Friday 27 October 2023

Recensione: "BINDING 13. MARCAMI STRETTA" di Chloe Walsh

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi parlo di una delle uscite che attendevo di più quest'anno, Binding 13 di Chloe Walsh. Devo ammettere che avevo delle alte aspettative e come sempre quando questo succede la realtà a volte non è come ce la aspettiamo. 

Grazie mille a DeAgostini per avermi inviato una copia del romanzo da recensire.


Titolo:
Binding 13. Marcami stretta
Autrice: Chloe Walsh
Data d'uscita: 10 ottobre 2023
Editore: DeAgostini
Pagine: 944
Prezzo: 18,90€

Trama: 
Johnny Kavanagh è una promessa del rugby: nato per brillare sul campo, è una forza della natura, nulla può far vacillare le sue certezze, distrarlo dalla sua scalata verso il successo. Nulla, tranne il tiro sbagliato che farà scontrare il suo mondo con quello della nuova arrivata al Tommen College, la misteriosa e complicata Shannon Lynch. Chi è davvero quella ragazza dagli occhi tristi che tenta con tutta se stessa di essere invisibile? Per Shannon la vita non è mai stata facile, né a scuola né a casa. Al Tommen spera di ricominciare da zero, ma non è semplice liberarsi di un passato tanto oscuro, dei demoni che la tormentano da sempre. Finché non viene presa alla sprovvista da un incontro capace di scuotere le mura che con tanta fatica ha alzato attorno a sé. Negli occhi di Johnny riconosce subito un'inquietudine simile alla sua, e non può fare a meno di venirne catturata. Tra violenza, passione, rabbia e segreti impronunciabili, entra in campo un'attrazione che non conosce regole, che rischia di sconvolgere irreversibilmente il match delle loro vite.

Serie:
1. Binding 13 (Shannon & Johnny #1)
2. Keeping 13 
(Shannon & Johnny #2)
3. Saving 6 (Aoife & Joey #1)
4. Redeeming 6
(Aoife & Joey #2)
5. Taming 7 (Claire & Gibsie)
... da continuare



Recensione:

Voto: 3.5 stelle!

Binding 13 è un libro che mi viene consigliato da anni, ma per un motivo o l'altro l'ho sempre rimandato. Questo però non mi ha impedito di sentirne costantemente parlare e cominciare a farmi una mia opinione dei personaggi senza neanche aver mai letto niente su di loro. Mentre per altre serie vado a informarmi proprio leggendo vari passaggi e sapendo per filo e per segno cosa succede ai protagonisti, senza aver veramente letto il romanzo, per Binding ho cercato di trattenermi. Non volevo spoilerarmi la serie e quindi ho letto solo passaggi o citazioni che venivano ricondivise e questo mi ha portato a creare nella mia mente dei determinati personaggi con delle determinate caratteristiche. 
Il problema avviene quando la "fantasia" si scontra con la realtà dei fatti. Binding 13 non è assolutamente un brutto libro, ma non è quello che mi aspettavo e devo ammettere che a tratti sono rimasta un pelino delusa. Colpa mia? Assolutamente, ma pensavo che avrei letto una storia un pochino diversa. 

Con le sue vibes da serie romance di dieci anni fa, il romanzo mi ha particolarmente preso in contro piede. L'ambientazione liceale e i comportamenti dei personaggi sono giustamente inclini all'età che hanno, ma allo stesso tempo mi aspettavo qualcosina di più maturo e certi comportamenti da personaggi maschili di dieci anni fa diciamo che potevamo lasciarli nel passato. Dovete anche capire che ormai sto entrando nella vecchiaia e certe scelte giovanili non riesco più a comprenderle appieno. 

La storia narrata è qualcosa che ti colpisce dritto al cuore, non puoi rimanere indifferente davanti alla sofferenza dei protagonisti. È una storia d'amore dolce, che si sviluppa molto lentamente, ma anche fulminante. In quanto sia Shannon che Johnny trovano subito una connessione tra di loro. 

Ho amato Shannon come protagonista, la mia piccola grande donna. Avrei voluto abbracciarla da pagina 15 (o qualcuno avrebbe dovuto abbracciare me da quel momento in poi). È un personaggio che ho trovato estremamente puro, nonostante tutto quello che le succede. Vittima di bullismo è stata obbligata a cambiare scuola, per poter avere una seconda occasione e così ricominciare in un luogo più tranquillo. Se il suo primo giorno di scuola inizia in modo normale, il tutto cambia quando viene accidentalmente colpita in testa dalla palla di rugby di Johnny. 

Johnny è un personaggio che aspettavo da tanto di conoscere e che sfortunatamente devo ammettere di non aver apprezzato fino in fondo. Mi ero immaginata un ragazzo più dolce e invece è molto burbero, silenzioso e potrebbe facilmente spaccarti in due senza troppi pensieri. La sua intera vita gira intorno al rugby. La famiglia, le amicizie e i legami con le altre persone sono secondarie, qualcosa a cui tiene, ma che non ha problemi a mettere da parte per potersi concentrare sull'obbiettivo. Quando incontra (o meglio stende a terra) Shannon le cose cominciano un pelino a cambiare. Non aspettatevi qualcosa di immediato, perché grazie alle tante pagine che la storia ha, abbiamo la possibilità di vedere un cambiamento molto lento nel ragazzo. La scrittrice ci permette di vedere i suoi mille tentennamenti, il volere/non volere, i passi avanti e indietro che continua a fare per cercare di accettare che forse la sua vita non deve essere interamente devota al rugby. 

