Tuesday 26 January 2021

Recensione: "CROCE D'ARGENTO" di Ilaria Varese

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi torno sul blog per parlarvi di Croce d'Argento, il terzo volume di una delle serie che mi ha più conquistato nel 2020, la Winter Fe' saga. 

Ci tengo a ringraziare La Corte Editore per avermi gentilmente inviato una copia cartacea del libro per farne una recensione. 



Titolo:
Croce d'Argento
Autore: Ilaria Varese 
Data d'uscita: 10 Dicembre 2020
Editore: La Corte Editore
Pagine: 440
Prezzo: 18,90€

Trama: A Los Angeles Gwen sembra aver trovato un nuovo equilibrio. Lavora al Revel's pub, va in palestra e frequenta l'Alfa della contea, con il quale ha una proposta di matrimonio in sospeso. 
Apparentemente la sua vita funziona, ma l'instabilità emotiva di Chase, che lo trascina in un baratro fatto di perdizione e droga, complica le cose. Gwen non può abbandonarlo una seconda volta, a costo di scontrarsi con Christian e con tutto il suo branco. 
Quando anche le pressioni di Nicholas si fanno sempre più insostenibili, la giovane dai capelli color della luna trova rifugio in Jayden e nel suo gruppo. Ben presto, però, si accorgerà che c'è una minaccia più spaventosa dell'assassino di suo padre, un predatore silenzioso che ha tessuto la rete intorno a lei ed è pronto a chiuderla nella sua morsa, in una trappola senza via d'uscita. Tutte le bugie crolleranno, creando un effetto domino dalle conseguenze devastanti e irreversibili. 


Serie: 
1. Luna d'Inverno (recensione qui)
2. Bacio di Fuoco (recensione qui)
3. Croce d'Argento
4. Stella della Notte (in uscita nel 2021)
5. Titolo ancora da annunciare 
6. Titolo ancora da annunciare 
7. Titolo ancora da annunciare 


Recensione 

Voto: 4,5 stelle!

Croce d'Argento è uno dei libri che attendevo di più nella seconda metà del 2020 perché tra la voglia di scoprire cosa sarebbe successo a Gwen, che mi attanagliava dalla fine di Bacio di Fuoco, e quella di rivedere questi personaggi che si sono presi un pezzo di cuore, mi sono perfino messa a farmi diversi film mentali in attesa di avere tra le mie mani queste pagine, che sfortunatamente sono volate troppo velocemente. Dall'altra parte sono molto contenta di non essere stata delusa, perché questo volume è decisamente all'altezza dei precedenti, se non addirittura migliore. 

Alla fine di Bacio ero sicura che Gwen avesse raggiunto il suo punto di arrivo emotivo e che da quel momento sarebbe stato tutto in salita e invece mi sono sbagliata. Infatti al centro del romanzo c'è ancora il suo percorso di crescita, di cui vediamo gli alti e i bassi. Trovo questo fatto molto importante perché anche se può sembrare un avanti/indietro, al contrario è sempre un salire, magari di poco, ma c'è sempre un andare avanti. Avevamo lasciato la ragazza felice della nuova vita che l'attendeva e pronta ad affrontare Nicholas, ma la felicità non dura per sempre e i problemi che Gwen aveva in Tenesse si ripresentano anche a Los Angeles. E' sempre una lupa mancata, anche se con delle qualità interessanti, e ancora una volta si è legata ad un alfa che farebbe di tutto per lei. Le domande che la tormentavano nel primo romanzo ci sono ancora, la ragazza non ha mai veramente capito fino in fondo chi è lei e che ruolo ricopre all'interno del branco. Tra i pensieri degli altri che la influenzano, i drammi che la seguono, non ha mai un momento per riflettere su se stessa e su cosa desideri veramente. 
Gwen è una ragazza caparbia, di cui non sempre si condividono le scelte, ma al contempo si comprendono facilmente e seguirla è sempre un'impresa per la nostra salute, però non riusciamo a non essere coinvolti con la sua storia, a starle accanto e a trattenere il fiato fino alla fine. 

La trama del libro è più riflessiva e si concentra sui personaggi e i loro sentimenti, ma questo non significa che manchi di azione, che si concentra più alla fine e porta a un cambiamento epocale nella serie, per adesso non si è ancora percepito del tutto nella sua intensità, ma sono sicura che avrà un ruolo fondamentale nei prossimi volumi. 
Nel romanzo non approfondiamo solo i sentimenti di Gwen, ma anche quelli di molti personaggi secondari, come Chase e Christian, che cominciamo a comprendere di più. 

Se avete letto la mia recensione del secondo volume sapete che ho un rapporto di amore/odio con Chase. Il fratello della protagonista ha sempre dovuto essere forte per lei e solo quando è troppo tardi sia noi che lei ci accorgiamo che quello che è successo l'ha profondamente colpito. In questo volume abbiamo la possibilità di ampliare la nostra conoscenza dei suoi sentimenti, venendo così a capire meglio le sue azioni. Questo, ovviamente, non giustifica quello che non mi è piaciuto di lui nel libro precedente, ma se prima sarei entrata nel libro solo per scuoterlo un attimino, adesso lo vorrei anche abbracciare. Confuso, ferito e alla deriva Chase si è perso e pian piano cerca di capire anche lui, come la sorella, il suo posto in questo nuovo mondo, portando il lettore ad apprezzarlo un pelino di più. 

