretta per arrivare alla fine, perché sapevo già cosa sarebbe successo, fatto sta che mi sono innamorata di nuovo della serie, quindi ovviamente ho dato cinque stelle. Per questa recensione ho deciso di tenere la media dei due voti e portarvi un pensiero in cui possano confluire entrambe le mie letture.
Sangue e Cenere è il primo lavoro della Armentrout nell'high fantasy. Nei tantissimi romanzi che ha scritto non aveva mai dovuto inventare un mondo da zero, si era sempre ancorata a questo, sia che ci fossero alieni, gargoyle o demoni il pianeta da distruggere era il nostro. Invece questa volta ha voluto tentare questa nuova strada.
La prima volta che ho letto il romanzo il world-building era un elemento che non mi aveva conquistato fino in fondo. Mi era sembrato tutto molto confusionario e non avevo un'idea precisa in testa delle creature che lo abitavano. Con questa seconda lettura, invece, ho visto come tutte le informazioni che mi servivano erano nel testo e facilmente capibili. Non viene detto tutto all'inizio, ma man mano durante la narrazione, quando servono a chi legge.
Posso paragonare questa esperienza a quella che ho avuto sempre quest'anno rileggendo Crescent City. Anche qui la prima volta avevo fatto molta fatica a comprendere il mondo e invece con la seconda tutto mi è stato più chiaro.
Mi ricordo che una delle cose che proprio non avevo capito era il ruolo di Poppy come Vergine. Perché lei è la prescelta? Che cosa comporta questo? Ma con questa rilettura ho compreso come mai questo non viene spiegato. Il romanzo è dal punto di vista di Poppy e quindi chi legge conosce solo le informazioni che lei sa e che vuole farti sapere. Alla prima domanda riceviamo una risposta andando avanti con la narrazione, proprio perché era un segreto che non poteva essere rivelato. Alla seconda invece no, perché neanche la protagonista lo sa e quindi noi che siamo spettatori della vicenda nella sua testa non possiamo saperlo.
L'altro punto che non mi aveva convinto la prima volta che ho letto il libero era la parte romance. Avevo adorato Poppy e Hawke singolarmente, ma come coppia non era scattata la scintilla. Questa volta, invece li ho amati alla follia, però devo ammettere che non posso più essere oggettiva su questo argomento. Dopo il primo ho continuato la serie in inglese e il clic con la coppia per me è scattato durante il secondo romanzo, quindi nel momento della rilettura del primo sono già innamorata di loro e indosso totalmente gli occhiali a cuore con le lenti rosa. Mi piacciono per questi continui contrasti che hanno e la protezione che Hawke mostra nei confronti di lei, ma allo stesso tempo che non le impedisca di difendersi da sola.
È anche vero che dovete prendere i miei commenti su di loro con le pinze. Sono avanti nella serie, ho già perdonato quello che c'era da perdonare e non sono più obbiettiva su niente.
Per quanto riguarda il grande plot twist di fine romanzo mi era stato spoilerato ancora prima di leggere il romanzo per la prima volta. Citando me stessa all'epoca avevo detto che era abbastanza capibile, ma la me odierna dice che non è vero. Non è così sottinteso come tantissim* dicono.
Riassumendo in breve:
- una storia che inizia in maniera meno adrenalina rispetto alle altre della scrittrice. Dopo i primi capitoli bomba, decide di rallentare per presentare il suo nuovo mondo e indirizzare la narrazione nella strada giusta.
- il world-building costruito sulle figure simil-vampiri è interessante e più capile a una seconda lettura.
- Poppy come personaggio è accattivante e si aggiunge a tutta la nuova generazione di protagoniste badass.
- Hawke è l'interesse amoroso in perfetto stile Armentrout: hot, stubborn e ha la fossetta.
- i due insieme sono una coppia con una chimica molto naturale, ma che allo stesso tempo viene sviluppata durante la narrazione.
- il finale finisce proprio sul più bello.
Sangue e Cenere è il primo passo in una nuova direzione per la scrittrice, che comunque si porta dietro tutti i suoi assi nella manica: protagonista tosta, personaggio maschile bello ma impossibile, tanta chimica e la capacità di non staccarsi mai dalla lettura.
- Camilla
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