Wednesday, 18 December 2024

ARC Review: "ONE ON ONE" by Jamie Harrow

Hello readers! How are you?

Any sports romance's fan here? If the answer is "yes", let me present you an amazing novel you should immediately add to your collection! Are you ready to enter in the high competitive basketball world?🔥

 

Title: One on One
Author: Jamie Harrow
Publishing Date: September 24, 2024
Publisher:  Quercus Publishing
Pages: 402 (paperback)
Price:


Plot:They call it March Madness for a reason: Anything can happen on the way to a national championship.
Eight years after graduation, Annie Radford is not happy to be back at her alma mater in her old job with the Ardwyn Tigers’ basketball team. Worse, her coworker from back in college, Ben Callahan, is still on the Tigers staff, and he’s annoyingly wholesome, hot, and clinging to a grudge against Annie for abandoning him and the team their senior year.
But as Ardwyn becomes the season’s Cinderella Story, things start heating up between Annie and Ben, too. And while neither of them can deny this could be something special, Annie’s afraid to tell Ben the truth about why she left basketball—the thing she loves most—in the first place. She’ll have to learn to trust him if they have a shot at being together.
In addition to being funny, romantic, and sexy, One on One examines the pressure put on college athletes, challenges the sexism in the world of sports, and exposes the dangers in whole communities idolizing the big men on campus.
For readers of The Hating Game and The Ex Talk, a workplace, enemies-to-lovers debut for anyone yearning for a courtside romance, perfect for anyone who can’t get enough sports rom-coms.


Review:

Rate: 4.5 stars!⭐

I deeply thank Quercus Fiction for sending me a free copy of this book, and also to Jamie Harrow for creating an amazing story I didn't want to end.

I've never read a sport romance about basketball before and I'm not a fan of this sport, but I was totally hooked anyway, probably hyped by Annie's love for this sport and her amazing videos. I obviously couldn't see them concretely, but believe me when I say that I could easily imagine them and get involved in the Ardwyn Tigers' team as the real viewers. It was so vivid in my head it was like I could listen to the music playing on the background, or imagine pictures or videos continue on the screen encouraging the players and foster the love and attention of the fans. It was like I was again in Madison Square Garden, waiting for the match to start!

Anyway, the first thing I have to warn you is that in this novel the game itself isn't the focus, because neither of the main characters is a basketball player, but it was interesting to see different jobs related to it, that could affect its results (videos, interviews, analytics, etc.). At the same time I loved the fact that basketball was the way Annie and her dad interacted and bonded, and how his presence in the team and in Annie's thoughts was vivid during the entire story even if he passed away years ago. It was a very delicate and respectful way to represent grief, together with the message that it's ok if a person we loved wasn't perfect and made mistakes toward us. We can remember not only the good things, but bad ones too, because this doesn't mean we love or miss someone less.

And then there's Ben. What I think I appreciate the most is the fact that for multiple aspects Ben isn't a stereotyped MC. He's kind and an adorable cinnamon roll, that's for sure, but at the same time he didn't worship her or did whatever she wants without prior thinking about what he thinks about it. Moreover, he wasn't afraid to express his feelings and his thoughts, and even when, at the beginning, he was disappointed by Annie abrupt leaving them years ago and wasn't happy to see her again, he showed it with politeness (nope, no drama reaction or snarky comments). Plus, he was always ready to express his ideas and believes in a simple but steady way, because he wasn't afraid to do it - and he could be, due to his family background, another interesting aspect I would have wanted to explore even more.
Anyway, I liked also how he and Annie bonded again, without rush. I think their is the perfect example of an healthy relationship I would personally love to have and live too. And the chemistry? The tension...? Jaime Harrow has absolutely raised the expectation bar, and that's a real problem.
Last but not least: the work/school harassment theme. I appreciated (and hated, for Annie to have experienced it) how this was handled, in a sort of indirect way where you gradually unveil what happened in the past. And even if it wasn't an "on page event", I could feel Annie's emotions clear as water and I empathized with her immediately. When this happens it only means one thing: the writing was really good.

So, can we ask Jamie to write another novel with this character? Because I'm sure you're gonna love it.
Maybe with Ben's sister as MC...?


 

 


Monday, 16 December 2024

WRAP-UP NOVEMBRE 2024

Ciao lettor*! 
Eccoci qui col post più amato della mia Parabatai (@Cami tvb) per fare un grande recap di tutte le nostre letture del mese di novembre. Come sono andate le vostre? E' stato un mese più da casa-coperta-libro, o il resto della vita ha preso il sopravvento sulle vostre letture? 


 

CHIARA

 - FIGHTING FOR REDEMPTION (Enemies to lovers, #2) di Charli Cotner, voto 2 stelle! (ARC)
Ringrazio Lover PR per la possibilità di leggere questo ARC e poterlo recensire, perchè credo che conoscere autori nuovi e ampliare le proprie conoscenze sia sempre qualcosa di positivo, però ammetto che in questo caso sono andata incontro (nonostante le premesse positive) a una grossa delusione. La Cotner passa il tempo a reiterare sempre le stesse dinamiche, quando avrebbe potuto dare spazio alle tematiche importanti che vengono presentate ma mai eccessivamente approfondite. Allo stesso tempo non posso nemmeno dire che viene dato spazio allo sviluppo della storia d'amore, perchè si passa da una situazione a un'altra senza rendere palese l'evoluzione dei sentimenti dei protagonisti - che tra di loro non è che siano proprio carinissimi. Per di più, tutto questo astio deriva da un fraintendimento che non viene nemmeno spiegato in toto se non alla fine in... due righe?
Se bastava così poco quantomeno perchè non farlo "sulla scena"? 
Davvero una grande delusione.
 
