Buongiorno amic* lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi del libro conclusivo di una delle mie serie preferite, cioè 'Il regno di cenere', ultimo volume in uscita oggi della serie de 'Il trono di ghiaccio'. Ammetto che durante la lettura mi sono molto commossa, ma anche questa recensione, che è il mio saluto alla storia e ai personaggi, non è stata priva di emozioni. Buona lettura!
Ho avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima per il review party organizzato da Divoratori di Libri e voglio ringraziare sia lei che la Mondadori per la possibilità. Inoltre vi invito ad andare a leggere anche le recensioni delle mie colleghe!
Autore: Sarah J. Maas
Data d'uscita: 19 ottobre 2021
Editore: Mondadori
Pagine: 1008
Prezzo: 18€
Trama: Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.
Serie:
0.5 La lama dell'assassina
1. Il trono di ghiaccio
2. La corona di mezzanotte
3. La corona di fuoco
4. Regina delle ombre
5. Impero della tempesta
6. La torre d'alba
7. Il regno di cenere
Recensione:
Voto: 5 stelle!
"C'era una volta, in una terra ridotta in cenere, una giovane principessa che amava il suo regno..."
Voglio iniziare questa recensione rendendo fin da subito chiara la mia opinione. 'Il trono di ghiaccio' è, fino ad adesso, la miglior serie che Sarah J. Maas abbia mai scritto. Dimenticativi l'osannata ACOTAR o la nuova Crescent City, il vero gioiello della scrittrice è proprio questa serie e Il regno di cenere è la perfetta conclusione di un lavoro durato anni.
"Ogni passo, ogni sentiero che aveva preso, l'aveva condotta lì"
Quando si parla di un libro che conclude una serie di ben otto romanzi, oltre che a parlare dell'ultimo, non si può non fare un pensiero generale sul viaggio compiuto. Arrivata alla fine posso dire che la serie è stata strutturata meravigliosamente dalla scrittrice fin dal primo momento. Con questo non dico che non abbia cambiato qualcosa durante gli anni, ma che anche se lo ha fatto non sembra, perché la storia arriva a concludere il cerchio in modo spettacolare. Nessun personaggio viene inserito in modo casuale e dentro la serie tutti hanno un compito da svolgere.
Un consiglio che voglio dare a chi ha tempo e voglia è di rileggere la serie in modo integrale prima di dedicarsi a questo ultimo volume. Così si potrà avere un'esperienza più completa del romanzo, soprattutto perché è pieno di Easter Egg. Chi ha appena riletto i libri riuscirà a coglierli meglio, mentre chi, come me, non ha una memoria di ferro avrà una vaga sensazione di familiarità con i personaggi o le scene che vengono reinserite nella narrazione.
"C'era ancora bellezza, lei avrebbe combattuto per quello. Doveva combattere."
Il libro inizia in modo molto lento, dove la scrittrice si prende tempo per posizionare i suoi personaggi. Cosa è successo loro alla fine di 'Impero delle tempeste' o 'La torre dell'alba' e dove questo li pone nella trama dell'ultimo volume. Queste pagine potrebbero sembrare più lente, ma al contrario la Maas è riuscita a scandire un ritmo interessante, con capitoli non troppo lunghi che fanno girare la trama attraverso quattro linee narrative diverse e portando il lettore ad essere sempre interessato a sapere come continuerà.
"Rendiamo questa battaglia degna di una canzone"
Il tema principale è la guerra. Forse non è un argomento che tanti si aspetterebbero dalla Maas, ma è riuscita a trattarlo meravigliosamente. La scrittrice sa per chi sta scrivendo, non fa pagine interminabili per raccontarci pochi minuti di battaglia. Al contrario, va dritta al punto raccontando i movimenti degli schieramenti in un modo semplice ed incisivo, riuscendo anche in poche righe a far sentire tutto il pathos, il dolore e la sconfitta che un argomento così importante comporta.
"Noi siamo le Tredici. Da ora finché le Tenebre non ci reclameranno."
Mi è piaciuto molto come la Maas ha diviso lo spazio tra i personaggi. Ognuno di loro ha il tempo di esprimersi e cambiare. Nessuno viene dimenticato o reso estremamente protagonista, al contrario ognuno ha la sua missione, il suo scopo all'interno della narrazione, che porta a compimento il percorso iniziato anche otto romanzi prima.
"Se anche potessi scegliere qualunque realtà da sogno, qualunque illusione perfetta, io comunque sceglierei te."
Non può ovviamente mancare la parte romance, che tra una battaglia e una rivelazione, riesce a prendere il tempo per far battere il cuore di chi legge e a dare quel tocco alla Maas che non può non mancare in un suo romanzo.
"Speranza, aveva detto mesi prima. Ma forse alla fine per loro non ce n'era."
Durante la narrazione la storia riesce a sorprenderti, ad emozionarti, ma anche e soprattutto a farti soffrire. Arrivando così ad un finale incentrato sulla speranza, che porta a compimento un percorso che è iniziato con la mancanza di un futuro.
"Il debito è stato pagato a sufficienza"
Arrivata alla fine è stata dura dire addio a questi personaggi che mi hanno accompagnato negli ultimi otto anni. Ad Aelin e Rowan con la loro storia iniziata in modo brusco, ma che hanno finito per salvarsi da se stessi a vicenda. A Dorian, il principe di ghiaccio, che è stato burattino, burattinaio e che alla fine ha capito di doversi prendere le sue responsabilità. A Manon, la strega più cattiva e brutale di tutte, che ha scoperto di avere un cuore e che si può spezzare. A Elide, prigioniera del passato, che è riuscita a ribellarsi. A Lorcan, guerriero irascibile, che ha trovato pane per i suoi denti. A Lysandra, mutaforme, che si è rialzata sempre, non facendosi mai mettere i piedi in testa. A Aedion, colui che è rimasto, che anche se si fa trascinare dai sentimenti striscerà per farsi perdonare. A Yrene, la salvata, che ha riportato la speranza. A Gabriel e Fenrys, che si sono schierati contro tutto e tutti per la famiglia. E anche a Chaol, personaggio che durante gli anni ho sia apprezzato, che un po' detestato, ma che alla fine era e rimarrà sempre un alleato leale. Tutti loro sono riusciti a prendersi un pezzo del mio cuore e non mi dimenticherò mai né di loro, né della serie.
«Siamo venute per mantenere la promessa fatta ad Aelin Galathynius. Per combattere in nome di quello che lei ci ha promesso.»
«E cioè?»
«Un mondo migliore»
Il regno di cenere è una conclusione perfetta per una serie che è riuscita a conquistare i cuori di molt*, che anche se ne usciranno distrutt* sapranno che questo è il miglior finale che la storia e i personaggi si meritavano.
- Camilla
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