Friday, 1 August 2025

USCITE AGOSTO 2025

Ciao lettor*!
Eccoci qui col solito appuntamento mensile che non va mai in vacanza (ma speriamo che voi siate riuscit* a prendervi del tempo per staccare un po'), con nuove uscite e nuove tentazioni ai nostri portafogli. E devo dire che tra ristampe, seguiti e nuove opere, qualcosa di interessante - come al solito - c'è.




USCITE IN ITALIANO

*le date possono essere soggette a variazioni







USCITE IN INGLESE










Ed eccoci qui alla fine di un'altra carrellata di libri. Avete trovato qualcosa di interessante? Intanto per la recensione del mese potete scegliere tra:
- Zomromcom di Olivia Dade
- The Executioners Three di Susan Dennard
- If Not For My Baby di Kate Golden
- Well, Actually di Mazey Eddings
 
Come sempre potete votare per 24h sulle storie dei nostri account Instagram @booksalwaysinbag , @thecrazyreader, @tigerlilybooks 
 
Al prossimo mese!
Chiara 

Thursday, 31 July 2025

WRAP-UP LUGLIO 2025

E anche questo mese è finito lettor*!
Come sono andate le vostre letture? Ecco qui un riassunto delle nostre. Chissà se ne abbiamo qualcuna in comune 🧡




CAMILLA


- EGOTISTICAL PUCKBOY di Eden Finley & Saxon James - 4 stelle!
Hockey MM romance, enemies to lovers con friends with benefits. Un libro veramente carino, che è quasi una coccola per la serenità che riesce a trasmettere durante la lettura. L’evoluzione tra di loro è stata gestita benissimo dalle autrici, che riescono a farti interessare anche alle storie dei personaggi secondari. Il libro da leggere quando si vuole qualcosa di leggero che riesca a farti prendere una pausa dalla realtà. 











- LEAVE ME BEHIND di K.M. Moronova - 3.25 stelle!
Ero molto curiosa di recuperare questo libro perché ho solo visto persone amarlo e arrivata a fine lettura devo ammettere di non capire benissimo perché sia diventato così virale. È un romanzo assolutamente scorrevole e che mi ha molto coinvolto (l’ho ascoltato tutto in una giornata), ma anche se non prendiamo in considerazione degli elementi tecnici che potevano essere gestiti meglio (tipo tutta la parte military, che è più presente a parole che con i fatti e doveva essere in più punti spiegata o gestita meglio), il “problema” più grande che ho avuto con il romanzo è che manca assolutamente il romance. Lei è innamorati di un altro tizio per tutta la durata del libro e tra i due protagonisti non ho mai percepito niente di più di una semplice attrazione fisica. Interessante da leggere una volta? Sì. Il libro della vita? No. 





- THE BOOK OF AZRAEL di Amber V. Nicole - 4 stelle!

The Book of Azrael è un libro interessante, che mi ha coinvolto per le storie dei protagonisti e il rapporto che l'autrice ha creato tra di loro. Alcuni dettagli potevano essere spiegati meglio, ma comunque un bel primo libro per una serie che si prospetta molto avvincente.
Recensione completa, qui.













- REDEEMING 6. L'ULTIMA CHANCE di Chloe Walsh - 4.75 stelle!

Redeeming 6. L'ultima chance è un libro che vi farà soffrire. Un viaggio all'inferno e ritorno per stare accanto alle persone che si amano, combattendo per loro anche quando quest'ultimi rinunciano a farlo, nella speranza di un futuro migliore.
Recensione completa, qui.












- TRULY MADLY DEEPLY di L.J. Shen - 3 stelle!

Il mondo è tornato a girare sulla sua asse, perché questo libro della Shen non mi particolarmente convinto. Ci sono alcuni elementi che mi sono piaciuti, ma altri che mi hanno portato a dare la minima sufficienza alla storia. I personaggi mi sono piaciuti, soprattutto singolarmente, e così le loro storie personali, che ho trovato toccanti. Insieme o avevano scene dolcissime che mi facevano sorridere o al limite consentito dalla legge del cringe. Le scene più sessuali tra i due rientrano nell’ultima categoria, soprattutto i primi approcci o le scene che dovevano dimostrare tensione, ma che alla fine mi hanno fatto solo storcere la bocca. Quello che però mi ha fatto mettere il proverbiale chiodo nella bara del romanzo è stato il fatto che l’evoluzione dei loro sentimenti è letteralmente un continuo avanti e indietro creato unicamente dal fatto che l’autrice si sia dimenticata di alcuni passaggi che aveva già fatto fare ai due. Ci sono proprio parti di storia in cui i due si interrogano sui loro sentimenti quando ci erano stati delineati da tempo, per poi magicamente portarli a dire di non provarli o di non capire cosa stessero provando. È stato abbastanza estenuante dover dubitare di se stessi e di quello che si era letto e appresso solo perché a un certo punto sembrava che l’autrice si fosse dimenticata quello che aveva scritto. Come ho detto ci sono state alcune scene carine, ma non abbastanza per farmi veramente apprezzare la storia.




- RELEASING 10 di Chloe Walsh - 5 stelle!

Questo libro mi ha completamente prosciugata emotivamente. Sono sfinita e non riesco a fare altro che a pensare a quello che ho letto e continuare a riflettere e riflettere. Non mi era mai successo che un libro mi provasse così tanto. Non so neanche come parlarne se non per dirvi che mi ha ridotto il cuore in mille pezzi e non so come chi lo ha finito sia potuto andare avanti con la sua vita senza dover fissare il muro per periodi di tempo prolungato o la voglia di cominciare a gridare senza mai smettere. 

Prima della lettura vi prego di controllare i TW che potete trovare sul sito dell'autrice.







- METODO 'AMORE di Elle Kennedy - 2.5 stelle!