Per quanto riguarda la relazione tra i due, questo primo romanzo è stato più un prologo che altro. Un lungo slow burn che ha permesso loro di comprendere e accettare (non sempre) i sentimenti che provano. Una conoscenza necessaria per mettere le basi di una grande storia d'amore. 
Personalmente penso che insieme sono carini, ma non mi hanno completamente conquistato. Certe volte i comportamenti di Johnny non mi hanno convinto e devo ancora comprendere se la personalità che lui ha è quello che servirebbe veramente a Shannon in questo momento. 

Un grande punto a favore nella mia mente pre-lettura era il trope found family che viene associato a questa serie e mi rattrista dire che in questo primo volume non l'ho molto visto. Siamo totalmente concentrati sui protagonisti che i personaggi secondari hanno proprio solo delle apparizioni. L'unico con uno spessore un pochino di rilievo è Gibsie, il miglior amico di Johnny. Il loro rapporto è l'unico che ho trovato venga preso in considerazione dalla scrittrice e sono contenta che lo abbia fatto perché insieme sono divertentissimi. Gli altri personaggi, invece, hanno avuto solo qualche comparsata qua e là e mi sarebbe piaciuto vederli di più. Se devo essere sincera una delle motivazioni per cui non ero preoccupata troppo della lunghezza del libro era perché avendo un cast così ampio di personaggi le tante pagine avrebbero dato la possibilità di introdurre e farci conoscere tutto il gruppo. Invece, almeno in questo primo volume, non è successo. Un'occasione un po' sprecata, dal mio punto di vista. Mi sarebbe piaciuto veder approfondito il rapporto tra Shannon e le sue amiche o con i suoi fratelli. La scrittrice non ha ancora creato il giusto background per cui mi interessi a loro e alla loro vita. 

Il punto dolente che impedisce a tanti di leggere il libro è il numero di pagine. Non riesco ben a definire se servivano tutte, perché da un lato non saprei quali togliere, mentre dall'altro a un certo punto ho trovato la narrazione un pelino statica. Mi sembrava che non stessimo facendo né passi in avanti, né passi indietro. Però è veramente scorrevole ed è difficile riuscire a mantenere l'attenzione di chi legge per così tante pagine, cosa che la Walsh è riuscita a fare.

Binding 13 è un libro che parla di molti argomenti delicati, come il bullismo e la violenza, la scrittrice da' il giusto peso a questi argomenti, non trattandoli con superficialità, ma attraverso la voce dei personaggi riesce a creare vari momenti di riflessione in chi legge. Quello che pensa e prova Shannon è un vero colpo al cuore e vorresti entrare nel romanzo per proteggerla da questo mondo che l'ha distrutta. 
Non sono argomenti facili e per questo vi consiglio di leggere i TW prima della lettura. Ci tengo ad aggiungere questo dettaglio perché da come ne ho sentito molto parlare mi aspettavo un libro molto più crudo su questi argomenti, invece soprattuto la violenza familiare viene molte volte, ma non sempre, narrata successivamente al momento in cui accade. Dico questo perché credo possa essere un'informazione da sapere per chi voglia provare a leggere il romanzo o meno. 

Collegato a questo argomento mi permetto di fare un piccolissimo inciso sulla traduzione. Non mi permetto quasi mai di farlo, perché non è qualcosa che mi compete, ma vedendo gli argomenti di cui parla il romanzo, devo dire che le parole scelte hanno un peso, sia su quello che dicono i personaggi, ma soprattuto sul tono con cui parlano. Nell'ultima parte del romanzo ho trovato il personaggio di Johnny un pelino troppo aggressivo, soprattutto nelle scene con Shannon. Questo suo comportamento non mi mi stava piacendo, ma confrontandomi con una mia amica che ha letto la serie in inglese ci siamo rese conto che il tono con cui al personaggio vengono fatte dire determinate frasi varia dall'inglese all'italiano. La traduzione tecnicamente parlando non era sbagliata, ma le parole possono avere più significati e dovrebbero far combaciare la personalità del personaggio con cosa dice. 
Leggere di un personaggio che continua a parlare alzando i toni e con rabbia, per poi vedere la protagonista dire che è stato carino con lei ti fa valutare quello che è successo come qualcosa di non sano e questo non va bene, sopratutto per gli argomenti di cui parla il libro.

Il romanzo è il primo di una serie abbastanza lunga, quindi spero che certi punti possano essere approfonditi in seguito e che già dal prossimo possiamo avere la possibilità di vedere un gruppo più coeso e coinvolto nelle vicende altrui. Mi è decisamente piaciuto, ma mi aspettavo quel qualcosa di più. La famosa scintilla non è ancora scoccata, ma spero che lo faccia con il prossimo volume, che riprenderà esattamente da come si è interrotto questo. In definitiva devo ammettere che, questa volta, tutto l’hype ha giocato a mio sfavore.


Binding 13 è un libro che anche se parla di argomenti pesanti riesce a conquistare chi legge con la dolcezza dei personaggi e con quel ritorno alle serie che hanno fatto la storia dei romance giovanili, sia nel bene, che nel male. Tantissimi buoni spunti, che in certi casi potevano essere approfonditi, ne fanno un buon primo romanzo, ma niente di sconvolgente. 

- Camilla 

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