Thursday, 11 November 2021

LIBRI ORIGINALI E DOVE TROVARLI: For The Wolf di Hannah Whitten

Ciao a tutt* lettor*!
Negli ultimi anni il panorama fantasy internazionale si è ben che riempito di proposte, con serie e stand-alone che sono volati in vetta alle classifiche e hanno sicuramente guadagnato grande visibilità, chi per un aspetto, chi per un altro. Bisogna ammettere che anche nelle pubblicazioni italiane si è dato più spazio al genere, scelta che da una parte non può che farmi piacere, dall'altra, sarebbe il caso che si iniziasse a lavorare maggiormente sulla qualità delle traduzioni visti i risultati oltremodo imbarazzanti proposti per alcuni titoli (cosa di cui, lavorando nello stesso settore, mi vergogno molto).

C'è un "ma", però. Proprio per questa vastità di titoli proposti risulta sempre più difficile scovare quella lettura originale che possa effettivamente donare qualcosa di diverso e soprattutto rimanere impressa nella memoria anche dopo un certo periodo di tempo. Non so se capita anche a voi, ma l'impressione è quella di leggere in buona parte titoli godibili ma facilmente dimenticabili, dove né la trama né i personaggi riescono in qualche modo a lasciare un'impronta riconoscibile e unica rispetto a tutti i trope e il "già visto" che caratterizzano il fantasy (non che altri generi ne siano immuni, ovviamente).
Il risultato è quello di guardare un giorno la propria libreria e trovarsi davanti un sacco di libri che sì, ci sono piaciuti, ma che alla fine possono venire tranquillamente dati via per fare posto ad altri senza grandi rimorsi, se non forse quello di averli effettivamente comprati a discapito di altro.

Come fare, quindi, a trovare qualcosa di innovativo?

La domanda non ha ovviamente una risposta univoca, il più spesso è andare oltre i titoli più spammati che troviamo sui social e fare delle ricerche per conto nostro, poi seguire l'istinto. A volte faremo cilecca, ma altre, invece, "andare a naso" può portare a delle scoperte decisamente interessanti. Ed è proprio su questo che verte la nuova rubrica che parte con oggi: presentarvi dei titoli che ho scoperto spulciando qua e là che secondo me, in qualche modo, hanno degli elementi che li distinguono dal resto della massa! 

Iniziamo con una lettura fatta nel mese di giugno:


Titolo: For the Wolf (The Wilderwood #1)
Autore: Hannah Whitten
Casa editrice: Orbit Books
Data di uscita:1 giugno 2021
Numero di pagine: 437
Trama: The first daughter is for the Throne.
The second daughter is for the Wolf.


For fans of Uprooted and The Bear and the Nightingale comes a dark fantasy novel about a young woman who must be sacrificed to the legendary Wolf of the Wood to save her kingdom. But not all legends are true, and the Wolf isn't the only danger lurking in the Wilderwood.

As the only Second Daughter born in centuries, Red has one purpose-to be sacrificed to the Wolf in the Wood in the hope he'll return the world's captured gods.

Red is almost relieved to go. Plagued by a dangerous power she can't control, at least she knows that in the Wilderwood, she can't hurt those she loves. Again.

But the legends lie. The Wolf is a man, not a monster. Her magic is a calling, not a curse. And if she doesn't learn how to use it, the monsters the gods have become will swallow the Wilderwood-and her world-whole.

Commento:
*avviso, leggera presenza di spoiler*

«I'm for the Wolf.»
«I'm for you.»