 
- THE HALF KING (The Half King, #1) di Melissa Landers, voto 4.5 stelle!
Questa è stata una piacevolissima sorpresa! Partiamo già con un'ambientazione sicuramente originale, che male non fa nel panorama d'oggi dove s'è praticamente visto di tutto, a cui si aggiunge una trama intricata e delle tematiche che non lasciano indifferenti. Cerise potrebbe non piacere nell'immediato, perchè ingenua e "limitata" nel proprio pensiero, però è proprio questo il punto: cosa può fare un indottrinamento (religioso o politico che sia) se gestito in maniera volutamente errata? Quanto è sottile il confine tra il definire una morale e farla rispettare, e il coercere le persone, limitandone la possibilità di pensare e vivere con la minaccia del peccato e della punizione? Ho trovato certi aspetti di questa storia inquietanti, perché è così che deve essere, anche in correlazione con tutto ciò che sta accadendo nel mondo negli ultimi anni; per di più, il fatto che la protagonista abbia un percorso di "disvelamento" di questa realtà distorta non basandosi solo su quello che le dicono gli altri ma toccando con mano e accorgendosi delle manipolazioni mentali e le bugie messe in atto ha reso alcuni passaggi ancora più forti. La stessa idea del sacrificio viene mostrata sotto più aspetti e sfumature con grande abilità e attenzione nel rendere evidente ciò che è realmente corrotto e ciò che non lo è.
Detto questo, visto il finale non ho assolutamente idea di cosa potrebbe succedere in futuro, ma spero solo che oltre alla ripresa del potere femminile si parli anche di un'equità totale, piuttosto che un semplice innalzamento di un genere al di sopra di un altro. Vedremo, spero non mi deluda.
Sono rimasta soddisfatta anche del romance, anche se forse in alcune parti risulta un attimo affrettato (ma la narrazione stessa non è particolarmente lenta, quindi immagino si sia dovuto adattare anche quello), perchè porta più di una scena di scontro, confronto e riflessione tra le figure coinvolte, piuttosto che focalizzarsi solo sulla parte più "fisica" della loro conoscenza.
Poco spazio invece per i legami familiari e affettivi dei vari personaggi, ma questo non mi ha esonerata dall'avere il cuore spezzato per più di una ragione (leggete e ditemi poi cosa ne pensate).
E poi vogliamo parlare del "cucciolo" di casa? Senza spoilerare, vi voglio solo dire che c'è una "mascotte" molto particolare che sono sicura amerete immediatamente. Per chi ha l'edizione Fairyloot, poi, il capitolo extra è assolutamente delizioso - oltre che contenente una bella anticipazione bomba.

- FOREVER WILD (Wildcat Hockey, #5) di Rebecca Jenshak, voto 3.8 stelle! (ARC)
Premetto: non ho iniziato dal primo volume solo perchè non conoscevo questa autrice e perchè è stato un gentile invio da parte di @valentine_pr che ringrazio per la possibilità. Credo di aver letto troppi hockey romance in questo periodo, quindi temo mi sia difficile a priori trovarne uno che mi possa sorprendere più di tanto perchè spesso trope, tipi di caratteri e situazioni si "copiano" un po' da romanzo a romanzo.
Perciò non posso dire di considerare Forever Wild il romanzo della vita - ammetto che il titolo non mi pare nemmeno abbia questa grande attinenza con la storia, ma son dettagli. Posso però dire che la Jenshak mi ha sorpresa per diverse scelte di trama che non mi aspettavo e che sono state gestite piuttosto bene. Anche le decisioni dei due protagonisti sono sempre risultate coerenti con la loro natura, e questo m'è piaciuto molto. Hanno anche un bel modo di comunicare tra loro e di chiarirsi nei momenti di scontro o incomprensione. Altro elemento che ho apprezzato è stato come Everly affronta la scelta relativa al suo lavoro. Sarà che per me al momento è una situazione piuttosto sensibile, ma ci sono stati diversi momenti in cui mi sono davvero sentita in empatia con le sue paure e il timore di deludere le persone a cui tiene. Cosa m'è mancato? Un po' più di approfondimento emotivo probabilmente, ma posso dirvi che mi ha incuriosita dal voler prendere in mano anche i volumi precedenti della serie. Credo leggerò ancora qualcosa di suo in futuro.
 