Il romanzo parte anche bene, introducendoci i protagonisti e i loro problemi. Tra chi non riesce a superare il passato, chi ha paura di affrontare il suo futuro e la ricerca di una propria identità, gli argomenti da trattare erano tanti e interessanti, ma alla fine si sono rivelati troppi tutti insieme e l’autrice non è riuscita a gestirli. La prima metà della storia è coinvolgente e interessante, ma nel momento in cui doveva diventare tutto più significativo è come se la Kennedy non avesse saputo come gestire tutto insieme e abbia perso o meglio dimenticato dei pezzi per strada. La storyline più interessante di tutto il libro è sicuramente quella di Charlie riguardante la sua adozione, la ricerca di un’identità e la paura che l’ha accompagnata tutta la vita di non essere abbastanza per essere parte della sua famiglia. Per parlare della situazione di Charlotte credo che l’autrice abbia fatto un buon lavoro, c’erano spunti interessanti di riflessione ed è una storia che ti commuove, ma verso la fine certi aspetti sembra che si risolvano troppo facilmente. È la stessa cosa che accade con le problematiche dei due protagonisti maschili, che non sembrano trovare un vero spazio all’interno della storia e quindi alla fine semplicemente vengono risolti “all’acqua di rose” o scompaiono come se non fossero mai esistiti. Anche la relazione tra i tre non mi ha colpito, non ho mai trovato che avessero chimica e ancora adesso mi sto chiedendo come mai abbiano voluto mettersi insieme. Il loro rapporto sembra basato unicamente sul lato fisico della relazione. Non riescono ad avere una scena che non finisca in quel modo e dopo un po’ questa cosa diventa veramente stancante. Non c’è neanche una vera motivazione per cui i tre vogliano stare in questa relazione. Sembrano stare insieme solo perché qualcuno ha deciso così, ma non riescono a coinvolgerti in nessuna delle cosa che fanno o che li riguarda.
 Ho letto altri romanzi della Kennedy con relazioni poliamorose e lasciatemi dire che qua ha fatto proprio un buco nell’acqua. La relazione è totalmente sbilanciata su uno dei due protagonisti maschili, che compare di più, mentre l’altro a un certo punto sembrava sparito dalla narrazione. In questa tipologie di storie può capitare che a volte a uno dei personaggi maschili viene lasciato più spazio, magari perché ha un rapporto più complesso con la protagonista o perché gli serve più tempo per risolvere i suoi problemi, ma qui non è assolutamente questo caso e anzi mentre in quei altri libri le scrittrici cercano anche solo minimamente di compensare o di rendere la situazione equilibrata, qui la Kennedy non ci prova neanche. A un certo punto sembra una relazione monogama con un +1 che qualche volta appare e altre invece non è necessario. In questo libro l’autrice ha messo troppa carne sul fuoco e alla fine si è bruciata. La storia di Charlie occupa tantissimo spazio narrativo e questo fa si che non ci sia spazio per molto altro. I problemi di Will e Beckett da gravi diventano un nonnulla in un secondo. L’hockey si vede minimamente, il rapporto tra i ragazzi, sia solo i due che con i loro amici, pure. 
Troppi argomenti da trattare, troppe poche pagine per gestirli bene. È comunque un libro molto scorrevole e che intrattiene. La prima parte mi stava piacendo molto, ma andando avanti l’esecuzione ha fatto acqua da tutte le parti. Metodo d’amore è un libro pieno di argomenti da trattare, ma per il poco spazio disponibile nessuno di essi riesce a essere delineato a dovere. Manca la scintilla che caratterizza i libri della Kennedy, che infatti non riesce a far brillare i suoi personaggi né singolarmente né insieme. 



- LIMITLESS. SENZA PAURA di Karim B. - 3 stelle!
Non vedevo l’ora di iniziare questo libro perché il primo mi era molto piaciuto, ma sfortunatamente ho trovato questo secondo volume un po’ sottotono. È il classico libro di passaggio in cui non succede praticamente niente ed essendo circa di 800 pagine è un pelino too much. Mi sarebbe piaciuto che il mistero andasse avanti anche solo minimamente, ma oltre alle prime e ultime scene è tutto una linea piatta. Alcuni personaggi sono stati anche messi da parte, dando maggiore spazio alle tre coppie principali. Una delle cose che avevo apprezzato di più del primo volume era il fatto che essendo così tanti personaggi con pov la storia non annoiava mai, ecco diventa un po’ noiosetta quando tutti i personaggi scelgono di avere scene spicy nello stesso momento narrativo… come si dice? Attenta a quello che desideri? Comunque ci sono state delle scene carine e che mi hanno coinvolto, quindi la sufficienza gliela do e sono ancora curiosa di leggere l’ultimo volume della trilogia.




- EMPIRE OF HATE di Rina Kent - 4 stelle!
Questo rientra sicuramente tra i miei preferiti dell'autrice. Ero curiosa della storia tra Daniel e Nicole fin da Cruel King e dopo aver letto questo libro devo dire che aspettare ne è assolutamente valsa la pena. Nicole è una delle protagoniste meglio riuscite della Kent, che si è proprio impegnata a descriverla a livello psicologico. Daniel, invece, è forse quel personaggio che vedi maggiormente sotto una cattiva luce, perché leggi il libro soprattutto dal punto di vista di Nicole e quindi tutte le sue azioni sembrano solo cattive. Bisogna però ricordarsi che i due hanno dei ricordi totalmente diversi del loro passato, perché avevano informazioni diverse su quello che per loro era accaduto. È una storia che si basa molto sulla poca comunicazione tra i due, che sono così fieri che si sono rovinati più volte con le loro stesse mani, ma alla fine quando iniziano finalmente a raccontarsi tutti i nodi si sciolgono e la loro relazione è veramente dolce. Ho adorato anche il rapporto che entrambi hanno con il fratello di lei e i cameo dei personaggi della Royal Elite sono stati meravigliosi. Alla fine, come un po' per tutti i libri della Kent, la trama si risolve troppo velocemente e potevano essere approfonditi un pochino di più i pensieri e i sentimenti dei personaggi, ma comunque ho adorato la storia di Nicole e Daniel. 




- THE BLOOD WE CRAVE: Part One di Monty Jay - 4 stelle!
Lui è un sociopatico senza emozioni, lei la sua stalker. Pensavo che questo libro mi sarebbe piaciuto, ma non avrei mai creduto che avrei adorato questi due così tanto. So che quello che sto per dire sembrerà super strano, MA SONO ADORABILI! Come si capiscono a vicenda e l'ossessione reciproca che li accomuna sono meravigliosi da leggere. L'autrice ha fatto un lavoro superlativo con le loro personalità. Una delle cose che amo di più di questa serie è che non è unicamente romance, ma c'è sotto anche una trama ben strutturata e avvincente che riesce a conquistarti a volte (quasi) più della parte romance.











- EMPIRE OF LUST di Rina Kent - 3.75 stelle!
Questo libro mi è piaciuto, ma con un pelino di riserva. Ho apprezzato i personaggi, sia singolarmente che in coppia e la storia tra di loro è tormentata al punto giusto. La trama è decisamente interessante, forse una delle migliori della Kent, che è anche riuscita a non farla finire in fretta e furia, ma a dare loro il tempo di risolvere tutto all'occorrenza. Dall'altro lato non ho apprezzato la violenza che a volte Kingsley mostra nei confronti di Aspen, in alcuni momenti è veramente troppo rude nei suoi confronti e le avrei voluto dire di scappare a gambe levate. Inoltre c'è un pelino troppo spicy per i miei gusti. Mi sarebbe piaciuto vedere di più del rapporto tra i due con Gwen, ma allo stesso tempo ho trovato veramente strano il fatto che lei li chiami mamma e papà e soprattutto che sembrasse un'adolescente viziata e non una giovane donna. Penso che questo suo comportamento non mi avrebbe del tutto infastidito se non fosse per il fatto che sappiamo la sua storia e con chi lei stia. Come sempre per i libri della Kent questo è un romanzo che ho divorato, ma non tra i miei preferiti dei suoi. 





