Thursday 15 February 2024

Recensione: "IRON FLAME" di Rebecca Yarros

Buongiorno amic* lettor*!
È giunto il momento di parlare del sequel più atteso dell'anno. Preparatevi perché si torna a Basgiath!

Grazie mille a Sperling & Kupfer per la copia del romanzo.


Titolo:
Iron Flame
Autrice: Rebecca Yarros
Data d'uscita: 30 gennaio 2024
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 672
Prezzo: 19,90€

Trama: Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite. Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama. Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.

Serie:
1. Fourth Wing
2. Iron Flame 
3. Ancora da annunciare
4. Ancora da annunciare 
5. Ancora da annunciare



Recensione:

Voto: 3.75 stelle

Iron Flame inizia esattamente da dove avevamo lasciato Fouth Wing, facendoci immediatamente immergere nella storia. Ho trovato la prima parte del romanzo molto adrenalinica. Ho fatto fatica a staccarmi per le continue rivelazioni che venivano date a Violet e per l'ansia che avevo dovendo sapere cosa sarebbe successo ai personaggi. 

Personalmente prima di leggere il libro non mi aspettavo che Violet sarebbe tornata all'accademia dopo quello che era successo alla fine del volume precedente. Infatti quando ho letto la trama dove viene praticamente spoilerato questo suo ritorno ero abbastanza reticente, perché nella mia testa non c'era nessuna motivazione per cui avrebbero potuto tornare all'accademia come se niente fosse. E beh che dire, nella mia testa non c'era assolutamente nessuna idea, ma fortunatamente in quella della Yarros c'era. 
Durante questa parte sono stata in ansia con i personaggi, che camminano sul filo del rasoio e puntano tutto su un piano che potrebbe facilmente farli uccidere. 

Xaden, Violet e il resto del gruppo riescono a uscire vincitori da questo primo scontro con le forze interne dell'accademia e così la ragazza inizia il suo secondo anno a Basgiath. Xaden, invece, avendo concluso i tre anni viene mandato sul vero e proprio campo di battaglia. 

Da questo momento la narrazione rallenta. L'adrenalina che mi teneva in piedi ha iniziato a scemare e devo dire che pian piano ho cominciato un pochino ad annoiarmi. 
La scrittrice ci ripropone la struttura a blocchi argomentativi del libro precedente, ma se in Fourth Wing grazie alle varie prove funzionava e continuava a portare movimento nella storia, qui non è riuscita a ricreare lo stesso effetto. Capitoli lunghi dedicati interamente a ricerche di informazioni o di oggetti hanno reso la narrazione un po' statica. 
In questa parte ho trovato la storia lenta, ma anche pesante. Se da una parte bisogna dire che non è bello leggere qualcosa che ti sembra pesante, dall'altra questa sensazione per me è stata totalmente negativa, perché l'ho percepita come chiara trasposizione dello stato mentale di Violet. 

Quello che è successo alla fine del volume precedente ha particolarmente segnato la nostra protagonista che non riesce a superarlo. È bloccata in quel momento e per noi del mondo reale è chiaro che abbia un disturbo da stress post traumatico. La pesantezza che ho sentito nello stile della Yarros mi ha fatto immergere meglio nei pensieri della nostra unica narratrice, perché è la pesantezza che c'è anche nella testa di Violet. 

Andando avanti la narrazione si riprende in più punti dandoci scene meravigliose, che mi hanno fatto avere il batticuore e mi hanno particolarmente coinvolto, per poi quasi sempre tornare a quelle un po' più lente e meno incisive. Questo è dovuto anche al fatto che questo secondo volume è incentrato ad ampliare il mondo in cui è ambientata la storia. Nel primo libro l'interesse della protagonista e quindi quello del lettore che scopre le cose solo attraverso di lei è incentrato sulle sfide, adesso Violet viene inserita in un mondo che è letteralmente più grande e di cui deve praticamente spiegare tutto a chi sta leggendo. 

Ammetto che mi sarebbe piaciuto approfondire meglio i personaggi, soprattutto quelli secondari. Gli amici della protagonista riescono ad avere un ruolo più attivo in questo volume, però ancora una volta mi sembra di essere arrivata alla fine e di conoscerli veramente poco. Meno spazio ha anche Xaden, perché essendo costantemente sul campo di battaglia e non più parte integrante dell'accademia il suo ruolo è più marginale. 

Questo ovviamente incide anche sulla parte romance del libro. Dopo quello che è successo alla fine di Fourth Wing Violet e Xaden decidono di rallentare la loro relazione per concedersi il tempo di conoscersi meglio e creare delle basi più solide. Non avendoli pienamente amati nel volume precedente proprio per mancanza di questi elementi ho totalmente apprezzato la scelta della scrittrice, ma credo che non sia stata eseguita al massimo. La Yarros ha tentato di dare una vena più slow burn alla coppia, ma con la poca presenza di Xaden nella storia per me non è riuscita nel suo intento. 
I due hanno delle belle scene e sono sicura che se li avete amati precedentemente anche qui li apprezzerete, ma se come me non eravate convinti fino in fondo non credo che questo libro riuscirà a farvi cambiare idea.

La storia è piena di segreti e plot twist e devo dire che certe volte mi è sembrato che le soluzioni ai loro problemi sbucassero fuori dal nulla. Violet grazie al suo ingegno riesce a scoprire varie informazioni, ma essendo noi nella sua testa credo che avremmo dovuto vedere i semi di questi pensieri. Invece la maggior parte del tempo anche lei sembrava non saper niente, per poi nella scena successiva risolvere tutto. Questo fa sembrare sia i problemi che la loro risoluzione solo inseriti per portare avanti la narrazione. 

Anche questo volume finisce con un cliffhanger e a mio avviso molto più sconvolgente del precedente. Sinceramente devo ammettere che speravo che la serie prendesse una piega più corale, ma non credo che questa sia la direzione che intende dare la Yarros alla storia e dopo tutto quello che è successo non ho proprio idea di cosa la scrittrice abbia in servo per noi. 

Iron Flame è un secondo volume valido, ma meno interessante rispetto al primo. Centrale è la presenza della trama e lo sviluppo del world-building, lasciando i personaggi un pochino in secondo piano, anche se riescono a trovare il loro momento per brillare. 

- Camilla 

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