- THE SONGBIRD AND THE HEART OF STONE (Crowns of Nyaxia, #3) di Carissa Broadbent, voto 5 stelle! (ARC)
Penserete che dopo due libri io sia abituata alla devastazione emotiva che la Broadbent porta nei suoi libri. Certo, ma questo non toglie che mi distruggano lo stesso ogni singola volta, anche se ne è valsa la pena. Nonostante di Raihn e Oraya qui non ce ne sia nemmeno l'ombra, non ho sofferto il cambio protagonisti: Mishe e Asar mi hanno conquistata, una per l'ottimismo e la bontà, l'altro per la forza d'animo e il senso di sacrificio che ha verso gli altri. Anche la storia risulta completamente diversa dalla prima dilogia, in questa ricerca degli elementi necessari per far resuscitare Alarus, e devo dire che la Broadbent è stata brava a diversificare tutti gli scenari e le "prove" a cui il gruppo di ricerca viene sottoposto. A questo si aggiunge un secondo viaggio, quello nei ricordi di Mishe prima che venisse vampirizzata, e ho odiato tutto. Ero talmente piena di rabbia per quella che è stata la sua vita e per come lei pensasse di essere stata salvata e "benedetta", tanto da non vedere tutte le violenze fisiche e psicologiche subite, da sentirmi male solo a leggerla. Un po' come con The Half King ho amato come durante tutta la storia Mishe inizia davvero ad andare oltre tutto ciò che prima non avrebbe messo mai in discussione, cominciando a vedere la crudeltà dietro il culto di Atroxus. Non che la storia di Asar mi abbia colpita meno. Entrambi sono due persone dall'animo geniale e buono che in un modo o nell'altro si sono piegate pensando potesse l'unico modo per sopravvivere. Solo insieme iniziano a lottare per la propria felicità. Il loro incontro, il loro conoscersi e l'affidarsi l'uno all'altra riesce a donare gioia e a strappare un sorriso in una storia talmente cupa da lasciare un segno nel lettore. Vorrei dirvi che sono riuscita ad azzeccare in toto il finale, ma non è stato così. Se da una parte su uno o due punti avevo ragione, dall'altra sono rimasta totalmente inerme davanti al coraggio di Carissa (e alla mia sofferenza). Ma come si può aspettare per leggere il seguito?! Indubbio che sia la regina dei cliffhangers.
*Grazie a PanMacmillan/Tor books per la copia digitale.
 
- CRUEL WINTER WITH YOU (Under the Mistletoe Collection, #1) di Ali Hazelwood, voto 5 stelle!
 Ali Hazelwood riesce a incantare con pochissime pagine, che hanno l'unico pregio di evitarmene centinaia di sofferenza per vedere Jamie e Mark insieme. La trama è sicuramente molto basica, ma allo stesso tempo mi sono immedesimata subito sia nel disagio di Jamie, sia nella storia raccontata tramite flashback tra una scena nel presente e l'altra.  Ottimi escamotage, ritmo serrato ma ben distribuito e perfetta chimica tra i personaggi principali. Chissà se li vedremo mai, in qualche cameo, in altri suoi romanzi!









- THE ART OF CATCHING FEELINGS di Alicia Thompson, voto 4 stelle!
Io ho un rapporto strano con la Thompson: mi piacciono molto le sue storie, tanto comunque da essere ben coinvolta nel voler andare avanti, però poi arrivo alla fine e c'è quel qualcosa che non mi fa pensare di aver concluso il libro della vita. Sarà che alcune scelte dei personaggi non mi convincono del tutto, sarà che forse pone l'attenzione su determinate cose, mentre io avrei lasciato spazio ad altre.. Ad esempio, la parte del divorzio di lei, che dovrebbe averla (comprensibilmente) segnata parecchio, viene accennata ma sinceramente non l'ho vista né sviluppata, né superata. L'ex marito, tra l'altro migliore amico di suo fratello, nemmeno si vede, cosa che da una parte ci può stare, dall'altra, visto che non sembra essere una persona particolarmente amabile, la sua assenza mi pare un po' troppo "facile". Il resto dei personaggi risulta forse un po' asettico e il finale accelerato rispetto al resto. Insomma, non posso dire che sia un brutto libro, perchè la coppia m'è piacuta e ci sono stati dei passaggi molto belli, però non credo di potermi ritenere totalmente soddisfatta. Carino, emozionante, ma non conquista del tutto.



- HOME FOR CHRISTMAS IN JULY di Melissa F. Miller, voto 1.5 stelle! (ARC)
Grandissimo no. Sinceramente era da tempo che non leggevo un libro scritto così male. E mi spiace perchè mi era stato gentilmente mandato da recensire da Hambright PR, ma finirlo è stato davvero un'impresa. La storia d'amore poteva anche essere interessante, ma è stata gestita male e inserita in un mischiotto di elementi tra il cliché e l'assurdo che mi hanno fatto cadere le braccia. Ci sta il romanzo cosy, ma deve avere un senso. Per di più è sempre bello vedere inseriti personaggi italiani ossessionati dalla protagonista che ogni tre per due intervengono con "meravigliosi" epiteti nei suoi confronti. In una sola frase: una lettura che spero di dimenticare presto.