CHIARA

- A DANCE OF LIES di Brittney Arena - 4.75 stelle! (ARC) 

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questa storia, ma non credevo mi sarei trovata davanti un racconto così triste. Per quanto non abbia sempre apprezzato le sue scelte, penso sia impossibile non empatizzare per Vasalie, soprattutto man mano che la storia avanza e iniziamo a scoprire di più rispetto a quello che le è successo. Detto ciò, A Dance of Lies è una storia dalla trama dotata di grande imprevedibilità, con ribaltamenti inaspettati della sorte proprio quando si pensa che le cose possano finalmente iniziare ad andare bene. Violenza, psicologica e fisica, traumi, malattie croniche... questo libro tocca tematiche non semplici con grande tatto, riuscendone però a descrivere bene la gravità o l'erroneità. A ciò si aggiunge anche un altro messaggio che mi è piaciuto molto, ovvero il fatto che a volte non si ha bisogno di protezione, ma di qualcuno che ci "armi" e ci dia gli strumenti per difenderci da soli. Sotto questo aspetto ho amato il percorso di Vasalie, e il suo redimersi rispetto alle azioni compiute.
E poi c'è Anton, che vi sfido a non amare. Quel personaggio ha talmente tante sfumature da avermi intrigata più si andava avanti nella lettura e ne si scopriva qualcosa in più. E il finale? Necessito del seguito, ora. L'unica mia speranza è di essersi almeno liberati di qualcuno, ma con la Arena non ci metterei la mano sul fuoco.
Non do le 5 stelle perchè penso che la lore potesse essere spiegata meglio e alcuni passaggi forse sono un attimo veloci - ma già così l'infarto era a portata di mano.
[Ringrazio la CE per l'arc e la possibilità di leggere il libro in anteprima💚.]


- THE ROBIN ON THE OAK THRONE (Oak&Holly Circle,#2) di K.A.Linde - 3.25 stelle!

Che delusione... avevo amato The Wren in the Holly Library, anche se avevo sperato non partisse il triangolo, e quindi appena possibile mi sono lanciata su questo seguito, e invece eccoci qua. 
O meglio, fino a un tot del libro ero molto soddisfatta su come stava venendo gestita la trama e i rapporti tra i vari personaggi. L'evoluzione della relazione tra Kierse e Graves per esempio mi è piaciuta veramente tantissimo (e ringrazio per le scene open doors), ma per quanto riguarda Lorcan e tutto quello che succede nell'ultima parte del libro è un grandissimo no. Il reiterarsi di una sorta di triangolo che forse nella sua vita non è nemmeno il primo e quello che ha fatto dopo mi è sembrato esagerato, forzato e senza senso. Posso anche capire che l'idea sia quella, cioè di percepirlo come la violenza che è e comprendere al contempo che lui la veda come una sorta di atto di salvezza, accecato da nemmeno saprei bene cosa, o posso supporre che l'idea fosse di ricollegarsi e dare un senso al titolo, ma personalmente questa scelta narrativa non mi è piaciuta per niente e l'ho trovata proprio fastidiosa alla lettura. E l'ultimo capitolo? Era necessario? Questo è quello che definisco eccesso di drama e uno spreco di personaggi.
In più all'inizio del libro vengono introdotte nuove figure che sembrano promettere di essere attive nel racconto e invece spariscono semplicemente, lasciando posto ad altri arrivi e ritorni che non fanno altro che creare confusione. Come se ciò non bastasse, le amicizie di Kierse si dimostrano tutt'altro che dotate di un minimo di intelligenza e agiscono senza senso senza nemmeno pagarne le conseguenze. Non capisco come Kierse possa perdonarli così facilmente come se niente fosse.
Insomma, per quanto bello in alcune parti, anche legate alle rivelazioni sul passato di Kierse, per cui il voto non è più basso, per me è bocciato. 



- HEIR OF STORMS (Storm Weavers,#1) di Lauryn Hamilton Murray - voto 4.5 stelle! (ARC)

Un altro fantasy di cui non sapevo bene cosa aspettarmi e che mi è piaciuto davvero tanto. Tra segreti, misteri e una protagonista che man mano prende consapevolezza delle proprie capacità senza perdere di vista ciò che è veramente importante, mi sono ritrovata persa all'interno di una storia che mi ha emozionata in più di un'occasione. 
Interessante l'aspetto magico, così come l'idea che l'imperatore e i vari regnanti restino al governo per un periodo di tempo non eccessivamente lungo, lasciando poi il posto al proprio erede e a chi risulterà degno di prendere il loro posto. Peccato che ciò non si dimostri sempre equo... Le mie grida di vendetta, riguardo questo aspetto, non si sono ancora calmate (quando leggerete capirete).
Ho apprezzato l'idea che i poteri di Blaze fossero legati alle emozioni e che ogni sfumatura della manipolazione acquatica ne avesse una in particolare, così come il condannare le smanie di conquista della gente al potere, che si sente in diritto di attaccare con un pretesto e conquistare un'altra nazione rendendola schiava (vi suona per caso qualche campanello familiare?). Ringrazio sempre questi romanzi con un rimando, voluto o meno, all'attualità, perchè è un modo per ricordarci di dover cercare di fare qualcosa per cambiare la situazione. 

Carina poi anche la presenza dei due fratellastri, sulla cui relazione spero ci si possa concentrare di più in futuro perchè penso possa essere molto interessante, così come ho amato le attenzioni di Flint per Blaze, nonostante l'apparenza scanzonata e noncurante potrebbe farlo sembrare un fratello disattento e poco presente. Chissà se nel secondo volume ci verrà presentato anche il padre... Certo è che con quel cliffhanger ci sarà da penare un bel, bel po', me lo sento.
[Ringrazio la CE per l'arc e la possibilità di leggere il libro in anteprima💚.]


- THE LONG GAME (Green Oak, #1) di Elena Armas - 4.5 stelle!

Era da un sacco di tempo che non leggevo nulla della Armas, e devo dire che mi era proprio mancata. The Long Game ci impiega un attimo a ingranare, o più probabilmente ci ho messo io un po' per apprezzare Adalyn come protagonista. Pur capendone le motivazioni, l'astio verso Cameron mi è sembrato sinceramente eccessivo. Per fortuna poi ha iniziato a mitigarsi e il tutto ha anche preso una piega divertente prima, quanto piuttosto interessante poi. Quello che mi è piaciuto di più è stato il modo in cui Cameron ha iniziato a capire Adalyn e soprattutto ha iniziato la sua "lunga partita" per conquistarla.
Unica pecca reale: le bambine mi sono sembrate troppo spigliate per l'età rappresentata, quindi spesso ero stranita dal modo in cui si rapportavano con Cam o Adalyn.
In ogni caso non vedo l'ora di leggere il secondo libro di questa serie!

 

- CHECK & MATE di Ali Hazelwood - 4.75 stelle!

