Buon pomeriggio lettor*!
Ebbene sì, finalmente ce l'ho fatta a portarvi la recensione di agosto. Ho aspettato il momento giusto per aggiungerlo alla TBR ma devo dire che la mia attesa è stata ben ripagata. Perciò, eccomi qui a raccontarvi il mio parere suel secondo romanzo (novelle escluse) di un'autrice che l'anno scorso ha saputo conquistare largamente il pubblico con The Love Hypothesis (edito anche in Italia da Sperling&Kupfer).
Titolo: Love on the Brain
Autrice: Ali Hazelwood
Data d'uscita: 23 agosto 2022
Editore: Sphere
Pagine: 368
Prezzo: 15,95€
Trama: Bee Königswasser lives by a simple code: What would Marie Curie
do? If NASA offered her the lead on a neuroengineering project - a
literal dream come true - Marie would accept without hesitation. Duh.
But the mother of modern physics never had to co-lead with Levi Ward.
Sure, Levi is attractive in a tall, dark, and piercing-eyes kind of
way. But Levi made his feelings toward Bee very clear in grad school -
archenemies work best employed in their own galaxies far, far away.
But when her equipment starts to go missing and the staff ignore her,
Bee could swear she sees Levi softening into an ally, backing her plays,
seconding her ideas... devouring her with those eyes. The possibilities
have all her neurons firing.
But when it comes time to actually
make a move and put her heart on the line, there's only one question
that matters: What will Bee Königswasser do?
Recensione: 5 stelle!⭐
Che dire, non sapevo bene cosa aspettarmi da questo nuovo romanzo della Hazelwood. Quando il primo libro di un nuovo autore piace molto, ci si ritrova sempre in quel limbo di incertezza tra la sicurezza che anche il secondo dovrà essere per forza una bomba e il timore di una delusione (e ammetto che il fatto che le novelle, per quello che ho letto, non fossero sicuramente all'altezza di TLH non ha troppo aiutato). Ebbene, senza tirarla troppo per le lunghe, vi dirò che questa storia mi è piaciuta persino di più di The Love Hypothesis.
Anzi, come già capitato in The Love Hypothesis, anche Love on the Brain è un manifesto contro il sessismo e le discriminazioni presenti nell'ambito accademico-scientifico. Il lavoro di Bree viene ostacolato in più modi, sottovalutato perché portato avanti da una donna, non importa quanto brava possa essere. Resasi palesemente conto della situazione, piuttosto che abbandonare tutto e rinunciare, continua con coraggio a sgomitare in un mondo che più che accettarla pare volerla relegare in un angolo, andando anche a creare anonimamente un account (What would Marie Curie do?) che col tempo è andato a riunire e aiutare altre persone che condividono la sua stessa situazione, dando vita a una sorta di comunità compatta, solidale, basata sul dialogo e il confronto che può effettivamente gettare le basi per creare un cambiamento sociale. Credo sia un ottimo messaggio se pensiamo alla società in cui noi tutt* viviamo.
Ovviamente non manca il "colpo di scena" che fa precipitare la situazione, ma rispetto a The Love Hypothesis, devo dire che il dramma è stato dosato meglio e ha portato con sé una risoluzione che mi è piaciuta molto.
Cosa avrei voluto di più? Forse qualche capitolo aggiuntivo di chiusura, o magari mi sarebbe piaciuto rivedere anche Olive e Adam anche giusto per qualche capitolo, ma immagino sarebbe stato chiedere un po' troppo. Non mi dispiacerebbe però se ci fosse in futuro un romanzo che coinvolga tutti i vari protagonisti. Nel mentre, aspetto Love, Theoretically!
Spero che questa recensione vi sia piaciuta - aspetto anche i vostri pareri sul libro! - e state pronti anche per quella de Libro della Notte.
Alla prossima!
Chiara
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