- PS: I Hate You di Lauren Connolly, voto 5 stelle!
Prima di tutto ringrazio sia PRHInternational che Quercus Fiction per avermi inviato la versione digitale di questo libro da leggere in anteprima. Detto ciò, PS: I Hate You è il libro che sicuramente mi ha colpito di più in questo novembre. Non è stato una lettura facile. All'inizio riuscire a entrare in empatia con Maddie è stata dura, vista quanto aggressività e rancore ha nei confronti di Dominic. E se da una parte ciò è comprensibile sin da subito, serve andare avanti e comprendere bene la sua storia personale e familiare per entrare a pieno nelle sue paure e fragilità e poter confermare che tutto quell'eccesso ha una concreta giustificazione (Dom comunque rimane per me un santo). Sotto questo aspetto la Connolly è stata davvero molto coraggiosa, perchè ha creato una protagonista che non tutti possono amare, prediligendo l'essere coerente con la natura dei suoi personaggi, che necessitavano di tempo e più di uno scontro o discussione perchè potessero avere davvero una chance insieme.
A questo si aggiungono i viaggi per Josh e le sue relative lettere. Josh è il personaggio di cui inizi a sentire la mancanza nonostante non lo si abbia realmente conosciuto durante la lettura. Si sente il dolore di Maddie per la sua perdita, ma anche la solarità che ha portato nella vita di tutte le persone che gli volevano bene. La sua è una storia sicuramente triste, ma che riempie comunque il cuore, un discorso che più in generale si può allargare a tutto questo racconto.
Oltre poi al fatto che i gemelli sono assolutamente adorabili, e mi è piaciuto come si sia riuscito a far capire il loro legame con Maddie senza renderlo meramente buttato lì, un po' a caso, devo dire che ho apprezzato molto come le difficoltà respiratorie della protagonista sono state gestite durante l'intero racconto, sia come problematica personale, sia a volte anche relazionale. Anche in questo caso si vede che non è stato solo un espediente da tirare fuori quando fa comodo, ma è proprio parte integrante della sua persona. E vogliamo parlare della predilezione di Maddie per le felpe? Sono tutti piccoli dettagli che però rendono un personaggio molto più riconoscibile e reale rispetto a molti altri.
Per concludere: non è sicuramente un libro facile né particolarmente scanzonato, anche perchè si parla di un lutto e il senso di perdita che ha lasciato dietro di sé, ma allo stesso tempo l'ho trovato un viaggio interpersonale importante e anche un graduale percorso nel riuscire a vedere la speranza di aprirsi agli altri e di essere amati davvero, perchè tra tanti che lasciano perdere, qualcuno per noi non getterà la spugna.


Ed eccoci alla fine di questo lungo wrap-up! Speriamo di non avervi annoiat* troppo e che anche le vostre letture siano andate bene.
Se avete voglia fateci sapere!

Friday, 13 December 2024

RECENSIONE: "IL RITORNO DI RACHEL PRICE" di Holly Jackson

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi torno su questi schermi per parlarvi del nuovo romanzo di Holly Jackson, Il ritorno di Rachel Price. 


Titolo:
Il ritorno di Rachel Price
Autore: Holly Jackson
Data d'uscita: 22 ottobre 2024
Editore: Rizzoli
Pagine: 516
Prezzo: 18,00€
Serie: Autoconclusivo

Trama: Luci. Azione. Bugie. Bel, diciotto anni, ha vissuto tutta la sua vita all’ombra della misteriosa scomparsa di sua madre, Rachel. Sedici anni fa la donna è svanita nel nulla e Bel, l’ultima ad averla vista viva, era troppo piccola per ricordare qualcosa. Quel che è certo è che Rachel non c’è più, presumibilmente morta da anni. Bel vorrebbe solo poter andare avanti, mentre invece il fantasma della madre sembra non volerla proprio lasciare in pace. Quando la famiglia Price dà il consenso a girare un documentario su Rachel, il caso viene riportato alla ribalta. Bel non vede l’ora che le riprese finiscano per poter tornare alla sua vita normale, ma poi accade l’impossibile: Rachel Price riappare e addio ritorno alla normalità. La storia che Rachel racconta ha dell’incredibile, e infatti Bel non sa se crederle. Ma se sta mentendo, dove è stata per tutti questi anni? E se non fosse davvero chi dice di essere? Una ripresa dopo l’altra, Bel deve scoprire la verità su sua madre e sul perché è tornata.




Recensione:

Voto: 4 stelle!

La vita di Bel viene sconvolta quando a due anni sua madre scompare senza lasciare nessuna traccia. La ragazza cresce circondata da persone interessate a capire cosa sia veramente successo a Rachel Price e che pensano che il colpevole sia il padre di lei, anche se ha un alibi ed è stato scagionato. Questo la porta ad essere un'adolescente che si ritrae dai rapporti sociali, che inizia ogni singola relazione della sua vita sia di amicizia che d'amore con la consapevolezza che la presenza dell'altra persona è solo momentanea, in quanto prima o poi se ne andrà. 

La nostra storia comincia quando Bel ha 18 anni e la sua famiglia ha accettato di fare un documentario sulla scomparsa di Rachel per cercare di ripulire del tutto il nome del padre, che ancora dopo anni viene silenziosamente incolpato di quello che è successo alla moglie. Attraverso le varie interviste * lettor* viene pian piano a conoscenza di quello che è successo il giorno della scomparsa di Rachel, cominciando già a porsi delle domande o ad avere delle teorie. 
L'argomento del documentario, però, cambia drasticamente quando Rachel torna a casa, viva e vegeta. 
Un momento che dovrebbe essere pieno di gioia, in realtà sconvolge profondamente le dinamiche familiari dei Price e vecchi segreti e dissapori vengono finalmente a galla. 

Il libro si prende molto tempo per introdurre la storia di Rachel e quello che le è successo sedici anni prima. Creando un inizio di narrazione abbastanza lento, ma necessario per mettere le basi per spingere fin da subito chi legge a porsi domande su quello che è realmente accaduto alla donna. Mentre la famiglia Price non si aspettava il ritorno di Rachel, noi che siamo dall'altra parte ne eravamo già stati informati, come del fatto che Bel non avrebbe creduto alla versione della madre e avrebbe cominciato a indagare per scoprire cosa le è realmente successo. Ed è proprio in questa dinamica tra madre e figlia che il libro comincia a diventare veramente interessante. 