Quanto ho amato questo libro!! All'inizio ero intrigata ma un po' dubbiosa, ma sono bastati pochi capitoli per essere risucchiata nel vortice della Hazelwood, che direi che se la cava bene anche negli ya. E come non si potrebbe essere presi da Mallory e Nolan? L'unica pecca di questo libro è proprio quella di non essere poiù lungo e non regalarci altri attimi con loro assieme.
Capisco non fosse parte della trama principale, ma sarebbe stato bello vederli sviluppare maggiormente la loro relazione e soprattutto seguirli anche in futuro. Invece, per quanto io sia completamente innamorata di Nolan e del suo carattere schietto, silenzioso ma attento e concreto nei gesti così come nell'esprimere i propri sentimenti, un finale così aperto ci dice un po' tutto e niente. Certo, l'idea dell'articolo in chiusura dà un'idea in un divertente detto e non detto, ma da lettrice viziata dalla Hazelwood adesso mi aspetto quantomeno che lui e Mal tornino almeno come cameo da qualche altra parte. 
Peccato non si siano sviluppate o chiarite anche altre piccole sottotrame, direi che però anche qui posso solo sperare che in qualche modo si riprenda questa storia in futuro con magari una companion novel. Who knows!
Menzione al modo positivo in cui Mallory vive la propria bisessualità; nell'ottica che questo libro venga letto da degli adolescenti, l'ho trovato molto sano quanto sincero.



- THE PARADISE PROBLEM di Christina Lauren - 4.5 stelle!

Era da tanto che non leggevo nulla di questo duo e mi era mancato ridere così tanto per un romance! Questo è proprio quello che si definisce un'ottima lettura estiva, che fa decisamente alzare la temperatura per i momenti più bollenti, che fa ridere per l'assurdità di alcune scene o personaggi, e al contempo ti emoziona per le tematiche più serie inserite. Credo che questo libro contenga un buon bilanciamento di tutti questi aspetti, risultando appunto una lettura leggera ma comunque interessante nel porre un quesito fondamentale: quanto si è disposti a fare per la propria famiglia? quanto si è disposti a scendere a compromessi?
Mentre sullo sfondo vengono mostrate le conseguenze dell'avere un genitore dall'atteggiamento tossico, ho apprezzato come Anna non risulti solo la wild card di questa vacanza super chic, ma anche il perno attorno a cui si andrà poi a ricreare un nucleo familiare distorto da anni di incomprensioni, ingiustizie e anche segreti tutt'altro che leggeri. 
Le autrici potevano spingere un po' di più e approfondire alcune tematiche? Sicuramente. Sarebbe stato bello, per esempio, che Liam avesse un reale confronto a cuore aperto con i suoi fratelli sul finale, ma non mi posso lamentare troppo. Credo che per il tipo di storia che volevano raccontare vada giò bene così.
Menzione poi all'epilogo: finalmente una conclusione ben sviluppata e che si prende il suo tempo. Mi ha quasi commossa.


ERIKA   


- WISH UPON A K-STAR di Kat Cho - 4 stelle!

Nella mia k-pop era ancora dopo aver visto e amato K-pop demon hunters (qualcun'altro come me?) ho deciso di recuperare un paio di sequel di libri a tema. Questo in particolare mi ha sorpreso perché non era un'uscita che aspettavo particolarmente ma ho amato la dinamica della coppia e come approfondisce tutta la tossicità che circonda il mondo del k-pop: di come gli idol debbano stare attenti a ogni loro singola azione e di come un singolo scandalo può rovinare la loro carriera.


- ASAP di Axie Oh - 3.25 stelle!

Asap invece è stato un delusione, non perché sia malvagio ma perché non si è rivelato all'altezza del suo predecessore. Xoxo mi aveva tenuta incollata alle sue pagine e mi aveva fatto venire voglia di approfondire la storia dei due personaggi secondari. Purtroppo si è stata scritta in modo troppo ripetitivo per me senza mai scavare troppo in profondità.





E voi? Cosa avete letto questo mese? Qualche nuovo preferito?

- Team SpillTheBook

Friday, 25 July 2025

Recensioni: "ROSE IN CHAINS" & "THE THRASHERS" - Julie Soto si cimenta in due nuovi generi

Buongiorno lettor*!
Oggi ho pensato di portarvi un post particolare legato a due letture che ho fatto a maggio, ovvero Rose in Chains, per cui ho ricevuto l'ARC digitale in anteprima - e ringrazio tantissimo la Forever - e The Thrashers. Uno è un romantasy, l'altro un mystery. Cosa potranno mai avere in comune due generi così diversi? L'autrice.

Ebbene sì, perchè Julie Soto, dopo aver pubblicato due romance che io personalmente vi consiglio di recuperare (ovvero, Forget Me Not e Not Another Love Song), è tornata con due nuove uscite a pochi mesi di distanza appartenenti a generi ben diversi tra loro. 
Non credo capiti molto spesso che un autore spazi in più generi e di certo si può definire un azzardo, perchè non è detto che una persona portata per scrivere un determinato tipo di narrativa abbia la stessa efficacia anche in altri. Dal mio punto di vista è sinonimo di grande coraggio (e anche inventiva), perchè di norma poche persone escono da quella che viene considerata la loro comfort zone. 
Per questo motivo ho deciso di provarli con grande curiosità, ma anche con aspettative non eccessivamente alte, cercando di vedere se la Soto potesse convincermi anche in questa nuova veste. Ci sarà riuscita? 

Per scoprirlo basta continuare a leggere l'articolo. 


Titolo:
 Rose in Chains
Autrice: Julie Soto
Data d'uscita: 8 luglio 2025
Editore: Forever (Hachette Book Group)
Pagine: 464 
Prezzo: 35,07€ (deluxe edition) / versione italiana della Newton Compton: 12,90€
Serie: The Evermore Trilogy #1

Trama (vi lascio quella italiana visto che ormai è già arrivato anche da noi): 

Una principessa in pericolo. E se fosse il cattivo a salvarla?
Non fidarti dell’apparenza
.
Quando il regno di Evermore viene conquistato dal nemico e lei viene catturata, Briony Rosewood si rende conto che il suo mondo è cambiato per sempre e che il luogo che chiamava casa non è più un rifugio sicuro. Dopo la vittoria delle forze del male, schiavitù, prigionia e morte sono il triste destino del suo popolo. Privata della magia e della libertà, Briony stessa viene scelta per essere venduta al miglior offerente e, in quanto principessa di Evermore, è il premio più ambito. Dopo un’asta accesissima, è Toven Hearst, l’erede di una famiglia nota per la sua crudeltà, ad aggiudicarsela. Tuttavia, nonostante gli orrori della nuova realtà che è costretta ad affrontare e del nuovo ruolo che deve imparare a ricoprire, Briony si accorge che non tutto è perduto. E che la speranza e un volto amico si possono trovare anche nei posti più impensabili...


Recensione: 

** per quanto abbia provato a stare sul neutro, avviso che potrebbero esserci spoiler. 

Voto: 4.5 ⭐

Rose in Chains mi ha letteralmente conquistata. Julie Soto non ha azzardato solo nel cambio genere, ma anche nelle tematiche presentate, gestendo con grande delicatezza una storia dalle tinte cupe con una trama tutt'altro che semplice.

