Wednesday 24 April 2024

Recensione: "BRIDE" di Ali Hazelwood

Ciao lettor*!
Finalmente riesco a portarvi una delle recensioni che avete chiesto nei mesi scorsi, riguardante un'autrice che negli ultimi anni sta scalando la classifica dei miei autori preferiti di romance: Ali Hazelwood, che lascia i suoi STEMnist romance per spostarsi nel fantasy con Bride. Prima di iniziare la recensione, che trovate di seguito, vi lascio le solite specifiche:

 

Titolo:
Bride
Autrice: Ali Hazelwood
Data d'uscita: 13 febbraio 2024
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 384
Prezzo: 17,90€
Trama: Misery Lark, l'unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un'emarginata. I suoi giorni nell'anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione... Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l'unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico... da sola con il lupo.

Recensione:

Voto: 5 stelle!⭐

Come ogni volta che provo un nuovo libro di un autore che ho amato, mi ci butto avendo giusto in testa a grandi linee la trama. Quindi ero ancora più incerta di come e se la Hazelwood mi avrebbe convinta in questo suo esordio nel genere fantasy (anzi, per usare una terminologia ormai ben diffusa a macchia d'olio, "romantasy"). Devo dire che, per quanto mi riguarda, la prova è stata superata alla grande e non vedo l'ora di avere un seguito, perchè per forza ci deve essere. 

La problematica che questo genere ha intrinseca è che molto spesso ci si focalizza principalmente sull'aspetto romance, mentre la parte fantasy risulta debole e poco sviluppata, portando quindi, dal mio punto di vista, badate bene, ad avere più dei romance con un accenno di fantasy o scifi, che altro. Amando invece entrambi gli elementi, per me è sempre stato molto difficile trovare qualcosa che potesse soddisfarmi a pieno.
Non è il caso di Bride. La Hazelwood ha saputo inserire una storia d'amore, che personalmente mi ha catturata fin da subito, in un intreccio ben più vasto e ancor più interessante, che ha saputo mantenere viva la mia attenzione anche al di fuori della coppia.

Il mondo della Hazelwood è moderno, intrigante e dalle grandi potenzialità, che può essere sfruttato per più di un solo romanzo per approfondirne i vari aspetti societari - cosa che spero accadrà -. Anche la spiegazione di base che giustifica la presenza di licantropi e vampiri mi è personalmente piaciuta, soprattutto perchè nelle caratteristiche comuni che possiamo ormai ritrovare in qualsiasi romanzo che parla di queste figure, di nuovo l'autrice è riuscita a dare quel piccolo dettaglio diverso da solito che la rende sicuramente originale. Mi è piaciuto anche il fatto che i conflitti di predominio si giochino più in maniera indiretta e politica, piuttosto che con guerre o altri scontri eccessivamente diretti. Tutto Bride infatti è pieno di intrecci, relazioni conosciute e non, minacce possibili che potrebbero capovolgere gli equilibri da un momento all'altro, creando così un'atmosfera precaria, sempre un po' incerta, che ben si abbina al mistero che aleggia durante tutto il libro. Perchè Misery ha una missione personale, e per quella è disposta anche a sottostare al matrimonio impostole dal padre, che fin da quando era piccola la "usa" come merce di scambio per mantenere la pace con le altre razze. E non importa quanto questo la porti a doversi trasferire in un ambiente che si potrebbe dire facilmente ostile, circondata da potenziali nemici, questa sua missione non vacilla mai per tutto il libro, nemmeno quando altre problematiche si aggiungono a complicare la situazione. Mi è piaciuta molto la coerenza di questa protagonista, che non si lascia distrarre dalla propria situazione sentimentale, ma rimane comunque lucida nelle decisioni che prende e soprattutto è sveglia nell'adeguarsi a ciò che la circonda ma soprattutto nel non farsi fregare.
Sotto un certo punto di vista credo sia una protagonista un po' atipica, sicuramente algida ma non per questo povera di sentimenti - piuttosto è guardinga rispetto al prossimo proprio per come ha vissuto la sua vita fino a questo momento - dotata di un sarcasmo che io personalmente ho adorato e che mi ha davvero intrattenuta durante il corso di tutta la lettura. Allo stesso tempo è un personaggio forte, spesso sottovalutato, e con un'inclinazione inusuale, visto che è un'hacker. Ammetto che tutto mi sarei aspettata tranne questo, ma come sempre la Hazelwood è riuscita a renderla credibile e non la solita macchietta stereotipata. In ultimo, ho anche apprezzato come, nonostante tutto quello che ho detto prima, sia proprio Misery a non avere paura di parlare dei propri sentimenti (nel momento in cui ne è certa), in contrasto con un Lowe che, se per tutto il resto risulta fermo e determinato, qui invece risulta l'elemento più "fragile".