Bel che si mette a investigare su un crimine mi ha ricordato la prima protagonista della Jackson, Pip, ma gli approcci che abbiamo per le due sono completamente diversi. Se noi credavamo fermamente in quello che Pip diceva e le motivazioni che la portavano a investigare, qui al contrario non si riesce a fidarsi del tutto di Bel. Ancora prima di iniziare il romanzo siamo portati a diffidare della storia che ci viene raccontata da Rachel. Fin dalla sua prima apparizione analizziamo attentamente quello che dice e quello che fa, pronti a prenderla in fallo, ma la motivazione per cui Bel inizia a non credere alla versione della madre è veramente un dettaglio minimo, che potrebbe essere facilmente spiegato. 

Quindi se da una parte abbiamo Rachel, che sbaglia qualche dettaglio, ma al contempo ha un comportamento molto in linea con quello delle persone che sono state rapite per anni. Dall'altra abbiamo Bel, che è spinta a indagare più dal suo trauma dell'abbandono che da una ricerca della verità. È come se volesse che Rachel stesse mentendo, volesse che fosse tornata per un motivo preciso e non perché voleva volontariamente farlo, perché il suo trauma le dice che è impossibile che una persona la ami così tanto da sceglierla. 
Questa complicata relazione tra le due, gli sbagli di una e le intenzioni dell'altra, portano chi legge all'inizio a non capire se credere meno alla versione di Rachel. Sta mentendo o Bel sta cercando il proverbiale pelo nell'uovo? Il ragionevole dubbio che si crea è la parte, a mio parere, più interessante della storia. Fino a metà del libro non riuscivo a decidere da che parte stare in questo "scontro". Le mie idee si ingarbugliavano una sull'altra e non capivo se credere a Rachel o meno. Se era veramente stata rapita o se ne era andata di sua volontà. E se quest'ultimo è il caso, perché è tornata? Al contrario se era veramente stata rapita, cosa sta nascondendo adesso?

La narrazione prende pian piano velocità, arrivando a non lasciarti neanche lo spazio di respirare perché vuoi sapere a tutti i costi cosa sta per succedere. A un certo punto era come se di propria volontà i miei occhi avessero deciso di passare alla frase sotto o addirittura alla pagina successiva, perché non riuscivo ad aspettare neanche un secondo di più per sapere cosa stava per accadere. Alla fine l'ho dovuto leggere tutto d'un fiato perché dovevo sapere cos'era successo a Rachel. 

Per quando riguarda il mistero, ancora una volta la scrittrice ne ha creato uno accattivante e non scontato. Alcune cose le avevo indovinate, ma il quadro generale della situazione assolutamente no. 
Se avete letto altri libri di Holly Jackson sapete che le piace mettere piccoli dettagli-indizi fin dall'inizio della storia e per una volta pensavo di averla "battuta" scoprendone alcuni e invece oltre a far notare anche lei immediatamente queste cose, alla fine è riuscita a rigirare tutto e a darci una visione completamente diversa di questi elementi. 

I personaggi sono tutti molto interessanti e ognuno va a ricoprire un ruolo ben definito nel grande mistero che è Rachel Price. Ho molto apprezzato soprattutto la caratterizzazione psicologica di Bel. Lei era presente quando la madre è scomparsa e anche se non si ricorda niente questo l'ha segnata. Anche il successivo arresto del padre e quindi l'abbandono di entrambi i genitori, sommato ai commenti che in anni ha ricevuto per tutta la vicenda, l'hanno fatta crescere in un adolescente difficile, che non si fida di nessuno se non del padre, che vede come migliore amico, ma anche fulcro della sua vita. Non è una protagonista piacente, più volte è scortese con gli altri e anche troppo dura nei confronti di Rachel. Un personaggio decisamente non facile, di cui non possiamo fidarci interamente durante l'indagine, ma che pian piano andando avanti riusciamo a scoprire e apprezzare. 

Se la parte riguardante la famiglia, con drammi e segreti, è stata scritta molto bene, la parte romance risulta abbastanza scialba. Capisco la necessità che serviva soprattutto per una parte della trama, ma i due personaggi sembrano essere stati messi a forza ad avere un rapporto romantico. Sinceramente penso che avrebbe potuto tranquillamente lasciare la loro un'amicizia e questo non avrebbe cambiato niente a livello di narrazione. 
Super approvato, invece, l'inserimento del documentario. Oltre a permettere ai personaggi di raccontare quello che è successo in passato e i loro sentimenti e di far percepire al* lettor* quando non tutta la verità viene raccontata, concede al libro anche un elemento originale. 

Il finale è sconvolgente, emozionante e mostra l'amore che esiste per le persone che consideriamo la nostra famiglia. Perché alla fine "prima la famiglia", sempre.

Il ritorno di Rachel Price è un'altra storia in pieno stile Jackson, in cui la scrittrice ci porta all'interno dei drammi e segreti di una famiglia alla ricerca di verità o della bugia più comoda che serve loro per poter andare avanti. 

- Camilla

Thursday, 12 December 2024

[REVIEW] Why did "FUNNY STORY" by Emily Henry win the Goodreads' Choice Awards' Romance Category?

Hello readers! 

I discovered I've never posted yet my Emily Henry's annual review😱, so what better time to do it after her double win at the Goodreads Choice Awards?

As always, I have to thank @prhinternational for the arc and the chance to read this beauty in advance, and to Julia Whelan because I've already re-read it in audiobook format (my first one!!) and it was an amazing experience. So, why is this story so good to win again in the romance category? After the usual information you'll find my opinion about it.


Title: Funny Story
Author: Emily Henry
Publishing Date: April 23, 2024
Publisher:  Berkley
Pages: 384 (paperback)
Price:

Plot:
Daphne always loved the way her fiancé Peter told their story. How they met (on a blustery day), fell in love (over an errant hat), and moved back to his lakeside hometown to begin their life together. He really was good at telling it…right up until the moment he realized he was actually in love with his childhood best friend Petra.