Effettivamente parlare di questo romanzo è come destreggiarsi in un labirinto intricato di rovi, perchè ogni piccolo ramo è spesso intrecciato ad altri più spessi, creando un groviglio complesso in cui toccare qualcosa vuol dire spesso triggerare altro, rendendo ancora più difficoltosa l'avanzata su un percorso di cui credo si sia visto ancora poco. 
Sì, perchè nonostante questo primo libro sia pieno di avvenimenti, non riesco a non considerare Rose in Chains una sorta di preludio introduttivo in cui iniziamo a vedere composta la scacchiera d'azione con le sue varie pedine - ma non del tutto completa, a mio parere - e ricostruiamo non solo il rapporto tra Toven e Briony, intriso di pregiudizi, interesse e un disequilibrio di ruoli, ma anche gli avvenimenti chiave che hanno portato poi al concreto inizio di questa storia, che si apre in medias res: ci troviamo infatti alla fine di quella che doveva essere l'ultima battaglia tra Evermore e Bomard, dove Rory, fratello di Briony, identificato come quello che secondo una profezia di centinaia di anni prima sarebbe stato l'eroe che avrebbe salvato la nazione e riunito il continente, viene ucciso.

Insomma, oltre al dover cercare di capire qualcosa di tutto ciò che sta accadendo e perchè siamo arrivati fin qui, abbiamo anche l'impatto di un carico emotivo tutt'altro che leggero: oltre al vedere infranta la speranza della fine di un conflitto logorante e sotto shock per l'inaspettata morte del gemello, Briony e i supersistiti di Evermore non solo vengono catturati come prigionieri, ma vengono spogliati praticamente di qualsiasi diritto e subiscono abusi e violenze prima di venire venduti al miglior offerente. Il loro "valore" in questo caso non è dato tanto dalla loro forza fisica, ma da quella mentale, che è il fulcro del loro potere, e di fatto la loro condanna pare quella di sopravvivere (fino a quando i loro proprietari e aggressori non cambieranno idea, ovviamente) come mera fonte di energia a disposizione dei propri padroni, poichè Bomard utilizza la magia del sangue che sfrutta la tempra della persona o di terzi come punto d'origine. Non mi addentrerò troppo nella trama, perchè inciamperei facilmente in spoiler, ma posso dirvi che leggere alcune scene mi ha fatta fermare un momento la lettura, perchè non c'è niente di edulcorato in questa storia, nè di facilmente risolvibile.

Dove infatti spesso in altri libri si trova sempre il "colpo di fortuna inaspettato", qui dimenticatevene. Briony si trova a toccare il fondo e a confrontarsi con un odio fin troppo acceso nei confronti della propria nazione e con una noncuranza del valore della vita umana che non possono non colpire; sinceramente, il tutto risulta anche fin troppo attuale visto ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo. A ciò si aggiunge anche una palese rappresentazione di una società patriarcale, di cui la stessa Briony, per quanto brillante e dotata, è stata vittima fin dall'infanzia. Condannata (ma ovviamente indottrinata a considerarlo come giusto) a essere l'ombra del fratello, la nostra protagonista è stata spinta dal padre a far sì che Rory emergesse e risultasse sempre il migliore, a discapito di se stessa, conscia che il proprio futuro si sarebbe con grande probabilità limitato a essere la sposa di chiunque potesse assicurare una buona alleanza politica con Evermore. Si può quindi immaginare come l'uscita di scena di Rory, ormai re di Evermore, sposti in un solo colpo tutta la responsabilità sulle spalle di Briory, che ora sente su di sé il peso della sorte di tutti i superstiti e questo, nel bene, nel male e nella sua testardaggine, la porterà a cercare di fare di tutto per aiutarli, rendendola un elemento attivo nella storia, piuttosto che totalmente focalizzata sulla propria di sopravvivenza. 
Ogni passo è rischioso, ogni errore costa caro in questo racconto... Eppure pian piano Briony diventa sempre più intenzionata a non rimanere una pedina passiva e fare la differenza. Certo, è un personaggio perfetto? Assolutamente no, ma d'altra parte non sarebbe così credibile, altrimenti. Nei suoi modi impacciati Briony risulta molto più umana ed empatica di tante altre eroine, anche se ho il timore che proprio il suo tentare di incontrare le aspettative del suo popolo possa poi risultare come un'arma a doppio taglio nei confronti dei rapporti che al momento sta costruendo. Su questo, purtroppo, non si potrà fare altro che aspettare i prossimi volumi.

In ogni caso, al momento l'unico aiuto concreto che può ricevere, per quanto possa risultare strano (ma in realtà per me tutto torna già dalle prime pagine, è solo Briony che non c'è ancora arrivata #mainagioia), è quello di  Toven. Lui, figlio di una famiglia appartenente agli alti ranghi della società di Bomard, il cui padre pare essere il più spietato dei generali, in realtà mostra un lato molto più umano di quanto facciano le persone attorno a sé. Credo che, assieme ai suoi familiari, sia il personaggio attualmente più interessante di tutto il libro perchè per quanto nella posizione "privilegiata" di essere parte dei vincitori, per quanto mi riguarda è evidente che Toven non ne condivida del tutto gli ideali e le azioni, ma comunque necessiti di mantenere una facciata tale che gli possa permettere poi di fare qualcosa di concreto contro chi al momento sta governando. Lo vedo un po' come un equilibrista su un filo teso di cui non si vede la fine, che deve destreggiarsi tra le varie relazioni politiche, le invidie contro di sé o la propria famiglia, e un piano che secondo me c'è e di cui non sappiamo ancora praticamente niente iniziato probabilmente da tempo.
E in tutto questo ci sono ovviamente i sentimenti per Briony che complicano tutto, e per quanto avessi voluto sbattere più volte la testa contro al muro nel vederlo lasciare che la Rosewood continuasse a inciampare in stupidi pregiudizi nei suoi confronti e non si decidesse a dichiararle i propri sentimenti, ho trovato assolutamente adorabile il suo cercare di proteggerla fino al limite delle proprie possibilità anche in situazioni in cui la scelta più facile sarebbe stata quella di cedere ad altro. Però ve lo dico, qui lo slow burn è proprio lento... Perciò bisogna solo sperare che ci siano soddisfazioni in futuro perchè sotto questo aspetto ne abbiamo ancora di strada da fare. Ciò non toglie che di scene interessanti ce ne siano e non faranno altro che farvi innamorare ancora di più di questi due zucconi. Speriamo solo in un minore tira e molla.