Con un palese retelling di Cappuccetto Rosso e anche forse de La Bella e La Bestia, la Whitten ci mostra un libro dai tratti inaspettatamente molto cupi e spietati, in cui viene seguito sia il percorso di Red che di Neve, chi nella scoperta della verità sul Wilderwood, chi invece nella propria personale discesa verso l'oscurità, sebbene nata per buoni propositi. Segreti, manipolazioni, intrighi e più di un colpo di scena mi hanno tenuta incollata a questa lettura, nonostante il cambio di punto di vista tra le due sorelle sia comunque sbilanciato a favore di Red (reale protagonista della storia), lasciando così parecchi punti d'ombra su tutto ciò che accade invece a Neve e alla corte, potendo vederne solo qualche sprazzo qua e là nel tempo.
Non risulta però totalmente uno svantaggio - anche se forse sarebbe stato dovuto strutturare meglio, visto che rispetto al resto dei capitoli quelli di Neve risultano sempre più veloci e meno descritti -, perché si riesce in ogni caso a seguire a grandi linee lo svolgersi della storia secondaria, ottenendo così  informazioni su quello che il nemico sta facendo o progettando, legato, tra l'altro, all'aspetto tossico del fanatismo religioso che ammetto di aver trovato descritto (inquietantemente) benissimo.
L'avere un occhio puntato su ciò che accade in luoghi diversi da quello in cui si trova la protagonista, oltre ad essere sicuramente interessante porta anche il lettore in una posizione scomoda, visto che si ritrova spesso a sapere o intuire in anticipo quali pericoli potranno incombere sulla ignara Red. Questo aumentato stare sulle spine risulta vincente, perché amplia ancora di più quella cupezza piena di cattivi presagi che si genera all'inizio del libro e continua praticamente fino alla fine, inglobando tutti i personaggi e il lettore con loro. Potremmo definirla in questo senso una fiaba gotica, decadente, in cui non vi è un facile lieto fine e forse nemmeno lo si trova in toto, con figure che sono lontane dall'essere perfette ma nei loro pregi, desideri e spigolature risultano assolutamente umane. Ed è proprio in queste crepe e speranze che si insinua subdolamente il male, circuendo, ingannando e tirando a sé persone che altri non sono che pedine da utilizzare per poter compiere i propri scopi, lasciando anche in questo caso il lettore a poter solo vedere, impotente, il degenerare della situazione, conscio, più si avanza nella storia, che nel momento in cui Red e Neve si incontreranno di nuovo, si ritroveranno probabilmente sui due lati opposti della scacchiera.

Oltre a ciò, quello che mi ha colpito molto è stato il ruolo prominente della natura all'interno di questo libro, così come il tema dell'autolesionismo. Il Wilderwood è un essere vivo, in qualche modo crudele, contorto, che per sopravvivere e proteggere non bada a uccidere. Se all'inizio viene presentato come una sorta di essere malefico da distruggere, porta in sé e nella sua creazione una storia ben diversa, ma soprattutto spicca per risultare una sorta di personaggio a sé stante durante tutta la narrazione. E' come se lo si sentisse respirare, vivere, insinuarsi in ogni dove e interagire con i personaggi su più livelli, in una relazione che in ogni modo si fa sempre più fitta.
E poi, l'autolesionismo, legato alla figura di Eammon. Temi così delicati purtroppo vengono spesso trattati con superficialità, mentre invece la Whitten è stata brava a donargli profondità e senso coerenti con la storia, che non fanno altro che meglio delineare (e far amare) l'uomo che corrisponde all'appellativo di Lupo. Avendo assistito alla morte delle persone a cui più amava e incolpandosi di essere stato impotente, Eammon ha deciso di prendere sulle spalle da solo la salvaguardia del Wilderwood, nonostante questo comporti che per guarirlo e risanarne gli alberi "malati" lui debba versare il proprio stesso sangue. 
E' un processo doloroso e in qualche modo invasivo, visto che c'è sempre il rischio che il bosco voglia di più e ti renda un tutt'uno con lui, eppure il protagonista maschile non vacilla mai nel suo compito quasi fosse una punizione da scontare fino alla fine, precludendosi qualsiasi gioia e autoconvincendosi si tratti di un sacrificio necessario a cui deve pensare da solo, come se vedesse nel farsi del male la giusta chiave per espiare un peccato che in realtà nemmeno ha commesso.
Per fortuna l'arrivo di Red cambierà le cose. Il loro rapporto è lento, fatto da iniziali pregiudizi e volontà di mantenere le distanze, evolvendosi in amicizia e poi in qualcosa di più - e dopo tutti gli insta-love presenti nell'ultimo periodo, direi che anche questo è stata una gran boccata di aria fresca.

 

Non vi dico altro per non spoilerarvi troppo, ma sicuramente For the Wolf è un libro che consiglio, a meno che non siate troppo sensibili per determinate tematiche (che già l'autrice cita, giustamente, nei Content Warning).
Come avrete ormai capito non vedo l'ora di continuare la serie e scoprire se la scrittura di quest'autrice, già decisamente promettente, si evolverà ancora con altre (funeste) sorprese! Tra l'altro il prossimo libro avrà come protagonista principale Neve, chissà se mi convincerà di più che nel primo libro!


Questo primo appuntamento con la Rubrica finisce qui.
Voi l'avete già letto? Vorreste venisse tradotto in italiano?
Io spero di avervi incuriositi almeno un pochino.
Alle prossime puntate, lettor*!

-Chiara

 

credit art:

https://lesyablackbird.tumblr.com

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