Which is how Daphne begins her new story: Stranded in beautiful Waning Bay, Michigan, without friends or family but with a dream job as a children’s librarian (that barely pays the bills), and proposing to be roommates with the only person who could possibly understand her predicament: Petra’s ex, Miles Nowak.

Scruffy and chaotic—with a penchant for taking solace in the sounds of heart break love ballads—Miles is exactly the opposite of practical, buttoned up Daphne, whose coworkers know so little about her they have a running bet that she’s either FBI or in witness protection. The roommates mainly avoid one another, until one day, while drowning their sorrows, they form a tenuous friendship and a plan. If said plan also involves posting deliberately misleading photos of their summer adventures together, well, who could blame them?

But it’s all just for show, of course, because there’s no way Daphne would actually start her new chapter by falling in love with her ex-fiancé’s new fiancée’s ex…right?

Review: 

Rate: 5 stars!⭐

Emily Henry never disappoints me. I've said that. I'm usually very superstitious about saying things like that because disappointment could always hit, but this author (as Mariana Zapata and very other few ones) owns my heart. It's like she knows exactly what story narrate to me and when. But, let's be honest, it's always the right time for an Emily Henry's romance, because I always find some connections with myself or my life. This book is no exception.

Funny Story is one of those novels that catch your attention from the very beginning. I adore every one of her incipit because they're crafted with a meticulous attention worthy of an artist, and that helps entering in the story like you just got inside a parallel world where those people really exist. I think that's why, for me, reading one of her works has the same feeling as coming home again. You can feel her characters breath, and you live their ups and downs beside them.

Here we meet Miles and Daphne in a very low moment: Peter and Petra, their partners respectively, left them few months before Daphne and Peter's wedding, discovering just now, after an entire life as best friends, they love each other.
So, since Peter expected that, after their romantic escape, Daphne would find another place to live, she decided to ask Miles to be his roommate, since she had no other place to go and her mother lived away.
At first they might seem too different to be even friends, but it was simply amazing to discover how easily they started to get along and really know each other, with a so natural chemistry I was swooning for them even before the 20% of the book. I liked the spontaneousness of their relationship and how they fit together as they were just meant to be. I've seen very few romance couples express this exact feeling with such a strong intensity without great acts or dramas to overcome, but Miles and Daphne are just two puzzle pieces that match together, it can't be otherwise. You can't stop smiling reading their scenes.

Another interesting point was how an almost immediate attraction became a slow burn one, held back by their both attempts to not ruin their new friendship (besides others matters). And, in addition, there's the fake relationship trope. It was fun to read how this started and how Emily used it to push them together, but at the same time turned it into an obstacle to really understand that their feeling for the other one were real and reciprocated.

I didn't expect to be so connected with Daphne. Well, we both love books, and that's always a good starting point, but I totally understood her struggle to make friends. She's a quite type of person, who opens herself only with someone she really trusts, always feeling a little bit clumsy and not very interesting for people to stick around. I totally relate with her fears to "not be enough" for others, and being easily replaceable when someone more cool appears around (same for Georgia in The Ex Vows). Plus, I also deeply understood Ashleigh's speech about Daphne being a we girl. I think it's good to be someone who does things with people we love or care about, but it's essential to still be independent of our other half, because when this "we" becomes too much, we risk to loose our identity, or personal group of friends, and it's not right. That's not how an healthy relationship works.

That's why I loved even more when Daphne took a chance to open up with Ashleigh, and her relationship with Julia. It was adorable to see her creating her place in the community, and how people included her without a second thought. She gained back herself, and the sweetest thing about that is that Miles helped her without taking control of it. 

Moreover, it was (painful but) interesting to see Daphne's relationship with her father. Their versions related to past events didn't always coincide, sometimes at large measure, others with slight but significant differences, and Emily has been a master to make us notice that her father was hurt by that too. That means that sometimes people don't want to see when we failed others, and without expressing that, they wouldn't understand that what they are and were doing is wrong. Communication still remains the foundation of every relationship, and not only romantic ones. One of my favorite phrases (from Miles) is: 

"Do you want to know why your dad doesn't stick around? [..] Because you see him. And he can't stand it."

Because it's also true that sometimes is easier not to think about other people and their feelings, and just following our desires, but that will mean that someone will suffer for this. I appreciate how Emily always makes us face with those overlooked realities that, actually, creates more problems, issues and hurts that others.

Let's move on to Miles. There will ever be a Emily Henry's male character I won't like? No, probably not. I super appreciated this caring, sensible man, that has empathy but at the same time is absolutely honest, without being mean. He was my hero for always being polite with Peter, even if he didn't deserve it. And he really, really didn't deserve it. Miles was steady and supportive when Daphne needed it, respecting her space, and I loved how Emily balanced it showing his own uncertainties, that made my heart ache. His complicated relationship with his parents hasn't been developed too much, but it was enough to understand his (and Julia's) emotional background.

At last, the side characters. I found them a little bit deepened than the previous books. After all, Funny Story isn't just the story of Daphne and Miles, but also Ashleigh's, that found a new friend and maybe will start to have more faith in people, and Julia's, who at the end I'm sure had strengthened her relationship with her brother. I also adored Daphne's mother, not too present on pages, but their dialogues always warmed my heart because their connection was clear and strong.
Then, we have the "main antagonists" of this story: Peter and Petra. It was easy to not like them, considering their behaviors towards the protagonists, but at the same time it was clear they weren't completely bad people, so I couldn't despise them with all my heart. Well, at least when love was not concerned, because in that matter they clearly needed help and should start not being so selfish.