Dei personaggi secondari invece non posso dirvi molto, perchè nella situazione in cui si trova Briony i contatti non sono tanti, ma ci sono parecchie figure che compaiono ogni tanto tra scene nel presente e flashback su cui spero si possa approfondire in futuro; soprattutto, per quanto mi riguarda, vorrei ci fosse ancora più spazio per Serena e Orion Hearst, Finn, Larissa e Sammy, perchè credo possano avere storie interessanti da scoprire. Al contempo, temo tantissimo per il futuro di Cordelia, che credo forse sia stata un po' bistrattata immeritatamente da alcune scelte di trama per le quali sono curiosa di vedere come reagirà più avanti.
Abbiamo invece, al contrario, una bella dose di antagonisti interessanti da dover gestire (ve l'ho detto, non si può mai stare tranquilli) tra cui appunto Mallow, e devo dirvi che era da un po' che non trovavo un personaggio così crudele e al contempo non piatto. Di cattiveria ne si può mostrare a iosa, ma credo sia ben più difficile creare un villain che possa lasciare il segno nel lettore, tanto da odiarlo a propria volta e allo stesso tempo ammirarne l'ingegno o quantomeno chiedersi come possa sempre essere un passo avanti agli altri. 
Per di più è quasi un'inusuale antitesi il fatto che in una società patriarcale come quella presentata una donna sia riuscita non solo a ottenere il potere, ma anche obbedienza e timore nei propri confronti, inculcando una dottrina così feroce contro un'altra nazione senza che nessuno paia volerla mettere in discussione. Tra l'altro, da alcuni dettagli posti qua e là sono ormai convinta che ci siano delle motivazioni passate piuttosto profonde che muovano i gesti di Mallow, e sono davvero curiosa di sapere esattamente cosa le sia successo per renderla il "mostro" che di fatto è adesso. La sua ossessione per Briony e contro Evermore oltre all'essere palese ha un che di peculiare, tanto da farmi scalpitare per saperne di più. Certo, allo stesso tempo vorrei vederla sconfitta il più in fretta possibile e rinchiusa nella cella più buia al centro della terra, una cosa non esclude ovviamente l'altra! Ormai ogni volta che entra in scena mi vengono i brividi pensando a cosa potrà mai ancora capitare.

In ultimo, il sistema magico: al momento è rimasto abbastanza marginale, ma devo dire di trovarlo molto interessante. Anche qui spero che in futuro possa essere approfondito meglio, anche relativamente all'uso dei famigli o altre branchie di magia o pozionistica. 

Insomma, forse ora potete capirmi quando vi dicevo prima che siamo davvero ancora all'inizio, e forse questo è il primo difetto che mi viene in mente relativo a questo libro: avendo effettivamente tanti flashback da presentare, e sicuramente ce ne mancano ancora per capire meglio determinati eventi o dinamiche anche interne a Bomard stessa, sarebbe stato bene aggiungere un po' più di pagine per portare un attimo più in avanti il racconto anche solo dal punto di vista di altri personaggi che per diversi motivi non possono essere vicino a Briony.
Oltre a ciò, non ho apprezzato per nulla la relazione tra la protagonista e Didion, perchè pur capendone il perchè (altro momento in cui avrei voluto dare una capocciata a qualcosa) non posso non provare pena per quel poveretto, anche se penso avrebbe potuto capire l'antifona da un po'. Detto questo, ho il brutto sentore che questa faccenda ritornerà prima o poi indietro come un boomerang a creare problemi a Briony, ma sinceramente un po' se lo meriterebbe anche. Detto questo, chi lo sa che invece un faccia a faccia a cuore aperto non sia un modo per crescere nell'ammettere i propri sbagli. Chi lo sa, vedremo dove ci porterà il prossimo libro. In ogni caso al momento il libro per me è promosso a pieni voti. 
Però ora datemi il seguito, grazie.



Titolo:
 The Thrashers
Autrice: Julie Soto
Data d'uscita: 6 maggio 2025
Editore: Wednesday Books
Pagine: 464 
Prezzo: 24,28 €
Serie: Per il momento standalone

Trama:  Either you're in or you're out.

Welcome to the Thrashers, the elite friend group at New Helvetia High.
They’re everything everyone wants to be.
Jodi Dillon was never meant to be one of them. Julian, Lucy, Paige, and the infamous Zack Thrasher are rich, sophisticated, and love attention. Jodi feels out of place, but Zack’s her childhood best friend, so she’s in.
Then Emily Mills, who desperately wanted to be a Thrasher, dies—and the whispers about the Thrashers begin. As Emily’s journal surfaces, detectives close in, and Jodi faces an impossible choice: betray her friends or protect herself.

But as eerie messages and strange occurrences escalate, it becomes clear—Emily isn’t done with them yet.

Recensione: 

Voto: 3.75⭐!

Dopo aver amato così tanto Rose in Chains mi sono lanciata a leggere anche The Thrashers, che di certo non mi ha delusa. E che libro lettor*! E' come entrare in una centrifuga in cui non hai davvero idea di cosa stia davvero succedendo fino alla fine.
La storia in sè è piuttosto semplice, ma al contempo non fa che complicarsi e intrecciarsi più si va avanti col racconto in maniere a volte anche abbastanza sconvolgenti. Di fatto l'evento in sè non ha bisogno di tante spiegazioni sul come sia successo e su chi sia stato - almeno in apparenza - ma è il perchè, è il quello che c'è stato prima per arrivare al gesto di Emily che su cui si focalizza l'attenzione, portando alla luce più di una verità scomoda e una realtà tutt'altro che semplice.

Devo dire che Jodi mi ha fatto molta tenerezza ma in alcuni casi anche pena... Capisco benissimo il vedere in qualche modo i propri rapporti messi in discussione da nuove aggiunte nel gruppo, vivendo col timore di essere quella che prima o poi verrà lasciata fuori e per questo il cercare, in un modo o nell'altro, di barcamenarsi in nuove dinamiche risultando quella che è scontato che ci sia sempre a guardarti le spalle ma che forse, allo stesso tempo, non sa se può dire lo stesso dall'altra parte. E' chiaro anche perchè sia considerata "l'anello debole" da torchiare, e per questo ho altamente apprezzato il fatto che, pur confusa dai dubbi insinuatile da terze persone, non sia mai stata facilmente influenzabile in merito al proprio giudizio riguardo il resto dei Thrashers. Al contempo, proprio perchè secondo me è un personaggio caratterizzato da grande tenacia, avrei voluto che prendesse ancora più coraggio nell'affrontare i propri vari "amici" così da poter forse ripartire da capo nei propri rapporti in un'ottica più vera e sincera. Al contrario, invece, mi è parsa perdonare tanto, troppo, e forse nemmeno cercare in toto tutta la verità.
E se Lucy e Paige mi hanno più che altro irritata pur restando delle figure coerenti con loro stesse e ben delineate, anche se non del tutto cristalline, il mio preferito è Julian, che per quanto in molti casi esagerato nel suo essere tagliente e anche meschino, quantomeno è quello che tra tutti mi è parso il più onesto. In certe scene mi è piaciuto davvero molto (la chimica tra lui e Jodi poi in certi momenti era meravigliosa, anche se un po' ti chiedi esattamente da dove sia uscita fuori) e ho apprezzato come sia stato di fatto l'unico ad andare "contro" Zack e mettere un minimo in dubbio quell'aria di perfezione che sembrava in qualche modo renderlo intoccabile.

E proprio riguardo quest'ultimo, devo dire che sono stata tratta in inganno all'inizio anche io da quest'aria da golden boy/golden retriver un po' ingenuo, che invece è risultato molto più stratificato e con più ombre di quelle che si potrebbe pensare. Comprendo perfettamente il carisma che lo rende fulcro di attenzione, e ci sta, ma capisco meno questa sorta di fedeltà nei suoi confronti da parte di più di un personaggio, soprattutto da un certo punto della storia in poi.