Un pelino, perché anche se mi dispiace e ho compreso di più il personaggio, non riesco a superare quel fastidio provato durante Bacio. Un fastidio che riguarda un determinato argomento, cioè i rapporti intimi e come li vivono i licantropi. Ammetto che questo è un limite mio che certe volte mi fa un po' storcere il naso, non solo nei confronti di Chase, ma anche di altri personaggi soprattutto in questo volume. Dico un mio problema perché razionalmente questo fatto è spiegato e ci sta con le dinamiche del branco, ma al contempo non riesco a digerirlo appieno. 

Questo non si può che collegare con il romance del libro. Gwen è decisamente sfortunata con tutti i drammi e i problemi che le capitano e neanche in amore va benissimo, ma ogni due per tre trova un nuovo pretendente. Relazioni e sentimenti sono sempre in evoluzione nella ragazza e con ogni persona che incontra ha un rapporto diverso. 
Il pretendente principale, però, rimane Christian e devo dire che neanche in questo libro è riuscito a convincermi fino in fondo. E' un personaggio con molte sfaccettature che non riesco ancora a comprendere appieno. Quando è solo con Gwen lo preferisco, ma appena c'è un momento di gruppo non riesco ad apprezzarlo più di tanto. Alla fine del romanzo avviene una scena che me lo ha fatto comprendere di più e capire che vorrei veramente sapere di più su di lui, ma detto questo ammetto che non mi convince ancora del tutto né lui, né la sua relazione con Gwen. Sono sincera dicendo che non sono sicura che lui vada bene per la ragazza, però spero che nei prossimi libri ci potrà essere un passo in avanti da questo punto di vista o l'introduzione di un nuovo interesse amoroso. 

Tra i pretendenti della ragazza c'è anche Nicholas, il lupo psicopatico che è ossessionato da lei. In questo libro appare di meno e quindi veniamo a sapere meno informazioni di quello che sta succedendo in Tenesse, ma quello che si aggiunge alle nostre informazioni è comunque molto interessante. 
La Varese ha sempre descritto queste scene in modo crudo, non tirandosi indietro e anche qui lo fa, ma in modo diverso. Se nei primi libri vediamo che cosa essere parte del branco di Nicholas significhi a livello fisico, in questo andiamo ad approfondire lo stato mentale dei personaggi. Prima era un pugno allo stomaco continuo, qui, invece, è stata più fine nel narrare qualcosa che non viene presentato direttamente al lettore, ma che comunque si percepisce. Mi è molto piaciuto questo fatto, perché sta ad indicare l'attenzione che la scrittrice da' ad ogni singolo dettaglio e aspetto del romanzo. 

Questo non si è visto solo nelle scene del Tenesse, ma tutto il libro è strutturato in modo minuzioso. Nessuna scena è fine a se stessa e anche qualcosa che ti potrebbe sembrare non importante, successivamente avrà uno scopo. Si vede che la Varese pianifica la storia in modo scrupoloso precedentemente alla stesura e questo si riflette nei dettagli che si notano nel romanzo. 
La storia si evolve continuamente e anche in questo libro, che io trovo più riflessivo, abbiamo la possibilità di ampliare il mondo creato e approfondire i poteri di Gwen. Non siamo arrivati a niente di definitivo, ma a piccoli passi e con qualche notizia lasciata cadere tra le pagine con nonchalance, un lettore attento può oltre che a vedere l'evoluzione del mondo intorno a sé avere anche delle teorie su quello che potrà accadere. 
Io non faccio parte di questa categoria, perché tutte le mie teorie sono sfumate e anche gli indizi lasciati durante il percorso non li ho captati fino in fondo, quindi per me ogni pagina è una sorpresa e non ho veramente idea di cosa accadrà in seguito. 

I finali della serie sono sempre un punto e virgola della storia. Un arco narrativo si è concluso e un altro sta per iniziare. La scrittrice non ci lascia sul più bello, ma con questioni che necessitano di un continuo e la voglia di sapere immediatamente quello che succederà. Questo finale è più simile a quello di Luna d'Inverno, perché ancora una volta le carte vengono ribaltate e davanti a noi ci aspetta una strada ancora inesplorata.  

"Esiste sempre una sola versione della storia, in fondo: quella di chi sopravvive per raccontarla. E inizio a temere che saranno le mie mani a scrivere questo finale"
Croce d'Argento è un libro di passaggio che non mi aspettavo, ma che serviva per approfondire meglio questi personaggi, che sia che tu voglia abbracciare o sgridare si sono presi senza preavviso un pezzo del tuo cuore. Bello ed emozionante si concentra sulla psicologia dei personaggi, però con quel tocco di adrenalina che non può mancare nella Winter Fe' saga. 

- Camilla 

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