Anyway, each one of those characters has their own complexity and it was a pleasure to read about them. This is the case I would have loved the book had no end, because I didn't want to leave them. I still don't want to leave them! 😂 I hope we will see them in the future, in some mini novellas as Layover or in other books. 

P.s. Is it only me, or we had a Beach Read's Easter Egg?


So, that's why I totally voted for it at the Goodreads' Choice Awards and I was so happy about Emily winning again - but there were multiple books that I equally adored, I have to say that. A pity you can pick just one.

Again, thank you, Emily, with all my heart for this beautiful book (I know she won't ever read it, but in case) 💗, and to @prhinternational for this free copy. 

And what about you, readers? Have you already read it? What did you think?

Let me know!


To the next review💖

Chiara


 

 


Sunday, 1 December 2024

NUOVE USCITE DICEMBRE 2024

Buongiorno amic* lettor*!
Sentite già l'aria di Natale? Io per adesso sento solo il mio portafoglio che fa una sospiro di sollievo perché, finalmente, questo mese ci sono poche uscite!




USCITE IN ITALIANO

*le date possono essere soggette a variazioni 














USCITE IN INGLESE














Visto le poche uscite, questo mese niente libro per la recensione. 
Stai aspettando qualche nuova uscita?

- Camilla 

Friday, 29 November 2024

Recensione: "DA QUALCHE PARTE AL DI LÀ DEL MARE" di T.J. Klune

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi dell'ultimo romanzo di T.J. Klune, Da qualche parte al di là del mare, il sequel de La casa sul mare celeste. 


Titolo: Da qualche parte al di là del mare
Autore: T.J. Klune
Data d'uscita: 29 ottobre 2024
Editore: Mondadori
Pagine: 460
Prezzo: 19,00€

Trama: Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un'isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell'isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l'arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

Serie:
1. La casa sul mare celeste (recensione qui)
2. Da qualche parte al di là del mare



Recensione:

Voto: 4 stelle!

Se tante persone erano molto preoccupate che questo secondo volume non sarebbe stato all'altezza del primo, io ero più che altro felice di vedere un altro spezzone delle vite di questi personaggi, sperando di ritrovare quel calore e quella gioia che mi aveva dato il primo libro, cosa che fortunatamente è avvenuta. 

Narrato, questa volta, dal punto di vista di Arthur, il libro segue Arthur e Linus mentre si apprestano ad adottare i bambini dell'orfanotrofio che gestiscono. Ma l'arrivo di una nuova ministra al dipartimento per i minori provoca a tutti loro dei problemi. 

Il libro si divide in scene di famiglia, dove viene lasciato spazio a ognuno dei bambini di mostrarsi con i propri pregi e difetti, ma anche di farci capire sono cambiati dalla prima volta che li abbiamo conosciuti. Dall'altra c'è la trama più burocratica e di come il governo tratti degli innocenti. 

I bambini mi hanno fatto morire dal ridere, adoro il rapporto che hanno tra di loro, ma anche con i loro genitori. Le scende found family sono state come un caldo abbraccio e mi è piaciuto molto come Klune abbia dato a ognuno di loro lo stesso spazio per parlare dei loro problemi. Mi sono piaciuti veramente tanto tutti i personaggi, ma Lucy con il suo dark humor mi fa spanciare dalle risate tutte le volte che apre bocca. Non sarai il preferito del Signore, ma ci sono io per te Lucy. 

La relazione tra Arthur e Linus è molto solida in questo romanzo. Si proteggono a vicenda e sarebbero pronti a tutto l'uno per l'altro. Ovviamente qualche minima incomprensione c'è, ma il loro rapporto viene messo un attimo in secondo piano per concentrarci sui bambini. 

La parte della storia riguardante l'adozione e l'inserimento del governo nelle vite dei nostri personaggi è stato davvero un colpo al cuore, soprattutto pensando che queste cose accadono tutti i giorni. 
Il chiaro riferimento a quella donna per l'antagonista mi ha fatto abbastanza ridere per quanto fosse palese e anche per come l'autore l'ha fatta diventare una copia di uno dei personaggi più odiati della scrittrice (quella vestita di rosa). So che alcune persone si rifiutano di leggere il libro proprio per questo palese riferimento alla scrittrice, ma lasciatemi dire che Klune poteva decisamente renderla più malvagia se voleva veramente attaccarla. Invece sotto sotto riesce a renderla un pochino umana, facendoci capire come il suo odio non nasca dal nulla. Questo giustifica quello che fa? Assolutamente no, ma rende il personaggio non solo una caricatura per fare, come ho sentito dire, "un dispetto", ma qualcuno di ben pensato che rappresenta, sfortunatamente, una parte della nostra società di oggi. 

Lo stile di Klune è sempre semplice e coinvolgente. Ero un po' preoccupata per la lunghezza dei capitoli, però li ho completamente divorati. 
Ci sono alcune scene o argomenti che avrei preferito venissero maggiormente approfonditi e il finale è ancora un pelino troppo utopico e semplicistico per i miei gusti, ma il libro mi è piaciuto molto comunque.