Manipolazioni, gelosie, violenza, stalking... c'è davvero tanto in questo libro e purtroppo secondo me s'è toccata solo la superficie di un iceberg ben più profondo. Se poi pensiamo all'aggiunta dell'elemento soprannaturale, che rende il tutto non solo ancora più enigmatico e inquietante, ma anche aperto ancora ad altro, tutto The Thrashers mi fa pensare tranne l'essere uno standalone. 
Perosnalmente ho terminato la lettura pensando che il finale presentato fosse pieno di troppe ingiustizie e con troppe poche risposte per essere finito così. Lo sbilanciamento nelle sorti dei personaggi mi pare eccessivo e poco equo, soprattutto visti i colpi di scena mostrati all'ultimo secondo. Diciamo che se questa era l'idea della Soto, ovvero di anticiparci l'arrivo di un secondo libro prima ancora di annunciarlo, allora c'è riuscita molto bene, altrimenti credo davvero manchi qualcosa.

Lo promuovo, quindi? Sì, perchè comunque sa prenderti in maniera tale da non poterlo smettere di leggere, ma secondo me qui sono state fatte scelte un po' più arrabattate di quanto invece è stato creato con Rose in Chains. In questo caso sarebbe stato più utile o eliminare sottotrame evitabili, o al contrario lavorare meglio per creare un'opera che risultasse più coesa e corale, dando il giusto spazio a tutto quello che c'era da dire e forse osando di più. 

Che dire lettor*, credo che questa autrice abbia un grande potenziale che in alcuni casi riesce a esprimere al massimo, altri non troppo. Credo comunque che sia per il tipo di storia raccontata, che per le modalità di narrazione abbia sempre un che di peculiare che vale la pena provare.
Voi li leggerete? Aspetto anche un vostro parere!💙

Alla prossima recensione!
Chiara

 


 

 

Thursday, 17 July 2025

Recensione: "REDEEMING 6. L'ULTIMA CHANCE" di Chloe Walsh

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture, Redeeming 6. L'ultima chance, la seconda parte del volume che conclude la storia di Joey & Aoife. 


Titolo:
Redeeming 6. L'ultima chance
Autrice: Chloe Walsh
Data d'uscita: 17 giugno 2025
Editore: DeAgostini
Pagine: 512
Prezzo: 18,90€

Trama: Joey Lynch è cresciuto con le mani chiuse a pugno e il cuore in guerra. Lottare è l’unica cosa che conosce, che sia su un campo da hurling, nelle strade della sua città o dentro la sua stessa testa. Ma Aoife Molloy è l’unica battaglia che non sa come combattere. Perché lei non vuole salvarlo, non vuole aggiustarlo. Vuole solo amarlo. E Joey sa che questo è l’unico colpo che non potrebbe mai incassare. Aoife ha sempre saputo che Joey era complicato. Che stare con lui avrebbe significato dolore, incertezza e scelte difficili. Ma quello che non aveva previsto era quanto potesse essere devastante sentirsi spinta via dalla sola persona che vuole davvero accanto. Mentre le ombre del passato si allungano sul futuro, mentre segreti e dipendenze minacciano di trascinare tutto a fondo, Joey e Aoife dovranno scegliere: restare e combattere, o lasciarsi andare e perdere tutto. Redeeming 6 è una storia di amore e autodistruzione, di promesse difficili da mantenere e di due anime che si scontrano, si allontanano e si ritrovano. Perché alcune persone ti entrano nella pelle. E non importa quanto cerchi di scappare, saranno sempre la tua casa.



Serie:
1. Binding 13 (recensione qui)
2. Keeping 13 
3. Saving 6 (recensione qui)
4.1 Redeeming 6. A un passo dalla meta (recensione qui)
4.2 Redeeming 6. L'ultima chance
5. Taming 7 (non ancora uscito in italiano)
6. Releasing 10 (non ancora uscito in italiano)


Recensione:

Voto: 4.75 stelle!

Redeeming 6. L'ultima chance è la seconda parte del volume conclusivo della storia di Joey & Aoife. Riprende la narrazione esattamente da dove si era interrotta la prima parte e racconta la storia di Keeping 13, ma dal punto di vista di Joey e Aoife. 

Ci ritroviamo con un Joey che si è arreso. Quello che è successo alla sorella è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso e orami la situazione per lui è diventata ingestibile. Non riesce più a stare nella sua testa e a sopportare le responsabilità che ha portato sulle sue spalle fin da piccolissimo e così intraprende la strada dell'autodistruzione. Aoife viene trascinata anche lei in questa spirale, in cui cerca di tenere a galla in tutti i modi la persona che ama e che spera non si perda del tutto. 

Avevamo già visto altre volte come Joey affrontava la vita in casa Lynch, le dipendenze che ha sviluppato per poter sopportare tutto quello che accadeva a lui e ai fratelli, ma lo avevamo anche visto impegnarsi per carcare di rimanere pulito. La lotta che combatteva contro se stesso tra la voglia di avere un secondo di pace e quello che sapeva doveva fare. Ma fin dalla prima pagina di questo volume si percepisce come Joey non voglia più lottare per sopravvivere. È stanco, sfinito delle situazioni che continuano a ripetersi a oltranza nella sua vita e quindi si arrende. Questo lo porta a ricadere pesantemente nella dipendenza, unica soluzione che ritiene sia possibile per finalmente lasciare andare le responsabilità che gli sono state affidate fin dalla tenera età. 

Se però Joey si è arreso, Aoife continua a lottare con tutta se stessa per cercare di riportare a galla il ragazzo che ama. E proprio per questo lo segue nella sua discesa personale verso la cancellazione di sé. Lo protegge, lo aiuta, ma non riesce a far si che lui voglia combattere per loro e il loro futuro. Mette Joey davanti a tutto, fino a quando non si rende conto che non può più farlo, che cercando di salvarlo sta distruggendo se stessa con lui. 

Anche nei momenti bui l'amore tra i due è palpabile in tutte le scene presenti. Lui che la ama e vuole proteggerla da se stesso e dagli errori generazionali che sembrano costantemente ripetersi, ma non ha la forza di lottare per lei e il loro futuro, portandola così a fondo con lui. Lei che non si arrende neanche un secondo e continua a lottare per quel ragazzino a cui sono capitate delle carte sbagliate e che nonostante tutte le volte che ha provato a reagire e a migliore in un modo o nell'altro è sempre tornato al punto di partenza più ammaccato di prima. 

Ancora una volta Chloe Walsh riesce a darci dei personaggi reali, che nelle loro imperfezioni riescono a conquistare chi legge, che spera con tutto il cuore di poter vedere con loro la luce in fondo al tunnel. Sbagliano, si arrendono, ma combattono anche a più non posso, per amore l'uno dell'altro. 
Con uno stile sempre semplice e che va dritto al punto, senza essere troppo grafico, l'autrice riesce a descrivere scene difficili che colpiscono al cuore e che ti segnano, nel bene e nel male. 