E proprio parlando del nostro protagonista maschile, anche in questo caso non posso che ammettere immediatamente che me ne sono innamorata praticamente da subito. Diretto, giusto ma allo stesso tempo inflessibile all'occorrenza, questo licantropo mi ha proprio conquistata probabilmente anche grazie a quelle piccole frasette a inizio capitolo per cui abbiamo finalmente anche il pov maschile. Certo, non è molto, ma sono quei minuscoli insight che ti fanno capire lo sviluppo della relazione con Misery, oltre che alcune volte anche dettagli sul suo passato. Il resto ci viene svelato nel corso della storia, dalla sua grande capacità di analisi della situazione e delle persone che ha davanti a sé, dal suo essere protettivo nei confronti delle persone che ama, il suo senso di responsabilità nel voler essere un buon capo e anche questo senso di inadeguatezza verso l'essere amato che non può non far stringere il cuore. Chiaramente avrei voluto ci fosse stato tempo per approfondire maggiormente questo personaggio, soffermarsi magari sul suo essere diventato Alpha, sul suo rapporto con la madre, i primi momenti da solo con sua sorella, ma almeno per il momento immagino ci si debba accontentare (almeno per ora).

Anche i personaggi secondari, sono stati caratterizzati in maniera chiara e variegata, come piace a me, senza eccessivi stereotipi o banalità da risultare facilmente dimenticabili, che si tratti di antagonisti o meno. Certo, vista la lunghezza del romanzo non ci si può aspettare chissà quale approfondimento, ma riescono sicuramente a ravvivare la storia, in particolare Ana, mio grandissimo amore. Questa bambina, nella sua ingenuità infantile, mostra per la prima volta a Misery un interesse e un affetto reali, spontanei, che riescono un po' a rompere quella barriera di ghiaccio che la contraddistingue, senza però snaturarla. Le loro interazioni risultano tenere e divertenti allo stesso tempo, quanto invece quelle con Lowe sono piene di tensione. Lettor*, preparatevi perchè questi due vi faranno penare ma ne varrà sicuramente la pena. Allo stesso tempo è di insegnamento che il posto in cui più Misery si sentirà a casa sarà proprio tra i lupi, piuttosto che tra i vampiri, dimostrando come spesso il nostro porto sicuro non è per forza quello da dove veniamo, ma quello dove ci sentiamo davvero apprezzati, protetti e amati. E a volte, perchè ciò accada, basta solamente essere se stessi e rompere gli stereotipi.

Insomma, Bride si dimostra un ottimo primo approccio al romantasy da parte della Hazelwood, adatto per chi ama le storie piene di colpi di scena, dal ritmo serrato, ma anche storie di found family e romance che ti tengono con gli occhi incollati al libro. Spero comunque che non sia un addio definitivo ad avere Misery e Lowe come protagonisti, perchè mi spiacerebbe perderli in toto, anche se sicuramente saranno parte del prossimo romanzo. E i "nuovi entrati in scena" credo proprio promettano scintille e una buona dose di divertimento nel seguirne le vicende.

Voi l'avete letto?
Se eravate indecisi spero di avervi aiutati nella scelta. Noi intanto ci rivediamo alla prossima recensione!

Chiara

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