Ho trovato il romanzo una coccola nelle scene di famiglia, ma anche una sberla di realtà nelle difficoltà che questi piccoli bambini devono affrontare solo per essere accettati dal mondo per le loro differenze. Proprio per questi duplici sentimenti che ti accompagnano vorrei consigliare il libro soprattutto agli adolescenti. L'empatia che provi per questi bambini, può essere traslata nel mondo reale per il prossimo e questo è il più grande insegnamento che la storia dà. Il motivo per cui sono fiera di aver iniziato a leggere fantasy durante il mio periodo adolescenziale è che mi ha fatto aprire gli occhi su tantissime ingiustizie del mondo. L'empatia che si viene a provare per gli emarginati, i diversi, i "più deboli" di carta, può essere portata nel mondo reale e provata per il prossimo. Il mondo ha bisogno di più empatia e libri come questo mi fanno ben sperare che se dati in mano ai giovani, possiamo veramente aiutare una generazione a crescere con amore e non odio nel cuore. 

Da qualche parte al di là del mare è un sequel che riesce a trasmettere gli stessi sentimenti del libro precedente, riuscendo a farti dare una sbirciata alla vita di sette bambini veramente speciali. 

- Camilla 

Friday, 15 November 2024

Recensione: "BUTCHER & BLACKBIRD" di Brynne Weaver

Buongiorno amic* lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi della dark comedy che ha stregato la Bookish comumunity nelle ultime settimane, Butcher and Blackbird. Io ancora una volta sono la pecora nera del momento, perché sfortunatamente non mi ha convinto. 

Titolo: Butcher & Blackbird
Autrice: Brynne Weaver
Data d'uscita: 29 ottobre 2024
Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 372
Prezzo: 16,00€
Audiolibro: Si

Trama: Anche i serial killer hanno bisogno di un amico. Ogni gioco ha il suo vincitore. Sloane e Rowan sono due serial killer a caccia di serial killer. Si conoscono da anni, e trovano riflessa la stessa anima nera come la pece l’uno negli occhi dell’altra. Si capiscono al volo, insomma. Sono amici, ma rivali. Dalle piccole cittadine della Virginia alla sofisticata California, dai sobborghi di Boston ai campi del Texas, ogni anno si incontrano per misurarsi con i peggiori mostri del Paese. Quando finalmente l’attrazione a lungo sopita esplode e scocca la scintilla, il romance si tinge di sfumature horror. Perché Sloane e Rowan hanno seminato dietro di loro una cruenta scia di fantasmi pronti a reclamare vendetta. Riusciranno a uscire in tempo da questo gioco mortale? 


Serie:
1. Butcher & Blackbird 
2. Leather & Lark (in uscita a maggio in italiano)
3. Scythe & Sparrow



Recensione:

Voto: 3 stelle!

Questa settimana ho finito di leggere Butcher & Blackbird, il primo libro della trilogia di autoconclusivi dark comedy di Brynne Weaver. Questo era uno dei libri che attendevo di più quest’anno, ma devo ammettere che non mi ha conquistato come speravo.

Dalle premesse mi aspettavo qualcosa di molto più dark, ma soprattutto più divertente. Posso contare sulle dita di una mano le scene che mi hanno veramente fatto ridere e per quanto riguarda i temi più scabrosi nel libro ci sono, vengono perfettamente elencati nei TW, però a volte mi è sembrato che la scrittrice si trattenesse ancora. Come da non spingersi troppo in là per poter comunque rendere la storia leggibile a più persone possibili.

La cosa che mi ha più deluso, però, è la poca presenza dell’approfondimento psicologico dei protagonisti. Mi aspettavo veramente un lavoro da dieci sulla psicologia dei personaggi e invece ho trovato il tutto molto blando e poco sviluppato. Questo soprattutto su Sloane. Il trauma che l’ha portata a diventare una serial killer viene vagamente nominato, senza mai andare nel dettaglio. Un dire non dire del tutto che se in certi libri capisco, qui penso che poteva essere evitato, perché la rabbia che avrebbe causato sarebbe stata ancora più potente in chi sta leggendo il libro.

Parlando sempre di Sloane ho trovato che nel libro pian piano iniziasse a cambiare. Se la conosciamo come una tipa tosta, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, pian piano perde un po’ la sua corazza arrivando anche ad avere alcune scene in cui devo ammettere di non aver capito appieno come mai si comportava in quel modo. Da una parte ci sta che aprendosi con Rowan qualcosa in lei cambi, ma serviva un approfondimento psicologico migliore.
Al contrario non ho tanto da dire su Rowan, mi è piaciuto che sia un boy obsessed, ma non ha fatto niente che ai miei occhi lo rendesse così interessante da innamorarmene.

Per quanto riguarda la storia d’amore mi è dispiaciuto che molta della loro relazione iniziale sia avvenuta tra i salti temporali e quindi off-screen. Penso che assistere di prima persona mi avrebbe portato ad apprezzarli di più. I due all’inizio mi piacevano, la loro dinamica era interessante, ma appena si sono messi insieme il mio interessamento è scemato del tutto.

Il momento in cui la relazione sentimentale inizia è il punto esatto in cui la storia ha smesso di coinvolgermi. Se la prima parte mi ha tenuta incollata, durante la seconda non vedevo l’ora che tutto finisse. Mi sono ripresa un attimo con il plot twist finale, che non avevo visto arrivare ed è stato interessante.

Butcher and Blackbird è una dark comedy che anche se promette di andare oltre, sotto sotto rimane sul sicuro, concentrandosi maggiormente più sul romance, soprattutto le scene spicy, che su un approfondimento psicologico che personalmente mi sarebbe servito per farmi coinvolgere dai personaggi.

- Camilla