Dovendo questo volume ripercorrere una storia già conosciuta l'autrice si è concentrata maggiormente a riempire gli spazi vuoti che non sapevamo della vita dei personaggi, tenendo al minimo le scene che potevamo aver già visto in Keeping 13. Se questo da una parte ci permette di capire quanto una storia non si può mai sapere del tutto finché non si legge da tutte le prospettive delle persone coinvolte, dall'altra in alcuni momenti clue ho trovato che la narrazione nel libro di Shannon e Johnny fosse più incisiva ed emozionante. 
Avendo dovuto praticamente riprendere due libri in uno, posso capire le scelte che sono state prese per decidere a cosa dare spazio e a cosa estromettere, ma devo ammettere che mi sarebbe piaciuto avere alcune scene in più, soprattutto tra i fratelli Lynch. 

Redeeming 6. L'ultima chance è un libro che vi farà soffrire. Un viaggio all'inferno e ritorno per stare accanto alle persone che si amano, combattendo per loro anche quando quest'ultimi rinunciano a farlo, nella speranza di un futuro migliore.

- Camilla 

Friday, 11 July 2025

Recensione: "THE BOOK OF AZRAEL" di Amber V. Nicole

Buongiorno amic* lettor*!
Dopo un mese di reading slump, torno su questi schermi per parlarvi, in super ritardo, di The Book of Azrael. 


Titolo:
The Book of Azrael. La profezia degli immortali
Autrice: Amber V. Nicole
Data d'uscita: 13 maggio 2025
Editore: DeAgostini
Pagine: 816
Prezzo: 19,90€

Trama: A volte l’unico a conoscere i tuoi demoni è il tuo peggior nemico. Secoli fa, Dianna ha stretto un patto disperato: per salvare sua sorella, ha ceduto la propria anima al Signore Oscuro Kaden, diventando la sua assassina immortale. Da allora, l’ha servito senza esitazione, trasformandosi in una leggenda di sangue e terrore. Ma ora Kaden vuole il Libro di Azrael, un artefatto in grado di riscrivere le leggi dell’universo, e di distruggerlo. Recuperarlo per Dianna è un ordine… e una condanna. Perché si narra che il libro sia nelle mani del Dio Samkiel, che oggi si fa chiamare Liam, ma che tutti ricordano come Sterminatore di Mondi. E che le creature demoniache al servizio di Kaden temono più di ogni altra cosa. Quando i due si affrontano, le fiamme della battaglia rischiano di distruggere tutto ciò che li circonda. Ma c’è un fuoco ancora più insidioso che li consuma: un’attrazione innegabile, pericolosa quanto il destino che incombe su di loro. Se obbedire a Kaden per Dianna significa restare schiava, tradirlo potrebbe invece costarle ogni cosa. In un gioco di inganni e desideri, dove il confine tra amore e odio è sottile come la lama di un pugnale, Dianna dovrà scegliere chi essere… prima che sia troppo tardi.


Serie:
1. The Book of Azrael
2. The Throne of Broken Gods (in uscita in italiano nel 2026)
3. The Dawn of the Cursed Queen
4. The Wrath of the Fallen
... da continuare





Recensione:

Voto: 4 stelle!

Credo che non ci sia testimonianza migliore nel dire che un libro ti è piaciuto quando anche nel bel mezzo della reading slump più lunga della tua vita non perdi mai interesse per la storia e anche se leggi una pagina al giorno alla fine sei riuscita a portare a termine la lettura. 

Fin dalle prime pagine del romanzo vieni immerso in un worldbuilding interessante, diverso dal solito, ma anche un pelino complesso. Il lettore viene riempito di informazioni, forse troppe tutte insieme e non sempre le principali che servono a orientarsi del tutto nella storia. Ma poi, pian piano vengono aggiunte qua e là anche altre informazioni, che rendono la storia più chiara. Ci sono comunque dei punti che avrei preferito venissero spiegati meglio, perché alcune domande arrivata alla fine della lettura mi sono rimaste. 

La trama principale del romanzo riguarda la ricerca del libro di Azrael, un oggetto magico che potrebbe portare alla distruzione del mondo. La premessa di questo viaggio permette ai protagonisti di avvicinarsi e anche se di solito questa tipologia di narrazioni mi annoiano, qui grazie al fatto che questa ricerca è principale, ma non predominante, non mi ha del tutto infastidita. 

Quello che mi è piaciuto di più del romanzo sono stati i protagonisti e il rapporto che si viene a creare tra di loro. 
Dianna è un personaggio forte, che secondo gli standard del bianco/nero dovrebbe essere reputata morally gray, ma non risulta mai così cattiva e crudele come le parole dell'autrice sembrano presentarla. Ci vengono mostrare, invece, le sue fragilità e come tutto quello che fa è allo scopo di proteggere la sorella. 
Liam è distrutto dopo quello che è successo al suo pianeta. Ha deciso di diventare un'eremita e adesso è costretto a lasciare la solitudine che tanto apprezza per ritornare a combattere una nuova minaccia. Il suo disturbo post traumatico è stato gestito molto bene e pian piano, grazie alla presenza di Dianna, riusciamo a conoscere il ragazzo che era prima che tutto andasse a rotoli. 
I due da nemici iniziano pian piano ad avvicinarsi, andando a creare un rapporto che è dolce, divertente e anche profondo. Ho molto apprezzato il tempo che l'autrice si è presa per svilupparli. È uno slow burn fatto come si deve, anche se devo ammettere che alcuni passaggi di sentimenti sono stati fatti in modo troppo netto, qualcosa di più graduale avrebbe reso il tutto più coeso e reale. 
La coppia creata dai due è dolcissima e il fiore all'occhiello del libro. Vi giuro che non sorridevo come un'ebete per due personaggi da molto tempo. Sono stati ADORABILI.

La storia è molto avvincente, ma certe volte necessitava delle spiegazioni in più. In più punti mi sono chiesta come mai i personaggi non avevano fatto determinate azioni che potevano sembrare più sensate o ho trovato i loro cambiamenti di idee troppo repentini. Questo non mi ha rovinato la lettura, ma mi ha lasciato qua e là con alcune domande. Se all'inizio tutte le informazioni sparse mi hanno un po' rallentato, una volta che sono riuscita a entrare nella giusta mentalità per immergermi nella storia il libro è diventato molto scorrevole.

Altro elemento che penso poteva essere sfruttato meglio sono i personaggi secondari. So che abbiamo altri sei libri per svilupparli meglio, ma penso che potevano essere un pelino più presenti in modo da cominciare meglio a costruire un legame con loro. 

Il finale è interessante e non ho la minima idea di come proseguirà la storia. Sono molto curiosa soprattutto perché mancano veramente tanti volumi alla parola fine, ma arrivati alla conclusione di questo libro mi sembrava di aver già raggiunto qualcosa di monumentale. 

The Book of Azrael è un libro interessante, che mi ha coinvolto per le storie dei protagonisti e il rapporto che l'autrice ha creato tra di loro. Alcuni dettagli potevano essere spiegati meglio, ma comunque un bel primo libro per una serie che si prospetta molto avvincente. 

- Camilla